Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 74 del 26 luglio 1993 - Resoconto

OGGETTO N. 74/X - Procedimento per l'affidamento della futura gestione della Casa da gioco di Saint-Vincent - Sentenza del Consiglio di Stato IV Sezione n. 362/1993 del 30 marzo 1993 - Determinazioni.

Deliberazione - Il Consiglio

Vista la sentenza del Consiglio di Stato IV sezione n. 362/1993 del 30.03.1993 che accoglie il ricorso d'appello proposto da FINOPER S.p.A. contro la Regione Autonoma Valle d'Aosta e per l'effetto annulla la deliberazione del Consiglio regionale n. 2995/IX del 10.01.1992;

Considerato che la sentenza citata afferma che la Regione si è correttamente determinata ad effettuare una ricerca di altre societá che potessero rendersi assegnatarie della concessione per la gestione del Casinò in sede di rinnovo della stessa, pur rimanendo libera di procedere mediante un confronto informale, e afferma che rimangono validi ed efficaci, la deliberazione del Consiglio regionale n. 2265/IX del 07.06.1991 e l'Avviso con essa approvato, pubblicato sui seguenti quotidiani: Repubblica del 15.06.1991 - Corriere della Sera del 15.06.1991 - Il Sole 24 Ore del 14.06.1991 - Le Monde del 22.06.1991 - Frankfurter del 23.06.1991 - The Wall Street Journal del 22.06.1991;

Considerato che la sentenza afferma che la Regione, oltrechè delineare con maggiore precisione i requisiti richiesti e, soprattutto, le modalità della loro documentazione, avrebbe invero dovuto procedere alla costituzione di un organo straordinario, cioè di una Commissione cui affidare l'esame delle domande pervenute, con la partecipazione di esperti in grado di valutare i profili tecnico-imprenditoriali della scelta;

Considerato che la concessione alla S.I.T.A.V. S.p.A. è stata prorogata con le deliberazioni del Consiglio regionale n. 2235/IX del 04.06.1991, n. 2995/IX del 10.01.1992, n. 3642/IX del 17.07.1992 e n. 4038/IX del 10.12.1992 fino al 31.12.1993;

Ritenuto di non dover prolungare ulteriormente, ove possibile, la concessione in corso e di dover accelerare al massimo i tempi per il rinnovo della concessione;

Ritenuto, pertanto, di mantenere la validità ed efficacia della deliberazione del Consiglio regionale n. 2265/IX del 07.06.1991 e dell'Avviso già approvato e pubblicato nonchè delle domande pervenute in termini, riprendendo il procedimento dal monento precedente alla preselezione;

Considerato che l'art. 21, ultimo comma del Decreto Legislativo 406/1991, che riguarda gli appalti di lavori pubblici, ma contiene una disposizione di validità generale, afferma che: "l'Amministrazione aggiudicatrice può invitare i concorrenti a completare o a chiarire la documentazione e le dichiarazioni presentate a riprova della sussistenza dei requisiti previsti dal presente titolo (requisiti di idoneità soggettiva)";

Viste le domande pervenute in termini da parte di:

- - SITAV S.p.A.

- - SVIT S.p.A.

- - WORLD LEISURE MINGT LTD

- - IN.PRO.VAL. S.p.A. - iniziative promozionali Valle d'Aosta

- - GIMA S.p.A.

- - FINOPER S.p.A.;

Ritenuta l'opportunità di ammettere alla preselezione tutti i soggetti elencati al fine di ottenere un confronto più ampio nel pubblico interesse, e di richiedere la presentazione di una documentazione integrativa, a precisazione dei requisiti già prescritti con l'Avviso approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 2265/IX del 07.06.1991;

Ritenuto dover chiedere fin d'ora, per quanto possibile, documenti probatori e non semplici dichiarazioni in quanto è indispensabile ottenere la massima certezza sulla - idoneità dei soggetti ammessi, essendosi la Regione riservata di scegliere il tipo di gara in un momento successivo ed essendo rilevante a tal fine il numero dei soggetti partecipanti;

Ritenuto di dover approvare la lettera che dovrà essere inviata ai soggetti elencati che forma parte integrante della presente deliberazione e che dovrà essere spedita nel più breve tempo possibile;

Accertata la necessità di affidare ad una apposita commissione l'esame della documentazione e l'incarico di proporre alla Giunta regionale le sue conclusioni in merito alla preselezione, Commissione che sarà nominata con separato atto prevedendo la partecipazione di esperti in grado di valutare i profili tecnico-imprenditoriali della scelta;

Con riserva di definire con successive deliberazioni del Consiglio regionale il tipo di gara da esperire, le regole relative e la convenzione da porre a base del rapporto di concessione;

Visti i pareri favorevoli rilasciati dal Capo di Gabinetto e dal Dirigente del Servizio Affari Generali e Legali della Presidenza della Giunta regionale, ai sensi del combinato disposto dall'art. 72 della legge regionale n. 3/1956 e successive modificazioni e dell'art. 21 della L.R. n. 18/1980 e successive modificazioni, in ordine alla legittimità della presente proposta di deliberazione;

- - visto il parere della IV Commissione consiliare permanente;

- - con voti favorevoli: ventisette (presenti: trenta; votanti: ventisette; astenuti: tre, i Consiglieri BAVASTRO, LINTY e TIBALDI);

Delibera

1) - di ribadire la validità ed efficacia della deliberazione del Consiglio regionale n. 2265/IX del 07.06.1991 e dell'Avviso ivi approvato, pubblicato sui seguenti quotidiani: Repubblica del 15.06.1991 - Corriere della Sera del 15.06.1991 - il Sole 24 Ore del 14.06.1991 - Le Monde del 22.06.1991 - Frankfurter del 23.06.1991 - The Wall Street Journal del 22.06.1991;

2) - di riconoscere la validità e l'efficacia delle domande pervenute in termini da parte delle Società:

- - SITAV S.p.A.,

- - SVIT S.p.A.,

- - WORLD LEISURE MINGT LTD,

- - IN.PRO.VAL. S.p.A. - iniziative promozionali Valle d'Aosta,

- - GIMA S.p.A.,

- - FINOPER S.p.A.;

3) - di riprendere il procedimento per il rinnovo della concessione del Casinò di Saint-Vincent dal momento precedente alla preselezione;

4) - di invitare le società sopraelencate a presentare una documentazione integrativa a precisazione dei requisiti di idoneità soggettiva già indicati nell'Avviso approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 2265 del 07.06.1991;

5) - di approvare, a tal fine, la lettera da inviare alle Società sopraelencate, lettera che forma parte integrante della presente deliberazione e che dovrà essere spedita nel più breve tempo possibile. I documenti dovranno essere presentati a pena di esclusione, entro le ore 17.00 del 10 settembre 1993;

6) - di rinviare ad apposito provvedimento del Consiglio regionale la nomina della Commissione per la valutazione dei documenti che verranno inviati e per la formulazione della proposta di preselezione con la partecipazione di esperti in grado di valutare i profili tecnico-imprenditoriali della scelta;

7) - di stabilire che le conclusioni della Commissione dovranno essere trasmesse alla Giunta regionale entro e non oltre 15 giorni dal termine prescritto per la presentazione dei documenti da parte delle Società interessate;

8) - di annullare il punto 1°) del dispositivo della deliberazione del Consiglio regionale n. 4038/IX del 10.12.1992 relativo all'autorizzazione alla Giunta regionale a continuare la trattativa privata con la S.I.T.A.V. S.p.A.;

9) - di dare atto che la presente deliberazione non è soggetta al controllo della Commissione di Coordinamento per la Valle d'Aosta, in quanto non compresa nelle categorie indicate nell'art. 1 del Decreto legislativo 13.02.1993, n. 40 e di darne esecuzione.

Allegato di cui al punto 5 della deliberazione

Oggetto: Procedimento per l'affidamento della futura gestione della Casa da Gioco di Saint-Vincent di cui all'Avviso approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 2265/IX del 7 giugno 1991.

Preselezione.

La Regione Autonoma Valle d'Aosta

Richiamato il proprio Avviso approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 2265/IX del 07.06.1991 in merito al rinnovo della concessione della Casa da Gioco di Saint-Vincent, regolarmente pubblicato e di cui si acclude copia;

Considerata la sentenza del Consiglio di Stato IV sezione n. 362 del 30.03.1993 che accoglie il ricorso proposto da Finoper S.p.A. contro la Regione e annulla la deliberazione del Consiglio regionale n. 2995/IX del 10.01.1992 con la quale erano state escluse dalla preselezione tutte le Societá che avevano presentato domanda - fatta eccezione della SITAV S.p.A. - per insufficienza della documentazione necessaria a provare l'idoneità delle medesime;

Ribadita la validità ed efficacia dell'Avviso in oggetto e delle domande pervenute in termini;

Ritenuto opportuno acquisire una documentazione integrativa a precisazione dei requisiti già indicati nell'Avviso approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 2265 del 07.06.1991, requisiti di cui dovrà essere previsto il possesso sia al momento della presentazione della domanda, sia alla data della presentazione dei documenti qui richiesti.

Richiamata la deliberazione del Consiglio regionale n. , del , che si allega in copia

richiede

a codesta Società, di presentare, a precisazione dei requisiti prescritti dall'Avviso in oggetto, i seguenti documenti:

Requisito 1

Società per azioni con capitale sociale di almeno 10 Miliardi.

Documentazione Integrativa

Certificato della Cancelleria del Tribunale da cui risulti:

- - l'ammontare del capitale sociale e in che misura esso risulti sottoscritto e versato o documento equivalente secondo la legislazione straniera, se trattasi di soggetto di altro Stato;

- - che l'impresa non si trova in stato di fallimento, di liquidazione, di cessazione di attività, di concordato preventivo o di qualsiasi altra situazione equivalente e che non sia in corso una delle procedure sopra-descritte, secondo la legislazione italiana o, la legislazione straniera, se trattasi di soggetto di altro Stato.

Requisito 2

Trasparenza e affidabilità.

Documentazione Integrativa

- - Elenco nominativo degli azionisti, integrato dalla copia autentica del libro soci;

- - In caso che la Società possieda un azionariato di secondo grado dovrà produrre l'elenco di tali azionisti rapportato alle persone fisiche con le relative quote di partecipazione;

- - Dichiarazione dalla quale risulti l'inesistenza di cause ostative per il libero esercizio del diritto di voto per i singoli azionisti;

- - Dichiarazione dalla quale risulti chi ha diritto al voto per le relative azioni e la non esistenza di cause ostative per esercitare tale diritto;

- - Dichiarazione dalla quale risulti l'eventuale esistenza di patti di sindacato tra gli azionisti che assicurino la maggioranza nelle assemblee ordinarie e straordinarie, come prevista dallo Statuto delle rispettive società;

Requisito 3

Esperienza di successo di gestione di Case da Gioco italiane o estere per almento 5 anni o, in alternativa, titolarità di gestione di attività imprenditoriali o finanziarie di livello economico non inferiore a 100 Miliardi.

Documentazione Integrativa

- - Dichiarazione dalla quale risulti l'elenco delle principali attività svolte con positivi risultati di gestione, negli ultimi cinque anni, dall'esercizio di Case da Gioco italiane o estere;

- - Dichiarazione dalla quale risulti l'elenco delle attività imprenditoriali o finanziarie di livello economico non inferiore a 100 Miliardi annui, negli ultimi 3 esercizi, con positivo risultato di gestione;

- - Idonee dichiarazioni bancarie;

- - Bilanci o estratti di bilanci dell'impresa degli ultimi tre anni;

- - Dichiarazione concernente la cifra di affari dell'Impresa negli ultimi tre esercizi, nel settore dell'attività imprenditoriale o finanziaria, per un valore di almeno 100 Miliardi annui.

Requisito 4

Comprovate capacità manageriali.

Documentazione Integrativa

- - Certificazione nella quale risultino i nominativi dei manager a cui sarà affidata la gestione della Casa da Gioco, con impegno a non sostituirli se non previo assenso dell'Amministrazione regionale;

- - Certificato del Casellario Giudiziale, relativo ad ogni manager indicato, dal quale risulti che la persona indicata non abbia riportato condanna, con sentenza passata in giudicato, per un reato che incida gravemente sulla sua moralità professionale;

- - Certificazione rilasciata dalle società dove hanno prestato servizio, da cui risulti che nella propria attività professionale gli interessati non abbiano commesso un errore grave accertato dalle società stesse;

- - Cerificazione di inesistenza di provvedimenti ostativi di cui alle leggi antimafia.

Requisito 5

Patrimonio o garanzie equipollenti di almeno L. 40 Miliardi a garanzia del livello di introiti attuale.

Documentazione Integrativa

- - Estratto dei dati di bilancio a dimostrazione che il patrimonio netto contabile ammonti ad almeno 40 Miliardi, o garanzie equipollenti di pari importo.

Requisito 6

Disponibilità finanziarie per circa L. 70 Miliardi per investimenti di sviluppo.

Documentazione Integrativa

- - Dichiarazione rilasciata da uno o più Istituti bancari primari dalla quale risulti il grado del potenziale indebitamento della Società e che l'affidamento bancario ammonta a cifra non inferiore a 70 Miliardi, da destinare ad investimenti di sviluppo.

Requisito 7

Disponibilità di infrastrutture accessorie alla Casa da Gioco o di capitali sufficienti a rilevarle o costruirle.

Documentazione Integrativa

- - Dichiarazione dalla quale risulti la disponibilità di infrastrutture accessorie alla Casa da Gioco, (alberghi, parcheggi, ecc.) o di capitali sufficienti a rilevarle o costruirle.

Il possesso di requisiti richiesti nella documentazione integrativa sopra specificata dovrà essere riferito alla data del 15 luglio 1991 (data di presentazione della domanda) e dovrà essere confermata la validità dei requisiti stessi alla data del 30 luglio 1993 (data convenzionale).

Tutta la predetta documentazione dovrà pervenire, a pena di esclusione, entro le ore 17,00 del 10 settembre 1993 e dovrà essere indirizzata a:

Segreteria della Presidenza della Giunta

Regione Autonoma Valle d'Aosta

P.zza Albert Deffeyes, l

11100 AOSTA

Presidente - La parola al Presidente della Giunta, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) - Nous avons déjà eu la possibilité d'entamer l'examen de ce problème aujourd'hui au cours de la discussion de l'interpellation. Cet après-midi on peut examiner les propositions quant à la définition de la procédure pour le renouvellement de la convention de la Maison de jeu de Saint-Vincent. Le procédé que nous avons suivi est basé sur trois éléments: d'abord le jugement du Conseil d'Etat qui a cassé la délibération du Conseil régional du mois de janvier 1992, ensuite la volonté de ne pas prolonger la concession de l'exploitation de la Maison de jeu de Saint-Vincent et donc de compléter la procédure à suivre; enfin, l'urgence de la définition de cette procédure compte tenu de la situation actuelle du Casino.

La proposition vise à définir cette procédure. Il y a au moins deux volets, tous les deux liés et importants, mais il faut commencer par le premier qui se rapporte à la procédure. A cet égard nous n'avons pas eu la possibilité d'examiner les contenus de ce renouvellement, nous sommes encore dans une phase préliminaire qui se rapporte à des décisions qui ont été prises par ce Conseil en 1991. Aujourd'hui il s'agit de faire référence à des décisions prises par cette assemblée. La procédure découle du jugement du Conseil d'Etat et si d'une part elle maintient la validité de la délibération de 1991 et donc le concours lancé à l'époque, d'autre part on doit reprendre la procédure au moment de la présélection, compte tenu du jugement du Conseil d'Etat.

Il s'agit de reprendre cette procédure en demandant aux sociétés qui avaient présenté une documentation de l'intégrer sur la base des consignes établies du Conseil d'Etat. Consignes qui donnaient comme objectif de: "...delineare con maggior pre­cisione i requisiti richiesti e le modalità della loro documenta­zione". C'est sur la base de ces consignes que l'on pourvoit à définir dans les détails les documents qui doivent être intégrés afin de vérifier et de permettre - et il s'agit là du deuxième élément - à une Commission de vérifier si les sociétés qui avaient répondu à l'avis de 1991 remplissent ou moins les conditions qui avaient été établies à l'époque.

Le Conseil d'Etat en effet a également souligné la nécessité de: "... procedere alla costituzione di un organo straordinario, di una Commissione cui affidare l'esame delle domande pervenute magari con la partecipazione di esperti in grado di valutare i profili tecnico-imprenditoriali della scelta". C'est ce que nous avons l'intention de faire et c'est dans ce sens que va la proposition de nommer une Commission mixte avec des représentants du Gouvernement, des représentants du Conseil et des experts afin que cette Commission puisse examiner les candidatures, la documentation supplémentaire présentée et, comme je le disais, vérifier si ces sociétés remplissent ou non les conditions requises.

Il est à notre avis important d'approuver ces orientations parce que c'est avec l'approbation de ces orientations que nous pouvons reprendre la procédure et donc nous pouvons, d'ici le mois de septembre, vérifier si les conditions établies auparavant sont respectées et par la suite entamer la deuxième phase de cette procédure qui concerne le renouvellement de la Convention, en examinant, en discutant, en approfondissant les contenus de la Convention même. C'est à cet effet que dans la délibération on propose de renvoyer à une autre délibération du Conseil régional le procédé qui devra être par la suite suivi, un procédé qui est évidemment en rapport avec le résultat de l'examen de la Commission.

Pour essayer de respecter le délai du 31 décembre 1993 cette délibération, avec l'ébauche de lettre qui fait également partie intégrante de la délibération et avec la délibération successive de nomination de la Commission, établit aussi un calendrier de ces opérations, en fixant au 10 septembre prochain le délai pour la présentation de la documentation complémentaire. Celle-ci se compose de deux parties: une partie qui a un caractère plus marqué afin d'avoir des documents qui prouvent l'existence des conditions requises et une autre partie qui peut être définie d'auto-certification car il est difficile, pour certaines conditions, de recourir à des documents.

Cette documentation doit être présentée avant le 10 septembre prochain, délai de rigueur; nous avons fixé quinze jours pour que la Commission se réunisse, examine ces documents et puisse exprimer son jugement au Gouvernement et par la suite continuer avec la procédure qui devrait nous permettre de renouveler cette Convention.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) - Grazie. Voglio fare alcune considerazioni dal punto di vista formale e sostanziale. Anche il 7 giugno del 1991 il Consiglio si trovava dinanzi al problema di predisporre gli atti per l'affida­mento della futura gestione della Casa da gioco di St.Vincent; in quella data però è stato opportunamente convocato un Con­siglio straordinario, quindi la maggioranza ha avuto una mag­giore sensibilità nei confronti della minoranza per l'esame di una questione che ha una particolare importanza per la Valle d'Aosta.

Sostanzialmente la Lega Nord si allinea a quanto osservato questa mattina dai colleghi di minoranza Marguerettaz e Collé sul fatto che sarebbe stato necessario convocare una seduta ap­posita. Questo perché è indispensabile che tutti i 35 consiglieri abbiano una conoscenza estesa del problema affinché possano esaminare attentamente la documentazione e in sede di di­battito possano scaturire proposte proficue.

Diciamo che da un punto di vista della correttezza anche noi della IV commissione abbiamo subito una certa angheria da parte della maggioranza perché la documentazione ci è giunta in ritardo ed è stata anche parziale. Infatti a me personalmente è giunta questo venerdì mattina alle ore 10,30 solo una parte della documentazione, mentre ad altri miei colleghi è arrivata un'altra pratica. Come si fa quindi a fare una valutazione obiettiva, completa, generale? Come si fa a tracciare un quadro della situazione, non avendo a disposizione tutti gli elementi?

Giustamente questa mattina il Presidente della Giunta ha ri­cordato che ereditiamo un ritardo causato da un imbroglio giu­ridico-amministrativo; due anni di ritardo che ancora una volta paga la collettività, paga la Valle d'Aosta con un calo degli in­troiti, paga la stessa società Sitav che gestisce la Casa da gioco, stanno pagando i dipendenti della stessa che hanno i loro in­troiti sulle mance. C'è dunque un calo economico generale e la situazione deve perciò essere risolta al più presto. La Lega Nord si pronuncia dunque favorevolmente sul fatto che debba essere comunque risolta entro la fine dell'anno, entro il 31 di­cembre 1993 la questione della gestione della Casa da gioco di St.Vincent. La nostra richiesta però si limitava ad una proroga di soli tre giorni; naturalmente in politica vale la logica dei numeri, i numeri danno ragione alla maggioranza e noi con un certo rammarico ci atteniamo a quanto deciderà questa as­semblea.

Il mio messaggio in questo momento lo voglio indirizzare agli altri colleghi che come me sono per la prima volta in questa aula e che si trovano di fronte a questioni particolarmente deli­cate, nelle quali si tratta di miliardi e non di noccioline, in par­ticolare di 200 miliardi e anche più, che sono gli introiti della Casa da gioco in un anno, quindi la mia sollecitazione va pro­prio ai colleghi della minoranza e della maggioranza, perché non accettino supinamente le determinazioni di una Giunta ma apportino il proprio contributo, anche critico, per la formula­zione di un parere, di una opinione che sia costruttiva. Ovvia­mente, questo va esteso naturalmente a qualsiasi argomento che abbia una certa ampiezza ed importanza.

Noi apprezziamo il decisionismo, cioè il non perdere tempo, vi­sto che le scelte amministrative devono essere fatte in fretta, abbiamo numerose convenzioni che stanno scadendo e conven­zioni che devono essere rinnovate, però questo decisionismo non deve mortificare la democraticità e quindi ancora una volta esprimiamo il nostro rammarico perché questa maggioranza non ha saputo comprendere le legittime esigenze di tutto il Consiglio regionale.

Tuttavia alcune valutazioni le esprimiamo anche da un punto di vista sostanziale. Nell'esiguo tempo che abbiamo avuto a di­sposizione abbiamo letto attentamente lo studio esegetico che ha compiuto l'avvocato Comba sulla sentenza del Consiglio di Stato che ha riammesso la Finoper in gara. E' uno studio che sembra lasciare una notevole discrezionalità d'azione all'Am­ministrazione regionale.

La soluzione proposta da questa Giunta è di riammettere tutte e sei le candidate alla precedente preselezione anche se secondo noi questa soluzione contiene anche degli aspetti negativi: il primo è che c'è il rischio di ricorsi che potrebbero essere avan­zati dalla Finoper, forse in questo momento meno interessata a farlo, e soprattutto dalla Sitav. Bisogna poi anche dire che le altre quattro escluse non hanno mai dimostrato il possesso in­tegrale di tutti i requisiti e soprattutto non hanno mai manife­stato in tempo utile un reclamo di lesione di interessi legittimi.

Secondo noi quindi queste ultime potevano anche rimanere fuori dalla porta e, visto che il Presidente questa mattina ha parlato di celerità e della necessità di risolvere rapidamente la questione, riammettere tutte e sei le candidate significa perde­re tempo, due mesi come minimo, e quindi significa arrivare a fine settembre, anche se ammetto di non conoscere ancora i tempi burocratici e amministrativi in materia. Noi saremmo piuttosto propensi a chiudere questa gara solo tra le due società più legittimate, anche se comunque sulle loro qualità giuridiche ed economiche ci sono ancora numerose ombre, e cioè la Sitav e la Finoper. In questo caso le esigenze di rapidità verrebbero senza dubbio risolte, si eviterebbero ricorsi giurisdizionali che potrebbero essere un ulteriore imbroglio all'attività ammini­strativa e si riuscirebbe quindi ad arrivare ad una soluzione idonea di questa gestione della Casa da gioco in tempi brevi, entro cioè questo 31 dicembre 1993, come tutti auspicano.

La soluzione scelta dalla Giunta regionale non sa nè di carne nè di pesce, è una via di mezzo perché se vogliamo tenere in alta considerazione gli interessi della nostra Regione, c'era una terza via rappresentata dalla riapertura della gara. In questo caso avremmo potuto operare nel massimo interesse ma c'era anche qui il rischio di ricorsi e forse addirittura si poteva profi­lare l'ipotesi che altre società europee o extraeuropee si candi­dassero. La nostra proposta è stata elaborata in tempi stretti ed è di riservare la gara alle due società: Sitav e Finoper.

Poi ci sono alcune considerazioni sulla documentazione inte­grativa: qui si parla di trasparenza dell'azionariato ma non si stabilisce che esso debba essere trasparente al 100 percento. Poi l'accerchiamento: come si può obbligare il proprietario delle strutture che circondano il Casinò di metterle a disposizione della società? Bisogna studiare una formula per avere una di­sponibilità immediata di questi immobili perché senz'altro, ipotizziamo che la Sitav venga esclusa dalla gara, essa userà come arma la sua grande proprietà attorno alla Casa da gioco. Dal punto di vista procedurale ci sono da nominare i tre esper­ti, ma chi li nomina? Il Consiglio? La maggioranza? La mino­ranza? Bisogna valutare come verranno scelte queste persone, la Commissione è tecnico-politica, gli elementi tecnici devono essere scelti secondo un criterio da stabilire.

Per quanto riguarda il manager, si propone che venga conse­gnato un curriculum, ma è riduttivo perché il Casinò ha diversi settori, si dovrebbe pretendere che uno staff venga indicato dai concorrenti, con una guida ma con dei gregari di supporto. Un altro punto che non vedo è la tutela dei dipendenti Sitav, le ga­ranzie occupazionali: bisogna precisare che il personale venga comunque riassunto dalla futura concessionaria.

Queste sono le nostre osservazioni, anche se ci sarebbero da fare ancora pro­fonde riflessioni.

Presidente - La parola al Consigliere Florio.

Florio (VA) - Volevo prima di tutto soffermarmi un attimo sulle questioni sollevate da Tibaldi relative al tempo concesso ai consiglieri, soprattutto a quelli di nomina recente, per conoscere questo ar­gomento di importanza formidabile e vorrei valutare anche quell'osservazione, che è già stata fatta questa mattina - sui rapporti di correttezza tra maggioranza e opposizione - nei con­fronti della documentazione.

E' una questione questa che per tanti anni mi ha visto sulle posizioni espresse da loro e dal Gruppo della DC questa matti­na. Credo che sia incontestabile la validità della richiesta di conoscere per poter dibattere e decidere in piena coscienza. Noi però sappiamo che qui ci troviamo di fronte ad una questione così ingarbugliata e incancrenita da rischiare di non poter esse­re risolta, malgrado tutta la buona volontà, entro il 31 dicem­bre 1993 perché, e credo che lo stesso Presidente lo possa con­fermare, i tempi sono effettivamente molto stretti e allora non possiamo perdere i giorni che abbiamo a disposizione. D'altra parte sul versante del contenuto, al quale correttamente Ti­baldi tiene, c'è da dire che in discussione oggi non c'è l'essenza vera del problema Casinò che è costituito secondo noi dalla convenzione, ma è in discussione il metodo con cui si individue­ranno le ditte alle quali verrà proposto di partecipare.

Il nocciolo del problema è l'individuazione della qualità delle ditte e su questa base poter scegliere il tipo di gara, i contenuti della convenzione, gli obiettivi programmatici con le comunità locali, eccetera , entro il 31 dicembre. Io mi ero già interessato indirettamente a questo problema e ho un certo vantaggio ri­spetto al gruppo della Lega, però anch'io ho dovuto fare un tour de force particolare.

Per quanto riguarda il concreto, credo che il Casinò venga valu­tato come una cartina di tornasole dell'atteggiamento dei Verdi e allora vorrei partire da questo aspetto. Il nostro atteggiamen­to nel passato è sempre stato critico, noi condividiamo ciò che Marguerettaz ha riassunto stamane. Il Casinò è stato non un educandato e ha dei problemi con ricadute poco chiare sulla società, sull'apparato politico regionale. La sua importanza nella Regione è determinata da una eccessiva dimensione della struttura rispetto alle capacità di gestione della Regione stessa. D'altra parte esso costituisce un ricavo di denari per la Valle che noi abbiamo definito non derivante dalle nostre capacità; è un'occasione fortuita, che potrebbe essere limitata in futuro dall'apertura di altre case da gioco in altre regioni d'Italia. Questo giudizio che diamo ancora oggi non è più così isolato. Abbiamo notato con piacere che sono emerse prese di posizione responsabili da parte di forze politiche diverse dalla nostra che hanno fatto una riflessione sul Casinò, da parte del comune che ospita questa grossa struttura e dalla Comunità montana Marmore.

Gli atteggiamenti che avevamo tenuto erano legati a tre condi­zioni: chiarezza nell'affidamento della gestione, novità radicali nei contenuti della convenzione e ridefinizione del ruolo e della dimensione stessa del Casinò. Questi sono i dati di partenza, insieme con i dati di una crisi del Casinò e dell'improponibilità di un'ulteriore proroga.

Noi oggi dobbiamo discutere del primo di questi punti e la via proposta ci sembra la migliore tra le non molte altre esistenti; tra l'altro, tutte con uguali rischi di altri ricorsi. É vero, c'era anche la possibilità di ricominciare da capo e l'avremmo anche preferita, ma ciò avrebbe fatto perdere la prospettiva del 31dicembre; non solo, si sarebbe corso il rischio di ricadere nelle norme CEE per appalti di questo tipo. Quindi abbiamo preferito questa soluzione intermedia per cercare di limitare il numero dei possibili ricorsi. Quindi la decisione di riprendere tutto nel momento precedente la preselezione consente di chia­rire i sette requisiti, lasciando a dopo definire il tipo di gara e le regole e la convenzione da porre a base del rapporto di conces­sione.

Vorrei sottolineare la validità dei sette requisiti citati nella lettera allegata, secondo noi sono una novità per il fatto che essi devono essere presenti sia alla presentazione della doman­da sia alla data della presentazione dei documenti; il secondo requisito è importante perché consente di definire chi sono i veri proprietari di quote azionarie anche nascoste; lo è anche il richiamo alla conoscenza di eventuali patti di sindacato ed an­che gli altri requisiti sono molto chiari, al punto, forse, di farci fare delle obiezioni per la loro minuziosità.

Noi voteremo questo punto favorevolmente perché ci sembra che ci si stia avviando ad una stagione di chiarezza sulla questione Casinò e aspet­tiamo di discutere i temi della convenzione.

Si dà atto che alle ore 17.37 assume la Presidenza il Vicepresi­dente, Viérin Marco.

Presidente - La parola al Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (DC) - Ringrazio Florio perché, non vuole essere una battuta, a differenza del Presidente della Giunta, ha dato delle motivazioni di tipo politico e amministrativo. Dalle dichiarazioni del Presiden­te si aveva l'impressione che questa delibera fosse una presa d'atto di una situazione nata nel 1991 e che oggi ci obbligasse a perseguire questa strada, sottolineando il fatto che non si vuole andare ad una ulteriore proroga alla Sitav.

Tuttavia in questa delibera vi è una scelta importante, perché reinvitare le sei ditte piuttosto che invitare solo la Sitav e la Finoper che ha vinto il ricorso? Si è scelta una strada con metodi che non con­dividiamo; certo è che bisogna essere a conoscenza delle moti­vazioni che muovono in una direzione piuttosto che in un'altra.

Queste motivazioni non le ho personalmente avute, per una questione di tempo dice Florio, ma il rinvio richiesto non credo fosse tale da pregiudicare il tutto. Così i 9 nuovi consiglieri di minoranza e anche i rimanenti 12 di maggioranza non cono­scono le motivazioni e questa è la cosa più mortificante perché il tema è delicato e l'iniziale scelta della ditte incaricate è di importanza capitale, infatti i rischi che stanno dietro una Casa da gioco dipendono dalla serietà della ditta che la gestisce.

Noi abbiamo deciso di prendere una posizione che non vuole essere strumentale e anzi speriamo di poter assumere in futuro delle posizioni più partecipative, ma finché non avremo elementi tali per giudicare non parteciperemo alle votazioni.

Si dà atto che alle ore 17.51 riassume la Presidenza il Presiden­te, Stévenin Francesco.

Presidente - Chiudo la discussione generale; la parola al Presidente della Giunta, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) - Je veux remercier tous ceux qui sont intervenus au cours du débat. Il s'agit d'un thème qui est soumis à l'attention du Conseil dans une période d'émergence parce qu'elle suit l'élection du nouveau Conseil, une période qui doit considérer le calendrier des travaux de ce Conseil. Mais cette situation n'implique pas qu'il y ait une attente aux droits légitimes à l'information de la part de tous les conseillers, le problème concerne tous les conseillers. Dans le cas spécifique je ne crois pas, à moins que l'on ne veuille insister sur les deux ou trois jours de différence, que le vrai problème soit dans la volonté d'atteindre les objectifs politiques que nous nous sommes posés.

L'un des objectifs est d'éviter qu'il y ait une ultérieure prorogation de la concession. Nous avons donc demandé la collaboration de tous les conseillers parce qu'il s'agissait de remettre les pendules à l'heure et de ce point de vue il y a une continuité politique, Conseiller Marguerettaz, parce qu'il s'agit de revenir aux mêmes conditions qui avaient été proposées par la DC, donc je crois dans un renouveau des personnes mais si on veut maintenir une continuité politique il faut se rattacher à la ligne tracée par le parti ou par le mouvement. Nous sommes ici pour remettre cette pendule à l'heure et pour revenir à l'heure du mois de juin 1991, même si à l'époque nous n'avions pas voté cette délibération et nous le faisons avec un sens de responsabilité parce qu'il faut sortir de cette impasse.

Il y a une majorité qui exprime un gouvernement et au sein de cette majorité il n'y a pas de dualisme parce que les décisions sont prises de concert, ensemble, en faisant le choix possible compte tenu de la situation d'aujourd'hui; parce qu'il est vrai, le choix fait aujourd'hui entraînera des recours mais nous avons choisi la procédure qui devrait limiter au minimum ce risque de recours, je ne dis pas l'écarter.

Egalement, même si l'on avait décidé de n'admettre que deux sociétés, on n'aurait pas eu un bénéfice de temps, parce que la procédure aurait été la même. Je veux lire un passage d'un avis juridique, fondé encore sur le jugement du Conseil d'Etat, donc l'expert nous dit que: "... se è evidente che se risulta illegittimo l'aver escluso Finoper dalla preselezione in quanto la Regione non si è avvalsa di una Commissione, la stessa illegittimità vi­zia l'esclusione di tutti gli altri soggetti benché questi ultimi non abbiano presentato ricorso non abbiano titolo per pretende­re di partecipare alla preselezione".

La situation est complexe et les risques existent et toute autre solution aurait créé des problèmes supplémentaires. Quant aux conditions que nous avons essayé de mieux préciser, ces mêmes conditions nous permettent de reprendre les critères établis en juin 1991 et à cet égard "l'accerchiamento" était une des conditions du mois de juin 1991, je cite de la délibération: "...disponibilità di infrastrutture accessorie alla Casa da gioco o di capitali sufficienti a rilevarle o a costruirle...". Ils doivent démontrer cette condition, également quand on fait référence au manager, je crois que nous avons considéré qu'il n'y a pas une seule activité exercée au sein du Casino, tant il est vrai qu'on fait référence aux managers au pluriel pour tenir compte d'une situation réelle.

La commission qui sera nommée par le Conseil, sera mixte: il y a un représentant du Gouvernement en la personne de son Président ou d'un délégué, deux du Conseil, l'un proposé par la majorité et l'autre par la minorité et trois experts, l'un en économie d'entreprise, l'autre en droit de sociétés et l'autre en droit fiscal; ceux-ci, proposés par la majorité, parce que nous ne croyons pas à un expert de majorité ou de minorité. Les trois experts seront choisis en fonction de leur professionnalisme.

Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi, per una dichiarazione d'in­tenti.

Tibaldi (LN) - Comprendiamo l'urgenza della questione, il nostro rammarico è per questa scarsa comprensione della maggioranza nei nostri confronti e non condividiamo la scelta di riapertura alle sei candidate alla precedente preselezione. Il nostro voto sarà quindi di astensione.

Presidente - Tengo a precisare che si vota sulla delibera portata all'atten­zione della Commissione, inoltre la scelta di tenere Consiglio il 26 e 27 è stata fatta durante la riunione dei capigruppo in pie­no accordo.

Si dà atto che i Consiglieri del Gruppo della Democrazia Cri­stiana si allontanano dall'aula durante la votazione.

Esito della votazione:

Presenti: 30

Favorevoli: 27

Astenuti: 3 (Bavastro, Linty e Tibaldi)