Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 63 del 26 luglio 1993 - Resoconto

OGGETTO N. 63/X - Ratifica di deliberazioni adottate dalla Giunta regionale in via d'urgenza.

Oggetto n. 1182 in data 5 febbraio 1993: Sdemanializzazio­ne di un terreno gravato da uso civico di proprietà comunale (C.T. F. 10 n. 555) sito in Valtournenche - Fraz. Breuil.

Presidente - Qualcuno chiede la parola? La parola al Vicepresidente, Viérin Marco.

Viérin M. (DC) - Vorremmo chiedere un ragguaglio in merito da parte dell'Assessore competente per conoscere le motivazioni di questo atto.

Presidente - Ha chiesto anche la parola il Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) - Per dire che trattandosi di delibere di Giunta prese e adottate nel periodo in cui la Lega Nord non era presente e sulle quali non ha potuto effettuare alcuna attività di controllo, noi ci asterremo dal voto.

Presidente - Je ne peux que confirmer ce qui est déjà écrit dans la délibération, à savoir qu'il s'agit d'une délibération à titre de régularisation; en effet, sur la base aussi d'équivoques, la Commune de Valtournenche a déjà procédé à la vente de ce terrain en considérant qu'il s'agissait d'un terrain de propriété communale.

Après avoir approfondi le problème, je dois dire que sur ce thème il y a également des avis différents mais de toute façon, afin de sortir de cet équivoque et comme je disais à titre de régularisation, on a adressé une demande a l'Administration régionale, vu que la même Administration exerce les fonctions administratives qui sont de compétence du Commissariat aux usages ruraux. Sur la base des avis favorables exprimés par les services de l'Administration régionale on propose l'aliénation du domaine public de ce terrain, afin que l'on puisse définir à titre de régularisation les mesures qui ont déjà été adoptées et, donc, stipuler l'acte de vente définitif.

Presidente - La parola al Vicepresidente, Viérin Marco.

Viérin M. (DC) - Questo l'avevo capito anch'io leggendo la delibe­ra. C'è però forse una cosa che nella delibera non è riportata e cioè se questo terreno è agricolo, edificabile, industriale. Com'è prevista la destinazione nel piano regolatore di questo comune del terreno in questione? Poi si vede l'importo complessivo sen­za conoscere la metratura e senza perciò poter desumere il co­sto al metro del terreno stesso.

Altra considerazione: che cosa farà questa società Cristallo di detto terreno? Se sarà un terre­no ad uso civico e servirà per la collettività mi può andare bene, ma se esso verrà sgravato da usi civici per poter poi essere ven­duto per mera speculazione, mi va molto meno bene.

Presidente - La parola al Presidente della Giunta, Viérin Dino.

Viérin D. (UV) - Je ne connais pas le nombre de mètres exacts de ce terrain mais je me réserve de le faire savoir à monsieur Viérin.

Quant à la deuxième question, je peux dire que s'agissant d'une vente entre une collectivité locale et une société je ne crois pas que les questions posées par le Conseiller n'aient pas été prises en considération par la municipalité et, donc, vu qu'il ne s'agit pas d'une vente entre particuliers mais d'une vente, je le répète, qui a déjà été effectuée il y a longtemps entre la municipalité de Valtournenche, qui réglemente le plan d'urbanisme et fixe les conditions de ce même plan, et la société Cristallo.

Presidente - La parola al Vicepresidente, Viérin Marco.

Viérin M. (DC) - Chiuderei dicendo che aspetterò i dati da parte del Presidente della Giunta e farò solo allora le mie considera­zioni. Ho chiesto questi dati non per sottrarre le competenze di un ente locale rispetto al Consiglio regionale anzi, sono convin­to, anche per esperienza personale, che l'autonomia degli enti locali deve essere potenziata.

C'è però un problema un po' di­verso: il sottoscritto, come ex sindaco, sa che proprio in questo Consiglio si è discusso di sdemanializzazione in merito al parco area verde Grand Place sito nel mio comune e ci sono state delle forze politiche che hanno boicottato questo discorso pro­prio per sapere e per avere motivazioni dell'utilizzo.

Noi ab­biamo fatto un parco ed è per questo che abbiamo chiesto la sdemanializzazione, per una utilità pubblica; e ora, il fatto di richiedere una sdemanializzazione per poi vendere ad una S.p.A. mi dice che mi sembra giusto capire quali sono le fun­zioni di questa società e quanto ha pagato questo terreno al metro perché potrei presumere, se le quotazioni non sono con­sone, che ci sia sotto qualche cosa di diverso.

Visto che la com­petenza dello sgravio spetta al Consiglio, mi sembra che sia un diritto avere tutte le informazioni necessarie. Per questo noi ci asteniamo dal votare e chiediamo che vengano tutti i dati por­tati a nostra conoscenza.

Presidente - La parola al Consigliere Bich.

Bich (APA) - Chiederei solo quale strumento urbanistico grava su questa porzione di terreno e se è stato definito un piano volumetrico tale che conferisca un valore diverso da quello contrattato tra il comune e la società Cristallo.

Presidente - La parola al Consigliere Chiarello.

Chiarello (RC) - Noi come partito abbiamo proposto un referendum generalmen­te contro le privatizzazioni delle proprietà del demanio. In questo caso non si sa né quanto questo terreno viene valutato né a cosa viene destinato. Noi accettiamo le sdemanializzazioni delle aree e delle proprietà del demanio per utilità pubblica e questo non mi sembra il caso. Per questo il mio voto sarà con­trario.

Presidente - Altri chiedono la parola? Se nessuno chiede la parola possiamo passare alla votazione.

Esito della votazione

Presenti: 31

Votanti: 26

Favorevoli: 25

Contrari: 1

Astenuti: 5 (Bavastro, Lanièce, Linty, Tibaldi, Marco Viérin).

Il Consiglio approva.

Si dà atto che il Consigliere Louvin non ha partecipato alla di­scussione e a alla votazione in oggetto.

Oggetto n. 5683 in data 28 giugno 1993: Concessione di un sussidio straordinario di lire 80.000.000 a favore della coopera­tiva "Bourgeon de vie" a r.l. di Aosta.

Presidente - La parola al Consigliere Linty.

Linty (LN) - Non entro nel merito dei fini che riteniamo umanitari di questa cooperativa che si adopera per creare un centro per i soggetti portatori di AIDS; però è palese, da questa deliberazione, una violazione di legge. Io mi chiedo, di fronte ai cittadini valdo­stani, perché la Regione fa le leggi e poi non le rispetta. Qui c'è un parere negativo da parte del dirigente dell'Assessorato alla sanità che dice che questo contributo è in contrasto con l'arti­colo 12 della legge regionale n. 59 del 1991; ora, una maggio­ranza, nel 1991, fa una legge che è grosso modo una fotocopia di quella dello Stato, vale a dire una legge che predispone i criteri da seguire per l'erogazione di sovvenzioni e contributi, e poi la Giunta regionale stanzia 80 milioni infischiandosi di questa legge.

Al di là del fatto che come Lega Nord provvede­remo ai vari ricorsi in sede giurisdizionale, vengo anche a di­scutere l'urgenza di questo provvedimento e questo per due motivi: il primo, perché la richiesta della cooperativa "Bourgeon de vie" è partita in data 3 aprile 1993 e la Giunta ha adottato questo provvedimento in data 28 giugno 1993; penso che in tre mesi ci fosse tutto il tempo di redigere un atto deliberativo nel quale si indicavano i criteri e le modalità di erogazione di que­sto specifico contributo. Sempre per quanto riguarda poi l'ur­genza, mi pare discutibile subordinare l'erogazione di questo contributo alla copia della presentazione della concessione edi­lizia; quindi ci si è preoccupati prima di erogare gli 80 milioni e poi di vedere se questa cooperativa era a norma di legge per la ristrutturazione dei suoi locali. Quindi io pregherei di evitare in futuro delle violazioni di legge specialmente dal massimo ordine esecutivo che abbiamo in Regione perché non è possibile fare le leggi, pretendere che i cittadini le rispettino e poi essere i primi a infischiarsene.

Presidente - La parola al Consigliere Florio.

Florio (VA) - Il rilievo formulato dal dirigente dell'Assessorato alla sanità è, nella sostanza, corretto. La legge è chiara in questo senso e credo che il testo della delibera non sfugga alle indicazioni previste dalla legge, anche in questo senso la delibera è chiara; qui il difetto non è senz'altro in chi richiede la contribuzione, ma nella Regione, che non si è attivata per formulare quel rego­lamento o quella legge che avrebbe dovuto individuarne i cri­teri e le modalità. Credo che in questa aula siano "passati", nel passato, numerosi contributi, speriamo fermamente che ne passino assai meno nel futuro; per quanto ci riguarda, avevano giustificazioni di molto inferiori a quelle che sottendono all'as­sunzione di questa deliberazione.

Proprio i motivi che lo stesso Consigliere che è appena intervenuto ha individuato come va­lidi e che non ha contraddetto sono quelli che ci fanno dire che questa è una delibera che deve essere votata. Con ciò non vo­gliamo giustificare il metodo, la mancanza del regolamento o della legge di attuazione, ma vogliamo riconoscere a questa idea, a questa forza presente all'interno della nostra Regione, la possibilità e le gambe per poter continuare. Noi speriamo che questo avvenga, pur nella difficoltà, con il consenso e il fattivo contributo della gente che vive intorno a questa struttura, per­ché solo in una realtà di questo tipo è possibile tentare la rein­troduzione nella società di persone che si trovano in obiettive situazioni di emarginazione. Riteniamo inoltre corretto il ri­chiamo alle vigenti norme nel settore edilizio, così come rite­niamo corretta la subordinazione dell'erogazione del contributo alla presentazione della concessione edilizia; mi sembra, que­sta, una cautela indispensabile, logica, indiscutibile. Chiediamo altresì che la Giunta si impegni a fissare entro il più breve tempo possibile quei criteri e quelle modalità che una legge di questa Regione ha stabilito per l'erogazione di tale tipo di con­tributo.

Presidente - Ha chiesto la parola il Consigliere Linty.

Linty (LN) - Come ho detto dobbiamo fare attenzione, Consigliere Florio, perché qui mi sembra che stiamo usando due pesi e due misure. Se c'è una legge, deve essere rispettata, se c'è un criterio per l'erogazione di contributi, deve essere rispettato, sia che il con­tributo vada allo Sci Club sia che vada al Bourgeon de vie, al­trimenti lasciamo all'interpretazione dei singoli l'eventualità di un intervento regionale o di un intervento pubblico. Io credo che, pur riconoscendo l'importanza di questa e di altre associa­zioni che operano in Valle d'Aosta - e che è giusto che abbiano alle spalle un intervento pubblico che consenta a questi sog­getti di essere curati e reinseriti nella nostra Regione -, sia ne­cessario adottare un sistema uguale per tutti e che esista quindi un indirizzo di scelta comune.

Presidente - La parola all'Assessore della sanità ed assistenza sociale, Vic­quéry.

Vicquéry (UV) - En effet ici il y un avis contraire du dirigeant mais c'est un avis contraire du point de vue formel. Il faut le dire sincèrement, à mon avis le Conseiller Linty a raison, mais je suis d'accord avec l'interprétation de Florio et je dis que, dans un sens de continuité de l'Administration régionale, la Junte propose de voter cette délibération sans entrer dans le mérite de la délibération. C'est un engagement de la part de la majorité de présenter d'ici le mois d'octobre prochain une proposition de loi qui fixe les critères pour les contributions extraordinaires; évidemment, il sera quand même toujours très difficile déterminer des critères pour tous les cas.

Presidente - Possiamo a questo punto passare alla votazione.

Esito della votazione

Presenti: 28

Votanti e favorevoli: 25

Astenuti: 3 (Bavastro, Linty e Tibaldi).

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 4359 in data 7 maggio 1993: Approvazione di perizia di variante e suppletiva e proroga della data di ultima­zione dei lavori di ammodernamento della strada regionale n. 42 di Saint. Pantaléon tratto Baravette-Plan d'Arey in Comune di Verrayes. Approvazione ed impegno di spesa.

Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) - Semplicemente per avere alcuni ragguagli sul fatto che il Co­mune di Verrayes arriva, dopo che sono stati iniziati i lavori, a richiedere la sostituzione di un canale irriguo che corre sotto questa strada che è in costruzione.

Primo problema dunque: come mai questa posticipazione dell'intervento da parte del comune? E secondo: come mai que­ste cause non erano state previste nel progetto geologico effet­tuato dal professionista?

Presidente - La parola all'Assessore dei lavori pubblici, Ferrero.

Ferrero (Ass.tec.) - Se il Consigliere avesse letto un po' più avanti avrebbe visto che non erano state previste e non erano prevedibili queste opere, tra cui la sostituzione di un canale ir­riguo che corre sotto la costruenda strada in quanto, si dice nella stesura della relazione geologica, non sono state effettua­te prove penetrometriche preliminari.

Presidente - Possiamo dunque passare alla votazione.

Esito della votazione

Presenti: 30

Votanti e favorevoli: 27

Astenuti: 3 (Bavastro, Linty, Tibaldi).

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 4960 in data 28 maggio 1993: Proroga della con­venzione tra l'Ordine Mauriziano di Torino e la Regione Auto­noma Valle d'Aosta per l'utilizzo dell'immobile sede del Presidio Ospedaliero di Aosta, Viale Ginevra per il periodo 1° gennaio 1993 - 31 gennaio 1993 e costituzione di commissione mista.

Presidente - La parola al Consigliere Linty.

Linty (LN) - Ritengo che fosse inevitabile questa convenzione con l'Ordine Mauriziano perché la struttura sanitaria valdostana deve offri­re ai residenti il ricovero nell'ospedale. Quello che qui vorrei fa­re è un appello a tutta la Giunta regionale e allo stesso Consi­glio. Chiedo di prendere, presumo sia già stato fatto, ma evi­dentemente in modo non sufficiente, contatti con i nostri rap­presentanti a Roma per la modifica della legge dello Stato che fissa a 6,5 ogni mille abitanti il numero dei posti letto in Valle d'Aosta. Questo perché nella nostra Regione abbiamo una escursione demografica terribile, specialmente in particolari periodi dell'estate e dell'inverno, quando ci sono reparti che non sono più in grado di soddisfare le esigenze e le richieste di rico­vero. Mi pare che l'Ordine Mauriziano abbia una cospicua pro­prietà all'interno di questo stabile inteso come posti letto: alla luce di ciò e alla luce del miliardo e 154 milioni che costa alla Regione questa convenzione con l'Ordine, soldi questi che po­tranno essere spesi in futuro, vi pregherei, o per la ristruttu­razione dell'edificio nella sua globalità, o per la costruzione di un nuovo ospedale, di sollecitare la modifica di questi parame­tri. Sappiamo bene che a Roma non importa nulla del forte au­mento di popolazione che abbiamo in determinati periodi dell'anno e che si limitano a calcolare il numero dei residenti e dei posti letto.

Altra cosa: quando parliamo di assistenza socio-sanitaria sa­rebbe il caso di cominciare a discutere dei "pronto soccorso" di Morgex e di Donnas perché la popolazione ne ha bisogno, li sta richiedendo. C'è una carenza di assistenza sanitaria nella bas­sa e nell'alta Valle dove, già per altro, esistono dei poliambula­tori o dei Ceb e quindi sarebbe il caso di lavorare anche in questa direzione.

Presidente - La parola al Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (DC) - Abbiamo già avuto modo di discutere, seppur brevemente, su questa delibera che di per sé va in una duplice direzione: da una parte, verso la proroga della convenzione tra il Mauriziano e la Regione e dall'altra, verso la costituzione di questa Com­missione paritetica tra rappresentanti dell'Ordine Mauriziano e della stessa Regione. Risulta evidente la necessità di proroga­re la convenzione con l'Ordine Mauriziano ma a fronte di que­sta tematica, soprattutto dei compiti che vengono assegnati alla commissione mista, che tra l'altro avremmo preferito fosse an­che nominata dal Consiglio, visto che siamo anche chiamati a ratificare una ulteriore delibera di Giunta la quale prevede la nomina di tale commissione e che, credo, sia stata assunta non più di una settimana fa dalla Giunta stessa.

Quando si andranno a vedere i punti ai quali dovrebbe dare ri­sposta questa commissione, sarebbe davvero necessario am­pliare il dibattito intorno alla necessità di una soluzione defi­nitiva per uno o più presidi ospedalieri all'interno della nostra Regione.

Io credo che di fronte alle cose che vengono chieste a questa commissione manchi ancora una chiarezza di fondo, una chia­rezza di volontà politica; credo che non si abbia ben chiaro qual è la tendenza che questa maggioranza vuole seguire per quanto riguarda i discorsi sugli eventuali ampliamenti e costruzioni di nuove sedi ospedaliere. Intorno al discorso "ospedale" ne ab­biamo sentite di tutti i colori: a partire dall'ampliamento dell'attuale ospedale sul parcheggio antistante, per poi andare a una costruzione nuova nella zona dell'ex maternità; addirit­tura in un certo periodo si era ipotizzato di andare a recuperare delle aree dismesse della zona industriale. Tanto si è detto e tanto si è parlato intorno a questo tema ma, oggi come oggi, noi siamo ancora qui a rinnovare una convenzione e a nominare una commissione mista che dovrebbe iniziare una valutazione del complesso ospedaliero di Viale Ginevra. Credo che questo sia un passo troppo breve, un passo indispensabile ma breve e oltrettutto tale delibera avrebbe potuto essere una occasione ben più grande per poter dibattere, in seno al Consiglio regio­nale, della questione dell'ospedale.

Vale ancora la pena ricordare come tale questione rappresenti davvero una grossa urgenza per la nostra Regione; credo che anche in seguito, in questo Consiglio, andremo a riparlare del "118" e non vorrei che con il passare degli anni noi continuas­simo a localizzare dei servizi, pur necessari alla Regione, sem­pre all'interno della stessa struttura, gravandola così ulterior­mente rispetto al peso non indifferente che già oggi deve sop­portare.

Non è infatti un mistero per nessuno che oggi noi abbiamo una unica struttura ospedaliera fortemente insufficiente per quanto riguarda il rapporto posti letto-abitanti. Le sottolineature che faceva il Consigliere Linty io le interpreto diversamente e credo che già il rapporto attuale previsto dalla legge potrebbe rive­larsi non sufficiente in una Regione come la nostra dove il con­trollo della popolazione, residente solo in alcuni periodi dell'anno, diventa di difficile valutazione.

In conclusione noi auspichiamo che questo Consiglio regionale possa comunque iniziare un dibattito di tipo politico sulle scelte della sanità e in particolare sulle scelte dell'ospedale e preci­siamo che su tale delibera ci asterremo dal voto.

Presidente - La parola all'Assessore della sanità ed assistenza sociale, Vicquéry.

Vicquéry (UV) - Pour répondre au Conseiller Linty je dois dire que le décret administratif 502 a déjà modifié les paramètres et on parle maintenant de 5,5 places pour 1000 habitants. Pour ce qui concerne la Vallée d'Aoste il faut dire que le problème est un autre: il faut vérifier quelles sont les nécessités réelles de notre Région au delà des rapports que le Ministère propose.

Pour ce qui concerne ensuite les secours d'urgence de Donnas et de Morgex, on en parlera plus tard quand on abordera le thème de la loi du "118", loi qui donne des réponses concrètes au problème du secours d'urgence.

Au Conseiller Marguerettaz je dois répondre que le point de vue politique de cette majorité est très clair: cette délibération est le premier acte concret pour essayer d'arriver à un point de départ de discussion. La conclusion des travaux de la commission sera un point de départ. Je veux aussi rappeler à Marguerettaz que le Conseil régional a déjà consacré une séance entière au problème de l'Ordre Mauricien sans beaucoup conclure en effet.

C'est notre engagement de faire un peu mieux.

Presidente - Possiamo passare alla votazione.

Esito della votazione

Presenti: 32

Votanti e favorevoli: 25

Astenuti: 7 (Bavastro, Chiarello, Collé, Linty, Marguerettaz, Tibaldi, Marco Viérin).

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 5759 in data 28 giugno 1993: Approvazione degli interventi prioritari per la predisposizione del programma di manutenzione idraulica in applicazione del D.L. n. 148 del 20 maggio 1993 e del D.P.R. 14 aprile 1993.

Presidente - Ha chiesto la parola il Vicepresidente, Viérin Marco.

Viérin M. (DC) - Leggendo la delibera che non è certo di poco conto in quanto prevede un impegno di spesa di circa 4 miliar­di, ci sono alcune considerazioni da fare e alcuni chiarimenti da chiedere all'Assessore competente. Innanzitutto che cosa signi­fica "arginatura franata"? Se è una arginatura già effettuata con gli stessi programmi è quindi franata e se è così quando la stessa è stata eseguita? Oppure per "arginatura franata" si in­tende un vecchio tipo di arginatura naturale che è venuta a mancare? Questo è importante per sapere se, eventualmente, arginature fatte in passato dopo 4, 5, 10 anni sono cadute; è quindi necessario verificare quali e quante sono le responsabi­lità della ditta che ha eseguito i lavori.

Altro discorso è la motivazione della suddivisione in tre punti degli interventi a favore del comune di Gaby dove, al punto a), sono previsti 36 milioni, al punto b) 150, e al punto e) 480 mi­lioni. Non era forse più chiaro prevedere un solo punto per questo Comune? Non solo per questo Comune, ma in tutti gli interventi, non si trova menzione su quale sia il flusso d'acqua e su quale corso d'acqua si debba intervenire. Non riusciamo quindi a verificare nella delibera in che sito si interverrà.

Vedo ancora ad esempio che si prevede lo stanziamento di 1 miliardo e mezzo per il Co­mune di Pont-Saint-Martin, ma non si sa bene a che cosa questi soldi vengano destinati. Il punto importante è quindi quello di capire chiaramente che cosa si intende per "franatura".

Presidente - La parola al Consigliere Florio.

Florio (VA) - Sono le prime delibere di Giunta che mi trovo a ratificare e quindi ho anche necessità di capire come esse vengano organiz­zate e scritte concretamente, rapportandomi anche all'espe­rienza passata dove ho svolto un'attività amministrativa fino ad oggi. Devo dire che nella generalità dei casi queste delibe­razioni non mi sembrano molto chiare; alcune delle considera­zioni fatte da Viérin poco fa corrispondono ad una esigenza estremamente concreta.

Richiamo la lettera f) della delibera dove appunto si individua una perizia di 1 miliardo e mezzo per il Comune di Pont-Saint-Martin: sarebbe stato interessante sa­pere qual è il tratto del torrente interessato anche con l'indica­zione, semplicemente, del punto a monte e del punto a valle. Si potrebbe dunque fare uno sforzo nel senso della comprensione e della illustrazione del problema di cui si deve discutere.

Volevo comunque soprattutto mettere l'accento sul concreto dell'og­getto, vale a dire sulle difese spondali nei confronti delle quali per tanti anni ci siamo espressi in termini estremamente ne­gativi; non perché non ne riconosciamo l'esigenza, la validità, anzi talvolta l'indispensabilità, ma perché non riteniamo gene­ralmente valida la tecnica impiegata fino ad oggi per realizzare questo tipo di difesa. Vogliamo dunque fare un richiamo alla ri­cerca prima, e all'utilizzazione poi, di metodi e di sistemi molto più dolci nella formazione di difese spondali e di briglie perché non si finisca per avere tutti i corsi d'acqua della nostra Regio­ne imbrigliati e murati così come oramai purtroppo si vedono. Un richiamo quindi all'Assessore all'ambiente e sicuramente anche a quello dei lavori pubblici perché ci sia una azione di concerto in questo senso.

Anche qui credo che questa prospetti­va potrebbe sollecitare la nascita all'interno della nostra Regio­ne di competenze tecniche e professionali ed esecutive; esse potrebbero rivelarsi utili anche sul piano occupazionale e con­sentire, alla fine, di affrontare e risolvere il problema della di­fesa spondale nonché quello del rispetto e della salvaguardia di quella naturalità delle nostre sponde fluviali che è indispen­sabile per tener fede al programma del cappello che questa maggioranza si è data.

Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) - Non posso che concordare con i miei due predecessori. Qui mi sembra che sia evidente la necessità di arginare i torrenti di montagna per evitare il dissesto idrogeologico, e non entro quindi nel merito dell'intervento finanziario in questa direzio­ne;, piuttosto, mi sembra che con questa frammentazione dei singoli interventi si cerchi di diluire tale impegno di spesa plu­rimiliardaria per non fare forse balzare agli occhi dei consiglieri una spesa così elevata.

All'Assessore competente vorrei chiedere: dopo quanto tempo è necessario fare manutenzione sulle briglie, sugli argini? Come diceva prima Viérin, una manutenzione che avviene solo dopo pochi anni può fare pensare ad una responsabilità dell'impresa che ha effettuato i lavori. Vedo qui ad esempio una spesa di 950 milioni tra Perloz e Gressoney-Saint-Jean per la manutenzione di alcune griglie e taglio di vegetazione ripariale; questa mi sembra una spesa piuttosto elevata per un intervento che non è indicato in maniera analitica.

Presidente - La parola all'Assessore dell'agricoltura, forestazione e risorse naturali, Vallet.

Vallet (UV) - Forse a tale delibera si attribuisce un valore eccessivo rispetto a quello che effettivamente ha.

Questa delibera che presenta un piano di interventi è una deli­bera di programmazione che si è resa necessaria per poter usu­fruire di fondi che l'autorità del Bacino del Po mette a disposi­zione della Regione. Di qui l'urgenza, tenuto conto del fatto che il programma andava presentato entro una certa data.

Perché dunque questi interventi? Perché la documentazione da presentare doveva concernere interventi di cui è pronta la pro­gettazione e quindi è immediata la possibilità di esecuzione. Ecco quindi perché sono stati inseriti in elenco tutta una serie di piccoli interventi. Per quanto concerne poi il discorso dal punto di vista generale, io concordo su quanto dice Florio circa la validità e il funzionamento delle opere che sono state fatte in passato: la Valle d'Aosta è una delle poche Regioni che quando piove in maniera imponente, non va puntualmente a bagno. Concordo anche sulla necessità e l'esigenza di migliorare la qualità degli interventi e sulla necessità di approfondire le tecniche per la realizzazione di queste opere.

Per rispondere a Tibaldi circa la fermentazione delle spese, ho già detto che si trattava di inserire nel programma quelle opere che siamo in grado di realizzare immediatamente. L'intervento più cospicuo che riguarda Pont-Saint-Martin concerne il tratto del torrente Lys a valle del ponte della statale dove erano già stati fatti interventi in precedenza.

E' stato poi fatto notare che si tratta per la maggior parte di interventi di manutenzione e di sistemazione di tratti di arginatura fatti in precedenza: in questo senso devo dire che bisogna tenere conto che si tratta di interventi fatti a regimazione di corsi d'acqua i quali, per la lo­ro stessa natura, creano alle opere realizzate questo tipo di problemi. E' evidente che potrebbero esserci dei casi in cui le opere sono state eseguite in modo difforme, ma non credo che sia questo il punto da mettere in discussione adesso.

Presidente - La parola al Vicepresidente, Viérin Marco.

Viérin M. (DC) - Noi voteremo a favore di questa deliberazione ma riteniamo opportuno che si possa essere informati su quelle opere che vengono rifatte in quanto franate precisando quando dette opere sono state fatte e quale ditta ha eseguito queste opere. Grazie.

Presidente - Ha chiesto la parola l'Assessore dei lavori pubblici, Ferrero.

Ferrero (Ass.tec.) - Credo che in questo caso siano stati solle­vati una serie di problemi che vanno oltre questa delibera e condivido le affermazioni fatte da Vallet per quanto riguarda le protezioni spondali. Qui si tratta di opere di manutenzione e soprattutto si tratta di un programma; i singoli interventi sa­ranno poi infatti oggetto di successive deliberazioni. Questo è un documento di carattere programmatorio oltretutto inserito nel quadro di un programma di manutenzione idraulica del bacino del Po. Senz'altro comunque prenderò e darò le infor­mazioni che mi ha chiesto il Consigliere Viérin su perché certe arginature sono franate. Il fatto comunque è che sono franate e quindi qualche cosa si deve fare; le cause sono naturalmente da ricercare per stabilire, anche per l'avvenire, eventuali respon­sabilità.

Per quanto riguarda poi i tre interventi del Comune di Gaby mi pare che si tratti di tre opere di carattere diverso; per quello che concerne poi i torrenti, questi sono indicati nella delibera, anche se, forse, è auspicabile fornire indicazioni più precise.

Presidente - La parola al Vicepresidente, Viérin Marco.

Viérin M. (DC) - Solo per ricordare all'Assessore che è vero che nella seconda parte della delibera viene specificato il torrente ma nella prima parte dal punto a) al punto f) tali nomi non vengono menzionati. Sul discorso poi della programmazione vorrei dire che è proprio quando programmiamo le nostre spese che dobbiamo riflettere; non possiamo cioè metterci a discutere se quell'intervento è da farsi o meno all'atto di deliberare l'ese­cuzione o l'appalto. Le scelte devono essere fatte prima e non dopo.

Presidente - La parola all'Assessore dei lavori pubblici, Ferrero.

Ferrero (Ass.tec.) - Come avrà visto, buona parte di queste opere erano contenute nel piano per i lavori pubblici del 1993, un'altra parte di opere sono state elencate dall'Assessorato all'agricoltura. Sono comunque d'accordo con lei sul fatto che è necessario essere più precisi.

Presidente - Possiamo passare alla votazione.

Esito della votazione

Presenti: 34

Votanti e favorevoli: 30

Astenuti: 4 (Bavastro, Collé, Linty, Tibaldi)

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 5780 in data 28 giugno 1993: Ulteriore proroga della concessione di un impianto idroelettrico alla Società Coo­perativa "Cooperativa Elettrica Issime" a r.l. - Approvazione dello schema di convenzione.

Presidente - Qualcuno chiede la parola? Se nessuno chiede la parola i con­siglieri sono invitati a votare.

Esito della votazione

Presenti: 32

Votanti e favorevoli: 28

Astenuti: 4 (Bavastro, Chiarello, Linty, Tibaldi)

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 5787 in data 28 giugno 1993: Ulteriore proroga sino al 31 dicembre 1993 dell'affidamento provvisorio e speri­mentale delle strutture aeroportuali site in Saint-Christophe alla S.p.A. Air Vallée con convenzione relativa con l'Aeroclub Valle d'Aosta.

Presidente - La parola al Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (DC) - Per chiedere all'Assessore se fosse possibile avere una breve relazione su questa delibera visto che si fanno dei riferimenti a proroghe precedenti.

Presidente - La parola all'Assessore dell'ambiente, territorio e trasporti, Riccarand.

Riccarand (VA) - L'aeroporto di Aosta Corrado Gex è stato gestito fino alla fine degli anni '80 dall'Aeroclub. A partire dal 1989 la gestione è stata affidata alla società per azioni Air Vallée attraverso un affidamento provvisorio che è andato avanti di proroga in pro­roga sempre per 6 mesi. Questa situazione è stata determinata dal fatto che c'è una situazione non definita rispetto alla struttura aeroportuale per quanto riguarda le autorizzazioni per il traffico. Si tratta di un aeroporto in cui c'è una autoriz­zazione per traffico turistico e si stanno attuando una serie di interventi per renderlo idoneo a un traffico di tipo commerciale. Per arrivare ad una autorizzazione per traffico commerciale erano indispensabili due requisiti: il primo, era la proprietà pubblica dei terreni, cosa che non esisteva fino a un anno fa e che si è definita nel corso dello scorso anno prima con il Comu­ne di Saint-Christophe e poi con il comune di Quart.

La delibe­razione richiama nelle premesse l'ultimo contratto di acquisto fatto il 15 giugno 1993 con il Comune di Quart che dimostra che adesso le aree sono diventate di proprietà regionale. Questo consente di dare un assetto più stabile all'aeroporto e di arriva­re ad una concessione non più provvisoria, ma pluriennale, in modo da avere poi l'autorizzazione per l'apertura al traffico commerciale. Proprietà delle aree e concessione di gestione pluriennale sono i due requisiti essenziali richiesti dal Ministe­ro dei trasporti per una concessione di traffico commerciale che vada avanti nel tempo. In sostanza questo è un provvedimento che mira ad evitare la chiusura dell'aeroporto, a prorogare l'at­tività fino alla fine del 1993 e, da qui alla fine dell'anno, biso­gnerà arrivare ad una concessione più stabile in modo da per­mettere quell'apertura commerciale e di conseguenza, ulteriori interventi di rafforzamento strutturale dell'aeroporto.

Presidente - La parola al Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (DC) - Ringrazio l'Assessore per queste delucidazioni ma quello che non mi è ancora chiaro è perché si provvede all'ennesima pro­roga: tanto più che in data 15 giugno la questione si è chiusa con l'acquisizione di questi terreni, dovrebbe essere indicata in delibera l'automatica impossibilità di rinnovo della stessa con­venzione. Mi chiedevo poi anche se queste opere che saranno necessarie per portare il livello del traffico dell'aeroporto da turistico a commerciale significheranno una chiusura, seppure temporanea, dello stesso aeroporto al traffico aeroturistico.

Presidente - La parola all'Assessore dell'ambiente, territorio e trasporti, Riccarand.

Riccarand (VA) - Questa delibera è del 28 giugno, quindi non conosco tutte le motivazioni, ma credo di poter spiegare anche la cautela per cui non si è voluto comunque porre una clausola tassativa che im­pedisse ulteriori proroghe. Infatti, se la volontà molto chiara è quella di arrivare ad una concessione pluriennale e non provvi­soria, bisogna anche dire che ci sono delle difficoltà procedurali da superare. La volontà è di arrivare entro la fine dell'anno ad una concessione pluriennale ma, chiaramente, se la cosa non si realizza, bisognerà arrivare ad una situazione provvisoria. L'intenzione è proprio quella di riuscire a fare una convenzione pluriennale, essenziale proprio per quel salto di qualità che si diceva. Sul fatto che gli interventi di rafforzamento della struttura - che sono poi il prolungamento delle piste e la messa in funzionamento del sistema di radio-assistenza - debbano comportare l'interruzione del traffico, non sono in grado di ri­spondere, perché è una questione tecnica che non ho ancora af­frontato.

Credo tuttavia che questa interruzione non sia indi­spensabile e che comunque possa essere molto limitata nel tempo: l'aeroporto già così come è adesso può essere aperto al traffico commerciale, naturalmente con delle limitazioni molto forti derivanti da una lunghezza della pista ancora limitata e dalla mancanza della radio-assistenza che non consente di vo­lare in determinate condizioni atmosferiche ma permette, co­munque, di utilizzare l'aeroporto in condizioni atmosferiche di buona visibilità.

Presidente - La parola al Vicepresidente, Viérin Marco.

Viérin M. (DC) - Visto che transito piuttosto spesso da quelle parti, posso ricordare, qui, in aula, che la Regione ha speso al­cuni milioni per fare l'impianto di irrigazione dell'area dell'au­toporto. Quest'anno tale impianto non è mai stato utilizzato; attualmente l'area è secca e quindi chiederei solo di verificare le motivazioni di questa cessazione di irrigazione e manuten­zione delle aree limitrofe alla pista.

Presidente - I consiglieri sono invitati ad esprimere il loro voto.

Esito della votazione

Presenti: 34

Votanti e favorevoli: 26

Astenuti: 8 (Bavastro, Chiarello, Collé, Lanièce, Linty, Mar­guerettaz, Tibaldi, Marco Viérin).

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 6197 in data 16 luglio 1993: Approvazione in via d'urgenza del piano per l'attuazione degli interventi per la lotta contro gli incendi e per la prevenzione degli incendi dei boschi per l'anno 1993 (legge regionale n. 85/82). Approvazione ed im­pegno di spesa.

Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.

Tibaldi (LN) - Per avere una delucidazione dall'Assessore competente, per sa­pere con quale criterio si accede a questo fondo e qual è la pro­cedura regionale relativa.

Presidente - La parola al Consigliere Marguerettaz.

Marguerettaz (DC) - Anch'io vorrei qualche delucidazione soprattutto sul punto 2 del capoverso a): "costruzione di piste forestali antincendio". Chiederei innanzitutto una conferma o meno da parte dell'As­sessore al fatto che queste piste forestali antincendio debbano essere sottoposte al parere della commissione di valutazione di impatto ambientale e, se la risposta è positiva, mi piacerebbe sapere proprio in relazione al punto 2 quale è stato il parere della commissione.

Presidente - La parola all'Assessore dell'agricoltura, forestazione e risorse naturali, Vallet.

Vallet (UV) - La materia è regolata dalla legge 85 del 1982 che prevede la realizzazione di un piano, approvato dalla Giunta regionale, per gli interventi inerenti la prevenzione degli incendi boschivi. Successiva­mente, in applicazione del piano, i singoli interventi vengono portati all'approvazione del Consiglio regionale; questa è la procedura prevista.

Per quanto riguarda gli interventi previsti in questa deliberazione posso dire che intanto l'urgenza è stata motivata nella delibera, tenuto conto che non immaginavo che il passaggio della delibera dalla Giunta al Consiglio fosse così rapido e potesse venire in ratifica solo 10 giorni dopo l'appro­vazione del Consiglio, perché si tratta di poter fare questi in­terventi prima della fine di questo anno. Per quanto riguarda i fondi, devo dire che in parte provengono dalla Comunità Euro­pea. Per quanto concerne poi gli interventi, in parte possono essere fatti direttamente dall'Amministrazione regionale: è prevista anche la possibilità di contributi ai comuni o ai con­sorzi per la realizzazione. Per quanto riguarda poi, in particola­re, la domanda del Consigliere Marguerettaz riferita alle tre piste forestali posso dire che: nel primo e nel terzo caso si tratta di lotti a completamento, nel secondo caso il progetto è stato sottoposto a procedura di VIA con esito favorevole.

Presidente - Possiamo passare alla votazione.

Esito della votazione

Presenti: 32

Votanti e favorevoli: 31

Astenuti: 1 (Chiarello).

Il Consiglio approva.

Oggetto n. 6201 in data 16 luglio 1993: Intervento d'urgenza per la sistemazione e ripristino della pista forestale "Vernosse- Verzignolette", nei Comuni di Oyace e Valpelline con affido dei lavori d'urgenza a trattativa privata (articolo 66 del regolamen­to 25 maggio 1985, n. 350 e articolo 9 lett. C della legge 406/1991) alla ditta Franchi s.n.c. di Valpelline. - Approvazione e impegno di spesa.

Presidente - Se nessuno intende prendere la parola possiamo passare alla votazione.

Esito della votazione

Presenti: 31

Votanti e favorevoli: 30

Astenuto: 1 (Chiarello).

Il Consiglio approva.

Presidente - I lavori della seduta antimeridiana sono terminati; i lavori del Consiglio riprenderanno oggi pomeriggio alle ore 16.00.

La seduta termina alle ore 12.54.