Oggetto del Consiglio n. 56 del 26 luglio 1993 - Resoconto
OGGETTO N. 56/X - Situazione igienico-ambientale del torrente Marmore. (Interpellanza)
Interpellanza - Vista la persistente impossibilità di praticare la pesca nel torrente Marmore, nel tratto compreso tra lo scarico del depuratore di Ussel e la confluenza con la Dora Baltea, inibizione reiterata dal decreto n. 6 del 26 febbraio 1993 dell'Assessorato regionale all'Agricoltura, Forestazione e Risorse naturali;
Rilevato che presso lo scarico del depuratore di Ussin si è verificata la totale distruzione della microfauna presente nel torrente, per un tratto di alcune centinaia di metri;
Appreso che le acque del medesimo torrente sono tuttavia impiegate per l'irrigazione agricola e per l'abbeveraggio del bestiame;
i sottoscritti consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per conoscere:
1) quali sono le cause di questa preoccupante situazione igienico-ambientale del torrente Marmore;
2) quali provvedimenti ritiene opportuno adottare l'Amministrazione regionale per ristabilire l'equilibrio ecologico del corso d'acqua in questione, evitando pericolose contaminazioni batteriche per animali e colture e permettendo nuovamente l'esercizio dell'attività ittica.
F.to: Tibaldi- Linty-Bavastro.
Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (LN) - L'ultimo tratto del torrente Marmore per più del 50 percento risulta inquinato in maniera abbastanza grave e i pescatori non possono più esercitare la loro attività da circa tre anni; lo stesso calendario ittico ha inibito agli stessi la possibilità, anche per quest'anno, di effettuare la pesca nel torrente. Sembra che la causa dipenda dal depuratore di Ussel. Il grosso problema non è solo riferito ai pescatori, ma anche ad altri utilizzatori di questa acqua contaminata: in prevalenza gli agricoltori della bassa Valtournenche che utilizzano l'acqua a scopi irrigui e gli allevatori che la usano per l'abbeveraggio del bestiame.
Con questa interpellanza chiediamo all'Assessore competente alcune delucidazioni in merito e quali provvedimenti abbia in mente per rimuovere questo problema.
Presidente - Risponde l'Assessore alla sanità ed assistenza sociale, Vicquéry.
Vicquéry (UV) - Premesso che spetta al comune adottare i provvedimenti di competenza per quanto riguarda i depuratori, devo chiarire che, da tutte le analisi che sono state fatte, risulta che il depuratore funziona bene perché rientra nei parametri della L.R. n. 59. Mi si chiede poi quali sono le cause che hanno determinato questo problema. Sostanzialmente sono due: in pratica c'è un afflusso di acque bianche che non è compatibile con il funzionamento del depuratore, un problema, questo, che vale in via generale e non solo per il depuratore di Ussel. Il problema grosso è comunque che le reti fognarie dei comuni valdostani sono datate per cui quando sono state costruite non è stata prevista la doppia conduttura che divide acque bianche da acque nere e i depuratori patiscono questa condizione.
La seconda causa è la scarsa portata d'acqua del torrente Marmore che dipende dal fatto, ormai noto, che lo scarico del depuratore è a valle del bacino per cui si trova nell'impossibilità di ossigenazione con l'acqua di scarico.
Le soluzioni che sono state adottate sono state prese di concerto tra l'Amministrazione regionale e il Comune di Valtournenche; è stato dato un incarico per la progettazione e il rifacimento dell'intera rete fognaria del comune. Il progetto, che è già stato presentato all'Assessorato dei lavori pubblici, è finanziato interamente con fondi statali. Il problema è di dare tempo al tempo e si spera che con la doppia conduttura l'acqua a valle del depuratore possa rientrare nei limiti imposti dalla legge. Non esistono assolutamente altre possibilità anche se eventuali spostamenti a valle degli scarichi si potrebbero valutare; questo, per dare la possibilità di ossigenare meglio l'acqua e fare sì che i pesci possano vivere meglio nel loro ambiente naturale.
Si dà atto che, dalle ore 10,15, presiede il Consigliere Aloisi.
Presidente - La parola al Consigliere Tibaldi.
Tibaldi (LN) - La risposta dell'Assessore Vicquéry mi lascia allibito perché non so come si possa dire che il depuratore funziona bene; forse in Val d'Ayas i depuratori funzionano bene quando l'acqua entra pulita ed esce sporca ma così non è nella Valtournenche. Mi risulta infatti che la funzione di un depuratore sia quella di ripulire l'acqua da eventuali agenti chimici o batteriologici. Il depuratore di Ussel non funziona in questo modo anzi io invito l'Assessore a fare un sopralluogo e a venire a vedere come sia presente la microfauna nella parte antecedente al depuratore e come invece sia totalmente assente all'uscita dello scarico. Questo è un problema che esiste ormai da diversi anni; i pescatori lo hanno lamentato più volte, ma nemmeno gli ambientalisti si sono sensibilizzati di fronte a tutto questo.
E' invece un problema grave che non deve essere affrontato in maniera empirica come di solito si affrontano le questioni pubbliche. Bisogna andare avanti per tentativi: si progetti un depuratore, si stanzino determinati fondi, siano statali, regionali o comunali poco importa, visto che sono soldi pubblici che devono essere impiegati per avere una determinata utilità. Qui risulta, come ha detto l'Assessore, che il problema sia la mancata separazione delle acque bianche dalle acque nere, e mi fa piacere che almeno su questa causa concordiamo, ma la scarsa portata d'acqua poteva essere preventivata, prevista dal progettista, quindi c'è un chiaro e lampante difetto di progettazione.
Ora si cerca di rimediare con altri interventi costosi, che, ricordo, paghiamo sempre noi cittadini, come l'ultimo che prevede la costruzione di una quarta vasca di decantazione con la quale si tenta di dare una soluzione che comunque sembra essere provvisoria o che per lo meno non ha dato per il momento gli effetti sperati. L'invito che rivolgo alla Giunta, in analogia a quanto ho detto prima all'Assessore Ferrero, è di evitare questo pressappochismo quando si tratta di lavori pubblici e quindi di soldi pubblici. Bisogna dunque analizzare attentamente le cause, evitando possibilmente altri oneri per la collettività e in ogni caso provvedere, perché il problema del torrente Marmore sussiste ormai da diverso tempo, e non vogliamo pagarne noi, abitanti della zona, le conseguenze con contaminazioni batteriche o chimiche.