Oggetto del Consiglio n. 4093 del 13 gennaio 1993 - Resoconto
OGGETTO N. 4093/IX Inquinamento ambientale derivante dall'insediamento di una ditta in Località Champagne del comune di Villeneuve. (Interpellanza)
Interpellanza A conoscenza della petizione promossa da tempo dagli abitanti residenti nella località Champagne in comune di Villeneuve contro l'inquinamento ambientale, derivante dall'insediamento in detta località della ditta "La Pira" - fabbrica di inerti, con grave pregiudizio della salute degli abitanti stessi;
A conoscenza, altresì, che i macchinari installati dall'Azienda risultano funzionanti giorno e notte nei giorni feriali e anche al mattino nei giorni festivi con la emanazione di rumori insopportabili che disturbano la quiete e la tranquillità delle persone;
Preso atto che l'area circostante alla ditta è ricoperta di rifiuti provenienti dalle lavorazioni effettuate, oltre che da apparecchiature e attrezzature ivi abbandonate;
Visto che gli interventi richiesti non hanno portato a nessun cambiamento della situazione e che gli abitanti sopra richiamati sono costretti a subire l'inquinamento ambientale, nonché i rumori derivanti dalle lavorazioni della società "La Pira";
i sottoscritti consiglieri regionali
Interpellano
l'Assessore competente per conoscere:
1) quali verifiche e iniziative intende mettere in atto con la massima urgenza al fine di tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini residenti in località Champagne in comune di Villeneuve, coinvolgendo per competenza l'USL e il comune di Villeneuve;
2) se intende affidare alla commissione consiliare competente il compito di effettuare un esame della situazione tramite un sopralluogo sul posto.
F.to: Beneforti - Ricco - Limonet.
Presidente Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Beneforti.
Beneforti (DC) Grazie Presidente. Da tempo, gli abitanti della frazione Cham-pagne, in Villeneuve, avevano richiesto alle autorità competenti di intervenire tramite una petizione, dagli stessi sottoscritta, in quanto i rumori insopportabili e, a loro dire, l'inquinamento ambientale, provocato dalla lavorazione della pietra da parte della società "La Pira", creano situazioni non più sostenibili. Inoltre, nella loro petizione, affermavano che l'area circostante a questa società, è ricoperta di rifiuti e attrezzature abbandonate. La petizione non ha avuto successo, a parere degli abitanti, perché non ha sortito nessun effetto, in quanto la situazione non si è modificata. Gli abitanti richiedono all'USL, all'assessorato alla Sanità, al comune di Villeneuve, che non è escluso di intervenire e di far applicare le leggi vigenti, anche se queste leggi dovevano e potevano essere applicate fin dalla concessione dell'autorizzazione dell'impianto dell'azienda a Villeneuve.
Noi crediamo che questi abitanti debbano poter vivere tranquillamente, per cui riteniamo che occorra intervenire con la massima energia, affinché le norme di legge previste divengano patrimonio di tutti e non solo di pochi. Pertanto, visto l'esito negativo della petizione, visto il silenzio del comune, visto il mancato intervento dei servizi competenti, abbiamo presentato questa interpellanza, per affrontare in Consiglio regionale questa problematica.
Abbiamo qui un Assessorato alla Sanità che è competente, un apposito Assessorato all'Ambiente, competente in assoluto, per cui credo che sia la sede adatta per un definitivo confronto.
Questa interpellanza doveva essere discussa nel precedente Consiglio. Mi fu chiesto di rinviarla, per permettere all'USL di effettuare un sopralluogo sul posto. Fummo d'accordo al rinvio, in quanto ci sembrava serio affrontare il problema con una relazione dei servizi competenti; purtroppo, però, gli organi regionali di informazione, in particolare il settimanale "La Vallée", ha riportato la notizia e anche la risposta tramite una dichiarazione del sindaco, che affermava che l'inquinamento non esiste, che il rumore è inferiore a quello del traffico stradale, per cui i cittadini, bontà loro, possono essere contenti della situazione.
Questa non è una risposta sufficiente e dimostra che esiste più interesse verso l'azienda che verso la collettività. Comunque, dando alle attività produttive la loro importanza, prima di esprimere un giudizio definitivo, ascolteremo la risposta che ci verrà fornita in questa sede dagli Assessori competenti.
Sono certo che non sarà uguale a quella del sindaco, che cerca di sminuire il valore di un'interpellanza e di determinare richieste formulate dagli abitanti di una frazione che non sono mai stati ascoltati.
Mi auguro che oggi si risponda positivamente e si dica qual'è la situazione, quali sono gli interventi fatti ed eventualmente quali altri si rendano necessari, per riportare tranquillità in frazione Champagne, a Villeneuve.
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla Sanità ed assistenza sociale, Cout.
Cout (PCI-PDS) Abbiamo richiesto dati e informazioni, sia al comune di Villeneuve, sia all'USL. Per quanto riguarda il comune, abbiamo potuto verificare che il laboratorio è in zona industriale, che il piano regolatore era stato approvato nel 1985, che la ditta è in possesso di concessione edilizia e che in questa non vi erano prescrizioni. Abbiamo anche saputo che il sindaco, dopo varie lamentele, aveva inviato una segnalazione all'USL, che ha effettuato gli accertamenti ed ha riscontrato che il livello di rumorosità rientra nei limiti di legge.
Quindi non solo il comune, ma anche l'USL dice che dopo aver effettuato la misurazione del rumore e dopo le migliorie apportate di chiusura totale delle pareti del capannone, la messa in opera di finestre vetrate "regli", di cui non so tecnicamente dire di più e di un portone di ferro si era raggiunto il valore di 66,5 decibel e lo stesso rientra nei limiti stabiliti dal decreto. In questa lettera l'USL ha voluto segnalare che il rumore del traffico che scorre davanti alla casa dove è avvenuta la misurazione, è superiore al livello di rumorosità prevista nelle zone industriali. Aggiungono che attualmente è la causa di maggiore disturbo. Allegano le misurazioni e chiedono alla ditta "La Pira" di bagnare il piazzale intorno alla sede, durante l'esecuzione dei lavori, per eliminare la polvere.
Nel Consiglio precedente, avevamo comunicato ai consiglieri di aver presentato l'interpellanza richiedendo all'USL di provvedere ad un sopralluogo. In data 4 gennaio 93, ci hanno risposto che non sono stati fatti gli accertamenti richiesti, in quanto la ditta, in occasione delle feste di fine anno, ha sospeso l'attività lavorativa fino all'11 gennaio 1993. Si riserva quindi di effettuare i sopralluoghi dopo tale data.
Questo è ciò che possiamo riferire e non appena ci perverrà la risposta dell'USL, ne comunicheremo i risultati.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Beneforti.
Beneforti (DC) Rimango alquanto perplesso, perché speravo che il rinvio avesse permesso i sopralluoghi. Si dice che nel periodo natalizio l'azienda avesse sospeso i lavori ma non penso che li abbia chiusi fino ad oggi. Siamo al 13 gennaio e credo che ci sia stato il tempo per verificare la situazione nella zona. Prendo atto che il sopralluogo che l'assessorato si era impegnato a svolgere non ha avuto luogo e che quindi viene rinviato.
Chiedo che venga comunque eseguito, perché non ci si può riferire al precedente sopralluogo, come hanno fatto il sindaco e l'assessore perché esso risale ad un anno fa. Ero anch'io a conoscenze di certe migliorie richieste all'azienda dall'USL, ma oggi si tratta di verificare se quanto predisposto è stato messo in atto. Non dobbiamo far scadere la petizione degli abitanti, sostenendo che i rumori sono inferiori a quelli del traffico stradale. È possibile una risposta in questi termini? I cittadini desiderano sapere se è possibile ridurre i rumori e l'inquinamento che provengono da questa società.
Prendo quindi atto che il sopralluogo non è stato effettuato e mi riservo di presentare a breve scadenza un'ulteriore interpellanza per sapere se, nel frattempo è avvenuto. Chiedo all'assessore di invitare l'USL a rispettare anche le indicazioni che le vengono suggerite.