Oggetto del Consiglio n. 4092 del 13 gennaio 1993 - Resoconto
OGGETTO N. 4092/IX Proposta del comune di Cogne per l'imbottigliamento e la commercializzazione di acque minerali. (Interpellanza)
Interpellanza Appreso, dagli organi di informazione, che il comune di Cogne ha lanciato la proposta di trasformare il fabbricato ex-Koros in uno stabilimento di imbottigliamento e commercializzazione di acque minerali;
Rilevato che per poter pretendere in seria considerazione tale proposta, e per evitare il ripetersi del bidone delle "Sorgenti Monte Bianco" è fondamentale conoscere le caratteristiche chimiche dell'acqua che si vuole commercializzare;
il sottoscritto Consigliere regionale del Gruppo Verde Alternativo
Interpella
l'Assessore regionale dell'industria, commercio e artigianato per sapere:
1) quali informazioni sono state acquisite in merito alle caratteristiche chimiche dell'acqua che il comune di Cogne propone di imbottigliare e commercializzare; in particolare si chiede di sapere se tale acqua rientra fra le "oligominerali" (residuo fisso inferiore a 0,2 g/l), fra le "mediominerali" (tra 0,2 e 1 g/l) o fra le "minerali" (oltre 1 g/l);
2) che cosa intende fare nei confronti del progetto del comune di Cogne.
F.to: Riccarand.
Presidente Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Riccarand.
Riccarand (VA) Questa interpellanza si ricollega all'argomento che è stato discusso questa mattina sulle sorgenti "Monte Bianco" di Morgex. Recentemente, ho notato sugli organi di informazione che il comune di Cogne ha lanciato la proposta di trasformare il fabbricato dell'ex "Koros" in uno stabilimento di imbottigliamento e commercializzazione di acque minerali.
Siccome, per questo tipo di attività, a nostro avviso, l'elemento fondamentale è rappresentato dalle caratteristiche delle acque che si vogliono commercializzare, partendo anche dal giudizio negativo che avevamo dato sull'operazione di Morgex, ci interessa conoscere le caratteristiche dell'acqua che il comune si propone di imbottigliare e commercializzare.
Si tratta di acqua oligominerale, più facilmente commercializzabile in Italia, perché ha un residuo fisso molto basso oppure di acqua mediominerale o ancora di cosiddette acque minerali come sono da considerare le acque che si vorrebbero imbottigliare a Morgex con molte sostanze minerali e poco adatte, a nostro avviso, ad un consumo quotidiano.
Vorremmo sapere quali dati si hanno, e quali sono le intenzioni della Giunta regionale nei confronti di questo progetto.
Ci possono essere aspetti interessanti, ma anche controindicazioni, rappresentate dall'unificazione del comune, però... É anche un discorso interessante e pertanto vorremmo anche sapere come la Giunta valuta questa ipotesi e se ritiene questo progetto complementare o concorrenziale con quello di Morgex e se è in corso un approfondimento rispetto a questa ipotesi.
Si dà atto che, dalle ore 16,26 presiede il Vicepresidente Trione.
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore all'Industria, commercio e artigianato, Mafrica.
Mafrica (PCI-PDS) In effetti, un gruppo industriale ha presentato una proposta, che per il momento è ai primi passi, per lo sfruttamento delle acque di Valnontey. Queste acque, che in passato sono anche state utiliz-zate per un acquedotto locale, presentano caratteristiche fisico-chi-miche di tipo medio-minerale, con promettenti possibilità, migliorandone la captazione, vale a dire rendendola meno superficiale, e con i requisiti fisico-chimici di un'acqua oligominerale. Sono state avviate le pratiche per consentire dei controlli periodici in grado di farci ottenere dai Ministeri competenti le autorizzazioni del caso.
Dal punto di vista industriale, è stata presentata un'ipotesi non ancora seguita da una effettiva proposta formale; l'ipotesi si riferisce a quantità di produzione che sono dell'ordine di grandezza di un decimo di quelle previste dalle sorgenti "Monte Bianco" e quindi l'iniziativa potrebbe, da quel punto di vista, essere considerata complementare.
Nel caso che tutta la parte relativa alla qualità delle acque avesse esiti positivi, per il costo, si potrebbero avere investimenti contenuti, in quanto è ancora disponibile per il momento, il capannone ex "Koros", che allevierebbe di molto le spese dell'insediamento industriale, anche queste dell'ordine di grandezza di un decimo di quelle previste per le sorgenti "Monte Bianco".
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.
Riccarand (VA) Da quanto ha detto l'Assessore Mafrica, mi sembra che questa proposta meriti un approfondimento e una attenta valutazione, perché, se i dati risultassero confermati, ci troveremmo di fronte ad un'acqua enormemente migliore rispetto a quella Youla, per non parlare poi di quella Vittoria.
Quelle non potrebbero essere utilizzate in acquedotto, perché non hanno i requisiti delle acque cosiddette potabili, mentre, se ho capito, queste rientrerebbero nelle potabili con dei requisiti chimico-fisici, che le rendono adatte per essere utilizzate in acquedotto comunale.
Siccome siamo una Regione che importa una notevole quantità di acqua minerale da tavola, provenienti da altre regioni o dall'estero, dovremmo proporci l'obiettivo di produrre un'acqua che imbottigliata sia in grado di far fronte al consumo locale. Deve essere un'acqua di buona qualità, perché non possiamo prendere in giro gli abitanti della Valle d'Aosta, offrendo loro un'acqua senza i requisiti.
Non è importante la quantità della produzione ma la qualità del prodotto. Se infine i costi di investimento sono un decimo rispetto a quelli di Morgex, penso che vada fatta un riflessione.
Chiedo alla Giunta di seguire con attenzione questa ipotesi e di verificarne la fattibilità; da parte nostra cercheremo di seguire l'evoluzione di questo progetto che ci pare degno di attenta considerazione.