Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 4090 del 13 gennaio 1993 - Resoconto

OGGETTO N. 4090/IX Inconvenienti relativi al funzionamento dello "Ski-Pass Valle d'Aosta". (Interrogazione)

Interrogazione Rilevato che sugli organi di informazione sono recentemente comparsi lettere e articoli che esprimono critiche sul funzionamento e sui costi dello "Ski-pass Valle d'Aosta";

Appreso che in ogni impianto in cui è attivo lo Ski-pass sarebbero state introdotte due diverse apparecchiature di controllo prodotte da due diverse società con conseguente duplicazione dei costi delle macchine e della loro manutenzione;

Appreso, altresì, che il tutto sarebbe gestito da una società, la "Siski", che avrebbe ricevuto finanziamenti dalla Regione per ben 15 miliardi di lire;

il sottoscritto Consigliere regionale del Gruppo Verde Alternativo

Interroga

l'Assessore regionale al Turismo per sapere:

1) se è vero che in ogni impianto a cui si può accedere con lo Ski-pass sono state installate due diverse apparecchiature di due diverse società, qual'è la composizione e lo stato giuridico della società "Siski"; quali sono i componenti degli organi di amministrazione; quali sono i rapporti fra la società "Siski" e le società che forniscono la tecnologia e le apparecchiature per far funzionare lo Ski-pass;

3) in base a quali norme e con quali provvedimenti la Giunta regionale ha finanziato la società "Siski";

4) quali risultati ha finora dato l'utilizzo dello Ski-pass e quali inconvenienti sono stati finora registrati.

F.to: Riccarand.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore al Turismo, Sport e Beni culturali, Voyat.

Voyat (UV) È vero che i sistemi di accesso dello ski-pass, pur essendo tutti stati forniti dallo Skidata, hanno però avuto la fornitura dei materiali di base da due società, le stesse che le avevano dotate antecedentemente all'entrata in vigore dello ski-pass regionale. In alta Valle c'è Ski-data, la stessa che fa il sistema dello ski-pass regionale, mentre dalla Valtournenche in giù, c'è la Technotour Olivetti ed è la stessa che aveva già munito le apparecchiature in precedenza. Su tutte e due queste strutture, fornite dalla Ski-data e dalla Technotour, è stato installato un sistema di controllo di prossimità e quindi non è che ci siano due passaggi diversi, cioè uno per lo ski-pass regionale e un altro per il giornaliero: sono le stesse apparecchiature. Si può quindi passare indifferentemente, però è vero che in alcune stazioni si è differenziato il passaggio di chi ha lo ski-pass e di chi ha solo il giornaliero del posto, per cercare di far defluire più celermente le persone.

Per l'anno prossimo sarà installato su tutti i passaggi, che sono più di 400, il controllo per lo ski-pass regionale e per il biglietto giornaliero. Le società funiviarie hanno insistito per mantenere ognuna la società con la quale collaboravano precedentemente, sia perché hanno un personale addestrato sia per le apparecchiature elettroniche già installate.

Alla Siski la Regione ha fornito indicazione, affinché per il futuro, quando saranno necessari rinnovamenti tecnologici, ci si indirizzi su quella che ha dato i migliori risultati.

La composizione giuridica della Società Siski è Finaosta, fino al massimo del 49 percento e il 51 percento tra 27 società ed Enti. Inizialmente questa società s.r.l. aveva un capitale sociale di lire 57.520.000. Ora è stato portato a oltre 2 miliardi di lire.

Il Consiglio di amministrazione, che attualmente è di sette persone, sarà portato a nove, di cui quattro nominate dalla Finaosta. Attualmente i sette sono: Presidente dottor Mario Cravetto, amministratore delegato dottor Nicolò Tambosco, i signori Arturo Allera, Simone Cimino, Luigi Fosson, Giorgio Menel e l'arch. Paolo Merlo. Due di questi dovranno recedere, per lasciare spazio ai quattro nominati dalla Finaosta.

I rapporti tra la Siski e le società che forniscono la tecnologia sono buoni, anche se alcune difficoltà ci sono state al momento dell'installazione. Le prime apparecchiature sono arrivate ai primi del mese di luglio, dovevano essere installate entro la fine del mese di novembre, ma in alcune zone ci sono state difficoltà, a causa delle precipitazioni del mese di ottobre.

La società Siski è stata finanziata in base alla legge n. 7 del 5 gennaio 1990, modificata poi al 5 settembre 1991, con la legge n. 45, con contributi in conto capitale, fino alla percentuale del 75 percento della spesa ammissibile.

Le delibere che sono state adottate per il finanziamento, sulla base della legge n. 45, sono la delibera di Giunta regionale n. 5276, del 2 giugno 1992, nella quale si prevedeva il finanziamento di lire 7.900.000.000 nel 1992 e 3.350.000.000 a carico del bilancio 1993. C'è stata poi un'ulteriore deliberazione della Giunta regionale n. 12253 del 31 dicembre 1992, in quanto è stato approvato un ulteriore finanziamento di 279.000.000 su 372.000.000 di effettiva spesa, per maggior onere, che deriva essenzialmente dall'aumento del cambio tra la lira e lo scellino austriaco, in quanto la Skidata è di Salisburgo.

C'è stato poi un provvedimento della Regione, tramite Finaosta, di un prestito massimo di 4 miliardi, stabilito con delibera 6808 del 31 luglio 1992, in cui si prevede la possibilità di questa erogazione. Nella stessa delibera veniva richiesta la modifica del Consiglio di amministrazione, con l'inserimento di 4 consiglieri nominati dalla Finaosta, in quanto è stata prevista l'entrata della Finaosta nella società, per una quota massima del 49 percento, che non è ancora stata fatta, perché è subordinata alla sottoscrizione del capitale da parte delle società degli impianti o Enti che ne fanno parte. La sottoscrizione del capitale fino ad oggi ha già superato il 30 percento e per questa percentuale entrerà quindi anche l'Amministrazione regionale.

Per l'utilizzo dello ski-pass si sapeva già che all'inizio si sarebbero incontrate alcune difficoltà, in quanto è un sistema sofisticato e molto ampio. Nei primi giorni si sono verificati alcuni disguidi, do-vuti soprattutto all'organizzazione di alcune società, ma ora si sta migliorando il sistema e si pensa l'anno prossimo di entrare a pie-no regime con l'abolizione anche di queste difficoltà. Fino ai primi del mese di gennaio sono stati venduti circa 4.000 abbonamenti, che danno la possibilità di sciare in 70 stazioni, con 464 punti di controllo. Ciò mostra perché la gestione non è così facile.

Attualmente i lettori e le casse funzionano in tutte le località; l'ultima sarà installata in questi giorni sulla funivia Buisson-Chamois. Di tutte le stazioni esistenti in Valle, solo quattro non ne fanno parte e sono quelle con un solo impianto: Valsavarenche, La Salle, Saint Nicolas e Doues.

Il loro interesse non era grande e alcune hanno anche problemi di innevamento, tant'è vero che da due anni non aprono quasi gli impianti.

Alla fine della stagione invernale potremo avere una valutazione più precisa, con dati esatti sugli abbonamenti, sui passaggi e potremo analizzare tutte le difficoltà incontrate quest'anno, per poterle eliminare l'anno prossimo.

PresidenteHa chiesto la parola il Consigliere Riccarand.

Riccarand (VA) L'Assessore ha fornito molte informazioni su questo suo sistema, ma anche il Consiglio ha avuto scarse possibilità di discuterne, come pure le commissioni, quindi credo che sarebbe quanto mai opportuno, al termine di questa stagione invernale, poter avere in commissione un'illustrazione della situazione, dell'andamento e dei problemi incontrati, come dell'organizzazione interna di questa società, che presiede a questo sistema dello ski-pass regionale.

Uno dei punti su cui non ho avuto chiarimenti, perché forse è stata interpretata male la domanda da parte dell'Assessore, riguarda i rapporti fra la Siski e le società Skidata e Technotour Olivetti, nel senso che a me interessa capire che tipo di convenzione e di rapporto giuridico è stato stabilito tra la Siski e queste società.

La spesa sostenuta dall'Amministrazione regionale è notevole, sono 15 miliardi di lire, e pare che ci sia la scelta di mantenere due partner tecnologici, Skidata e Technotour Olivetti, che, a mio avviso, provoca una lievitazione dei costi, mentre probabilmente avere un solo interlocutore potrebbe permettere un notevole contenimento dei costi da parte della Siski, che è interamente finanziata dall'Amministrazione regionale. C'è un problema di composizione della società Siski ancora in via di definizione, dei rapporti con chi fornisce le tecnologie, di funzionamento e di finanziamento.

Ho anche qualche perplessità sui tipi di finanziamento che sono stati dati a queste società; sento citare la legge 7 del 1990, che era una legge di finanziamento degli impianti a fune, se ben ricordo, mentre qui ci troviamo di fronte ad una società di servizi e non so fino a che punto tutto ciò sia corretto.

Io mi riservo di esaminare più a fondo le informazioni fornite dall'Assessore e gli chiederei se è possibile anche farmi avere un testo scritto, in modo da avere ulteriori elementi di riflessione su questo ski-pass regionale, che rappresenta sicuramente una novità positiva per lo sci e per l'offerta turistica in Valle d'Aosta, che però, a mio avviso va controllato meglio.