Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 4049 del 16 dicembre 1992 - Resoconto

OGGETTO N. 4049/IX Istituzione di una commissione regionale per accertare lo stato di povertà in Valle d'Aosta. (Interrogazione)

Presidente Do lettura dell'interrogazione presentata dai consiglieri Beneforti, Ricco e Chiofalo, iscritta al punto 9 dell'ordine del giorno.

Interrogazione A conoscenza dei risultati scaturiti dall'indagine svolta dalla Commissione sulla povertà in Italia, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri;

Preso atto che il 16 percento dei Valdostani risultano in stato di povertà;

A conoscenza, altresì, dell'indagine condotta dalla stessa Commissione sulla spesa sostenuta per i consumi familiari da cui scaturiscono evidenti diseguaglianze nell'intero territorio;

Preso atto che dalla precedente Giunta era stata presa l'iniziativa di costituire una Commissione a livello regionale per accertare lo stato di povertà reale esistente;

i sottoscritti consiglieri regionali

interrogano

l'Assessore competente per conoscere:

1) se ritiene opportuno dar seguito alla istituzione della Commissione di lavoro per verificare e conoscere la reale situazione in cui la nostra Regione si trova e quindi assumere le iniziative per adeguare la vigente normativa agli interventi che in campo sociale si rendono necessari.

Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità ed assistenza sociale Cout; ne ha facoltà.

Cout (PCI-PDS) In Giunta avevamo già esaminato la proposta di istituire un'apposita commissione per accertare lo stato di povertà in Valle d'Aosta, ma poi abbiamo ritenuto opportuno attendere, almeno per il momento, perché prima di esaminare la composizione di tale commissione sarebbe opportuno definire con maggiore esattezza il tipo di intervento che si vuole fare. Questo lavoro potrebbe anche essere effettuato in sede di Commissione.

Mi risulta che già nel 1987 si voleva intervenire con una legge regionale per integrare i redditi minimi, ma quell'intervento sarebbe costato diversi miliardi.

Io concordo sul fatto che una commissione di questo genere ci aiuti, magari anche attraverso la predisposizione di un progetto di legge, a riorganizzare tutti i possibili interventi in questo settore, proprio perché è molto delicato decidere quali contributi accordare per soccorrere situazioni piuttosto difficili.

E' tuttavia necessaria, in via prioritaria, una valutazione di carattere politico che io mi riservo di fare in Commissione ed inoltre, per procedere con spedita sicurezza, occorrere decidere il tipo di lavoro ed il modo in cui tale lavoro deve essere fatto.

Occorre cioè stabilire se tale lavoro deve essere fatto da due persone dell'Assessorato oppure se deve essere fatto chiedendo ad una società di informatica di offrirci un pacchetto operativo che ci permetta di immagazzinare subito tutti i dati che giungeranno dai comuni, dalla Previdenza sociale, dall'Assessorato e da varie altre parti.

Forse bisognerebbe integrare la Commissione con i rappresentanti di una società che opera nel settore informatico o con delle persone che siano tecnicamente preparate e capaci di metterci subito a disposizione un valido strumento tecnico che ci consenta di raccogliere tutti i dati disponibili.

La discussione era già arrivata in Giunta, ma poi si è pensato di riflettere ulteriormente sulla questione, per avviare nel modo più sicuro il perseguimento degli obiettivi che saranno indicati.

Si dà atto che dalle ore 10,05 presiede il Vicepresidente Stévenin.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Beneforti; ne ha facoltà.

Beneforti (DC) Da un'indagine sullo stato di povertà, effettuata da un'apposita Commissione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, abbiamo appreso che il 16 per cento dei Valdostani è in stato di povertà.

Appena conosciuto tale risultato, ci siamo chiesti se era possibile individuare queste persone ed abbiamo perciò deciso di costituire una commissione di lavoro, composta da rappresentanti delle organizzazioni sindacali, dei comuni, delle comunità montane ed anche dell'Agenzia del lavoro che avevamo contattato per ottenerne il contributo. Tali enti avevano dato il loro consenso e mi pare che qualcuno avesse anche designato i propri rappresentanti in seno alla commissione. Poi c'è stato il cambio di maggioranza alla Regione. Ora, a sei mesi di distanza, con questa interrogazione intendiamo sapere se quella commissione è stata istituita e se ha cominciato a lavorare.

Quella commissione doveva conoscere la vera situazione della povertà nella nostra Regione, grazie anche all'apporto dei comuni, che, date le loro dimensioni, sono certamente in grado di conoscere le condizioni di vita dei loro cittadini. Tutto ciò avrebbe consentito di programmare gli interventi in campo sociale utili almeno a fronteggiare le situazioni più critiche di povertà, imputabili alla miseria, alla mancanza di un'abitazione, del riscaldamento, del minimo vitale, di forme di assistenza...

Io credo che tutti siamo convinti della necessità di portare avanti questo discorso, perché non è ammissibile che in una regione come la nostra ci siano ancora persone che vivono in miseria e senza assistenza.

L'Assessore, rispondendo all'interrogazione, ha detto: "Prima di intervenire, bisogna stabilire il tipo di intervento che si vuole fare...". Assessore Cout, prima si fa l'indagine per conoscere la realtà della situazione e dopo si programmano gli interventi. Non si possono destinare delle risorse, se prima non si conosce l'entità di questo fenomeno nella nostra Regione. E' proprio per questo, cioè per non andare a fare dell'assistenzialismo clientelare o elettorale, è necessario conoscere la realtà per aiutare in modo risolutivo le famiglie che si trovano in una situazione veramente difficile.

Nessuno impedisce che la commissione sia integrata da altri componenti, ben vengano altre persone se aiutano a ridurre i tempi di lavoro. Ma in queste cose, Assessore Cout, non si possono attendere altri sei mesi per poi sentirci dire: "Dovremo studiare, vedere..., ci dovremo confrontare a livello di Giunta...". Ancora una volta dobbiamo registrare un ritardo assolutamente ingiustificato, perché oggi nella nostra Regione ci sono sicuramente delle famiglie che continuano a vivere in miseria, mentre noi stiamo qui a disquisire se prima è nato l'uovo o la gallina.

Per questo mi ritengo ampiamente insoddisfatto della risposta e noi, come gruppo, metteremo in atto le iniziative che riterremo necessarie.