Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 4019 del 9 dicembre 1992 - Resoconto

OGGETTO N. 4019/IX Iniziative per la tutela del diritto alla casa e per il sostegno delle categorie più deboli e bisognose. (Interpellanza)

Interpellanza Premesso che nel Settore della politica abitativa in questi ultimi tempi si sono verificati avvenimenti da non sottovalutare come i patti in deroga e la liberalizzazione dei nuovi alloggi;

Preso atto che si va sempre più accreditando l'ipotesi della vendita generalizzata del patrimonio pubblico e parapubblico in locazione;

Preso atto, altresì che certi avvenimenti si realizzano al di fuori di ogni logica programmazione e senza una regolazione pubblica dei canoni di affitto;

A conoscenza della situazione esistente nella Regione Valle d'Aosta dove numerosi sono gli sfratti e i cittadini alla ricerca della prima casa;

A conoscenza, altresì della situazione di mercato che non permette a tut-ti i cittadini di poter usufruire dei mutui messi a disposizione dalla Regione, viste le condizioni economiche e sociali in cui sono costretti a vivere;

i sottoscritti consiglieri regionali

interpellano

la Giunta regionale per conoscere:

1) quali iniziative intende seguire per tutelare il diritto alla casa alle persone e famiglie che esprimono il bisogno abitativo; in particolare nei confronti di coloro che non hanno la possibilità diretta di acquistare un alloggio, o per far fronte all'esistente caro degli affitti;

2) quali iniziative intende assumere a favore di coloro che chiedono di essere tutelati e difesi di fronte alle nuove iniziative legislative;

3) quali risorse intende destinare al settore per la realizzazione di un fondo sociale onde venire incontro ai "casi sociali" esistenti nella Regione, con particolare riferimento agli anziani, agli invalidi, alle forze più deboli e bisognose;

4) quali iniziative intende intraprendere per la costruzione diretta di alloggi e per facilitare le Cooperative Edilizie alla ricerca di aree fabbricabili.

F.to: Beneforti-Chiofalo

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Beneforti.

Beneforti (DC) Grazie, Presidente. Nel comparto della politica abitativa in questi ultimi tempi si sono verificati degli abbinamenti da non sottovalutare, come i patti in deroga e la liberalizzazione dei nuovi alloggi. Inoltre va sempre più accreditandosi la nuova ipotesi della vendita generalizzata del patrimonio pubblico e parapubblico in locazione.

In tal senso, anche gli inquilini spingono verso la vendita degli alloggi pubblici, spingono anche gli inquilini, perché tutti desiderano avere un alloggio in proprietà, in particolare coloro che in certi alloggi ci sono da una vita e ci hanno abitato con i propri familiari per molti anni.

La liberalizzazione del mercato è avvenuta al di fuori di ogni logica di programmazione, come al di fuori di ogni regolamentazione pubblica sono i canoni d'affitto. Questo crea dei problemi anche nella nostra Regione, dove numerosi sono gli sfratti ai cittadini in cerca della prima casa.

E' vero che nella nostra Regione, grazie alla legge sui mutui a favore della prima casa, molto è stato fatto. Molti cittadini hanno potuto risolvere il loro problema singolarmente o anche in forma di cooperativa.

Forse in questo settore siamo una delle regioni all'avanguardia, come siamo stati all'avanguardia nel momento in cui questa Amministrazione regionale ha acquistato il quartiere Cogne e lo ha dato al Comune di Aosta per la ristrutturazione, per restituire agli abitanti, migliori alloggi e migliori quartieri, come anche la possibilità di avere in finale un certo numero di alloggi disponibili per coloro che non hanno la prima casa. Forse è stata la prima Regione in Italia che si è assunta questo onere.

Purtroppo la situazione del mercato non permette a tutti i cittadini di usufruire dei mutui messi a disposizione della Regione, viste anche le condizioni economiche e sociali in cui sono costretti a vivere molti cittadini e famiglie così come gli IACP non sono in condizioni di soddisfare tutte le esigenze che pervengono loro.

Pertanto, abbiamo presentato questa interpellanza non tanto per promuovere rimproveri o formulare accuse nei confronti della Giunta o degli Assessori preposti, ma per riprendere un problema serio e grave che esiste e per vedere insieme come realizzare alcu-ni obiettivi per venire incontro alla gente che ha bisogno di una ca-sa. Infatti siamo disponibili anche a dare tutta la nostra collabora-zione nell'affrontare questo problema che oggi abbiamo di fronte.

Riteniamo innanzitutto necessario che la Regione affronti il problema con la razionalità organizzativa che si rende necessaria.

Riteniamo che l'ente pubblico debba creare una struttura, la chiamo struttura ma poi si può vedere qual è il mezzo migliore, un ufficio adeguato come esiste per altre prestazioni perché innanzitutto occorre conoscere il problema nella sua globalità.

Ci vuole una struttura, un ufficio che faccia una verifica sul problema che ci sta di fronte.

E' necessario dare con questa struttura un punto di riferimento preciso ai cittadini, senza che debbano correre fra il Comune e la Regione, dal Presidente della Giunta, dal Consigliere, dall'Assessore, quando hanno bisogno di avere un parere, un consiglio, o si trovano nella condizione di sfratto.

Riteniamo che si debba creare un ufficio per dare le consulenze necessarie affinché i cittadini possano tutelarsi di fronte all'iniziativa legislativa, per far rilevare i casi sociali che si presentano, con particolare riferimento agli anziani, agli invalidi, ai cittadini più deboli e più bisognosi.

Una struttura per coordinare anche con i comuni, e questo è importante, la ricerca di aree fabbricabili da destinare alle cooperative edilizie che lo richiedono. Oggi noi abbiamo numerose cooperative edilizie che si sono costituite con cittadini che si sono messi insieme per realizzare in cooperativa e costruirsi un alloggio e oggi non si trovano le aree edificabili.

Bisogna cercare di venire incontro anche a queste cooperative in modo da dare la possibilità di recuperare le aree edificabili.

Questo discorso di coordinamento deve essere fatto da una struttura della Regione con i singoli comuni e anche per amministrare questa struttura è necessario un fondo sociale che verrà incontro ai casi più bisognosi che non possono coprire le spese di affitto e di condominio, perché non hanno le entrate, non per morosità.

Infine, di fronte a queste proposte vorremmo sapere quali sono le scelte politiche della maggioranza e della Giunta regionale: se intende stanziare delle risorse da destinare alla realizzazione diretta di nuove abitazioni oppure alla ristrutturazione anche dei centri storici esistenti nei comuni della Valle e alla realizzazione degli alloggi che saranno poi destinati ai cittadini che sono sprovvisti della prima casa.

Il problema casa si presenta anche nella nostra Regione, ne abbiamo fatto tutte le verifiche e gli accertamenti, anche in termini che non si debbono trascurare. Si ritiene che si debba prevenire e mettersi nelle condizioni di cercare di poterlo affrontare prima che tutto il problema precipiti.

E' vero, ci sono sindacati, le associazioni sociali e assistenziali che cercano di arginare il problema, ma noi riteniamo che un ruolo importante spetti anche all'ente pubblico.

Noi tutti insieme dobbiamo vedere di affrontare il problema, perché non possiamo assolutamente rimanere indifferenti.

Presidente Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici, Vallet.

Vallet (UV) E' sicuramente condivisibile lo spirito con cui il Consigliere Beneforti ha affrontato questa interpellanza e non può che essere accolta favorevolmente la manifestata volontà di collaborazione.

In effetti, la situazione di crisi abitativa richiede un'attenta valutazione da parte delle forze politiche, in quanto le componenti negative che la influenzano, mi riferisco agli affitti, ai costi di costruzione, ai costi delle aree, agli sfratti, devono e possono in qualche modo essere frenate o ridimensionate con opportuni provvedimenti legislativi che dovrebbero sostituire gli esistenti che in qualche maniera si stanno dimostrando un poco obsoleti o forse anche superati.

E' innegabile - e il Consigliere Beneforti lo ha evidenziato - che dall'entrata in vigore della legge N.457 del 1978, la Regione ha fatto un notevole sforzo nel tentativo di risolvere il problema casa, sia utilizzando i finanziamenti dello stato del piano decennale, sia provvedendo con proprie leggi e con propri finanziamenti.

Vorrei citare alcune cifre che mi danno 420 alloggi realizzati nel settore dell'edilizia sovvenzionata, 370 di edilizia agevolata, 4.400 mutui erogati a privati e cooperative ai sensi della legge n. 76 del 1984, legge della prima casa. Un impegno finanziario riferito a questa legge di 230 miliardi di lire.

Esistono purtroppo delle situazioni anomale e delle categorie di cittadini con redditi particolari, i quali non hanno potuto usufruire di questi interventi; inoltre, fenomeni sociali quali la disgregazione di nuclei familiari, movimenti di emigrazione interna ed esterna hanno incrementato in certe aree, soprattutto per quanto riguarda il capoluogo regionale e le zone ad alto interesse turistico, la domanda che non trova soddisfazione né in termini di quantità, né in termini di costo accessibile. Questo per inquadrare il problema da un punto di vista generale.

Per venire ai singoli punti, i consiglieri mi chiedono quali sono le iniziative promosse dalla Giunta.

Devo dire che la Giunta sta predisponendo l'elaborazione di alcuni disegni di legge che, oltre a modificare l'attuale gestione del patrimonio, andranno a dettare nuovi criteri e nuove condizioni di accesso ai finanziamenti.

Inoltre, sono allo studio delle norme atte a rimuovere in qualche modo l'attuale immobilismo, determinato dall'assenza di strumenti urbanistici idonei per l'attuazione dei programmi di edilizia residenziale pubblica. Mi riferisco evidentemente alla difficoltà con la quale vengono reperite le aree da destinare a questi tipi di attività. Le leggi in cantiere sono quattro: una che riguarda l'Istituto autonomo case popolari, che approderà a breve in Consiglio. E' allo studio un testo unico per la revisione delle leggi esistenti nel settore dell'edilizia agevolata convenzionata.

E' all'esame dell'Ufficio urbanistica dell'Assessorato all'ambiente un testo di legge che dovrebbe definire le norme circa la realizzazione dei piani integrati che potrebbero dare o cominciare a dare alcune risposte soprattutto per quanto riguarda la definizione degli interventi da poter attuare nei centri storici. E' ancora all'esame la revisione della legge regionale n. 15 del 1987, che stabilisce i criteri di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Nel testo unico di edilizia agevolata convenzionata trovano risposta i quesiti formulati dai consiglieri ai punti 1 e 2 in quanto sono previsti dei canali diversificati di accesso alla prima casa in quanto oltre ai mutui attualmente previsti in favore di privati e di cooperative, si prevede la possibilità di acquisire alloggio da imprese che li abbiano realizzati a costo convenzionato e anche l'assegnazione di alloggi in locazione con la formula del riscatto. Per quanto concerne il discorso delle risorse disponibili da assegnare, le risorse sono quelle che derivano dai rientri dei mutui per i fondi di rotazione, dai nuovi stanziamenti che sono comunque ancora sempre insufficienti a coprire la globalità della domanda e potranno anche derivare in certa maniera dalla vendita del patrimonio esistente.

Credo sia opportuno aprire un discorso, un po' più dettagliato, nel senso che a valle della decisione di porre in vendita il patrimonio esistente, ed avere comunque un piano o un programma rispetto agli investimenti che si vorranno produrre con i fondi ottenuti da queste cessioni.

Per quanto riguarda invece il discorso intavolato al punto n. 4, vale a dire le iniziative per la costruzione diretta di alloggi, intente a facilitare la reperibilità di aree da destinare a cooperative edilizie, bisogna dire che l'attuale legislazione non prevede la realizzazione diretta di fabbricati ad uso abitativo da parte della Regione.

I soggetti attuatori riconosciuti dall'attuale vigente legislatura sono i comuni, le cooperative e lo IACP.

La via crucis delle cooperative che sono alla ricerca disperata di aree fabbricabili o di immobili da ristrutturare nasce dalla assenza di specifiche previsioni negli strumenti urbanistici che comunque sono previsti e adottati dai comuni. In questo senso credo che giunga opportuno il suggerimento del Consigliere Beneforti, che propone di andare ad individuare una struttura, un organismo, un ufficio che dovrebbe coordinare gli sforzi rispetto ad una situazione che provoca lo stallo completo del problema.

Si dà atto che dalle ore 17,11 presiede il Vicepresidente Stévenin.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Beneforti.

Beneforti (DC) Brevemente, per prendere atto delle dichiarazioni dell'Assessore Vallet, che ringrazio, perché mi fanno comprendere che il problema è visto anche dalla Giunta regionale in questo particolare momento e in specifico modo dal suo Assessorato.

Io credo che dobbiamo andare avanti su questa strada, sulle indicazioni legislative che sono state annunciate e su altre iniziative perché il problema che ci si presenterà in futuro sarà molto serio e grave.

Prendo atto anche della volontà di creare un ufficio da parte della Regione, in modo tale da poter essere il punto di riferimento di tutta l'organizzazione di quei servizi che si rendono necessari e anche individualmente potrà servire a quei cittadini che necessitano di informazioni e vogliono suggerimenti, alle cooperative che potranno avere un centro di riferimento con cui collaborare e coordinare le iniziative con i comuni e la Regione.

Prendo atto, ringrazio e vedremo poi i disegni di legge.