Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 4014 del 9 dicembre 1992 - Resoconto

OGGETTO N. 4014/IX Motivi della revoca dell'incarico per uno studio sul collegamento sciistico Ayas-Valtournenche. (Interpellanza)

Interpellanza Con delibera n. 5171 del 29 maggio 1992 la Giunta regionale aveva affidato un incarico professionale per uno studio sul collegamento sciistico Ayas-Valtournenche; con delibera n. 10028 del 6 novembre 1992 l'attuale Giunta ha revocato il precedente atto "per un maggiore approfondimento della materia in esame da effettuare anche con gli Amministratori e con le forze economiche dei comuni interessati".

Poiché l'incarico in oggetto era stato affidato su sollecitazione delle stesse Amministrazioni locali delle vallate di Ayas, di Gressoney e di Valtournenche e dopo un ampio dibattito che aveva coinvolto anche la popolazione e le società funiviarie interessate, tutte favorevoli alla realizzazione di un progetto atteso da tanti anni, la motivazione adottata per la revoca appare quanto meno incomprensibile,

Alla luce di quanto sopra, il sottoscritto Consigliere regionale

interpella

l'Assessore al Turismo, Sport e Beni Culturali per conoscere:

a)se ritiene tuttora valido ed utile per la qualificazione dell'offerta turistica valdostana in un contesto europeo il progetto del collegamento sciistico Ayas-Valtournenche;

b) in caso di risposta affermativa, quali sono i veri motivi per cui, dopo una riflessione già durata 5 mesi, viene revocata la delibera che dava l'avvio a tale progetto e quali gli ulteriori approfondimenti che si vogliono effettuare.

F.to: Pascale.

PresidenteHa chiesto di parlare il Consigliere Pascale.

Pascale (PSI) Si parla almeno da vent'anni del collegamento sciistico Ayas-Valtournenche.

L'anno scorso questo progetto fu rilanciato dalle Amministrazioni locali interessate e ci fu un ampio dibattito che durò per mesi, che coinvolse l'Amministrazione regionale, i comuni di tre vallate, quelli di Valtournenche, di Ayas, di Gressoney, le società funiviarie e persino la popolazione di Champoluc.

Alla fine si riscontrò un consenso quasi unanime a questo collegamento che avrebbe qualificato tutta la Valle d'Aosta nel contesto internazionale.

Si arrivò a concordare con i soggetti interessati persino gli studi da effettuare; infatti furono richiesti due incarichi, seppure congiunti; uno, relativo al tipo di collegamento tecnico, funivia o cabinovia, e l'altro, relativo allo studio di infrastrutture necessarie nella zona di Ayas-Champoluc, perché in vista di un prevedibile aumento del flusso dei turisti, si voleva capire e prevenire quali erano le infrastrutture necessarie in termini di viabilità e di parcheggi, onde evitare quegli intasamenti che si registrano oggi a Cervinia.

Dopo aver fatto tutti questi approfondimenti, queste verifiche, che durarono un anno intero, la Giunta regionale il 29 maggio con delibera n. 5171 affidò questi incarichi professionali.

La nuova Giunta ha bloccato questa delibera, nel senso che non l'ha inviata al Coordinamento. L'ha tenuta in sospeso per cinque mesi, e poi il 6 novembre con la delibera n.10028 ha revocato la precedente con questa motivazione: "Per un maggior approfondimento della materia in esame da effettuare anche con gli amministratori e le forze economiche dei comuni interessati".

Alla luce di tutte le verifiche e gli approfondimenti che erano stati fatti prima, per un anno, con tutti i soggetti interessati, la motivazione mi pare un po' incomprensibile. Voglio cercare innanzitutto di capire se questa Giunta, questa Maggioranza è favorevole a questo progetto, che tra l'altro era stato inserito nel piano territoriale paesistico.

Avevamo fatto anche questa verifica e, se è favorevole, quali sono i veri motivi della revoca dell'atto e quindi quali sono questi maggiori approfondimenti da effettuare visto che sono trascorsi cinque mesi durante i quali l'Assessore competente poteva verificare gli approfondimenti fatti che erano stati portati avanti con tutti gli interessati?

PresidenteHa chiesto di parlare l'Assessore al turismo, sport e beni culturali, Voyat.

Voyat (UV) In effetti c'era una delibera di incarico di circa 500 milioni, all'Ingegner Reming e all'Ingegner De Zani su uno studio per lo sviluppo della zona Cime Bianche.

Avendo contattato poi l'Ingegner Reming, siamo venuti a sapere che c'era già uno studio del 1985 depositato in Assessorato, in cui, a detta dell'Ingegner Reming, v'era un collegamento non molto sfruttabile dal punto di vista sciistico che portava dei dubbi.

A questo punto ho convocato il sindaco di Valtournenche, il sindaco del Comune di Ayas, la società degli impianti di Valtournenche del Breuil-Cervinia e di Champoluc, dicendo che c'era questo incarico per circa mezzo miliardo.

A detta dei tecnici, e da quanto risultava da parte delle società che avevano già fatto un piccolo sopralluogo, ci sarebbe stato un investimento di circa 100 miliardi, per l'esattezza da un minimo di 70 ad un massimo che avrebbe superato i 100 miliardi.

Ho detto chiaramente che avremmo potuto continuare con lo studio, ma non avremmo avuto la possibilità nell'immediato di inserirlo in un programma, in quanto l'impostazione attuale è quella di risolvere i problemi con il potenziamento degli impianti già in esercizio e,nello stesso tempo, di risolvere i problemi alla base.

Come il Consigliere Pascale sa, ci sono problemi di parcheggio, di viabilità a Valtournenche; la stessa cosa al Breuil-Cervinia e anche nel Comune di Ayas. Prima di potenziare la zona credo che sarebbe meglio risolvere questi problemi, quindi di impegnarci maggiormente in questo settore anzichè sviluppare una zona che risulta ancora vergine.

A detta sia dei comuni che delle società degli impianti, a cui ho chiesto di mettere per iscritto quanto avevamo concordato in quella riunione avvenuta nel mese di settembre e dove essi stessi sostengono che non è economico sciisticamente, in quanto ci sono degli impianti estremamente lunghi, si parla anche di un impianto di dieci, quindici chilometri, non ripercorribili.

Pertanto la società Funivie di Champoluc dice: "Approfondimenti negli aspetti tecnici ed economici sono stati ef-fettuati negli ultimi due anni e la realizzazione di tale pur possibile opera comporta da un lato, investimenti enormi, oggi valutabili in circa 100 miliardi e, dall'altro, lo sviluppo di tutto il comprensorio, sistema di attività e ricettività alberghiera, paralberghiera, viabilità, parcheggi e degli altri servizi necessari per garantire un' ordinata ed equilibrata gestione di tutta l'economia locale".

Poi segue tutto l'elenco degli investimenti da loro previsti; già nel comprensorio esistente dal 1993 al 1997, si conclude dicendo: "E' evidente quindi che la programmazione di questo collegamento intervallivo deve essere fatta in forma congiunta tra enti pubblici ed enti privati e deve in via prioritaria non compromettere l'equilibrio economico che la nostra società ritiene di conseguire nei prossimi esercizi".

Il Comune di Ayas dice prendendo atto di quanto detto da noi: "Il sottoscritto tuttavia ritiene di dover rappresentare a codesta Am-ministrazione regionale quali sono gli interventi prioritari al fine di un corretto sviluppo turistico della località per la quale si richiede l'intervento finanziario ed amministrativo della Regione. Gli inter-venti indicativi sono" e avanti di questo passo, dicendo: "...razionalizzazione del comprensorio sciistico di Antagnod, com-pletamento degli impianti di Champoluc, intervento regionale col-laborativo con il C.R.P.T. e la Commissione per l'impatto am-bientale per la realizzazione e l'ammodernamento delle strutture alberghiere, allargamento della strada regionale" e via di seguito.

Il Comune di Valtournenche conclude dicendo: "Siamo convinti che un intervento di tale importanza, anche economica, richieda che tutti gli interessati raggiungano prima una chiara intesa atta ad evitare che si compiano passi operativi dispendiosi ed inutili".

Per quanto riguarda le Cime Bianche, leggo solo un passaggio, dove si dice: "Fatte le debite valutazioni, alla luce dei numerosi sopralluoghi effettuati dai tecnici della nostra società, degli studi di fattibilità e delle previsioni di costo seppur di larga massima, conveniamo con la soluzione proposta in quanto più ragioni ci fanno ritenere che la costruzione sarebbe effettivamente oltremodo onerosa e la gestione particolarmente antieconomica".

Quindi, come vi dicevo, ci sembrava non logico continuare con uno studio che prevedeva un centinaio di miliardi di investimenti non avendo, in questo momento, la possibilità di inserirli in un programma, ritenendo d'altra parte più logico risolvere quelli che sono i problemi alla base, quindi parcheggi, viabilità e soprattutto potenziamento alberghiero per quanto riguarda Ayas.

Nello stesso tempo, incominciare un discorso di studi che forse potrebbe essere realizzato fra alcuni anni, forse con metodologie superate e con qualcosa che andrebbe contro quella che è la linea di salvaguardia dello sfruttamento di nuove zone sciistiche.

Per il momento come programma si prevede di migliorare e potenziare le strutture esistenti e di non andare ad intaccare zone sciisticamente ancora vergini. Questo è un discorso che a mio avviso potrà essere rivisto o affrontato tra alcuni anni quando saranno risolti i problemi fondamentali, alla base dei comuni interessati.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Pascale.

Pascale (PSI) Non sono molto soddisfatto della risposta dell'Assessore Voyat, anche se ha portato a corredo della documentazione dei comuni interessati che sono contraddittorie con quanto hanno asserito in precedenza, perché il progetto era stato avviato su loro precisa richiesta. Potrei portare qui le precise richieste effettuate dai vari Sindaci dei comuni delle società funiviarie, in primo luogo dalla Società Funivie di Champoluc.

Può darsi che questa presa di posizione sia da mettere in relazione con un ragionamento che si faceva alcuni mesi fa: le risorse cominciano a diminuire, bisogna fare delle scelte. Se questa era l'ottica di due, tre mesi fa, prima che passasse in Parlamento il disegno di legge che ora è ancora all'esame del Senato lo posso capire; se bisogna fare delle scelte, scegliamo le cose che sono oggi prioritarie, cioè quelle del potenziamento dell'esistente.

E' chiaro che questo progetto non poteva andare avanti sulla base di finanziamenti privati, già la Regione interviene per potenziare l'esistente, figuriamoci se si poteva dare ai privati questo progetto.

Ma se quella logica poteva essere valida allora, non mi pare che sia valida alla luce di quanto si è riusciti a concordare con il Governo italiano. In definitiva questa Regione può contare e potrà contare anche per gli anni futuri su quella che è sempre stata la sua entrata principale, quindi su grosse entrate finanziarie.

Se è stato posto questo "aut aut" io immagino e giustifico la risposta che è stata data.

Non credo proprio che dopo tutti gli incontri che ho potuto effettuare con queste Amministrazioni che esse siano contrarie di per sè a questo progetto. Né vale il discorso di dire cominciamo a potenziare prima l'esistente, perché le cose potevano andare in parallelo. Anzi a maggior ragione lo studio, che era stato dato per capire quali erano le necessità della vallata di Ayas, andava fatto proprio in prospettiva di quello che si poteva realizzare, perché non ha senso andare a potenziare oggi, per quello che è l'attuale flusso, senza prevedere quelle che potevano essere le esigenze del nuovo collegamento.

Io credo che questo studio fosse opportuno proprio per capire. Lo studio doveva dirci quelle che erano le potenzialità di sviluppo turistico. L'incarico è molto complesso, molto articolato. Forse alla fine dello studio tecnico le amministrazioni locali interessate avrebbero detto se era il caso di andare avanti nel progetto.

E' chiaro che se ci si basa su quello fatto vent'anni fa - che era stato fatto dallo stesso - e che allora non poteva contare sulle tecnologie moderne. Si conclude che non è un progetto fattibile.

Oggi con le nuove tecnologie invece...

Era stato fatto quello studio nel 1985, se egli aveva accettato l'incarico era perché sapeva di poterlo portare a compimento in modo diverso.

Io ho l'impressione che, come ho già avuto modo di dire per il piano fluviale, questa Giunta, essendo provvisoria, mira all'ordinario, cerca di fare le cose immediate, non vuole pensare in grande, quindi non vuole pensare al futuro. Io ne prendo atto. Certamente non posso essere d'accordo perché questo era un progetto che avrebbe certamente qualificato la Valle d'Aosta nel contesto internazionale.