Oggetto del Consiglio n. 3886 del 9 novembre 1992 - Resoconto
OGGETTO N. 3886/IX Problemi e prospettive del trasporto ferroviario sull'Aosta-Pré-Saint-Didier. (Interpellanze)
PresidenteDo lettura delle interpellanze presentate dal Consigliere Riccarand e dai consiglieri Trione e Lanièce, iscritte rispettivamente ai punti 20 e 21 dell'ordine del giorno:
Interpellanza Appreso, dagli organi di informazione, che l'Ente Ferrovie ha soppresso il servizio ferroviario domenicale sulla linea Aosta-Pré-St.-Didier;
Sottolineato che l'assenza del treno nei giorni festivi è fortemente negativa in una zona come la Valdigne di montagna, ad intensa presenza turistica e con problemi gravi di viabilità;
Rilevato che questi provvedimenti sono in aperta contraddizione con i lavori effettuati per potenziare la linea Aosta-Pré-St.-Didier e con i programmi della Regione di rilancio del trasporto ferroviario;
Sottolineata, infine, la precarietà complessiva del trasporto ferroviario sull'Aosta-Pré-St.Didier;
il sottoscritto Consigliere regionale del Gruppo Verde Alternativo
Interpella
la Giunta regionale per sapere:
1) quali sono le motivazioni con cui l'Ente Ferrovie ha deciso di sopprimere il servizio ferroviario domenicale sull'Aosta-Pré-St.-Didier; per quanto tempo è prevista tale soppressione; se è stata concordata con la Regione Valle d'Aosta;
2) quali sono i programmi e le intenzioni della Regione per rilanciare il trasporto ferroviario nell'alta Valle;
3) se è stato redatto uno studio complessivo sugli interventi necessari per ridare un ruolo al trasporto ferroviario nell'alta Valle e se sarà prevista una congrua disponibilità finanziaria nel Bilancio di Previsione della Regione per il 1993;
4) a che punto è lo studio di fattibilità per il collegamento ferroviario fra la Valle d'Aosta e la Valle dell'Arve deciso con deliberazione della Giunta regionale n. 12589 del 31 dicembre 1991.
F.to: E. Riccarand
Interpellanza Appresa l'intenzione della Direzione Compartimentale FF.SS. di Torino di sopprimere il servizio ferroviario nei giorni festivi sulla tratta Aosta-Pré Saint Didier;
Rammentate le ripetute vessazioni somministrate agli utenti della ferrovia nelle più disparate situazioni ed evenienze (soppressioni di fermate e di treni, orari impossibili, disservizi vari, eccetera );
i sottoscritti consiglieri regionali della Democrazia Cristiana
Interpellano
la Giunta regionale per conoscere
1) quali sono le motivazioni che hanno indotto l'Ente Ferrovie all'ennesima azione di penalizzazione e boicottaggio nei confronti dei collegamenti ferroviari della nostra Regione;
2) quali iniziative intende assumere la Giunta regionale per impedire la messa in atto del provvedimento.
F.to: S. Trione e A. Lanièce
Presidente Ha chiesto di illustrare l'interpellanza iscritta al punto n. 20 il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.
Riccarand (VA) Abbiamo appreso tutti dagli organi di informazione che l'Ente Ferrovie ha deciso di sopprimere il servizio ferroviario sulla linea Aosta-Pré-Saint-Didier nei giorni di domenica, probabilmente per risparmiare, per problemi di bilancio eccetera. Questa però è una scelta negativa rispetto alle intenzioni di un rilancio del servizio ferroviario nell'alta Valle, sappiamo che è una linea che è rimasta chiusa molti anni, si è aperta dopo un periodo lungo di arresto, quindi sicuramente ha dei problemi di utenza, ha dei problemi di utilizzazione, che non vengono certo agevolati da un suo funzionamento a singhiozzo.
Volevamo sapere per quanto tempo è prevista questa soppressione del treno domenicale, e se questa decisione era stata concordata con la Regione Valle d'Aosta, oppure se si è trattato di una scelta unilaterale dell'Ente Ferrovie.
Ma, al di là del caso specifico, con la interpellanza volevamo chiedere notizie più di carattere generale sui programmi e sulle intenzioni della Regione per il trasporto ferroviario nell'alta Valle. Volevamo sapere con questa interpellanza se è stato redatto uno studio complessivo sugli interventi necessari per ridare un ruolo al trasporto ferroviario nell'alta Valle e se ci sarà una congrua disponibilità finanziaria prevista nel bilancio di previsione della Regione per il 1993. Infine con questa interpellanza volevamo chiedere notizie rispetto allo studio di fattibilità per un collegamento ferroviario fra la Valle d'Aosta, la Valle di Chamonix e la Valle dell'Arve, studio di fattibilità che era stato deciso con la deliberazione di Giunta del 31 dicembre 1991, n. 12589, su cui non abbiamo più avuto alcuna notizia.
Presidente Ha chiesto di illustrare l'interpellanza iscritta al punto n. 21 il Consigliere Trione, ne ha facoltà.
Trione (DC) Ho avuto qualche perplessità prima di presentare questa interpellanza, perché l'ultima volta che ho presentato una interpellanza a proposito dei problemi ferroviari il risultato è stato peggiore ancora del precedente. Ricordo che all'Assessore Mafrica avevo chiesto notizie del motivo per cui erano stati soppressi due treni diretti che si fermavano a Nus, una settimana dopo esattamente erano stati soppressi anche gli altri, quindi da quel giorno non si è più fermato alcun treno.
Sono un po' preoccupato, ripeto, perché non vorrei che da parte delle Ferrovie dello Stato, ogni volta che si chiede qualche informazione, si cerchi di penalizzare.
Quella della chiusura domenicale della linea Aosta-Pré-Saint-Didier mi sembra sia l'ennesima tappa di questo processo che le Ferrovie dello Stato hanno avviato alcuni anni fa e per il quale credo che nel giro di qualche anno ci rimarranno forse da vendere i binari, perché l'utilizzo di questi rimane quello riservato ai militari, che occupano un certo numero di posti di lavoro. Questo se non vale per l'alta Valle, vale sicuramente per il tratto da Aosta a Chivasso. Mi pare particolarmente strano che tutte le volte che le Ferrovie dello Stato operano qualche intervento in Valle d'Aosta, questo intervento vada a penalizzare quello che è un servizio particolarmente disastrato.
Presidente Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Ambiente, Territorio e Trasporti Nicco, ne ha facoltà.
Nicco (Ass. tec.) Il ruolo che attribuiamo al trasporto ferroviario è noto, ne abbiamo discusso ancora nell'ultima seduta consiliare, e credo che su questo punto non ci siano discordanze (spero almeno che non ci siano) fra maggioranza e opposizione.
Da un lato vi è la necessità di spostare quote rilevanti di traffico merci dalla gomma alla rotaia, e dall'altro vi è la necessità di potenziare la linea Chivasso-Aosta, per renderla degna di un collegamento ferroviario fra un capoluogo di Regione e il resto del paese.
Su questa linea stiamo operando in tutte le sedi possibili. I documenti ufficiali della conferenza tripartita dei ministri dell'ambiente di Italia, Francia e Svizzera dicono delle cose precise in questa direzione, avremo tempo di discuterne in modo approfondito. Il 2 novembre, come avevo preannunciato, c'è stato un confronto fra l'Amministrazione regionale e il CIPET (Comitato interministeriale per la programmazione economica del trasporto), in cui abbiamo ribadito quegli stessi concetti.
E' all'interno di questo quadro che si colloca anche il problema della linea Aosta-Pré-Saint-Didier. Le Ferrovie hanno deciso - chiaramente motu proprio - la soppressione dei treni nei giorni festivi su quelli che considerano dei rami secchi; le tratte interessate al provvedimento, che è stato prima annunciato, poi sospeso, poi effettivamente realizzato, sono una ventina e tra queste anche la Aosta-Pré-Saint-Didier, sulla quale il servizio è mantenuto ma è sostituito con l'autobus.
Di questa decisione siamo stati informati con lettera dell'8 settembre; abbiamo subito chiesto un incontro alle Ferrovie, incontro che ha avuto luogo il 16 fra l'assessore e il responsabile dell'ufficio trasporto locale di Torino. In quella sede abbiamo espresso tutte le nostre riserve su questo provvedimento.
Con lettera del 13 ottobre, tale programma è stato confermato. Abbiamo così replicato: "In relazione alla sua del 13 ottobre - la lettera era rivolta all'ing. Liurni - non posso che esprimerle tutta la preoccupazione di questa Amministrazione per il programma che codesto compartimento intende attuare a partire dal prossimo 18 ottobre. Riteniamo infatti che i problemi reali della linea Aosta-Pré-Saint-Didier possano e debbano essere affrontati nel loro complesso, con l'obiettivo di rilanciare questa tratta ferroviaria. Proprio a tal fine la Giunta regionale ha provveduto, in data 8 ottobre, ad affidare un incarico per uno studio di valorizzazione della linea ferroviaria Aosta-Pré-Saint-Didier. Le chiedo pertanto di sospendere il programma di sostituzione dei treni con bus nei giorni festivi, in attesa che si definisca, anche in relazione all'attuazione della legge 385/90, la situazione complessiva della linea Aosta-Pré-Saint-Didier". Questa è la posizione molto precisa dell'Amministrazione su questo tema.
Chiedono, gli interpellanti, di sapere perché le Ferrovie hanno adottato questo provvedimento; questa è una domanda che va evidentemente rivolta all'Ente più che a noi, dato che, almeno per ora, l'Assessore ai trasporti della Regione Valle d'Aosta non ha ancora alle sue dipendenze le Ferrovie. Ma visto che questa stessa domanda noi l'abbiamo posta alle Ferrovie, posso riferire la risposta che ci è stata data in materia, che è di questo tenore:
"Si precisa che la sostituzione di corse festive rientra in un quadro di razionalizzazione della offerta ferroviaria, deciso dall’Amministratore straordinario e dai responsabili delle divisioni operative trasporto locale ed esercizio. L'Ente Ferrovie dello Stato con questo provvedimento intende diversificare la propria offerta nei giorni festivi, utilizzando il treno solo su quelle linee e corse che garantiscono un indice accettabile di frequentazione e quindi di costo per passeggero trasportato. Il servizio automobilistico, disponibile sul mercato a prezzi di gran lunga inferiori al costo di produzione del treno (fino a 10 volte in meno), sarà utilizzato per le linee e corse con livelli di frequentazione massima inferiore alle 50 unità corsa. Sulla linea Aosta-Pré-Saint-Didier i treni hanno una frequentazione che va da un minimo di 5 ad un massimo di 40 viaggiatori treno, pertanto il servizio su gomma rappresenta una alternativa adeguata".
Questa è stata la risposta delle Ferrovie.
Gli interpellanti vogliono conoscere quali sono le nostre intenzioni su questa linea. C'è la legge 385 del 15 dicembre 1990, che all'articolo 2 dice chiaramente che devono essere determinati i tratti da trasferirsi e i relativi beni e servizi, e queste tratte ferroviarie devono essere gestite da società per azioni a prevalente capitale pubblico, con la partecipazione dell'Ente ferrovie dello stato e degli enti locali.
Sappiamo che le Ferrovie intendono in tempi brevi operare su questa strada, quindi dobbiamo attrezzarci per arrivare con degli elementi e con delle idee in materia, ed è proprio per questo che la Giunta regionale, in data 8 ottobre, ha affidato, sulla base delle indicazioni che già c'erano state da parte del Consiglio regionale (legge regionale del 7 aprile 1992, n. 15: "Iniziative per la riqualificazione della linea ferroviaria Aosta-Pré-Saint-Didier), uno studio per la valorizzazione di questa linea. Studio che dovrà individuare: dal punto di vista tecnico il sistema che minimizzi i costi di esercizio; i criteri organizzativi di manutenzione della linea e del materiale rotabile più economici ed adatti; dal punto di vista della domanda il tipo di servizio migliore agendo sugli orari e sul tipo di mezzo adottato, ed indagando fasce di mercato diverse dal classico servizio di trasporto collettivo.
Per quanto concerne la deliberazione 12589 del 31 dicembre 1991, a cui si riferisce l'interpellanza del Consigliere Riccarand, cioè la direttrice ferroviaria del Monte Bianco - ribadisco quanto già ho affermato nel precedente Consiglio e che non tutti (non mi riferisco ai consiglieri interpellanti) hanno bene inteso, o hanno voluto bene intendere.
Siccome questo Assessore non è espressione di nessun particolare gruppo di interesse, pur operando secondo le indicazioni di questo Consiglio per verificare fino in fondo quali sono le possibilità di realizzazione della direttrice Aosta-Martigny, non esclude altre direttrici, ma prima di procedere ad un studio di fattibilità, quale quello ipotizzato in quella deliberazione, uno studio la cui prima fase delle tre previste comporta un onere di 800 milioni a carico dell'Amministrazione regionale, intende verificare quali sono le effettive intenzioni di chi sta al di là delle Alpi.
E' per questo che abbiamo già avuto una serie di contatti, e che venerdì 13 (come già avevo detto) avremo un incontro a Chamonix con il Presidente del Conseil général della Savoia.
Ma voglio aggiungere un altro elemento, che mi sembra importante in questo quadro, elemento senz'altro nuovo e che è emerso nella riunione che abbiamo avuto a Roma con il CIPET. Si tratta dell'impegno che c'è stato da parte di questo ente, che ha un ruolo importante, a definire finalmente una politica italiana dei valichi e a definirla entro il mese di gennaio.
Questo mi sembra particolarmente importante, perché verrà così tracciato un quadro complessivo di riferimento all'interno del quale anche noi sapremo meglio come muoverci.
Per quanto riguarda poi questo stesso tema, c'è stato un altro momento importante. Nel corso di un incontro fra questo Assessore e la direzione compartimentale di Torino, sono stati assunti alcuni impegni che credo siano di qualche rilievo: l'ente F.S. è d'accordo ad accelerare l'attivazione del nuovo impianto ACEI (apparato centrale elettrico ad itinerari di Aosta) connesso ad un nuovo regime di dirigenza dell'impianto, che non sarà più solamente Genio, ma che sarà Genio/F.S., quindi anche civile; alla ristrutturazione totale del fabbricato viaggiatori di Aosta, con progetti da concordare comprendenti l'abbattimento delle barriere architettoniche, che è un altro dei problemi che abbiamo; ad interventi congiunti su alcuni passaggi a livello, e sono i tre famosi passaggi a livello dell'alta Valle, per i quali verrà a breve siglata una convenzione fra l'Amministrazione regionale e le Ferrovie.
E' particolarmente importante il fatto che abbiano accettato di mettere nero su bianco l'impegno a sopprimere l'esercizio da parte del Genio solo in casi assolutamente eccezionali, garantendo invece servizi minimi in caso di normali astensioni del personale. Sappiamo che uno degli elementi che maggiormente disturbava l'utenza era la realizzazione del "Programma Due"; finalmente c'è scritto nero su bianco che il "Programma Due" viene accantonato, e che in caso di normali astensioni del personale F.S. alla Valle d'Aosta sarà finalmente attribuita la stessa condizione del resto del territorio del paese, ciò che prima non avveniva.
Mi sembrano questi alcuni impegni concreti ed anche importanti che sono emersi alla fine di una trattativa non facile e lunga.
Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand per la replica, ne ha facoltà.
Riccarand (VA) Ringrazio l'Assessore per la risposta che è stata ampia e dettagliata e che ha fornito delle informazioni sul trasporto ferroviario, che, andando anche al di là dello specifico della interpellanza, hanno riguardato la linea fra Chivasso - Aosta con delle notizie positive, almeno per quanto riguarda il famigerato "Programma Due", che da alcuni mesi è stato ridimensionato. Credo che in questo senso l'azione dell'Assessorato ma anche l'iniziativa del comitato utenti abbia sicuramente prodotto dei risultati positivi.
Per quanto riguarda la Aosta-Pré-Saint-Didier, non possiamo che ribadire la nostra preoccupazione ed il giudizio negativo per questa soppressione del servizio nel giorno domenicale. Oltretutto in una Regione come la nostra, in cui c'è una presenza turistica molto forte, in cui esistono problemi di viabilità nell'alta Valle, il mantenimento alla domenica della ferrovia può essere un elemento importante, anche dal punto di vista della sicurezza, in casi di nevicate, di intasamento della statale, ci sono vari motivi per cui questa linea dovrebbe rimanere in servizio e non essere soppresso il treno e sostituito con autobus, andando ad intasare ulteriormente il traffico su una strada statale già fortemente congestionata.
Quindi condividiamo la posizione di dissenso e di protesta espressa dalla Regione nei confronti delle scelte fatte dall'Ente ferrovie, e crediamo che queste scelte vadano invertite al più presto.
Riguardo allo studio che è stato commissionato, ci auguriamo di poterlo esaminare in tempi brevi, in modo da capire qual è la possibilità di un intervento complessivo sulla linea Pré-Saint-Didier-Aosta, anche evitando l'attuale concorrenzialità fra il trasporto ferroviario e i servizi di autobus gestiti dalle linee concessionarie. Concorrenzialità e sovrapposizione che adesso ci sono e che sicuramente non permettono un utilizzo ottimale dei vari e diversificati servizi di trasporto. Crediamo che questo tema possa trovare una sua soluzione all'interno del piano di bacino di traffico, che possa disciplinare l'utilizzo diversificato dei diversi sistemi di trasporto.
Per quanto riguarda la direttrice del Monte Bianco, siamo invece piuttosto preoccupati del fatto che non sia andato avanti questo studio, perché ci sembra che uno studio non necessariamente nella forma in cui era stato definito dalla citata deliberazione di Giunta, ma uno studio sulla fattibilità di un collegamento ferroviario sotto il Monte Bianco, fra Pré-Saint-Didier e la Valle dell'Arve, è una prospettiva che rimane valida sotto diversi aspetti.
Abbiamo già espresso in passato le nostre perplessità rispetto al progetto del collegamento Aosta-Martigny soprattutto per quanto riguarda l'opzione dell'alta velocità; opzione che riteniamo non utile rispetto alle funzioni che deve avere un traforo ferroviario in Valle d'Aosta, che deve avere una utilizzazione soprattutto per il trasporto merci, mentre una linea ad alta velocità è una linea che nasce non per il trasporto merci, ma che può essere utilizzata per il trasporto merci solo in periodi residuali rispetto all'utilizzo della linea ad alta velocità.
Quindi riteniamo che la scelta della linea ad alta velocità vada rivista e che sia opportuno un approfondimento rispetto ad uno sbocco ferroviario nella direzione della Francia, che può essere interessante dal punto di vista del trasporto passeggeri, e che può essere interessante soprattutto dal punto di vista del trasporto di merci.
Sotto questo aspetto riteniamo che tutti i collegamenti che sono stati preannunciati con le autorità francesi siano importanti e che vadano intensificati gli sforzi in questa direzione.
Si dà atto che dalle ore 12,34 presiede il Presidente Bich.
Presidente Ha chiesto di parlare il Vicepresidente Trione per la replica, ne ha facoltà.
Trione (DC) Ringrazio anche io l'Assessore per la risposta che ancora una volta è stata esauriente e completa. Lo ringrazio in particolare per aver voluto aggiungere alle domande poste nella interpellanza una serie di altre notizie che ritengo particolarmente interessanti per quanto concerne il problema delle ferrovie in Valle d'Aosta.
Mi rendo conto d'altra parte che alcune delle decisioni delle Ferrovie non possono che essere accettate, o prese come tali, quindi chiedo all'Assessore di continuare in questa battaglia, che sicuramente dovrebbe dare qualche risultato in più rispetto a quanto abbiamo ottenuto fino adesso.