Oggetto del Consiglio n. 3882 del 9 novembre 1992 - Resoconto
OGGETTO N. 3882/IX Costituzione della Regione come parte civile nel procedimento giudiziario relativo ai lavori di bonifica della discarica di rifiuti solidi urbani sita nei comuni di Quart e Brissogne. (Interrogazioni)
PresidenteDo lettura delle interrogazioni presentate dal Consigliere Riccarand e dai consiglieri Beneforti e Limonet, iscritte rispettivamente ai punti 12 e 13 dell'ordine del giorno, che trattando argomento analogo vengono discusse congiuntamente:
Interrogazione Richiamato il dibattito svoltosi in Consiglio regionale il 21 ottobre 1992 in merito al procedimento giudiziario a carico di Follioley, Garda e Rollandin;
Al fine di conoscere le decisioni su tale materia assunte dalla Giunta regionale;
il sottoscritto Consigliere regionale del Gruppo Verde Alternativo
Interroga
la Giunta regionale per sapere:
1) in che data è stata deliberata la costituzione della Regione come parte civile nel procedimento giudiziario indicato in premessa;
2) a quale avvocato è stato affidato l'incarico di tutelare gli interessi della Regione;
3) quali decisioni sono state assunte in merito alla posizione dell'Assessore all'Agricoltura.
F.to: E. Riccarand
Interrogazione Preso atto della volontà espressa dalla Giunta regionale di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario nei confronti dell'Assessore all'Agricoltura, Augusto Rollandin, nonché dell'imprenditore Giuliano Follioley e del sig. Giuliano Garda;
i sottoscritti consiglieri regionali
Interrogano
il Presidente della Giunta regionale per conoscere:
- se ha provveduto ad assumere le deliberazioni necessarie per la costituzione di parte civile nel procedimento giudiziario richiamato in premessa.
F.to: V. Beneforti e R. Limonet
Presidente Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.
Lanivi (GM) Le domande sono fondamentalmente tre. Alla prima rispondo che la Giunta regionale ha approvato la costituzione della Regione Valle d'Aosta quale parte civile nel procedimento penale in questione, in data 30 ottobre 1992 con provvedimento n. 10017. La Giunta ha designato l'avvocato Piergiorgio Martinez quale legale, a difesa della stessa.
Per quanto concerne il punto 3, con atto n. 10018, a fronte della dichiarazione dell'Assessore all'Agricoltura di astenersi dallo svolgere funzioni inerenti la sua carica nella imminenza del processo penale, la Giunta ha concordato sulle seguenti posizioni: di limitare ad un periodo di trenta giorni, a decorrere dal 31 ottobre 1992, il periodo della astensione dalle funzioni di Assessore, o anticipando tale periodo nel caso di sopravvenuta conclusione del procedimento penale; di riservarsi le iniziative più opportune nel caso in cui l'iter processuale non dovesse concludersi entro il 30 novembre.
Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.
Riccarand (VA) La risposta per quanto riguarda la costituzione di parte civile credo sia puntuale e soddisfacente; c'è una deliberazione della Giunta regionale e credo che questo problema sia stato risolto.
Per quanto riguarda invece la posizione dell'Assessore all'Agricoltura, non posso che confermare il giudizio negativo sulla procedura seguita, già espressa nel precedente Consiglio, e non posso che esprimere perplessità nei confronti di questa deliberazione n. 10018 della Giunta regionale, che sicuramente non contiene elementi di chiarezza rispetto alla posizione dell'Assessore all'Agricoltura.
Ci troviamo di fronte ad un pasticcio, che poteva essere evitato solo attraverso le dimissioni dell'Assessore all'Agricoltura; meglio ancora sarebbe stato che non fosse nominato fin dall'inizio a questa carica, cosa ovvia, essendoci tutti gli elementi già presenti fin dal mese di giugno. Comunque, questa astensione dalle funzioni non capisco su quali presupposti giuridici poggi e quali effetti produca, perché qui c'è un atteggiamento che non rientra sicuramente in una prassi di correttezza e in una prassi che permette una chiarezza sulle funzioni.
L'Assessore regionale non è una figura che ha una rilevanza solo all'interno della Giunta o del Consiglio, ma è una figura che ha una rilevanza esterna; non può una persona astenersi dallo svolgere funzioni che sono attinenti alla sua carica: può dimettersi oppure può svolgere le sue funzioni, ma non può astenersi da queste funzioni. Non si capisce da questa deliberazione della Giunta regionale in concreto cosa succede. Nella deliberazione si dice che la Giunta, dopo attenta valutazione del comportamento tenuto dall'Assessore, concorda sulla opportunità di limitare ad un periodo di trenta giorni il periodo della astensione dalle funzioni di Assessore, o anticipando tale periodo eccetera, di riservarsi le iniziative più opportune nel caso in cui l'iter processuale non dovesse concludersi entro il 30 novembre 1992. E nel frattempo, io mi chiedo, chi è che svolge le funzioni di un Assessore che è in carica?
Dovevate dire, nella delibera, se c'era qualcuno che svolge queste funzioni; chi è che firma, chi è che risponde in Consiglio, chi è che fa l'Assessore all'Agricoltura in questo periodo? Dal punto di vista della indennità di carica, cosa succede? Dovete dirlo nella delibera se l'Assessore Rollandin prende l'indennità di carica o non la prende. Il segretario particolare dell'Assessore, che è legato funzionalmente alla persona specifica, rimane in carica o si astiene anche lui?
Ci sono una serie di aspetti che non vengono chiariti da questa deliberazione; è una soluzione pasticciata che non so fino a quanto potrà rimanere in piedi, ma che conferma tutte le perplessità e i dubbi che avevamo già espresso in precedenti occasioni.
Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Beneforti, ne ha facoltà.
Beneforti (DC) Prendiamo atto dell'avvenuta costituzione di parte civile. Era un atto doveroso per due motivi: il primo, nell'interesse della Regione e quindi della collettività valdostana; il secondo, per non commettere ingiustizie verso altri, nei confronti dei quali la costituzione di parte civile è sempre avvenuta.
Ciò che ci stupisce sempre di più è l'atto di autosospensione da parte dell'Assessore interessato, che è stato ratificato praticamente dalla Giunta regionale.
Non dico questo per inveire verso la persona interessata, a cui auguro di cuore di poter dimostrare la propria innocenza, ma per aver creato il principio che sia l'interessato a decidere se dimettersi o autosospendersi.
La magistratura è lenta, è vero, i processi possono avere lunga durata, ma questo è un rischio da mettere in conto come lo hanno messo in conto quanti sono incorsi nelle maglie della giustizia, a torto o a ragione, in passato.
C'è da augurarsi che questo aspetto dell'autosospensione sia una parentesi chiusa e che non venga riaperta nel futuro, nemmeno dopo il 30 novembre, perché non fa onore alla Regione Valle d'Aosta.