Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3881 del 9 novembre 1992 - Resoconto

OGGETTO N. 3881/IX Realizzazione del raccordo autostradale fra l'autostrada A5 e la strada statale n. 27 del Gran San Bernardo. (Interrogazione)

Presidente Do lettura della interrogazione presentata dal Consigliere Riccarand:

Interrogazione Al fine di avere informazioni precise in merito al progetto del raccordo autostradale fra la A5 e la Strada Statale n. 27 del Gran San Bernardo e all'affidamento delle opere;

il sottoscritto Consigliere regionale del Gruppo Verde Alternativo

Interroga

l'Assessore regionale ai Lavori Pubblici per conoscere:

1) gli estremi dei provvedimenti dell'ANAS e del Ministero dei Lavori Pubblici che approvano il progetto citato in premessa e qual è il costo complessivo previsto per quest'opera;

2) in quanti lotti è stata divisa la realizzazione dell'opera e gli estremi dei provvedimenti con cui sono stati affidati i lavori di ogni lotto;

3) se è vero che inizialmente i lavori erano stati affidati a 15 imprese a cui, in una fase successiva, se ne è aggiunta una sedicesima; si chiede di conoscere, in caso di risposta affermativa, con quale provvedimento è stata operata tale aggiunta, per quale motivo, in quale lotto;

4) a che punto sono attualmente i lavori che dovevano essere completati entro il 30 agosto 1992; qual è la somma che è stata finora versata alle imprese per ognuno dei lotti.

Presidente Ha chiesto di parlare l'Assessore ai Lavori Pubblici Vallet, ne ha facoltà.

Vallet (UV) Il progetto del raccordo fra l'autostrada A5 e la strada statale 27 del Gran San Bernardo, del costo complessivo di 297 miliardi, è stato approvato con i decreti ministeriali n. 1080 del 7 giugno 1991 e 2420 del 2 dicembre 1991.

L'opera è stata suddivisa in cinque lotti geografici, più un lotto di pavimentazione, i cui lavori sono stati affidati ai raggruppamenti che adesso andrò a leggere.

Lotti 1 e 2, concernenti cunicolo pilota, svincolo di Quart e gallerie quota di Sorreley fino al km 1,790, decreto del Ministro n. 1080 del 7 giugno 1991, voto ANAS 3,25 del 21 marzo 1991, per un importo lordo di lire 54.295.000.000, affidato al raggruppamento di imprese comprendenti Follioley Giuliano s.p.a., capogruppo, Freydoz Giordano s.p.a., mandante, Murer Italia, Sigice s.p.a., Incisa s.p.a., Cavalleri Ottavio s.p.a. Affidamento effettuato secondo le procedure accelerative del decreto legge 1° aprile 1989, n. 121, convertito nella legge 29 maggio 1989, n. 205, concernente le manifestazioni colombiane. Il ribasso è stato fissato dalla concedente ANAS nella misura del 15 percento.

Il lotto 3 è stato affidato con il decreto ministeriale 1080 del 7 giugno 1991, voto ANAS 3,25, importo lordo di lire 49.867.000.000, affidato al raggruppamento di imprese Edistra Edilizia Stradale s.p.a., come capogruppo, e come mandanti: impresa ing. Mantelli & C., impresa Generali Costruzioni s.p.a, Lombardini s.p.a, Isaf s.r.l. Affidamento effettuato secondo le procedure, le stesse di prima, per le manifestazioni colombiane, con un ribasso fissato dall'ANAS del 15 percento.

Il lotto 4, comprendente la galleria quota di Sorreley, dal km. 3,680 allo sbocco di monte e viadotto Buthier, autorizzato con lo stesso decreto che ho citato in precedenza, per un importo lordo di lire 56.912.000.000, affidato al raggruppamento di imprese Bertino Giovanni s.p.a., come capigruppo, e come mandanti: Freydoz Giordano s.p.a., B. & V. s.r.l., SIE s.r.l. Affidamento, anche qui, con le procedure accelerative previste dalla legge per le manifestazioni colombiane. Ribasso fissato dall'ANAS nella misura del 15 percento.

Il lotto 5 è stato dell'importo di lire 66.512.000.000, affidato con decreto ministeriale 1080 del 7 giugno 1991 alle imprese: Grassetto costruzioni s.p.a., come capogruppo, Itinera Costruzioni Generali, Consorzio Cooperative costruzioni. L'affidamento è avvenuto sempre con le stesse procedure, con un ribasso fissato del 15 percento.

Il lotto 6, comprendente il tappeto di usura, è stato affidato, ai sensi dello stesso decreto, per un importo lordo di lire 713.823.000, al raggruppamento Follioley s.p.a., capogruppo, Freydoz Giordano, mandante. L'affidamento è stato effettuato con le stesse procedure di cui sopra, al ribasso fissato dall'ANAS del 15 percento.

Gli affidamenti, come emerge dal quadro riportato, sono stati effettuati nel maggio 1992 ai cinque raggruppamenti citati. Gli unici mutamenti intervenuti riguardano le ragioni sociali del mandatario Follioley s.p.a. e Bertino s.p.a., rispettivamente variate in Eurovie s.p.a. e Cogeis s.p.a.

L'avanzamento complessivo degli scavi nella galleria quota di Sorreley è del 54 percento; sul viadotto Buthier è stata completata la pila e sono in fase di getto gli sbalzi di impalcato; gli scavi della galleria Signayes hanno interessato un solo imbocco e hanno raggiunto il 18 percento dell'intero sviluppo. Gli importi pagati alle imprese al 30 ottobre, per ognuno dei raggruppamenti, sono:

- per i lotti 1 e 2 lire 18.732.000.000

- per il lotto 3 lire 3.264.000.000

- per il lotto 4 lire 8.674.000.000

- per il lotto 5 lire 3.997.000.000.

Mi rendo conto di aver letto una lunga serie arida di dati; se il Consigliere Riccarand lo desidera, gli farò avere copia della risposta.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) Chiederei all'Assessore di esaminare un aspetto su cui ritengo di non aver avuto risposta, pur nella sua documentata relazione.

La richiesta che facevo non era di avere gli estremi dei provvedimenti di autorizzazione dei lavori, che sono rappresentati da questo decreto ministeriale 1080 del giugno 1991, ma gli estremi dei provvedimenti di affidamento, che sono due cose diverse. Il decreto ha approvato il progetto, ma non ha affidato i lavori; questi sono avvenuti in una fase successiva, con provvedimenti che non conosco e di cui non mi è stata data risposta.

Ho chiesto questo, anche perché dagli atti che ho - sono atti ufficiali trasmessi dalla SAV al Governo, alla Commissione ambiente della Camera dei deputati che si è occupata di queste cose - risulta che in un primo tempo sono stati affidati i lavori a quindici imprese. Successivamente queste imprese sono diventate sedici, perché se n'è aggiunta una, l'Isaf, a cui in un primo tempo non era stato affidato nulla. Quello che mi interessa sapere, sono gli estremi di questi affidamenti, e spiego anche il perché.

Questa vicenda della SAV credo che la Giunta regionale dovrebbe riprenderla in mano complessivamente, per quanto riguarda il raccordo del Gran San Bernardo, perché ci sono molti aspetti che non quadrano e che comportano anche delle irregolarità molto gravi, per cui è bene che la Giunta regionale se ne occupi.

Dico due cose rispetto agli affidamenti e poi rispetto ai lavori che non sono stati ultimati, come apprendo dalla risposta. L'affidamento dei lavori doveva avvenire, in base alle norme di legge, attraverso una gara esplorativa, cioè la SAV doveva fare una gara esplorativa ufficiosa fra quindici imprese e poi scegliere fra queste quelle che avevano presentato offerte migliori ed affidare i lavori. E' successo che la SAV non ha fatto la gara esplorativa, al contrario di altre concessionarie che hanno fatto opere sulla base delle procedure delle colombiadi; faccio un esempio: la Sitaf del Piemonte, che ha eseguito delle opere autorizzate con le procedure delle colombiadi, ha fatto una gara esplorativa con tanto di notaio e poi ha affidato i lavori.

La SAV non ha mai fatto questo, ma ha preso quindici imprese, che poi sono diventate sedici, ed ha diviso i lavori fra queste, senza fare gara esplorativa; non solo, ma fra queste quindici imprese ce ne sono diverse che fanno parte della stessa proprietà, cioè sono riconducibili allo stesso gruppo, quindi non sono neanche quindici imprese. C'è tutta una procedura sull'affidamento dei lavori, che è estremamente negativa, in contrasto con le stesse norme di legge e in contrasto con le stesse procedure accelerate previste per le colombiadi.

C'è di più: invito la Giunta ad esaminare più a fondo questa questione, anche perché qui noi abbiamo una situazione di intrecci poco chiari e molto preoccupanti. Cioè abbiamo una società che, da quanto abbiamo appreso sulla sua composizione azionaria, è controllata dal gruppo Ligresti, che ha il 30 percento della Sina e il 12 percento della SAV, acquisito tramite la società Autostrada Torino-Milano; quindi con il 42 percento, non solo è di gran lunga il maggiore azionista, ma è in grado di controllare la società.

Come sappiamo, il progetto è stato redatto dalla Sina, cioè da una società del gruppo Ligresti, e il progettista, ing. Conciato, lavora per la società Autostrade Torino-Milano; quindi il gruppo Ligresti si è fatto il progetto in proprio, controlla la società, non solo ma quando si tratta di affidare i lavori, non fa le gare di appalto, utilizza la procedura delle colombiadi, non fa neanche le gare esplorative e affida i lavori ad imprese del proprio gruppo, perché se andiamo a vedere in quell'elenco compaiono la Incisa, la Itinera, la B & V, la Grassetto, che sono tutte imprese del gruppo Ligresti. E' una procedura che crea delle situazioni incontrollabili, in quanto è lo stesso gruppo che fa tutto: dal progetto alle opere, senza che vi sia possibilità di controllo.

Direi che qui c'è anche qualcosa in più. Dice l'Assessore che, per quanto riguarda lo stato di avanzamento della galleria quota di Sorreley, siamo a metà, per il Viadotto Buthier c'è solo la pila, per la galleria Signayes siamo al 18 percento; i pagamenti avvenuti mi pare siano una quarantina di miliardi su 297 miliardi del costo dell'opera, questo significa che l'opera è a un 20-25 percento della sua costruzione. Attenzione, che questo non è un fatto irrilevante, perché questa opera, quando è stata autorizzata da questo decreto n. 1080, doveva essere conclusa entro il 27 febbraio 1992; questa data è stata poi prorogata per i lotti 4 e 5 al 30 agosto 1992.

Queste scadenze erano perentorie, questi progetti hanno potuto essere autorizzati con la procedura accelerata delle colombiadi, semplicemente perché dovevano essere utilizzabili per la esposizione dei cinquecento anni della scoperta dell'America a Genova; è chiaro che chiusa quella esposizione (che si è chiusa il 15 agosto) queste opere non sono più in regola, cioè sono decadute le autorizzazioni che stavano alla base di questa procedura accelerata.

Questo significa, e chiedo alla Giunta di verificarlo, che qui sono venuti meno i presupposti giuridici su cui si basavano le autorizzazioni. Abbiamo un progetto che deve essere rivisto, c'è una variante che deve essere presentata, non abbiamo neanche il progetto definitivo, abbiamo opere che sono appena agli inizi, non abbiamo neanche i finanziamenti per quest'opera: siamo in completa irregolarità.

So che questo problema non si pone solo da noi, ma si pone anche per altre opere autorizzate con le procedure delle colombiadi; so che ad esempio il Presidente della Regione Liguria ha già dato disposizioni a tutti i sindaci di assumere i provvedimenti di sospensione di tutte le opere autorizzate con le procedure delle colombiadi, che non sono state ultimate entro il 30 agosto, perché sono tutte opere le cui autorizzazioni ai sensi urbanistici ed edilizi sono venute meno.

Non si può autorizzare un'opera sulla base di un certo presupposto e poi questo presupposto non viene rispettato, e qui ci troviamo di fronte a questa situazione.

Quindi ritengo che qui ci sia una situazione che ci ha portato fuori da quelle che erano le disposizioni di legge; credo anche che qui ci fosse un vizio fin dall'origine, perché era chiaro fin dall'inizio che questa opera, approvata con un decreto del Ministro dei lavori pubblici nel giugno 1991, non poteva essere finita nel febbraio 1992, per cui qui c'è qualcuno che ha barato. Ma al di là di questo aspetto, qui ci troviamo di fronte a delle autorizzazioni che devono essere rinnovate.

Pertanto chiedo all'Assessore, intanto se può al più presto precisarmi gli estremi degli affidamenti per ogni lotto, non delle autorizzazioni, e poi chiedo alla Giunta di verificare tutta questa partita, perché siamo completamente fuori dalle norme di legge.