Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3679 del 23 settembre 1992 - Resoconto

OGGETTO N. 3679/IX Posizione della Regione riguardo all'affidamento lavori del lotto 2 dell'autostrada del Monte Bianco e in relazione alle notizie sulle attività della Polizia giudiziaria in materia di appalti di opere pubbliche. (Interrogazione)

Interrogazione Dalle notizie diffuse dagli organi d'informazione in merito alle perquisizioni fatte dalla Polizia giudiziaria all'impresario Luigi Berger e a Ferruccio Mannini, funzionario del Consorzio Cooperative Costruzioni, emergono due fatti rilevanti.

In primo luogo emerge che la Giunta regionale avrebbe indicato alla RAV, quale impresa di fiducia a cui affidare la costruzione del lotto 2 dell'Autostrada del Monte Bianco, per un importo di 128 miliardi di lire, la Eurovie S.p.A., società del Gruppo Follioley.

In secondo luogo è emerso che, ancor prima che la RAV procedesse all'affidamento dei lavori del lotto 2, già sarebbe stata stipulata una scrittura privata e segreta tra Giuliano Follioley ed il Consorzio Cooperative Costruzioni per la cessione al Consorzio del 33 percento dei lavori.

Queste notizie sono in contrasto con quanto affermato in Consiglio dal Presidente della Giunta che avrebbe garantito che la Regione non avrebbe indicato, quale impresa di fiducia, il Gruppo Follioley che è al centro di una grave inchiesta giudiziaria per appalti truccati ed evidenziano inoltre l'inaccettabile intreccio di affari, amministrazione e politica che sta dietro gli affidamenti a trattativa privata.

Se si vuol porre fine a lottizzazioni e tangentopoli, la prima cosa da fare è smetterla con gli affidamenti di opere di miliardi (in questo caso di oltre cento miliardi) senza regolari gare di appalto. Un sistema, quello degli affidamenti senza gara, che è il terreno ideale su cui prospera il vasto mondo delle tangenti.

Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale del Gruppo Verde Alternativo

Interroga

il Presidente della Giunta regionale per sapere:

1) con quale atto la Regione ha segnalato alla RAV, quale impresa di fiducia a cui affidare le opere del lotto 2 dell'Autostrada del Monte Bianco, la Eurovie S.p.A. del Gruppo Follioley; perché tale segnalazione è stata fatta nonostante quanto precedentemente affermato in Consiglio regionale; si chiede, inoltre, di avere copia di tale atto nonché dell'eventuale corrispondenza Regione-RAV in merito all'affidamento del lotto 2 e, infine, copia del Verbale del Consiglio di Amministrazione della RAV S.p.A. del 28 agosto 1992 in cui è stato deciso il rinvio dell'affidamento dei lavori;

2) quando la Giunta regionale è stata informata dell'esistenza di una scrittura privata fra Giuliano Follioley e il Consorzio Cooperative Costruzioni;

3) se non ritiene non solo opportuno, ma anche doveroso, alla luce delle inchieste dei giudici di Milano e Aosta sugli appalti di opere pubbliche di porre fine, ad affidamenti di opere miliardarie senza gara a cominciare dal lotto dell'Autostrada citata in premessa.

F.to: Riccarand

Presidente Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Lanivi.

Lanivi (GM) Di questa vicenda voglio dare notizie sia alla Giunta che alla maggioranza, e il quadro più chiaro e completo che possa rispondere al desiderio di estrema chiarezza su tale questione.

Faccio la cronistoria della documentazione che posso mettere a disposizione anche del Consigliere interpellante.

In data 14 luglio la RAV chiede, leggo una parte della lettera: "...in esecuzione della citata delibera, vi preghiamo di volerci indicare l'impresa o le imprese di vostra fiducia in possesso dei requisiti di legge. In qualità di mandante parteciperà al raggruppamento del quale sarà nominataria l'impresa designata dal Gruppo Iritecna".

In data 31 luglio, leggo testualmente la risposta che ho fornito: "Con riferimento alla Vs. del 14 luglio, tenuto conto di quanto espresso dal Consiglio di Amministrazione della vostra società in merito all'affidamento dei lavori per la realizzazione del lotto 2, vi comunichiamo che l'Amministrazione regionale, in merito all'oggetto, ha stabilito che:

a) deve essere rispettato quanto espresso dal Consiglio regionale in data 4 ottobre 1991, con risoluzione n. 2605/9 di cui si allega copia, in cui venivano impegnati la Giunta regionale e i rappresentati eletti nel Consiglio di Amministrazione della RAV S.p.A., ad adoperarsi perché i lavori di costruzione per l'autostrada, a parità di condizioni, venissero affidati ad imprese locali.

b) devono essere rigorosamente seguite, nella scelta delle imprese locali da includere nel raggruppamento di imprese del quale sarà mandataria l'impresa designata dal Gruppo IRI Eritecni, criteri di affidabilità tecnica, economica e finanziaria.

c) i requisiti in possesso delle stesse devono essere quelli richiesti dal bando di gara predisposto per l'aggiudicazione dei lotti 3, 4 e 5.

d) alla selezione per la determinazione delle imprese locali, devono essere ammesse le imprese del settore aventi sede legale in Valle d'Aosta che per natura, caratteristiche e dimensioni operative, possano oggettivamente concorrere alla realizzazione di quanto previsto in sede di progetto.

In attesa di preciso riscontro, invio i più distinti saluti".

Veniva allegata la delibera del Consiglio regionale del 4 ottobre 1991.

In data 6 agosto, pervenuta il 7 agosto alla Presidenza, il Presidente della RAV così rispondeva: "Il Consiglio di Amministrazione della Società, riunitosi in data odierna, nel prendere atto della nota 3852 del 31/7 di codesta onorevole Presidenza, ha rilevato che le uniche imprese valdostane che potrebbero essere in possesso dei necessari requisiti per partecipare all'affidamento del lotto n. 2 dell'Autostrada, sono la Eurovie S.p.A. e la Freydoz S.p.A.

Il Consiglio di Amministrazione della RAV ha quindi deliberato, come risulta dall'allegato estratto, di dare mandato al sottoscritto e ai consiglieri di designazione regionale, sig. Ettore Marcoz e sig. Guido Chabod, di interpellare l'Ente regione in qualità di azionista della Società, affinché indichi quale tra le suddette imprese, ovvero anche entrambe, debbano ritenersi di fiducia.

In relazione a quanto sopra si prega codesta onorevole Presidenza di voler comunicare le proprie decisioni affinché si possa formulare una precisa proposta al Consiglio di Amministrazione della RAV.

In attesa di cortese riscontro..." eccetera.

A questa lettera la Regione risponde in data 8 agosto.

Sempre lo stesso oggetto: "Questa Presidenza, nel prendere atto della vostra nota del 6 agosto 1992, protocollo 1512, relativa all'oggetto, concorda con quanto rilevato dal Consiglio di Amministrazione della RAV S.p.A., circa le società Eurovie Costruzioni e Freydoz.

Tuttavia questo Presidente rileva che la Freydoz è stata interessata da vicende giudiziarie che hanno portato, tra l'altro, un cambio dell'assetto proprietario dell'azienda tuttora non consolidato.

In assenza dei necessari ed indispensabili elementi di giudizio, questo Ente non è più in grado di poter ritenere la suddetta impresa in possesso dei requisiti di affidabilità per partecipare all'esecuzione delle opere in oggetto. Pertanto il raggruppamento a cui verrà affidato il lotto n. 2 dell'Autostrada Morgex-Monte Bianco potrà costituirsi tra l'impresa capogruppo mandataria, già designata dall'azionista S.I.p.a. per il traforo del Monte Bianco del Gruppo IRI Eritecna, e l'Eurovie Costruzioni S.p.A., con sede in Issogne frazione Mure".

In data 18 agosto perveniva a questa Presidenza una lettera della Lega regionale Cooperative della Valle d'Aosta, la quale chiedeva di essere considerata valdostana per poter essere inserita tra le imprese che potevano partecipare e a cui potevano essere affidati i lavori.

In data 26 è pervenuto, sempre alla Presidenza della Giunta, un telegramma a firma della ISAF, il quale dichiarava che, a conoscenza che il 27, cioè il giorno successivo, si sarebbe proceduto all'affidamento per i lavori di costruzione del lotto 2 dell'Autostrada Aosta-Monte Bianco, ribadiva la propria disponibilità a partecipare al raggruppamento temporaneo d'imprese, avente come mandataria l'Italstrade, per l'esecuzione di tali lavori, ai sensi dell'articolo 23, 6° comma, del decreto legislativo 406/91 e nel rispetto di quanto stabilito dal Consiglio regionale valdostano alla risoluzione 2605/9 in data 4 ottobre 1991.

Il telegramma richiamava anche una lettera precedente dell'ISAF, e via fax trasmettevo al Presidente e amministratore delegato della RAV la richiesta di un approfondimento ed esame di questo telegramma e della corrispondenza richiamata.

Successivamente, il giorno 27, mi veniva comunicato telefonicamente che il Consiglio di Amministrazione della RAV non aveva proceduto agli affidamenti perché venuto in possesso di un documento che mi veniva consegnato a mano dai tre rappresentanti valdostani in seno alla RAV oltre che dal presente, cioè l'amministratore delegato, documento che sarebbe stato sequestrato dalla Polizia giudiziaria, nel quale, datato 1° luglio, veniva siglato un accordo tra l'Eurovie Costruzioni e il Consorzio Cooperative Costruzioni, in base al quale, nel caso in cui venissero affidati i lavori di questo lotto, le imprese stabilivano una ripartizione tra di loro nella misura del 66 percento alla Eurovie e il 34 percento al Consorzio Cooperative Costruzioni.

Questo mi veniva consegnato il 1° settembre, documento datato 1° luglio.

Ho richiesto immediatamente un parere al Prof. Siniscalco il giorno 2, e mi è pervenuto il giorno 3 settembre.

Ve lo vorrei leggere integralmente:

"Ho esaminato i documenti relativi all'oggetto con particolare riguardo alla scrittura privata intercorsa tra Eurovie S.p.A. e Consorzio Cooperative Costruzioni, sottoscritto il 1° luglio 1992, e la delibera del Consiglio regionale 4 ottobre 1991, che impegna la Giunta regionale ad adoperarsi perché i lavori di costruzione dell'Autostrada, a parità di condizioni, siano affidati ad imprese locali che possono contribuire alla soluzione dei problemi locali.

A seguito di questa delibera consiliare e su richiesta della RAV, in data 14 luglio, la Regione aveva indicato, il 31 luglio 1992, i criteri a cui la RAV avrebbe dovuto attenersi per la scelta delle imprese locali da includere nel raggruppamento di imprese del quale sarebbe stata mandataria l'impresa designata dal Gruppo IRI Eritecna, e in data 8 agosto 1992, su richiesta di specificazioni da parte della RAV, indicava come impresa locale la Eurovie S.p.A., essendo l'altra impresa locale, Freydoz, in condizioni di non affidabilità.

In data 27 agosto 1992 la RAV è venuta a conoscenza della scrittura privata tra Eurovie e Consorzio Cooperative Costruzioni e ne ha informato la Regione affermando che era superfluo sottolineare la gravità di tale circostanza, dovuta al fatto che sono stati assunti impegni fra le due società aventi ad oggetto l'affidamento dei lavori del lotto 2, in epoca precedente all'adozione di qualsiasi decisione da parte della RAV e dei suoi azionisti, è citata una parte del verbale della riunione della RAV, la Regione chiede una valutazione di questo accordo e vuole sapere se esso interferisce col potere della Regione.

A mio parere, l'accordo intercorso tra Eurovie e Consorzio Cooperative Costruzioni è un accordo privato tra le parti in cui esse si impegnano di intraprendere ogni iniziativa rivolta all'affidamento ivi compresa l'eventuale domanda di assegnazione di una parte dei lavori.

Questo accordo non limita le decisioni da parte della RAV né della Regione, e non ha in sé nulla di illegittimo. L'accordo anzidetto, d'altra parte, non interferisce in alcun modo con il potere regionale e con la decisione di designare l'impresa Eurovie, effettuato dalla Regione in tempi successivi.

A mio parere la Regione, ove lo ritenga opportuno, tenuto conto della delibera in Consiglio regionale 4 ottobre 1991 che deve essere rispettata, potrà confermare l'indicazione di Eurovie chiedendo alla RAV di impegnare espressamente questa società alla esecuzione integrale dei lavori che le verrebbero affidati.

Qualora Eurovie, in fase di trattativa, rifiutasse questo impegno, la questione dovrà essere sottoposta nuovamente alla Regione, la quale valuterà le circostanze ed assumerà una nuova deliberazione".

Questo è quanto. Intendo sottoporre all'attenzione della Giunta, nella prossima riunione di questa settimana, il testo di risposta, sempre alla RAV, che tenga conto del parere espresso dal consulente che abbiamo consultato.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand.

Riccarand (VA) La risposta del Presidente della Giunta è stata dettagliata e credo che abbia fornito degli elementi di valutazione, ma a mio avviso ci sono alcuni elementi che non sono stati ben chiariti.

Partirei da questo concetto di impresa di fiducia della Regione che deve essere indicata alla RAV per questo affidamento che viene fatto sulla base di procedure anomale che esistono, e che comunque bisogna rispettare.

Io sono sorpreso dal fatto che la Giunta regionale abbia dapprima ristretto il suo esame a due imprese, Freydoz e Eurovie, e poi ha scartato Freydoz dicendo che questa non poteva essere considerata impresa di fiducia perché era coinvolta in un procedimento penale...

(...voci in aula...)

...il testo della lettera dell'8 agosto 1992.

Lanivi(fouri microfono) Dato che ero stato informato dai proprietari della Freydoz della loro intenzione di non continuare l'attività, questa Presidenza rileva che la Freydoz è stata interessata da vicende societarie, non giudiziarie, societarie, che hanno portato tra l'altro ad un cambio dell'assetto proprietario dell'azienda, perché l'azienda è stata acquistata da un altro gruppo, tuttora non consolidato.

In assenza dei necessari ed essenziali elementi di giudizio, gli unici che avevo erano dei nuovi proprietari che dicevano di avere delle difficoltà a continuare l'attività; ho detto che questo ente non è più in grado di ritenere...

Riccarand (VA)Avevo sentito male, giudiziaria invece che societaria...

Mi servirebbe copia di queste quattro lettere dal 14 luglio all'8 agosto perché il resto credo che sia abbastanza influente.

Ma la situazione non cambia, perché trovandosi di fronte a due imprese e dovendo indicare un'impresa di fiducia l'Amministrazione regionale dice: l'impresa di fiducia è Eurovie e pertanto il raggruppamento va fatto tra Italstrade, indicata dalla RAV, e Eurovie.

Secondo me ha omesso però di prendere in considerazione un fatto fondamentale.

La società Eurovie è società del Gruppo Follioley, cioè società di un gruppo di imprese nei cui confronti la Regione è parte lesa in un procedimento penale importante, perché esiste un procedimento penale, di cui la Regione ha avuto comunicazione ufficiale, in cui l'impresa Follioley è imputata in quanto è stata ritenuta responsabile di una turbativa d'asta.

Come fa l'Amministrazione regionale, in una situazione del genere, ad indicare una società di Follioley, Eurovie, come impresa di fiducia.

É un fatto assolutamente incomprensibile e inaccettabile.

Ho ben presente l'obiezione che subito può essere fatta, cioè che Eurovie è una società nuova e non è una società di Follioley perché si è costituita diversamente, ha un amministratore diverso e una composizione societaria formalmente diversa.

Però anche questo è un discorso che in realtà non sta in piedi, perché il Presidente della Giunta sa, soprattutto adesso avendo avuto copia del verbale e del contratto che era stato stipulato fra Eurovie e il Consorzio Cooperative Costruzioni, che quel contratto è firmato da Giuliano Follioley.

Questa è la conferma materiale più esplicita che Eurovie è una società di Follioley, e non c'era neanche bisogno di questo elemento di prova.

Ma come fa la Giunta regionale ad indicare come impresa di fiducia un'impresa che non solo è coinvolta in una vicenda giudiziaria grave, ma che riguarda la pubblica amministrazione e nei cui confronti la Regione si trova in situazione di parte lesa?

Secondo me è una situazione del tutto inaccettabile.

Quindi credo che da questo punto di vista se la Giunta regionale, smentendo dichiarazioni fatte in passato, indicherà di nuovo Eurovie, farà un gesto inaccettabile e gravemente dannoso nei confronti dei rapporti tra la Regione e le imprese.

Questo è un primo rilievo che foglio fare, per cui, al di là del parere di Siniscalco, mi sembra che sia inaccettabile un'insistenza da parte della Giunta regionale nel senso di indicare come impresa di fiducia la S.p.A. Eurovie.

Ho ricevuto anch'io, come penso tutti i Capigruppo, questo telegramma della Società ISAF. É indirizzato a me come Capogruppo e sono andato ad esaminare gli estremi di legge che sono indicati, l'articolo 23, 6° comma del decreto legislativo 406/91 che è quello che disciplina l'affidamento degli appalti.

Effettivamente questo articolo chiarisce bene che i requisiti necessari per aggiudicarsi un lavoro in un certo lotto devono essere in capo dell'impresa che assume il ruolo di mandataria, dell'impresa principale, ma niente impedisce ad imprese più piccole di partecipare all'aggiudicazione dei lavori, anche se hanno delle categorie per cui sono iscritte di importi diversi.

Questo è scritto molto chiaramente nell'articolo 6: qualora l'impresa singola o le imprese che intendono riunirsi in associazione temporanea abbiano i requisiti di cui al presente articolo, possono associare - e in questo caso è l'Italstrade che ha i requisiti - altre imprese iscritte all'Albo nazionale costruttori, anche per categorie di importi diversi da quelli richiesti dal bando.

Qui non c'è bando ma c'è la stessa procedura.

Quindi non è vero che si possono indicare soltanto imprese tipo Freydoz e Follioley, ma anche altre imprese a livello locale che sono iscritte per importi inferiori e che, essendoci già una mandataria, Italstrade, che ha i requisiti necessari, possono essere associate.

Mi sembra che anche la richiesta fatta da altre imprese, di essere associate per livelli inferiori di lavori, sia giuridicamente ineccepibile, e alla luce di questo non capisco sulla base di quale criterio si è voluto indicare la società di Follioley.

Quindi credo che vada sicuramente modificata l'indicazione che era stata data dalla Giunta.

Questo sistema dell'affidamento sulla base di imprese di fiducia credo che sarà un sistema che verrà modificato al più presto, perché è completamente in contrasto con il criterio di trasparenza e di rigore negli appalti di importanti opere.

Qui si tratta di un lotto di 120.000.000.000 che viene dato senza una gara d'appalto.

Questi sono sistemi che sono stati introdotti proprio per facilitare queste connivenze tra imprese e mondo politico su cui è prosperato per anni tutto un sistema.

Non a caso l'ANAS e tutte le partecipazioni statali sono immerse fino al collo nell'inchiesta sulle "mani pulite", perché attraverso questi sistemi particolari, questi affidamenti, si sguazzava in una serie di giochi e di intrallazzi fra affari e politica.

Ora bisogna porre fine a questo sistema, per cui credo che sia seria la proposta, di fronte alla situazione che si è creata, all'inopportunità comunque di indicare queste società, le quali in teoria sarebbero le uniche che avrebbero i requisiti per fare delle parti consistenti delle opere, di procedere ad una gara d'appalto anche per questo lotto, come è stato fatto per gli altri.

Fra l'altro c'è da chiedersi come mai Follioley S.p.A., come allora si chiamava, non abbia partecipato neanche alla gara per l'aggiudicazione dei lotti 3, 4 e 5.

Come mai non ha partecipato alla gara di alcuni mesi fa e adesso insiste perché si abbia un affidamento a trattativa privata?

Se aveva così interesse a fare questi lavori perché non ha neanche partecipato alla gara? A meno che non avesse già le garanzie di avere comunque un lotto a trattativa privata...

Si tratta di un sistema che noi riteniamo inaccettabile.

In conclusione la proposta che noi facciamo è:

1°) valutate se non è opportuno, in questa situazione, procedere ad una gara d'appalto che garantisca trasparenza nell'assegnazione dei lavori anche per questo lotto di 120.000.000.000;

2°) se non volete seguire questa strada indicate un gruppo di imprese a livello locale che non sia comunque l'Eurovie, gruppo di imprese che possono essere indicate per determinati importi di lavoro visto che c'è comunque una mandataria in capo che è l'Italstrade, che ha i requisiti previsti per i lavori di un lotto di questo importo.