Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 337 del 14 dicembre 1973 - Resoconto

OGGETTO N. 337/73 - Disegno di legge regionale concernente: "Aumento - limitatamente all'anno 1973 - della spesa annua per l'applicazione della Legge regionale 3 agosto 1972, n. 19, recante provvidenze nel settore dei miglioramenti fondiari".

Dolchi (Presidente) - Prima di dare la parola all'Assessore Lustrissy per l'illustrazione del provvedimento, ricordo ai colleghi Consiglieri che sono allegati alla proposta di legge i pareri della Commissione consiliare permanente per l'Agricoltura e della Commissione Affari Generali e Finanze a cui vi rimanderei, dato che sono abbastanza lunghi in quanto rispecchiano varie osservazioni.

Lustrissy (DP) - Mi pare che dalla relazione sia già abbastanza illustrato chiaramente lo scopo di questo aumento richiesto per l'applicazione della legge n. 19 recante provvidenze nel settore dei miglioramenti fondiari.

Si tratta di poter assicurare il rapido esame e definizione delle pratiche giacenti presso gli uffici e l'aumento proposto viene assorbito interamente per liquidare opere già definite, opere collaudate.

D'altra parte, non ci nascondiamo anche l'esigenza e l'importanza di operare nel settore dei miglioramenti fondiari e, soprattutto, nel settore della ristrutturazione degli alpeggi e dei mayens e nella costruzione degli acquedotti rurali, perché l'importanza di questi provvedimenti è abbastanza nota.

Il provvedimento di legge presentato al Consiglio prevedeva lo stanziamento di 100 milioni in aumento per gli anni 1973 e 1974. Era già di per sé, pertanto, limitativo, ed è limitativo come intervento, a due anni; superando anche quella abitudine che da molti anni abbiamo di presentare delle leggi poliennali di spesa con dei finanziamenti che non hanno termine al fine di non...non si riesce mai a verificarne poi la validità.

In questo caso abbiamo limitato ai due anni l'intervento proposto pensando di poter smaltire con questo tutti gli arretrati che si erano cumulati in quest'anno, causa il non rinnovo delle provvidenze previste per il piano verde che già prevedevano interventi di questo genere.

La Giunta, però, in sede di riesame del provvedimento stesso sarebbe dell'avviso, e propone al Consiglio, di ridurre gli stanziamenti proposti come applicazione al solo anno 1973, rinviando poi - e già l'Assessorato ne ha fatto richiesta in sede di bilancio di previsione - la spesa prevista nel 1974 agli allegati F) del bilancio 1974 come importo.

Questo mi sembra anche abbastanza giusto, in quanto rientra anche nel concetto generale di rinviare ad un secondo momento l'esatta individuazione della spesa per il prossimo anno, per il prossimo bilancio preventivo, in modo che su questi problemi di scelta, sulla priorità delle scelte si possa meglio pronunciare poi il Consiglio regionale in sede di bilancio di previsione.

Pertanto, proporrei le modifiche che seguono:

- l'intestazione della legge dovrebbe essere modificata in questo modo: "Legge regionale n. ...: - Aumento - limitatamente all'anno 1973 - della spesa annua per l'applicazione..." il resto rimane come prima:

- all'art. 1 si modifica la prima parte, invece di "limitatamente agli anni 1973 e 1974" si modifica in "per l'anno 1973 è autorizzata" e qui continua come prima;

- all'art. 2 - invece di "limitatamente agli anni 1973/74" "limitatamente all'anno 1973".

Dolchi (Presidente) - Scusi, Lustrissy, forse è meglio che lo facciamo articolo per articolo.

Lustrissy (DP) - Ma, volevo proporle tutte, così poi dopo, magari le ripropongo articolo per articolo... (Dolchi: va bene) ...idem all'art. 3 - la maggiore spesa annua di lire 100 milioni è prevista solo per l'anno 1973 con le variazioni in aumento e le variazioni di spesa del cap. 372.

In sostanza, l'aumento dei 100 milioni proposti, per 50 milioni si provvede con l'allegato F) del bilancio di previsione del 1973 che già prevedeva 50 milioni in aumento per il finanziamento della legge stessa. E con altri 50 milioni dovuti ad un accertato aumento del capitolo 16 "Proventi della Casa da gioco di Saint-Vincent".

Comunque, sono a disposizione dei Signori colleghi per eventuali chiarimenti.

Dolchi (Presidente) - È aperta la discussione generale nella quale ha chiesto di intervenire il Vice Presidente Fosson, che ha la parola.

Fosson (UV) - Nous sommes favorables à cette loi dans le sens aussi comme a été accepté parce que, pratiquement nous avions fait certaines observations soit à la Commission de l'Agriculture pour mon compte, soit dans la Commission des Affaires Générales de la parte de nos amis du Groupe de l'UV

Je désire seulement éclaircir encore, en répétant ce que nous avons déjà dit dans la Commission, très brièvement, que nous sommes parfaitement d'accord qui faut donner une priorité à ces sommes qui viennent pour l'agriculture, surtout pour ces améliorations fonciers, parce qu'il doive avoir la priorité sur bien d'autres dépenses, que nous faisons à l'Administration régionale, et nous avions une perplexité sur la question de 50 millions pour le 1973 qui venait sur le fond de la maison des jeux de Saint-Vincent et nous a été dit, alors, déjà de la parte de l'Assesseur Lustrissy que pratiquement ce problème avait été examiné et que pour le 1973 il ne se posait pas la difficulté d'avoir cette augmentation dans ce chapitre.

Ed alors nous avons déjà donné notre avis favorable dans la Commission pour l'augmentation de 100 millions s'il y avait cette possibilité d'avoir aussi les 50 millions de la part de l'augmentation des entrées du Casino de Saint-Vincent.

Nous avions voulu être prudentiels et nous avions indiqué dans la Commission pour l'indiquer directement dans l'avis que nous portions au Conseil la question du 1974 parce que, pour les mêmes motifs que j'ai dit ce matin en parlant de la loi présentée par l'Assesseur Benzo, nous devons aller un peu lentement avant de rendre trop rigide le budget de l'année prochaine parce que les entrées, l'année prochaine elles pourront aussi diminuer en comparaison des années précédentes. Toutes les autres dépenses augmentent et alors, voilà, que nous avions indiqué vraiment ce que maintenant la Junte a accepté d'inscrire dans l'annexe F) les 100 millions aussi pour le 1974, sans approuver la loi aussi pour le 1974, de façon que quand on discutera le budget du '74 et au moment, s'il y aura les disponibilités financières, comme priorité nous devrons attendre dans l'annexe F) les 100 millions qui sont inscrit pour les améliorations fonciers.

Je m'alonge pas de plus sur ce point parce que, pratiquement, la Junte a accepté intégralement la vie que nous avons donné. Donc nous sommes favorables à cette loi dans ce sens.

Borbey (DC) - Anche noi siamo d'accordo sull'aumento, appunto, di questi titoli, sia sull'elettrificazione, acquedotti rurali e fabbricati al servizio di alpeggi e mayens, ma vorremmo pregare l'Assessorato all'Agricoltura e Foreste che tenga in debito conto il titolo 1°, cioè: "Elettrificazione rurale". Poiché se si vuole fare veramente una politica, diciamo per aiutare i contadini, riteniamo che 25 milioni all'anno per l'elettrificazione rurale sia una cosa, non dico solo insufficiente, ma sia una presa in giro perché, con 25 milioni nel territorio regionale dove all'Assessorato competente Agricoltura e Foreste ci sono domande dal 1964 che non hanno, per adesso, ancora avuto risposta e neanche forse passate nella competente Commissione, si richiede appunto che... adesso, diciamo, nella discussione odierna, sono stati aumentati il titolo II e il Titolo III ma vedo con piacere che è stata annullata, diciamo, la previsione per il 1974.

Quindi, invito l'Assessorato a tenere in debito conto tutte le domande giacenti presso l'Assessorato per l'elettrificazione rurale, dove, ad un certo punto abbiamo non solo villaggi, ma abbiamo nuclei di tipo classico, parlo non solo di Pollein e di Saint-Marcel, ma anche di Charvensod, dove tutta la collina... siamo in prossimità di una zona anche turisticamente lanciatissima quale Pila. Tutta la collina è priva di elettrificazione. Quindi, mi sembra che sia un dovere del Consiglio regionale di cercare di essere al passo, diciamo, dei tempi odierni e, quindi, non possiamo permetterci, oggi giorno, di avere zone come Reverier, Bondine, Lassaley e via dicendo, che sono a due passi da Aosta, prive di elettrificazione rurale.

Dove una gran parte, se non l'80% dei coltivatori diretti stanno circa 6/7 mesi all'anno quasi domiciliati in queste malghe, e non chiamo quasi malghe, ma le chiamo proprio come seconda abitazione, se non la prima.

Quindi, è un invito che faccio all'Assessore di tenere in debito conto questo mio invito, cosa che purtroppo in questi ultimi anni non è stato fatto.

É stato fatto, in parte, e me lo può confermare l'Assessore uscente Maquignaz, ma alcune volte, anche dietro sua dichiarazione, questa elettrificazione rurale è stata fatta in zone dove - e ripeto la sua, mi ricordo sempre, nel suo ufficio la sua dichiarazione in zone dove ci sono le ortiche davanti alle porte.

Quindi, se sono da farsi e se c'è da fare elettrificazione rurale, che venga fatta nelle zone dove i contadini lavorano ancora la terra e non in altre zone dove si fa soltanto "così". Non sto a dire altro. Ma si fa soltanto per portare dei soldi in determinati Comuni o in determinate zone dove si vuol fare del turismo e non dell'agricoltura.

Quindi, mi sembra, ed è questo l'invito che voglio fare, che 25 milioni all'anno, sia una cosa che quasi è inutile portare in bilancio regionale. Se si vuol portare un capitolo del genere "elettrificazione rurale", minimo bisogna portare una cifra sui 70/80 milioni all'anno.

Maquignaz (DP) - In Commissione avevo cercato di appoggiare la richiesta per i due anni, perché mi sembrava già più limitata che non quei provvedimenti abituali che invece non stabilivano delle date.

Però, mi rendo conto che se il problema è stato riesaminato dalla Giunta e se c'è l'impegno che questi fondi siamo previsti nel bilancio del 1974 - a mio avviso - va bene così, quindi sono d'accordo.

Vorrei solo dare una piccola precisazione a quanto diceva adesso il Consigliere Borbey per quanto riguarda l'elettrificazione rurale.

D'accordo che i 25 milioni all'anno sono pochi. E me ne rendo conto perché mi ricordo tutte le pressioni, le sollecitazioni che avevamo per le numerose richieste, che non era possibile mandare avanti proprio per questa carenza di fondi.

Devo fare presente, però, che si trattava di fondi. Cioè, noi dovevamo prendere in considerazione le domande che erano state portate avanti anche dopo l'interruzione dei finanziamenti da parte del piano verde. Quindi, noi avevamo un accumulo di domande dovute al fatto che non avevamo più avuto questa assegnazione da parte dello Stato. Quindi, con una assegnazione annuale, un po' alla volta si può far fronte, anche se mi rendo conto che i 25 milioni forse sono pochi e, nella prossima revisione di questa legge, se ne dovrà tenere conto.

Per quanto riguarda invece le richieste che erano state avanzate - mi riferisco in modo particolare alla zona di Charvensod - di cui anche se non l'ha detto, l'ha accennato il Consigliere, vorrei dire solo questo, che noi avevamo dei dubbi per quella zona.

Questi sono finanziamenti che devono servire gli elettrodotti rurali.

Perciò avevamo chiesto, in quel momento, all'Amministrazione comunale, di farci avere un elenco delle case che avevano veramente l'utilizzazione agricola e di quelle che non l'avevano.

In quella zona ci sono ville e non penso che sia opportuno spendere il denaro dell'Assessore all'Agricoltura per portare l'illuminazione gratis dove ci sono invece insediamenti di tipo diverso da quelli agricoli.

Questa risposta a noi non è pervenuta. Il motivo per cui questa domanda non è stata presa in esame in quel momento.

Borbey (DC) - Quello che ha detto il Consigliere Maquignaz corrisponde a realtà. L'unica cosa che mi stupisce è che da una domanda, che dal 1964 giace presso l'Assessorato competente non abbiamo avuto il piacere, il piacere dico, di avere un sopralluogo da parte dell'Assessorato competente per stabilire, da parte dell'Assessorato stesso, in che grado l'agricoltura nelle nostre zone superi il turismo.

Non abbiamo avuto il piacere. Abbiamo soltanto avuto il piacere di sentirci dire, sempre, conosciamo bene la zona, conosciamo bene la zona! E abbiamo un grave dubbio che le nostre richieste sono sempre state non accettate soltanto perché qualcuno, proprietario di ville, politicamente è molto vicino alla Giunta, sollecitava questa pratica poiché riteneva che, essendo molto vicino alla Giunta, poteva far pervenire dei denari in quelle determinate zone.

Ora, mi sembra strano, e ritengo, ribadisco la dichiarazione giusta fatta dal Consigliere Maquignaz, ma ribadisco che mi sembra una cosa assurda che dal 1964 ad oggi, sollecitato anche l'Assessorato competente al commercio, il quale conosceva benissimo la nostra zona e dove sul piano verde erano previsti anche 5 milioni all'anno sulla 404 mi sembra, mi sembra strano che la Giunta regionale non sappia esattamente di come sia la nostra zona, cioè è rurale o è turistica?

Ora, è una volontà politica che la Giunta deve prendere, se cioè fare stare senza luce 100 proprietari di fabbricati rurali per la paura di dare la luce a due ville. Questa è una volontà politica che la Giunta deve assumersi!

Ecco, io ribadisco questo concetto. Se, ad un certo punto, si vuol far rimanere cento proprietari agricoltori senza luce per aver paura di favorirne uno, due, che hanno le ville, allora ce lo dica chiaro e tondo, che ognuno si prende la propria responsabilità.

Dujany (DP) - Se le licenze edilizie fossero rilasciate quando ci sono i servizi questo non succederebbe!

Dolchi (Presidente) - Sempre in sede di discussione generale sull'oggetto n. 13 c'è qualcuno che chiede la parola?

Maquignaz (DP) - Solo due parole. Il Consigliere Borbey sa benissimo che il problema dell'elettrificazione rurale, come stabilisce la legge, passa attraverso una Commissione, direi, essenzialmente tecnica.

Lo sa benissimo che si è fatta una graduatoria dove si è esaminato, naturalmente, le necessità più impellenti di queste varie richieste. Quindi, nessuna discriminazione, lo posso dire con tutta tranquillità, e i tecnici lo possono confermare; mentre invece avevamo quella perplessità.

É chiaro che noi conosciamo la zona ed è chiaro che vedevamo le ville. Quindi, noi aspettavamo da parte del Comune che ci dicesse: "Vogliamo la luce in questi tipi di mayens e non la vogliamo negli altri dove ci sono le ville".

Questo il Comune non lo ha mai fatto, questo è il motivo per cui la pratica è rimasta lì. Faccio, però, presente che noi facciamo anche adesso delle pratiche del 1965/66.

Quindi, se la richiesta è arrivata nel 1964, teniamo presente che non c'erano fondi. Quindi, è normale che quando noi non abbiamo portato avanti quella richiesta perché era mancata questa precisazione da parte dell'Amministrazione comunale, noi non è che abbiamo passato delle altre del 1969 o del 1970. Perché siamo ancora molto indietro per le domande. Ecco perché dicevo, a mio avviso è giusto, quando rivediamo la legge, di tenere in conto di questa carenza e di aumentare un po' il bilancio per questa voce.

Dolchi (Presidente) - Ci sono altri che chiedono la parola in sede di discussione generale sull'oggetto n. 13?

Possiamo considerare chiusa la discussione generale? Chiusa la discussione generale. L'Assessore vuole la parola per concludere? Possiamo passare la parola all'Assessore.

Lustrissy (DP) - Ho già proposto le variazioni. Intestazione della legge: "Limitatamente all'anno 1973" invece che 74. Poi, ad ogni articolo, farò le altre.

Dolchi (Presidente) - Ci sono dichiarazioni di voto? Si passa alla discussione articolo per articolo.

Art. 1 - Per gli emendamenti la parola all'Assessore Lustrissy.

Lustrissy (DP) - All'art. 1, invece che "limitatamente agli anni 1973/74" si sostituisce con "per l'anno 1973 è autorizzata la maggiore spesa di Lire 100 milioni". Poi continua come prima.

Dolchi (Presidente) - C'è qualcuno che chiede la parola? Ritenete, colleghi Consiglieri, che si debbano mettere in votazione le variazioni o che si possa, visto che c'è un consenso unanime sulle variazioni che sono imposte da questa decisione di limitare ad un anno, si possa mettere in votazione solamente l'articolo già corretto? Siamo d'accordo? Credo che non ci siano difficoltà anche da parte della Segreteria.

Mettiamo in votazione l'articolo così come viene corretto dalla proposta di emendamento. Pertanto, come ha detto l'Assessore Lustrissy, la prima riga dell'art. 1 risulta "per l'anno 1973 è autorizzata la maggior spesa di....".

Se siete d'accordo su questa formulazione dell'art. 1 siete pregati di alzare la mano.

Grazie. Ci sono contrari? Ci sono astenuti? Il Consiglio approva all'unanimità. - Con 28 presenti e votanti è approvato l'art. 1.

Articolo 2.

Lustrissy (DP) - Anche qui, alle prime righe "limitatamente agli anni 1973/74" sono sostituite da "limitatamente all'anno '73 le spese annue".

Dolchi (Presidente) - Ci sono osservazioni o richieste di ulteriori chiarimenti? Allora metto in votazione, con la variazione proposta, l'art. 2. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano? Chi non è d'accordo? Chi si astiene? Il Consiglio approva.

Articolo 3.

Lustrissy (DP) - Qua leggo la nuova formulazione; di buona parte dell'articolo ci sono molte correzioni.

La maggiore spesa di Lire 100 milioni graverà sull'apposito capitolo 372 della parte spesa del bilancio preventivo della Regione "Provvidenze nel settore dei miglioramenti fondiari per l'anno 1973. A tal fine lo stanziamento del capitolo stesso è aumentato di lire 100 milioni. Al finanziamento della maggiore spesa di cui sopra" e continua come nel testo precedente.

É stata chiara la lettura. Avete visto, automaticamente, quali sono state le parole e le righe soppresse. Ci sono ulteriori chiarimenti?

Dolchi (Presidente) - Allora metto in votazione l'art. 3 come risulta dalla lettura fattavi dall'Assessore Lustrissy. Chi è d'accordo è pregato di alzare la mano. Chi non è d'accordo? Chi si astiene? Il Consiglio approva all'unanimità.

Articolo 4 - L'articolo 4 prevede anche la dichiarazione di urgenza. Metto ai voti. Chi è d'accordo? Chi non è d'accordo? Chi si astiene? Il Consiglio approva all'unanimità. Si passa alla votazione segreta.

Per l'oggetto n. 13 - Presenti e votanti: 28. Maggioranza 15, voti favorevoli 27, voti contrari uno.

Il Consiglio approva.