Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3489 del 29 giugno 1992 - Resoconto

OGGETTO N. 3489/IX Sospensione dello sdoganamento delle autovetture Mercedes. (Interpellanza)

Presidente Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Chiofalo e Limonet:

Interpellanza Venuti a conoscenza che in data 15 giugno u.s., con fax inviato alla Società Cenda Autoporto, di sospendere lo sdoganamento delle autovettura "Mercedes";

i sottoscritti Consiglieri regionali

interpellano

l'assesore competente per conoscere:

- se la notizia corrisponde al vero;

- se affermativo, quali sono le motivazioni della sospensione;

- quali sono i provvedimenti che si intendono adottare dato il grave danno che comporterebbe per i cittadini valdostani sia dal punto di vista economico che di quello occupazionale.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Chiofalo, ne ha facoltà.

Chiofalo (DC) Signor Presidente della Giunta, i motivi che ci hanno spinto a presentare questa interpellanza sono stati in primo luogo la preoccupazione del mancato introito per il bilancio regionale. Non appena avuta la notizia, ufficiosa, di cui chiediamo conferma, ci siamo preoccupati del mancato introito nelle casse regionali, introito che si era acquisito da poco tempo, ma che doveva andare avanti. Credo dobbiamo fare di tutto perché lo sdoganamento delle Mercedes continui all'autoporto per il semplice fatto, evidente, dell'introito che ne deriva.

Ho delle cifre, cifre che non sono di poco conto. Dal primo luglio 1991 al 31 dicembre 1991 abbiamo incassato 33 miliardi netti. In data 11 giugno 1992 è stato sospeso lo sdoganamento delle autovettura Mercedes all'autoporto di Aosta, dietro telegramma inviato alla ditta autotrasportatrice e alla ditta che cura lo sdoganamento in Italia. Non sappiamo per quali motivi c'è stata la sospensione dello sdoganamento.

Siamo preoccupati di avere un grave danno economico, e anche un danno occupazionale, sappiamo che un totale di sei unità di addetti seguiva le procedure di sdoganamento.

Per questi motivi, Signor Presidente, vogliamo che l'esecutivo si attivi affinché venga no ripristinate le operazioni di sdoganamento delle vetture Mercedes all'autoporto.

Speriamo che il Presidente della Giunta o l'Assessore competente nella risposta che ci daranno, comunicheranno qualche buona notizia.

Sappiamo che con la fine del 1992 verranno a cadere le barriere doganali e un forte gettito, un introito di 450 miliardi verrà a mancare nelle casse delle regione.

Riteniamo quindi giusto che si possa sfruttare in pieno quello che avevamo ottenuto con l'importazione della Mercedes. Resto in attesa di una risposta, riservandomi una replica nel valutare quanto si verrà a dire.

Presidente Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

Lanivi (GM) La ditta che faceva l'autotrasporto dei mezzi Mercedes in passaggio ad Aosta, alla sua dogana, in una comunicazione interna, quindi noi non abbiamo nessuna comunicazione ufficiale, in una comunicazione interna tra uffici diversi di una stessa ditta di autotrasporto, dichiarando inaccettabili le prese di posizione dell'autoporto e della Cenda, decide di non far più passare i mezzi Mercedes dalla Valle d'Aosta. Questa è la prima notizia, la seconda notizia è che in data 25 giugno, e credo tutto sia riconducibile a questo fatto, ci è arrivata comunicazione ufficiale che la CEE, con comunicazione in data 1° giugno indirizzata al Ministro degli Affari Esteri, informava il governo di aver avviato la procedura prevista dall'ex articolo 93 paragrafo 2 del trattato nei confronti degli aiuti in oggetto per i motivi esposti. Cioè veniva contestata al governo nazionale, perché questo è il diretto interlocutore della CEE, la deliberazione della Regione Valle d'Aosta e quindi si avanzava richiesta di revoca di quella convenzione perché prevede aiuti non compatibili con la comunità Europea.

Su questa altrettanto complessa vicenda è chiaro che l'interesse della Regione si manifesta in questo modo:

- vi è un interesse ad avere rapporti con la Mercedes.

- vi è un secondo interesse a che gli autoveicoli passino dalla Valle d'Aosta.

Ci stiamo attivando, se questa è la preoccupazione del Consigliere Chiofalo, perché questo passaggio possa essere garantito in futuro, studiando strumenti di intervento che superino le difficoltà che attualmente abbiamo a livello europeo.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Chiofalo, ne ha facoltà.

Chiofalo (DC) Non ci possiamo ritenere soddisfatti della sua risposta. Perché niente ancora è stato fatto per vedere se qualcosa non funziona tra le due società per far sì che si continuino a sdoganare qui le vetture. Indubbiamente sarà successo qualcosa che neanche la Giunta, sa ancora precisamente. Questo sinceramente dispiace e preoccupa, perché non sarà una cosa che si risolverà immediatamente o in un prossimo futuro, secondo me sarà una cosa che andrà per le lunghe, nel frattempo passeranno i mesi, arriverà il momento che non varrà più il discorso dello sdoganamento e quindi scompare l'IVA di importazione. L'incasso nel periodo fino all'11 giugno è stato di 80 miliardi, andremo a perdere altri 50 miliardi, se è così quantificabile l'importo fino al dicembre 1992.

Abbiamo sentito dire, che è ancora più preoccupante, che la CEE ha ricorso per far revocare la delibera della convenzione con la Mercedes. Noi andiamo incontro ad una entrata in meno di 450 miliardi rispetto al 1991. Infatti sono 496 miliardi lordi. Se scompare l'Iva di importazione che si quantifica in 450 miliardi, rimanendo lo sdoganamento qui in Valle d'Aosta poteva rimanere l'IVA commerciale che si quantifica in una cifra superiore, a mio parere, ai 450 miliardi.

Non si dice con chiarezza che cosa si intende fare di fronte ad una cosa così importante per la nostra economia, per poter andare avanti a risolvere i problemi della Valle d'Aosta, che sono tanti.

Spero che in un prossimo futuro il Presidente della Giunta e l'esecutivo ci diano risposte più concrete.

Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Limonet, ne ha facoltà.

Limonet (DC)Solo per dire che non sono soddisfatto della risposta. Il Presidente ci ha fornito dei dati relativi alla corrispondenza che ha avuto seguito al fatto, ma in definitiva non dice nulla di nuovo per farci sperare che la situazione si modifichi e ritorni a normalizzarsi. Più precisamente siamo fermi al 15 giugno, data in cui la Mercedes ha cominciato a sdoganare da altre parti d'Italia. Da allora perdiamo come Valle d'Aosta la bellezza di circa 400 milioni al giorno. Il collega Chiofalo ha già segnalato l'entità e la gravità del fatto, non starò a dire altro su questo.

Vorrei riprendere il passaggio del Presidente Lanivi che è comparso in un articolo della Stampa, che diceva: "Non vorrei che dietro questa storia ci fossero pressioni di qualcuno per qualche secondo fine". Parole che non lasciano dubbi e che tendono a scaricare su altri le responsabilità del fatto.

Cari Consiglieri, spettabile pubblico e tribuna stampa, credo che a tutti sia sempre stato chiaro chi era contro e chi era a favore dell'affare SDS Mercedes.

Non credo che si possano attribuire all'operato della scorsa maggioranza fatti come il ricorso CEE, onestamente spero che non sia neanche frutto dell'allora minoranza, altrimenti a questo punto avremmo toccato il fondo. Ma tutte le altre iniziative, come le interpellanze, le interrogazioni ed in particolare la mozione che voleva l'abrogazione della convenzione con la SDS, sono tutte di matrice della ex minoranza, che ora è diventata maggioranza; lascio a voi amici Consiglieri pensare alla credibilità che questa maggioranza può godere all'interno della Mercedes.

Pertanto il gruppo consigliare della Democrazia Cristiana invita gli amministratori competenti ad adoperarsi per recuperare questa credibilità persa.

Come minoranza ci riserviamo di ritornare sull'argomento affinché vada a buon fine, non faremo interpellanze, o interrogazioni o mozioni contro, poiché vorremmo che i 400 milioni al giorno tornassero nelle casse dei valdostani.

Presidente Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

Lanivi (GM) Per fatto personale, perché il Consigliere Limonet ha dato delle interpretazioni su cose che ho detto io, volevo fare queste precisazioni.

Io non smentisco mai perché lascio liberi i giornalisti di scrivere tutto quello che vogliono e non ho mai cercato di piegare nessun giornalista alle mie voglie, permetto loro di scrivere anche i "tra vigolette", per non accettare un certo modo di aprire delle polemiche che lasciano solo nell'opinione pubblica la sensazione di disordine e di confusione. Non l'ho mai fatto anche quando vi sono state critiche molto pesanti nei miei confronti, ho lasciato alla responsabilità di chi scrive, non ho mai richiamato nessun giornalista per cose che ha scritto su di me né in bene, né in male.

Ciò detto se può servire la mia precisazione serve solo a dire che volevo tutelare gli interessi della regione rispetto a probabili, eventuali pressioni che si potessero esercitare in un momento in cui avevo assunto da pochissimi giorni la responsabilità di guidare questo governo. Primo punto. Secondo punto: sulle decisioni maturate in seno alla CEE che datano del 1° giugno 1992, 10 giorni prima della mia elezione e dell'elezione di questo governo nulla è stato fatto per indirizzare la CEE in termini contro la Valle d'Aosta, sarebbe anche un insulto alle autorità europee. Quello che ho voluto segnalare adesso è l'obiettiva difficoltà e le conseguenze di una situazione che cercheremo di superare, perché ho detto: abbiamo un interesse al rapporto con la Mercedes, abbiamo interesse a che i mezzi Mercedes passino per la valle d'Aosta. Comunque dato per fatto e non per scendere in polemica, sul risultato del 1° giugno a livello CEE, di questo non si può accusare questo Governo regionale.