Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3488 del 29 giugno 1992 - Resoconto

OGGETTO N. 3488/IX Sospensione dell'avvio dei lavori sul tronco autostradale Morgex-Courmayeur. (Interpellanza)

Presidente Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Riccarand:

Interpellanza rilevato che, in data 7 giugno 1992, i Consigli comunali di Morgex, Pré-Saint-Didier e la Thuile hanno approvato, all'unanimità, un ordine del giorno con cui chiedono alla Giunta regionale ed alla RAV S.p.a di "sospendere ogni atto amministrativo teso all'appalto dei lavori autostradali del tronco Morgex-Traforo";

Richiamati i documenti dell'Associazione di Entrèves, del Comitato di Dolonne, dell'Associazione Operatori turistici del Monte Bianco, dei ristoratori iscritti all'associazione Commercianti di Courmayeur, dei titolari di Bar iscritti all'associazione Commercianti di Courmayeur, della sezione dell'Union valdôtaine di Courmayeur, della sezione P.S.I di Courmayeur, degli ADP della Valdigne, che chiedono una radicale revisione del progetto esecutivo del tronco autostradale Morgex-Courmayeur;

Richiamata altresì la mozione di Consiglieri Bich e Riccarand, presentata il 21 maggio 1992 e non ancora discussa dal Consiglio regionale

il sottoscritto consigliere regionale del Gruppo Verde Alternativo

interpella

il Presidente della Giunta regionale per sapere:

1) quali provvedimenti sono stati assunti per sospendere gli atti relativi all'appalto dei lavori autostradali del tronco Morgex-Courmayeur;

2) se la Giunta si è costituita in giudizio nel merito del ricorso al TAR del Lazio presentato da numerosi cittadini della Valdigne contro il progetto del tronco autostradale Morgex-Courmayeur e se l'avvocato designato dalla regione ha avuto disposizioni per intervenire a tutela degli interessi dei cittadini della Valdigne o contro di loro;

3) che cosa intende fare per impedire l'avvio di lavori sul tronco autostradale Morgex-Courmayeur che impedirebbero un riesame dell'attuale progetto sbagliato e dannoso.

PresidenteHa chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA)Una cosa si può dire di certo rispetto al progetto di autostrada del Monte Bianco: per quanto riguarda il tronco Morgex -Tunnel del Monte Bianco la situazione è di confusione più totale.

C'è un progetto che viene contestato dai comuni più direttamente interessati, c'è stato un ordine del giorno dei consigli comunali di Morgex, Pré-Saint-Didier e di Courmayeur, nell'interpellanza avevo sbagliato, avevo messo la Thuile, ma è Courmayeur, in cui all'unanimità si chiedeva alla Giunta regionale e alla Rav di sospendere ogni atto amministrativo teso all'appalto dei lavori autostradali del tronco Morgex-traforo. C'è una protesta molto netta, molto aperta da parte degli abitanti di Entrèves che sarebbero fortemente penalizzati da questo progetto, perché l'autostrada sbucherebbe ad Entrèves e non si sa esattamente ancora come verrebbe risolto in problema del collegamento tra Entrèves ed il tunnel del Monte Bianco. Faccio presente che il progetto approvato è un progetto che parte da Morgex, Commercianti di Courmayeur, dagli operatori turistici ai ristoratori e titolari di bar.

Ci sono stati anche dei pronunciamenti su questo progetto da parte di forze politiche; la sezione dell'union valdôtaine di Courmayeur ha detto che il progetto non va bene, e che deve essere completamente rivisto. Direi anche che i Consiglieri dell'Union Valdôtaine di minoranza nel comune di Courmayeur hanno anche chiesto al comune di assumere un provvedimento di revoca di tutte le approvazioni fatte finora dal comune relativamente a questo progetto.

C'è stata una presa di posizione della sezione del P.S.I di Courmayeur, molto critica, rispetto al progetto. Gli ADP della Valdigne si sono occupati della questione, ci sono state due pagine intere sul giornale degli ADP con anche un documento che chiede una radicale revisione del progetto esecutivo del tronco autostradale Morgex-Courmayeur.

C'è un ricorso al TAR del Lazio presentato da numerosi abitanti della Valdigne ed in particolare di Entrèves, anzi ci sono tre ricorsi al Tar, presentati in tempi diversi, ma che hanno tutti lo stesso oggetto che è questo progetto.

Non ho visto la bozza di piano paesistico, ma da quello che mi è stato detto, nella stessa bozza di piano paesistico vengono prospettate delle soluzioni alternative rispetto al tracciato della autostrada Morgex-Courmayeur. Esistono incognite grossissime per quanto riguardano punti molto delicati di questo tracciato, la questione di Dolonne, nel modo con cui questo progetto va ad interferire nelle sorgenti di acque minerali nella zona di Dolonne, il modo con cui questo progetto va ad interferire con tutta la zona di Entrèves.

In presenza di questa situazione, per non trovarsi in una situazione Signayes bis, cioè, con lavori che vengono avviati con tempi che poi dovrebbero essere rispettati, con imprese che hanno comunque investito personale, opera e macchinari in determinate opere, bisognerebbe intervenire adesso, perché se si aspetta domani, sarà troppo tardi. E allora questa interpellanza che è stata presentata per avere una prima risposta da parte della Giunta, ma agli atti dei lavori di questo Consiglio c'è una mozione che è stata presentata già da un paio di mesi dal sottoscritto e dal Consigliere Bich, che chiedeva le stesse cose, cioè l'intervento concreto da parte della Giunta per bloccare questa situazione.

Noi chiediamo di sapere cosa la Giunta regionale ha fatto per evitare che in questo periodo andassero avanti delle scelte, delle decisioni, dei comportamenti che potrebbero pregiudicare decisioni successive e che potrebbero pregiudicare una revisione sostanziale di questo progetto, che è un progetto sciagurato sotto tutti i punti di vista. Noi chiediamo di sapere quali iniziative ha assunto la Giunta regionale nei confronti della Rav, Rav che ha avuto una sensibilità così alta da mettere in atto una procedura di aggiudicazione degli appalti, lo stesso giorno il 10 giugno in cui si nominava la nuova Giunta regionale, non ha neanche avuto la sensibilità, nonostante ci fosse una richiesta formale da parte dei tre comuni più direttamente interessati per una sospensione delle procedure d'appalto, non ha neanche avuto la sensibilità di rinviare l'apertura delle buste. Che significato abbia poi questa apertura delle buste, non lo so, perché ufficialmente comunicazioni non ne ho avute, non so quali siano le notizie della Giunta, dagli organi di stampa si è sentito parlare di aggiudicazione provvisoria che deve essere vagliata e sorretta da documentazione, che potrebbe poi portare ad una aggiudicazione definitiva.

Sta di fatto che siamo in una situazione di forte incertezza, di procedimenti che evidentemente la RAV cercherà di portare avanti per porre tutti di fronte al fatto compiuto, per cui se si vuole intervenire bisogna farlo adesso.

Nell'interpellanza viene affrontato anche il problema del ricorso al Tar. Ripeto, ci sono tre ricorsi: uno è stato presentato da una società privata, che ha degli interessi economici nella zona di Entrèves e sentiva la necessità di tutelarsi rispetto ai provvedimenti di occupazione d'urgenza dei terreni, gli altri due ricorsi sono stati presentati da una serie di persone che risiedono nella zona di Entrèves o della Valdigne, che sono direttamente interessate rispetto al progetto dell'autostrada e che hanno poi un interesse indiretto dal punto di vista ambientale.

A queste persone si sono affiancate anche la Lega per l'ambiente e la CODACONS per un discorso di carattere ambientale.

Rispetto a questi ricorsi evidentemente l'atteggiamento dell'Am-ministrazione regionale non è scontato in partenza, esso può essere di affiancarsi ai cittadini che ricorrono per difendere i loro diritti oppure di mettersi contro questi cittadini a difesa degli interessi della RAV e di chi vuole fare l'autostrada.

In realtà la risposta al punto due sull'atteggiamento della regione l'ho già avuta, perché c'è stata una udienza al Tar del Lazio alcuni giorni fa, e l'avvocato della Regione, credo che sia il sig. Romanelli, ha già assunto posizione. Non so quali istruzioni avesse avuto dalla Giunta, comunque ha assunto una posizione chiaramente contro i ricorrenti, contro gli abitanti che hanno fatto ricorso.

Vorrei capire se alla base di quell'atteggiamento c'è solo una prosecuzione burocratica di atteggiamenti precedenti oppure c'è stata una precisa indicazione da parte della Giunta: comunque vorrei sapere cosa ne pensa la nuova Giunta regionale rispetto al comportamento dell'avvocato in sede di Tar.

Ultima cosa vorrei sapere che cosa intende fare a partire da oggi la Giunta regionale per impedire che si crei una situazione Signayes 2, per impedire che si crei una situazione in cui diventa impossibile, complicato intervenire e per fermare invece le cose in questo momento, in cui è possibile studiare tutte le alternative possibili.

PresidenteHa chiesto la parola il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

Lanivi (GM)Cerco di interpretare il senso di una interpellanza, il Consigliere regionale è poi libero di apportare delle precisazioni rispetto ad una mia possibile interpretazione della sua interpellanza.

Io credo che lo stesso Consigliere Riccarand si renda conto che non si abbia in questo momento possibilità di operare miracoli; cioè la Giunta eletta il 10 giugno ha poco più di 18 giorni di vita, e quindi solo un minimo di conoscenza di problemi, e di rapporto con quanti sono interessati con queste decisioni. Ciò rende impossibile oggi fornire delle risposte che sarebbero piacevoli per l'interpellante, ma non sarebbero allineate e coerenti con quel minimo di senso di prudenza e di capacità di agire, conoscendo la sostanza delle cose che ci viene richiesta.

In questa fase cosa si è cercato di fare? Di non assumere atteggiamenti che non fossero precedentemente verificati nella loro possibilità di attuazione, e soprattutto si è cercato di sentire le parti interessate.

E' evidente che il problema sia complesso e che siamo in tempi maledettamente ristretti, e che certe cose è chiaro che potevano essere assunte in momenti più tranquilli e con più calma; oggi diventano estremamente urgenti, pressanti, e comunque una decisione la dovremo assumere.

Vorrei solo fare alcune precisazioni, sperando di dare all'interpellante ulteriori elementi per fare ulteriori considerazioni.

La prima: sul progetto iniziale di collegamento tra il Tunnel del Monte Bianco e Morgex sono state fatte numerose critiche e osservazioni sia da parte di associazioni, che da parte delle amministrazioni interessate. Tant'è che in data 4 marzo la presidenza della Giunta, con l'Assessorato ai lavori pubblici, aveva indetto un incontro con i rappresentanti della Rav e dei comuni, dal quale sono emersi problemi relativi alla realizzazione di tale opera. E' stata costituita una commissione tecnica mista, per l'esame della compatibilità rispetto al progetto esecutivo di alcune proposte di modifica avanzate dai rappresentanti delle amministrazioni locali. Queste proposte di modifica riguardavano:

a) il viadotto di Monbardon,

b) la trincea di uscita di Pallusieux;

c) l'uscita di Courmayeur sud con la statale 26 e lo svincolo di Entrèves;

Questa commissione tecnica, che molti hanno definito trilaterale, era composta da rappresentanti della Rav e della Spea per gli aspetti di direzione dei lavori e di progetto, dalla Regione, Ingegner Maioni e dai Comuni, professor Leoni. La commissione ha espresso parere favorevole, (c'è la documentazione allegata), per la compatibilità di tre delle quattro proposte avanzate dall'amministrazione comunale. Rimane esclusa la possibilità di variare nel senso indicato dall'amministrazione comunale il viadotto di Monbardon, per il quale si dice, non pare praticabile prevedere delle quote più basse per le ripercussioni che le stesse avrebbero sull'intero tracciato.

Rispetto poi alle domande presentate al punto due, si chiede della costituzione in giudizio nel merito del ricorso al Tar del Lazio presentato da numerosi Cittadini. La Giunta regionale - poi riferirò anche la data ed il numero delle deliberazioni - si è costituita in giudizio rispetto a tutti e tre i ricorsi presentati al Tar del Lazio, i due ricorsi della Lega per l'Ambiente ed del CODACONS e un ricorso della Prevert e della Prevertel. La costituzione della Regione è stata fatta con delibera del 2 marzo 1992 n. 2346, la seconda Lega per l'Ambiente e CODACONS del 9 aprile 1992 n. 3750 e la Prevert in data 24 aprile n.9145.

Da notizie che ci sono ufficiosamente state formulate, pare che il Tar del Lazio abbia respinto la richiesta di sospensiva avanzata dalla Lega Ambiente, mentre per il ricorso Prevert è stata dalla Rav ottenuta una ricomposizione della vertenza.

Queste sono le notizie ufficiose che abbiamo ricevuto. Per quanto riguarda l'atteggiamento dei Comuni con i quali abbiamo in programma un incontro per la definizione degli atteggiamenti dei Comuni rispetto alla proposta elaborata dalla commissione trilaterale, voglio segnalare all'interpellante le posizioni dei comuni di Courmayeur, Pré-Saint-Didier et Morgex, rispettivamente in data per quello di Pré-Saint-Didier del 19 giugno 1992, la lettera che ho in fotocopia è stata inviata alla Rav, non alla Presidenza della Giunta, e testualmente dice, a firma del Sindaco: "A seguito consigli elaborati di varianti nel tratto autostradale in oggetto esprimo soddisfazione mia personale e della amministrazione che presiedo per il buon grado di accoglimento delle proposte delle varianti migliorative sul territorio di Pré-Saint-Didier, con l'occasione formulo vivissime raccomandazioni a codesta spettabile direzione perché si attivi affinché i lavori di costruzione del tronco autostradale siano avviati al più presto, e l'entrata in esercizio del raccordo avvenga nel minor tempo possibile".

Per quanto concerne il Comune di Morgex, l'amministrazione comunale dopo aver detto che, la lettera a firma del sindaco è stata inviata alla Rav e per conoscenza al Presidente della Giunta, "si comunica che la scrivente amministrazione non è assolutamente soddisfatta della decisione adottata relativamente al viadotto di Mombardon" aggiunge che "si auspica che in fase esecutiva tale decisione venga riesaminata, prendendo in considerazione il possibile abbassamento del viadotto di almeno 8 metri." Considerazioni finali: "Preso atto dell'avvenuto svolgimento della gara di appalto del tratto Morgex-Courmayeur si chiede che i lavori vengano consegnati ed iniziati con sollecitudine al fine di limitare per quanto possibile i disagi che questo comune dovrà subire all'apertura del tratto Aosta-Morgex.

Infine per quanto riguarda il comune di Courmayeur è stata indirizzata al Presidente della Giunta regionale e all'amministratore delegato della Rav, Franco Colombo, la lettera dove dopo "aver espresso soddisfazione per l'accoglimento della richiesta da noi formalizzata nel corso della citata riunione, mi corre l'obbligo di segnalare che quanto prima sarà convocata la nostra commissione autostrade per verificare i progetti consegnatici". Si chiede poi, questa lettera è datata 22 giugno, che venga convocato un incontro tra Amministrazione regionale, i comuni interessati e la Rav per siglare un documento trilaterale di impegno per la realizzazione di quanto riportato nel documento tecnico e per il quale non si ritiene sufficiente il comunicato stampa diffuso dalla RAV in data 10 giugno 1992.

Altri argomenti sono quelli sollevati dall'interpellante e riguardano le sorgenti che sarebbero interessate dal progetto del tracciato autostradale, ancora altri i problemi per cui dobbiamo compiere delle verifiche. E' un discorso emerso in questi ultimi tempi, la possibilità di realizzare una alternativa camionabile, per cui si tratta di verificare l'atteggiamento delle autorità francesi rispetto a questo problema.

Come credo i Consiglieri sapranno è un tema pieno di problemi, è una situazione che si eredita in stato avanzato di lavori, rispetto al quale in brevissimo tempo la Giunta e la maggioranza assumeranno le posizioni politiche che potranno prima essere verificate in sede delle competenti commissioni regionali.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) Io non sono soddisfatto della risposta del Presidente della Giunta.

Mi sembra che non ci sia chiarezza su quello che si vuol fare su questo che pure è un problema decisivo ed importante. E' una delle scelte più importanti che dobbiamo fare sull'assetto del territorio della nostra Regione. Qui, da una parte, il Presidente della Giunta ha indicato una serie di atti burocratici, che riguardano lettere dei sindaci, deliberazioni di Giunta, commissioni miste eccetera. Concludendo si dice che ci sono una serie di problemi aperti, l'alternativa della camionabile, i problemi dell'interferenza dell'autostrada con le sorgenti della fonte Vittoria eccetera.

Io non capisco bene che cosa vuol fare la Giunta in questo campo. Bisogna rendersi conto che, se si lasciano andare avanti le cose così come stanno adesso, non si toccherà più niente su quel progetto. Quel progetto andrà avanti così come è stato approvato fin'ora.

Anche queste modifiche di cui si parla, della commissione eccetera, a quale variante mai hanno dato origine? Esiste un atto che approva una variante Pallusieux? Una variante Val Veny? Esiste un atto formale attestante la decisione di modificare di tanto il progetto precedente? Non esiste. Ci dice Marcoz che non sono varianti. Che cosa sono allora?

Sono dei camuffamenti rispetto alla situazione precedente? Se non sono varianti che cosa sono? Dei miglioramenti.

Ci sono comuni che chiedono di abbassare il viadotto di otto metri; se si fa una variante di 8 metri, bisogna approvare una variante di 8 metri, se no i metri rimangono quelli che sono. Se si cambia di 8 metri bisogna approvare una variante nel progetto, e qui non c'è nessuna variante. Le opere stanno per essere aggiudicate, i lotti stanno per essere aggiudicati, i lavori stanno per essere assegnati sulla base di un progetto che tutti dicono che non va bene.

Un progetto che è poco più di un progetto di massima. Un progetto che non è mai stato sottoposto a verifica di impatto ambientale, che non è completo, perché arrivato a Val Veny qualcuno ci deve spiegare cosa succede? Un progetto che se realizzato così com'è oltre ad una serie di conseguenze negative sul piano ambientale, pone immediatamente il problema del raddoppio del tunnel del Monte Bianco.

Allora cosa fa la Giunta regionale? La domanda è politica, non è di tipo tecnico. Vuole fermarsi un attimo su questa cosa, finché non sono ancora stati dati formalmente i lavori alle imprese, finché non scattano i meccanismi di revisione prezzi, non si innesta tutto un meccanismo che poi diventa difficile fermare. Abbiamo pochi giorni a questo punto, se si vuol fermare. Allora si può parlare di camionabile, si può vedere se si può passare da una parte invece che dall'altra, si può vedere tutto. Ma se si vuole rivedere tutto ci si deve fermare. Allora io mi chiedo: c'era una occasione d'oro, da parte della Giunta regionale, ed era il fatto che la settimana scorsa si discuteva al Tar del Lazio di una richiesta di sospensiva. Sospensiva non vuol dire cambiare tutto, vuol dire sospendere. Mi chiedo perché la Regione è andata in quella sede a dire che la sospensiva non andava fatta. Perché è stata la regione la prima a dire che non andava fatta, l'ha detto tramite il suo avvocato.

Ora la sospensiva sappiamo essere un atto poco significativo sul piano di un iter di un tribunale amministrativo, perché i Tar non concedono molto facilmente la sospensiva, la discussione in merito avverrà tra qualche mese. Nel frattempo cosa succede? Cosa fa la Giunta regionale? Non capisco perché non è stata colta quell'occasione per fermarsi un attimo. Bastava che la regione si affiancasse ai cittadini e dicesse che le incognite indicate sono tali, che i problemi ci sono, che si intendeva fermarsi per riflettere. Non capisco cosa si vuol fare.

Non ho capito dalle parole del Presidente della Giunta cosa vuole fare la Giunta regionale rispetto a questo problema. Non vorrei si andasse avanti per inerzia, per così dire per eredità, che però non si voglia modificare, perché è comodo dire di aver ricevuto una eredità. Oggi si ha la possibilità, non domani, oggi, di modificare la situazione. Se la si vuole modificare vanno fermate le cose, se non si fermano significa che le cose vanno bene come stanno. Allora non bisogna girarci intorno.

Mi riservo di ritornare sull'argomento nelle prossime riunioni del Consiglio regionale, però sappiate che la situazione è questa.