Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 3423 del 20 maggio 1992 - Resoconto

OGGETTO N. 3423/IX Problematiche che ostacolano la definizione degli aspetti retributivi spettanti al personale dell'USL per l'anno 1990. (Interpellanza)

Presidente Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Louvin.

Interpellanza Con la deliberazione n. 5500 del 1991 la Giunta regionale ha stabilito, fra l'altro:

- l'obbligo di controllare con mezzi oggettivi il plus orario reso in regime di incentivazione delle produttività;

- l'infungibilità tra il plus orario in regime di incentivazione e l'orario ordinario e straordinario;

- l'obbligo di controllo a posteriori dell'attività svolta a titolo di plus orario.

Con successivo provvedimento, l'attività di controllo è stata sostanzialmente interrotta ed è stato demandato ad un "Collegio tecnico" l'incarico di formulare proposte operative per la definizione delle problematiche che non hanno consentito e non consentono all'USL di definire gli aspetti retributivi spettanti al personale per l'anno 1990.

Il sottoscritto Consigliere regionale

Interpella

l'Assessore alla Sanità ed Assistenza Sociale per sapere:

- in quale misura ed in base a quali criteri sono state pagate le incentivazioni per l'anno 1990;

- quali somme e con quali criteri sono state pagate ed in che data le incentivazioni relative agli anni 1991/92;

- da chi è svolto e a che punto è giunto l'esame dei piani di lavoro delle diverse Unità Operative per l'attribuzione del plus orario per 1991;

- se vi sono stati rilievi e di che natura da parte degli organi burocratici dell'USL e degli organi di controllo sull'USL (Revisore dei Conti) sul pagamento delle incentivazioni delle produttività tra il 1990 ed il 1992;

- se l'attribuzione di tali incentivazioni ha luogo sulla base di effettivi accertamenti sul numero di ore realmente svolte in regime di incentivazione o sulla scorta di semplici dichiarazioni rilasciate dal personale interessato.

Presidente La parola al Consigliere Louvin.

Louvin (UV) Nous nous trouvons dans ce cas dans un terrain extrêmement délicat et compliqué: c'est celui de la jungle de la rétribution du personnel dans le secteur de la Santé.

Secteur dans lequel les choses sont extrêmement compliquées de la part de lois, règlements, dispositions d'application, accords entre Administration et syndicats qui ne contribuent guère à donner à l'ensemble de cette matière une grande clarté.

Toujours nous avons voulu poser des questions à l'Assesseur à la Santé par rapport à la ligne de conduite délibérée en 1991 par la délibération n. 5500 du Gouvernement régional.

Délibération dans laquelle le Gouvernement avait établi certains principes et notamment la nécessité de contrôler par des moyens objectifs le plus horaire vendu par les fonctionnaires dans un régime "di incentivazione di produttività ".

Vieil institut qui remonte déjà au début des années '80 pour ce qui est des médecins: "infungibilità del plus orario in regime di incentivazione ordinaria e straordinaria", donc incompatibilité entre deux régimes différents et la nécessité d'un contrôle sur l'activité du personnel de l'unité locale de santé, à titre de plus horaire.

Voilà quels étaient les principes établis par cette délibération, délibération que j'ai relue à plusieurs reprises sans en tirer un grand réconfort et un grand soulagement.

Quand on écrit des délibérations avec des phrases de 15 lignes faites pour compliquer les choses plutôt que les simplifier, on finit pour avoir un tableau extrêmement confus dans lequel n'est pas facile s'orienter, ni pour ceux qui sont délégués à l'application de ces délibérations, ni pour ceux qui devraient, comme nous voulons le faire, contrôler de quelle façons sont dépensés ces milliards octroyés par l'Etat pour le fond sanitaire. Le contrôle sur l'activité rendue du "plus orario" a été, à notre connaissance, pratiquement interrompue par un mécanisme nouveau.

On a décidé, au moment donné, de mettre à côté tout contrôle pour attribuer ces fonctions, ce qu'on a fait par la délibération 11616 du 29 novembre 1991.

Ainsi, on a un groupe appelé "collegio tecnico per la definizione di problematiche attinenti alla presenza in servizio del personale dell'USL della Valle d'Aosta". En réalité, on comprend que ce collège est appelé à décider comment seront payées les sommes concernant les "incentivazioni" au personnel de l'Unité Locale de Santé.

Cela, paraît-il, car l'examen du calcul qui avait été fait présentait un trou de quelques milliards de lires qui n'aurait pas pu être distribués. Donc, il fallait en quelque sorte couvrir cette absence de contrôle par un moyen qui permette all'USL de passer au payement sans avoir des données précises.

C'est ce qui à Milan on a appelé "l'azzeramento" et qui serait fait dans ce domaine sous le couvert d'un collège d'experts.

Or, la chose nous paraît déjà en elle même drôle, mais ce qui nous paraît également drôle c'est que dans la suite la situation ne paraît pas s'améliorer visiblement, dans la mesure où, les places de travail des différentes unités de l'USL n'étant plus satisfaisantes, on continue à attribuer ces primes avec des autorités tardives faites à postérieur et non pas, comme je crois, correctement "a priori". Et tout cela devient, suivant une règle désormais consolidée, une sorte de reconnaissance de dette de l'Administration envers le personnel autant qu'il n'y ait aucune forme de planification. Je crois que l'Assesseur sera à même de nous donner quelques explications.

Je lui demande cependant de mettre tout ce Conseil dans la condition d'apprendre ce qui se passe. C'est une matière extrêmement délicate et compliquée, mais il est souhaitable qu'on parle clair et qu'on puisse en avoir un tableau aussi complet que possible.

Je l'inviterai également, cela est spécifié dans le texte de l'interpellation, à porter son attention sur certaines irrégularités qui auraient été faites par les organes administratifs de l'USL.

Je l'inviterai de signaler ponctuellement ces reliefs qu'il n'aurait pas tenus en bonne considération.

Presidente La parola all'Assessore alla Sanità e Assistenza Sociale, Beneforti.

Beneforti (DC) Non è per polemica, ma devo dire che mi sarei aspettato una domanda diversa dagli interpellanti.

Mi sembra strano che non si sia domandato perché le spettanze dell'USL, a cui ci si riferisce, non siano state erogate alla loro scadenza naturale, ma siano poi state sanate successivamente da noi. Mi sarei proprio aspettato una domanda sul perché, in quel momento, l'USL non aveva erogato tali spettanze e magari anche sul perché l'Assessore non sia intervenuto.

Qui ci si riprende perché si sono fatte pagare delle spettanze di competenza del personale USL.

Visto che l'interpellanza comprende problematiche sulle quali è bene fornire alcuni dati relativi anche ai tempi nei quali si sono sviluppate, mi sento in obbligo di evidenziare che fino al mese di giugno del 1991 l'USL è stata gestita dal comitato di gestione e che, quindi, a tale organo vanno eventualmente imputati i ritardi nell'erogazione delle incentivazioni della produttività relative all'anno '90 e precedenti.

Inoltre l'assenza di determinazioni organizzative ha comportato difficoltà di rilevazione delle presenze del personale, per facilitare la quale, sebbene con interpretazioni diverse, la Giunta regionale ha ritenuto di investire dell'incarico un apposito collegio tecnico al di sopra delle parti.

A seguito poi delle pubblicazioni del nuovo accordo regionale di lavoro, reso esecutivo con il DPR 384 del 1990, questa Amministrazione regionale si è impegnata, per quanto di sua competenza, per riportare, nel più breve tempo possibile, alla normalità una situazione ormai degradata e al di fuori di ogni contratto.

Sono, quindi, stati sottoscritti, in tempi finalmente accettabili, gli accordi tra quadri regionali e le organizzazioni sindacali, di cui alle deliberazioni della Giunta regionale n. 5500 del 10 giugno 1991 e n. 7664 del 23 agosto 1991. Con queste si è inteso rivedere profondamente tutti gli istituti contrattuali che concernono la presenza in servizio del personale, curando, a livello ospedaliero, la presenza medica delle diverse équipe nelle dodici ore diurne e svincolando, in particolare modo l'istituto, dell'incentivazione della produttività dal fatturato tariffato, retaggio delle vecchie compartecipazioni ospedaliere.

Ci si è, così, adeguati ai concetti di partecipazione e di priorità di intervento che stanno alla base di una corretta utilizzazione delle disponibilità finanziarie, considerato poi che le forze sindacali hanno fatto valere pesantemente l'inadempienza contrattuale dell'USL, in termini di mancata corresponsione di emolumenti dovuti ai fini dell'avvio dell'organizzazione del lavoro, e necessari, pur con tutti i garantismi di verifica e di recupero di procedure.

Tra l'altro, l'anno 1991 è stato considerato periodo di transizione dal vecchio sistema a quello nuovo e, in tal senso, la Giunta regionale, con provvedimenti n. 12419 e n. 12420 del 23 dicembre 1991, ha provveduto a fornire all'USL le somme comunque dovute a titolo di incentivazione della produttività, in considerazione del fatto che la stessa USL aveva segnalato difficoltà in ordine di approvazione dei piani di lavoro. Ciò faceva temere il mantenimento in essere delle situazioni pregresse e, quindi, si sono offerti all'USL gli strumenti necessari alla chiusura del 1991, secondo le indicazioni contenute negli accordi del quadro regionale con le organizzazioni sindacali e si è, inoltre, consentito di provvedere, nei termini di contratto, alle preventive autorizzazioni per l'utilizzazione dei diversi istituti contrattuali a partire dal 1992.

Ciò premesso, in riferimento alle richieste specifiche dell'interpellanza, comunico quanto segue:

a) le incentivazioni per l'anno 1990 relative al personale medico sono state liquidate in via provvisoria salvo recupero nella misura del 100 percento con provvedimento dell'Amministratore straordinario n. 1182 dell'11 novembre 1991, sulla base delle autorizzazioni a prestare plus orario di cui alle deliberazioni del Comitato di gestione n. 1493 del 28 maggio 1990 e n. 2815 del 12 novembre 1990.

Analogamente è stato proceduto per il personale non medico. La definizione a saldo potrà essere disposta in tempi brevi sulla base del parere fornito dal Collegio tecnico le cui conclusioni saranno prossimamente fatte proprie dalla Giunta regionale.

b) Le incentivazioni per l'anno 1991 sono state pagate nei mesi di competenza con ulteriore acconto pari al 95 percento del dovuto in via provvisoria salvo recupero con deliberazione dell'Amministratore straordinario dell'USL n. 893 del 27 marzo 1992 per un ammontare complessivo di lire 8.661.896.934.

Le incentivazioni per l'anno '92 sono state pagate in acconto nella misura massima dell'80 percento nei mesi di competenza; tali somme sono state liquidate in relazione ai criteri contenuti negli accordi-quadro regionali con le organizzazioni sindacali e hanno autorizzazione a prestare plus orario concesse dall'USL.

c) L'esame dei piani di lavoro è effettuato dall'USL che ha assicurato il riesame in tempi brevi.

d) Non si è a conoscenza di rilievi da parte di organi burocratici, da parte dell'USL, salvo l'esposto del coordinatore sanitario che si reputa del tutto personale sulle deliberazioni della Giunta regionale n. 12419 e n. 12420 del 23 dicembre 1991.

Quanto al Collegio dei revisori, si fa presente che i rilievi formulati (e questi non si riferiscono all'aspetto finanziario) sono all'esame dei competenti organismi.

e) La liquidazione a saldo delle incentivazioni della produttività avrà luogo sulla base di effettivi accertamenti, non solo sul numero di ore realmente svolte, ma anche sui risultati conseguiti.

Questa, punto per punto, è la risposta alle richieste formulate nell'interpellanza. É, pertanto, evidente che abbiamo cercato e cerchiamo di sanare una situazione che non era più sostenibile e cerchiamo di andare avanti nel futuro in base ad accordi sindacali che abbiamo sottoscritto a livello regionale.

Presidente La parola al Consigliere Louvin.

Louvin (UV) Je crois que l'Assesseur a un peu tourné autour du pot et personnellement j'attendais des réponses plus claires. Il est évident, je le répète, que nous nous trouvons sur un terrain extrêmement délicat, mais il ne me paraît pas qu'on soit en train de remettre sur des bons rails une situation qui s'annonce extrêmement délicate.

Deux choses notamment. La première: l'examen des plans de travail. Si on continue à faire l'examen des plans de travail "a posteriori" et non pas "a priori" et non pas dans les délais raisonnables, je crois que nous ne réussirons jamais, je crois que nous serons toujours à rattraper un retard et nous serons toujours dans la condition de ne pas avoir un tableau complet de la situation.

La deuxième chose que concerne cette question du Collège technique, qui est appelé ainsi, mais qui en réalité n'est qu'une forme d'arbitrage entre les syndicats et l'Administration pour couvrir un aveu d'impossibilité de régler la situation.

Or, je ne sais pas dans quelle mesure cet institut sera étendu à d'autres branches de l'Administration, mais il me paraît extrêmement inquiétant que l'on fasse recours "a posteriori" à ce système pour venir justifier une absence de données, une absence de moyens pour établir avec précision les sommes qui sont dues dans ce cas.

Il y a également, au-dessous de cet affaire, un bras de fer qui se passe entre les organes bureaucratiques de l'USL et l'Assessorat, un bras de fer extrêmement dur, à ce qu'il paraît, et par rapport auquel il serait souhaitable d'en venir à une solution.

Je pense que l'affaire est loin d'être réglé et que nous sommes loin d'avoir une situation satisfaisante.

Je ne ferai pas d'autres considérations, mais je crois que nous sommes là dans un véritable guêpier, par rapport auquel il faudra encore du temps pour en sortir.

PresidenteParola all'Assessore alla Sanità e Assistenza Sociale, Beneforti per un chiarimento.

Beneforti (DC)So che non ho diritto di replica per regolamento, però, dato che il Consigliere Louvin ha detto che non sono stato chiaro, rendo noto che sono a sua disposizione per ulteriori delucidazioni.