Oggetto del Consiglio n. 3108 del 6 febbraio 1992 - Resoconto
OGGETTO N. 3108/IX Disegno di legge: "Finanziamento del progetto materno-infantile di cui alla legge regionale 23 giugno 1983, n. 66, e successive modificazioni ed integrazioni".Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.
Presidente Il Consigliere relatore Monami Cristina ha chiesto di poter illustrare il disegno di legge n. 345 iscritto al punto 50 dell'ordine del giorno; ne ha facoltà.
Monami (PCI-PDS)A mio avviso ci troviamo di fronte ad un disegno di legge molto importante, col quale si intende finanziare una serie di interventi di medicina preventiva rivolti ai minori in età scolare dai tre ai quattordici anni. In questo modo l'Amministrazione regionale vuole giustamente colmare il vuoto che si era venuto a creare quando, per motivi organizzativi, la cosiddetta "medicina scolastica'" non ha più trovato attuazione nelle scuole materne e nelle scuole elementari. Per questo la legge risponde ad un'esigenza sentita dai cittadini ed espressa dalle madri in varie riunioni.
Il progetto è molto interessante e fornisce indicazioni circa le modalità di attuazione, la durata della sperimentazione, le strutture che se ne faranno carico, i programmi propedeutici e collaterali, la verifica ed il sistema informativo di cui ci si avvarrà.
Mi sembra che queste indicazioni siano organiche e del resto solo una schematizzazione così puntuale può permettere al progetto di raggiungere i suoi obiettivi.
Uno di essi è la tutela della salute del bambino in età scolare e l'acquisizione da parte sua di conoscenze ed atteggiamenti idonei al mantenimento del suo stato di salute. Secondo me, questo vuol dire che giustamente l'Amministrazione regionale sceglie di investire denaro, energie ed intelligenze nell'ambito della prevenzione, che finora è sempre stata considerata la "Cenerentola" della medicina, perché costa e perché apparentemente non dà risultati immediati. L'Amministrazione beneficerà dei risultati di tale azione quando sarà chiamata a spendere meno soldi per curare i propri cittadini e gli stessi cittadini ne beneficeranno quando, divenuti adulti, avranno minori probabilità di contrarre malattie che allora non potrebbero essere fermate in tempo.
Mi sembra importante sottolineare che non si intende prevenire solo attraverso una serie di indagini mediche, visite..., ma anche attraverso la conoscenza del proprio corpo e dei rischi ai quali esso è sottoposto qualora si assumano o meno certi atteggiamenti o abitudini. Lo sforzo preventivo è indirizzato anche alla conoscenza e direi che in questo momento ci sono tutte le possibilità e probabilità che il progetto dia ottimi risultati.
Chiaramente, nell'ambito del progetto, ci si muove anche nella prevenzione degli handicap e nell'acquisizione di dati epidemiologici sullo stato di salute dei bambini.
Ritengo molto importante la verifica e la valutazione dell'attività e del funzionamento dei servizi di assistenza sanitaria di base. Quasi tutte le amministrazioni sono spesso accusate di dare avvio a dei progetti, ma di non verificarne poi i risultati. In questo caso, invece, il concetto di verifica è intrinseco al progetto e per questo sono particolarmente d'accordo con l'impostazione che gli è stata data.
Bisogna dire, infine, che tutto ciò favorirà lo sviluppo dell'organizzazione dei servizi deputati a tale compito e quindi saranno inevitabili un rinnovamento ed una riprofessionalizzazione e riqualificazione di tutti coloro che operano in questo ambito.
Il disegno di legge propone un finanziamento di 250 milioni per l'anno 1992 ed io chiedo al Consiglio di votarlo.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Rollandin; ne ha facoltà.
Rollandin (UV) Je crois qu'il y a un argument important à l'attention du Conseil. Il y a deux aspects. Il y a un projet de loi qui dit que 250 millions sont disponibles, après il y a une intéressante relation de Madame Cristina Monami qui concerne autre chose. Je crois que, à toute évidence, les 250 millions et j'invite à relire ce que nous sommes en train de discuter...
(...interruption...)
...Non. Les intérêts du rapporteur sont sans doute louables et intéressants, mais je doute que avec cette intervention financière l'on puisse donner par la suite exécution à ce que l'on vient d'apprendre en écoutant cette relation.
Je voudrais, en même temps, souligner un aspect. Ce n'est pas vrai que, à un moment donné, on n'a plus suivi la "medicina scolastica". Ce n'est pas vrai. On a toujours suivi les adresses à propos de la prévention qui avaient été présentées suite à la réforme sanitaire.
Le vrai problème, ce n'était pas de dire ce qu'on voulait faire. Le problème concret et réel, qui existe encore aujourd'hui, c'était qu'il nous manquait les spécialistes. On envoyait les familles ou les enfants faire la visite, ils arrivaient là et on leur disaient quel était leur problème, n'importe lequel. Après on leur disait qu'ils devaient s'adresser à un spécialiste qui n'existait pas. Les mois passaient et les mêmes personnes revenaient demander ce qu'elles devaient faire. La situation est encore à ce stade-là, pour une raison très simple.
Voilà pourquoi je me suis étonné en entendant cette relation où l'on parle de tutelle, de prévention.... C'est un joli roman, pour le réaliser, il faut des milliards et surtout des spécialistes à disposition, ce qui n'est pas le cas aujourd'hui. Je dois avouer que l'intervention d'aujourd'hui - et ce sont les faits qui parlent - est très, très modeste. Elle ne suffirait que pour payer quelques employés qui vont prendre des données dans les familles intéressés. Mais elle ne résout aucun problème.
Si les conseillers veulent reprendre l'histoire de la prévention de 0 à 3 ans, à 7 ans, à 10 ans, à 14 ans, il y a toute une série de données, d'expertises, de fiches. Il y a toute une série de fiches qui ont été distribuées par les centre de consultation dans tout le territoire. Le résultat est que malheureusement, à un moment donné, on arrive à un point où l'usager, la famille qui se présente avec le petit fils ou la petite fille est là et n'a pas de réponses.
Alors, toutes ces questions sont ouvertes. Ce n'est pas avec cette intervention de 300 millions, de 250 millions suite aux amendements de cet article... On donne 250 millions pour suivre certaines adresses, "il progetto materno infantile", mais, si on doit le suivre, ce projet mériterait un engagement qui, je crois, doit être estimé dans des milliards surtout pour la façon de coordonner les différentes activités sur le territoire.
Je voudrais rappeler que la même personne de 1 mois en avant a une assistance payée. Chacun de nous est cotisé pour permettre une série d'assistances. L'intervention de ce projet devait avoir comme objectif l'intégration d'une assistance de base qui n'est pas suffisante. J'inviterais à être tout au moins réalistes. On donne 250 millions pour essayer de..., en sachant que les résultats seront autre chose.
Je m'arrête là, car on peut approuver ce projet de loi, mais il ne faut pas nous donner l'illusion de résoudre les thèmes qui seront encore là. C'est là. Je voudrais, avec toute sincérité, dire au rapporteur que ce sont des choses différentes.
La difficulté de ce problème est vraiment l'impossibilité d'intervenir de façon concrète. Je m'arrête là, car je ne veux pas répéter toute une série d'observations que tout le monde connaît.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Monami Cristina.
Monami (PCI-PDS)Questa materia non mi affascina in modo particolare, quindi non l'ho colorita né di essa ho fatto un romanzo. Io ho parlato anche in relazione ad esperienze personali.
Quando ho detto che la medicina scolastica in un certo periodo non ha più dato i risultati che aveva dato in precedenza, mi riferivo ad un'esperienza diretta. Ho avuto anch'io bambine che sono andate a scuola ed ho visto via via decrescere i servizi relativi alla medicina scolastica. E' questo che volevo dire quando ho fatto quell'affermazione.
Quando poi ho elencato gli obiettivi futuri di questo disegno di legge, mi riferivo ad un progetto che ho letto in casa dell'assessore alla sanità, quindi non ho inventato niente, perché non ho fatto altro che riprendere cose che avevo letto.
Vorrei precisare che anche in relazione alla verifica, per la quale il Consigliere Rollandin diceva che già esistono dei dati, io ho parlato per esperienza personale, perché ho avuto occasione di fare riunioni in consultori, non solo di Aosta, ma anche della Bassa Valle, nel corso delle quali gli operatori lamentavano appunto questa carenza e dicevano: "Ci vengono dati dall'USL degli input, ci vengono indicate delle strade su cui lavorare, ma poi più nessuno viene a chiederci i risultati dei lavori... Sono lì, ma nessuno ce li chiede".
Io ho detto queste cose in buona fede, perché rispondono alla mia esperienza. Chiaramente non pretendo che essa esaurisca tutte le realtà della Valle d'Aosta.
Mi astengo invece sull'ammontare dello stanziamento e sull'improbabilità che esso sia sufficiente, perché ritengo che una tale valutazione sia di competenza dell'Assessore.
Presidente Ha chiesto la parola l'Assessore alla sanità ed assistenza sociale, Beneforti; ne ha facoltà.
Beneforti (DC) E' vero che la legge ha un carattere prevalentemente finanziario, però lo schema del progetto era già stato presentato alla II ed alla V Commissione, che su di esso hanno espresso il relativo parere, perché in quella sede si era detto che lo stanziamento serviva a finanziare quello schema di progetto.
E' chiaro che adesso nella legge non c'è quello schema, ma io credo che i consiglieri che hanno partecipato ai lavori delle Commissioni competenti ed hanno espresso il loro parere, lo conoscano, perché in quella sede è stato illustrato anche dalla signora Taddei, che per conto dell'Assessorato ne ha seguito insieme all'USL l'elaborazione ed ha fornito ai consiglieri presenti tutti chiarimenti richiesti.
Pertanto, non si può dire che si viene qui col disegno di legge finanziario e non si sa che cosa si va a fare. No, perché si sa benissimo che cosa si va a fare.
Molto sinteticamente ricordo che si tratta di un progetto di educazione sanitaria, che fino ad oggi è stato attuato per i bimbi da zero e tre anni, ma che noi vogliamo estendere sino ai ragazzi di quattordici anni. Cioè, intendiamo estendere fino ai ragazzi di quattordici anni il libretto della salute che abbiamo istituito in Valle d'Aosta.
Questo progetto è stato predisposto dal gruppo tecnico di lavoro dell'Assessorato e dal gruppo di medici ed operatori sanitari che svolgono la loro attività nell'ambito dell'USL, che non ci hanno lavorato solo in questi giorni, perché è da parecchio tempo che i due gruppi lavorano attorno a questo progetto. Quali sono i suoi obiettivi?...
(...interruzione del Consigliere Rollandin...)
... Con questo schema noi ci siamo dati degli obiettivi che, oltre a coinvolgere i distretti, compresi i medici che dovranno effettuare le visite, e a potenziare sul territorio le attività di educazione sanitaria, tendono alla tutela della salute del bambino in età scolare, a promuovere la prevenzione dell'handicap, all'acquisizione di dati epidemiologici, alla verifica e valutazione dell'attività...
(...interruzione del Consigliere Rollandin...)
... ma li ha detti. Gli obiettivi sono questi.
Non mi soffermo nemmeno ad illustrare la parte operativa, ma mi preme richiamare l'attenzione del Consiglio sull'importanza che riveste questa legge, perché contiene un progetto la cui gestione può partire in questo stesso anno. Noi l'avremmo voluto avviare nel 1991, ma siamo in ritardo e quindi l'avviamo nel 1992.
Deve essere svolta una prima fase, che riguarda la sensibilizzazione al problema della popolazione e delle famiglie, nonché degli insegnanti. E' chiaro che, se noi partiamo con l'anno scolastico 1992-1993, prima di allora dobbiamo senz'altro provvedere a sensibilizzare le famiglie, la scuola, gli organi di informazione; dobbiamo effettuare riunioni ed assemblee, distribuire materiale documentario su tutta la questione; dobbiamo provvedere all'aggiornamento del personale medico, delle infermiere professionali e delle assistenti sociali che seguiranno il progetto.
Vogliamo vedere come funzionerà l'attuazione del progetto in due o tre distretti nel 1992-1993. Tutto ciò dipenderà però dalla preparazione che riusciremo a fare in questo primo semestre del 1992 in attesa dell'apertura dell'anno scolastico. Possiamo fare degli esperimenti oppure possiamo partire direttamente col piano, ma se non si potremo partire col piano dovremo limitarci a fare alcuni esperimenti.
Noi vogliamo cercare di realizzare questa prevenzione e vogliamo ristabilire questa medicina scolastica per diffondere una cultura della sanità anche nella nostra Regione, per prevenire, perlomeno nell'età infantile, buona parte delle malattie che colpiscono i bambini.
Abbiamo anche la disponibilità di specialisti e professionisti, che hanno addirittura presentato specifici programmi, che esamineremo con attenzione, in aggiunta al progetto che noi vogliamo portare avanti. C'è poi tutta un'équipe disposta a portare avanti questo discorso.
Detto questo, non capisco perché non dovremmo approfittare anche di queste risorse umane nel settore sanitario, che oggi abbiamo ma che non è sempre facile trovare, per dare avvio all'attuazione del progetto. Se lo rimandiamo ulteriormente, non potremo più realizzare la prima fase di cui ho parlato, perché all'inizio dell'anno scolastico dovremo essere preparati.
Questo è quanto volevo dire e quanto è stato detto in sede di II e V Commissione. Ribadisco che il progetto di estendere la medicina scolastica fino ai 14 anni non è stato improvvisato questa sera. Io credo che le Commissioni competenti, presso le quali si è parlato del problema, l'abbiano recepito, tant'è che hanno espresso il loro parere di merito sul disegno di legge di finanziamento che è collegato alle iniziative ed alle indicazioni che ho ricordato.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Bich; ne ha facoltà.
Bich (Ind)Io ho la sfortuna di non far parte né della II né della V Commissione. Tuttavia, poiché qualche volta mi picco di interessarmi di problemi sanitari, legati soprattutto alla prevenzione nell'età evolutiva, avevo l'impressione che il progetto dovesse essere un po' più definito.
Adesso ho udito gli interventi della relatrice e dell'Assessore, però non sono ancora riuscito a venire a capo degli obiettivi precisi del progetto, che è anche molto indeterminato, perché mi sembra una specie di ectoplasma che vola al di sopra dei punti precisi in cui si vuole incentrare la discussione e finisce per restare molto nel generico.
I presidi sanitari già devono farsi carico della medicina preventiva nell'età evolutiva e scolare...
(...interruzione...)
... Adesso io vorrei sollevare le obiezioni di un utente, cioè di uno che ha dei figli che si trovano in questa situazione.
Ebbene, una volta che abbiamo determinato i dati epidemiologici, cosa che non è difficile e per la quale non occorre neanche una grande spesa, perché i dati sono reperibili negli archivi dell'ospedale e dei presidi sanitari di primo livello, ed una volta che abbiamo stabilito quali sono i servizi sanitari da attivare, non vorrei che il progetto si limitasse all'edizione di un opuscolo o di un libretto in cui vengono recepiti il morbillo, la scarlattina... fino ai 14 anni.
Per il resto, a livello di ente locale più di una volta abbiamo fatto delle campagne mirate o degli screening sulla medicina scolastica. Ricordo, ad esempio, quelle per la prevenzione delle carie, della scoliosi... Tuttavia, quando si conoscevano i dati, non si sapeva chi poteva intervenire. Non c'era lo specialista disponibile per svolgere l'azione curativa e la prevenzione si limitava ad una refertazione del medico sullo stato del bambino. Ma poi chi interveniva? In pratica interveniva l'utente, il quale, dal momento che tutti conosciamo l'attuale situazione dei servizi sanitari, aveva un ulteriore aggravio perché si doveva cercare lo specialista, senza contare che tutti i genitori venivano messi in uno stato di agitazione dalla conoscenza dei dati epidemiologici centrati su alcune malattie. Non c'era quindi un servizio attrezzato per assorbire questa fase.
Punto secondo. Un aspetto che non è coinvolto in questo disegno di legge, che peraltro mi sembra molto limitativo, perché non so che cosa si intenda fare con 250 milioni...
(...interruzione dell'Assessore Beneforti...)
... Per esempio, ad un intervento di prevenzione della scoliosi su ragazzi in età scolare e su ragazzi dal primo al quinto anno delle scuole secondarie superiori, che comporta strutture, accertamenti mirati e precisi, che tra l'altro non sono mai stati fatti, perché nessuno se n'è curato finora, deve provvedere direttamente la famiglia.
Ecco allora che manca l'anello attuativo del programma. Se non sappiamo in quale presidio sanitario inserire gli input che ci vengono da questo programma, che potrebbe essere anche interessante ma ci dovrebbe dare le risposte medico-cliniche per sanare le condizioni di carenza sanitaria, non sappiamo come intervenire.
Secondo me, dovrebbe essere detto qualcosa di più in questa direzione, così anche tutto il resto potrà risultare un po' più chiaro.
Presidente Ha chiesto la parola il Consigliere Rollandin; ne ha facoltà.
Rollandin (UV) Je crois que, en ce moment, prendre du temps au Conseil c'est difficile. En deux minutes, je voudrais tout de même rappeler à l'Assesseur deux points.
Le premier est que la critique que nous sommes en train de faire ne porte pas sur les buts qui ont été rappelés et qu'on apprécie et partage. En même temps on n'a pas mis en doute le fait que les commissions ont été concernées, tout en rappelant que la cinquième, par compétence, et la deuxième ont fait une analyse uniquement budgétaire, le problème concret est un autre. C'est celui de souligner encore une fois, tout en appréciant le fait que l'on va dans cette direction, que l'on a toujours suivie, que le vrai problème ce n'est pas de mettre 250 millions qui sont sans doute insuffisants.
Le vrai problème est que, au moment où l'affaire est dénoncée, on ne sait plus quoi faire. C'est le drame concret, au-delà des spécialistes, au-delà des observations que l'on peut faire. Au moment où on va dire - ce que j'ai déjà dit dans la première intervention - à la famille où elle doit aller, le problème se crée. C'est normal.
La difficulté est là, mais je ne veux pas prendre davantage de temps. C'est une idée qui restera là, c'est un problème qui n'est pas résolu. Je regrette que l'Assesseur ait mal compris les observations que je viens de faire pour solliciter la possibilité de dépasser les difficultés que l'on a dénoncées. Tout de même le projet va dans la direction de ce vieux programme qui a encore les entraves qu'on a dénoncées.
Presidente Passiamo all'esame dell'articolato.
Do lettura dell'articolo 1.
Articolo 1 (Finalità)
1. In attesa dell'approvazione del nuovo piano socio-sanitario, per l'attuazione delle finalità del progetto tutela materno-infantile previsto dalla legge regionale 23 giugno 1983, n. 66 e successive modificazioni ed integrazioni è autorizzata, per l'anno 1991, la spesa di lire 300.000.000.
Presidente Do lettura di un emendamento sostitutivo dell'articolo 1, proposto dalla II Commissione consiliare permanente.
Emendamento L'articolo 1 è così sostituito:
Articolo 1 (Finalità)
1. In attesa dell'approvazione del nuovo piano socio-sanitario, per l'attuazione delle finalità del progetto tutela materno-infantile previsto dalla legge regionale 23 giugno 1983, n. 66 e successive modificazioni ed integrazioni è autorizzata, per l'anno 1992, la spesa di lire 250 milioni.
Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'emendamento testé letto.
Esito della votazione
Presenti, votanti e favorevoli: 29
Il Consiglio approva all'unanimità.
Presidente Do lettura dell'articolo 2.
Articolo 2 (Disposizioni finanziarie)
1. L'onere derivante dall'applicazione della presente legge, valutato in lire 300.000.000, graverà sul capitolo 61245 denominato "Spese per il progetto materno-infantile" del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1991 e sui corrispondenti capitoli dei futuri bilanci..
2. Alla copertura dell'onere di cui al comma uno si provvede mediante utilizzo di pari importo dello stanziamento iscritto al capitolo 67000 "Fondo globale per spese correnti" del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1991 a valere sull'apposito accantonamento previsto all'allegato n. 8 del bilancio stesso (Area di intervento settoriale - Settore della politica sociale - E 1.4.).
3. A decorrere dal 1992 l'onere suddetto sarà determinato con legge di bilancio ai sensi dell'articolo 15 della legge regionale 27 dicembre 1989, n. 90 "Norme in materia di bilancio e contabilità generale della Regione autonoma Valle d'Aosta".
Presidente Do lettura di un emendamento sostitutivo dell'articolo 2, proposto dalla II Commissione consiliare permanente.
Emendamento L'articolo 2 è così sostituito:
Articolo 2 (Disposizioni finanziarie)
1. L'onere derivante dall'applicazione della presente legge graverà sull'istituendo capitolo 61245 denominato "Spese per il progetto materno-infantile" del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1992.
2. Alla copertura dell'onere di cui all'articolo 1 si provvede mediante utilizzo di pari importo dello stanziamento iscritto al capitolo 69000 del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1992 utilizzando la residua disponibilità sull'accantonamento previsto all'allegato n. 8 al bilancio stesso (cod. 3.1.).
3. A decorrere dal 1993 l'onere suddetto sarà rideterminato con leggi di bilancio ai sensi dell'articolo 15 della legge regionale 27 dicembre 1989, n. 90 "Norme in materia di bilancio e contabilità generale della Regione autonoma Valle d'Aosta".
Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'emendamento testé letto.
Esito della votazione
Presenti, votanti e favorevoli: 29
Il Consiglio approva all'unanimità.
Presidente Do lettura dell'articolo 3.
Articolo 3 (Variazioni di bilancio)
1. Alla parte spesa del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1991 sono apportate le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa:
a) in diminuzione:
capitolo 67000 "Fondo globale per il finanziamento di spese correnti"
lire 300.000.000
b) in aumento:
programma regionale 2.2.3.003.
codificazione 2.1.1.4.2.2.8.7.8.
capitolo 61.245 (di nuova istituzione) "Spese per il progetto materno-infantile"
lire 300.000.000
Presidente Do lettura di un emendamento sostitutivo dell'articolo 3, proposto dalla II Commissione consiliare permanente.
Emendamento L'articolo 3 è così sostituito:
Articolo 3 (Variazioni di bilancio)
1. Alla parte spesa del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1992 sono apportate le seguenti variazioni in termini di competenza e di cassa:
a) in diminuzione:
Cap. 69000 "Fondo globale per il finanziamento di spese correnti"
lire 250.000.000
b) in aumento:
Programma regionale 2.2.3.03.
Codificazione: 2.1.1.4.2.2.8.7.8.
cap. 61245 (di nuova istituzione) "Spese per il progetto materno-infantile.
Legge regionale, n. "
lire 250.000.000
Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'emendamento testé letto.
Esito della votazione
Presenti, votanti e favorevoli: 29
Il Consiglio approva all'unanimità.
Presidente Do lettura dell'articolo 4.
Articolo 4 (Dichiarazione d'urgenza)
1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi del comma tre dell'articolo 31 dello Statuto speciale ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.
Presidente Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione l'articolo 4 testé letto.
Esito della votazione
Presenti, votanti e favorevoli: 29
Il Consiglio approva all'unanimità.
Presidente Il Consiglio è chiamato ora a pronunciarsi sul complesso della legge.
Esito della votazione
Presenti, votanti e favorevoli: 29
Il Consiglio approva all'unanimità.
Presidente Terminano qui i lavori della seduta pomeridiana. Il Consiglio è convocato alle ore 9,15 di domani mattina per l'inizio della seduta antimeridiana.
Alcuni consiglieri hanno fatto notare che sarebbe bene ritrovarsi alle ore 9,15 precise, perché puntualmente il Consiglio comincia con almeno un quarto d'ora di ritardo.
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 20,07