Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 2755 del 20 novembre 1991 - Resoconto

OBJET N° 2755/IX Subvention de l'activité sportive de la société "Aosta Calcio A 5" (Interpellation).

Presidente Do lettura della interpellanza presentata dai consiglieri Louvin e Mostacchi:

Interpellation Ayant appris que les responsables de "Aosta Calcio a 5" ont adressé au Comité du Travail de l'Assemblée générale sportive une requête de subvention pour leur activité sportive qualifiée "di alto livello" aux termes de la loi régionale n° 85 du 30 octobre 1987.

N'ayant pas été donnée, à ce jour, une réponse positive à la qualification "di alto livello", du Championnat de Foot à 5 et à l'octroi de la subvention requise.

Les soussignés Conseillers régionaux

interpellent

l'Assesseur au Tourisme, Sport et Biens culturels pour savoir:

1) quels sont les critères sur la base desquels l'Assemblée générale sportive détermine l'accès aux subventions régionales et établit leur répartition aux termes de la loi n° 85 du 30 octobre 1987;

2) pour quelles raisons on hésiterait à reconnaître la qualification "di alto livello" à "Aosta Calcio a 5;

3) si le Gouvernement ne considère pas ce comportement contradictoire avec la reconnaissance de ladite qualification à d'autres sociétés sportives qui participent à des championnats moins importants quant au niveau, à la diffusion, à l'extension territoriale et au retentissement médiatique.

Presidente Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Louvin, ne ha facoltà.

Louvin (UV) Cette interpellation tire son origine du fait que nous avons appris avoir été adressé au Comité du travail de l'Assemblée générale sportive une requête de subvention, autour de laquelle déjà l'année passée il y avait eu quelques débats à l'intérieur de l'Assemblée sportive, quant à la qualification dite "de haut niveau" du championnat, pour ce qui concerne le football à cinq.

Il s'agit de connaître maintenant quels sont les critères sur la base desquels l'Assemblée générale sportive détermine l'octroi de ces subventions, subventions qui devraient être réglées et codifiées, de façon à ne pas avoir des disparités de traitement entre les différentes disciplines sportives. Puisqu'une répartition de fonds entre les différents niveaux est déjà établie, en principe, par la loi régionale de 1987, il devrait y avoir un règlement d'application conséquent, pour déterminer dans les détails quelle est cette répartition.

Nous voudrions connaître l'opinion du Gouvernement régional pour ce qui est des hésitations à reconnaître cette qualification de haut niveau à l'équipe de football à cinq, d'autant plus que cette équipe, ou pour mieux dire ce championnat est clairement reconnu de haut niveau par la Fédération nationale du football et tel devrait être, à notre opinion, également considéré pour ce qui a trait à la répartition de ces subventions.

Il paraît enfin en quelque sorte pouvoir exister une contradiction entre la reconnaissance de cette qualification de haut niveau à d'autres catégories, à d'autres niveaux de championnat qui n'ont pas la même extension (je parle surtout pour ce qui a trait à l'extension territoriale du championnat, n'étant pas directement national mais purement interrégional), et cette discipline où l'équipe d'Aoste est quand-même insérée dans un championnat national, puisqu'elle est actuellement dans le classement "B".

Par conséquent, nous souhaitons connaître l'opinion du Gouvernement et éventuellement les derniers développements de cette question, étant donné qu'après la proposition de cette interpellation il devrait y avoir encore eu quelques événements et quelques réunions supplémentaires pour ce qui a trait à cette répartition de fonds.

Presidente Ha chiesto di parlare l'Assessore al turismo, sport e beni culturali, Pascale, ne ha facoltà.

Pascale (PSI) Al primo punto, i criteri destinati dalla legge regionale 85/1987 sono disciplinati da un apposito regolamento proposto dall'Assemblea generale sportiva e approvato ai sensi della vigente legislazione dal Consiglio regionale, con propria delibera n. 616 del 21 giugno 1989, poi modificato con successiva delibera 1818 del 23 gennaio 1991.

Questo regolamento individua, tra non poche difficoltà, la soglia di accesso ai contributi da assegnare alle società sportive che esplicano prevalentemente attività definita di alto livello, e disciplina l'erogazione di detti contributi.

La determinazione dell'ammontare del contributo da assegnare a ciascuna società viene invece stabilita dall'Assemblea generale sportiva sulla base dello stanziamento annuale disponibile e sulla base del numero delle società aventi diritto al contributo stesso.

La legge regionale n. 85 non fornisce alcuna indicazione in merito alla individuazione degli aventi diritto ai contributi per l'alto livello. Pertanto l'Assemblea generale sportiva, nell'elaborare il sopra specificato regolamento, ha individuato i beneficiari dei contributi nelle società sportive (parlo di società e non di discipline sportive) che possiedono una propria squadra che militi in un campionato nazionale, organizzato a cura della federazione sportiva nazionale e strutturato in almeno quattro livelli.

Per facilitare poi la immediata individuazione dei beneficiari dei contributi, vengono precisate, nell'ambito delle varie discipline sportive, le soglie minime di accesso all'alto livello. Per quanto poi concerne la definizione dell'ammontare del contributo che deve essere assegnato, l'Assemblea generale sportiva prende in considerazione diversi elementi oggettivi e precisamente: il grado di difficoltà di accesso ai vari campionati dovuto al numero di squadre partecipanti, la durata dei campionati, il numero delle trasferte e la distanza chilometrica delle stesse, il numero degli atleti che devono spostarsi per lo svolgimento delle attività e la consistenza dei bilanci economici. Questi sono i criteri generali approvati dall'Assemblea sportiva, che ne ha demandato l'applicazione al comitato.

Per quanto riguarda la disciplina del calcio a cinque, a causa delle scarse notizie a disposizione circa il numero delle società che svolgono l'attività sportiva del calcio a cinque sull'intero territorio nazionale, nonché sulla composizione dei vari campionati, già l'anno scorso il comitato di lavoro eletto dalla Assemblea e incaricato di fare alcune proposte operative, non aveva inserito la società "Comba Freida", che è la società di questa disciplina, nell'alto livello. In sede di Assemblea, su proposta anche del sottoscritto, in considerazione del fatto che questa società militava nel campionato nazionale di serie "A", era stata inserita questa società "Polisportiva Comba Freida" ed aveva ottenuto un contributo di 10 milioni.

Al termine della stagione sportiva 1990-91, a causa del piazzamento della squadra, la stessa è stata retrocessa alla serie inferiore, precisamente al campionato di serie "B". Per questo motivo, quest'anno, in un primo momento la stessa società non è stata inserita nella proposta di ripartizione fatta dal comitato, in quanto a giudizio del comitato stesso non possedeva più quei requisiti che l'Assemblea aveva individuato come limiti per l'accesso.

Questa decisione è stata portata all'assemblea e in sede di Assemblea è stata contestata da due persone. Voglio però sottolineare che non è stata contestata dal rappresentante della Federazione Calcio, da cui dipende il calcio a cinque, che doveva essere colui che doveva difendere al limite le posizioni di questa disciplina.

Nel contempo è stata messa in dubbio la legittimità dei parametri che la stessa Assemblea aveva deliberato in passato e indicato al comitato di lavoro.

In considerazione del fatto che il comitato di lavoro, eletto autonomamente dalla Assemblea, termina il suo mandato alla fine di quest'anno, che bisognerà rinnovarlo e che quindi si trattava di un momento di transizione, avevo proposto all'Assemblea (e l'Assemblea poi ha approvato) di mantenere per il corrente anno 1991 il contributo di 10 milioni già dato lo scorso anno alla società "Comba Freida", anche se nel frattempo la squadra era stata retrocessa dalla seria "A" alla serie "B", di dare mandato al nuovo comitato di lavoro che andremo ad eleggere nella prossima riunione dell'Assemblea sportiva, di riesaminare il problema, ma soprattutto di individuare un metodo di valutazione oggettiva che non dia luogo ad interpretazioni divergenti, e di sottoporre poi queste proposte alla Assemblea generale prima di procedere alla ripartizione per l'anno 1992.

Questa è la cronistoria dei fatti, alla quale vorrei aggiungere due considerazioni: la prima è che la ripartizione di alto livello in realtà viene fatta dall'Assemblea sportiva, e anche se la legge dice "sentita l'Assemblea sportiva" non è l'Assessorato che lo fa, ma questo non da oggi, da sempre. Cioè da sempre l'Amministrazione regionale ha cercato di responsabilizzare il mondo sportivo, in modo che si autoregolamenti nella ripartizione di quelli che sono i contributi previsti dalla legge. La seconda considerazione è che l'Assemblea si era data, due-tre anni fa, autonomamente, dei parametri ed ha dato poi mandato al comitato, da essa autonomamente eletto, di effettuare delle proposte sulla base di questi parametri.

Sulla base dei parametri che si era dato, quasi certamente quest'anno l'Aosta Calcio a cinque, la società "Comba Freida", che attua in modo particolare questa disciplina, non rientrava nella ripartizione, come forse non rientravano anche altre società che poi sono state in ultima analisi ammesse dall'Assemblea. Quindi mi sembra che nel corso dell'ultima Assemblea siano state fatte delle eccezioni a criteri che l'Assemblea stessa si era data. Sono rimasto veramente stupito che di fronte ad una eccezione ci sia stata, da parte dei rappresentanti di questa disciplina sportiva, una protesta così violenta da mettere in discussione tutto; una protesta che l'Assemblea non ha accettato, perché l'Assemblea, a stragrande maggioranza, ha approvato quelle che erano le proposte del comitato. E credo che questo in definitiva non sia neanche corretto, però non voglio entrare nel merito delle cose che sono state dette.

Mi auguro che l'anno prossimo il comitato di lavoro che l'Assemblea andrà ad eleggere fra i propri rappresentanti riesca ad individuare dei parametri rigidi, oggettivi, che non diano luogo ad interpretazioni di carattere discrezionale, e mi auguro che poi questi parametri vengano attuati senza fare più delle eccezioni, per cui se le società che fanno parte del "Calcio a cinque" avranno diritto, in base a questi parametri, a rientrare nell'alto livello, non ci saranno più discussioni; se non avranno diritto, a quel punto chiederò che non si facciano più eccezioni.

Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Louvin, ne ha facoltà.

Louvin (UV) Je remercie l'Assesseur d'avoir été extrêmement clair dans sa réponse pour ce qui concerne les données et l'historique de cette question; pour ce qui concerne par contre les conclusions, j'aurais quelques hésitations.

Il est vrai, comme vous dites, M. Pascale, que c'est normalement à l'Assemblée générale sportive que vous "renvoyez la balle" pour ce qui est de la décision, mais vous avez dit que cette Assemblée n'est pas sensible aux rappels et aux indications que vous lui donnez. Donc il est clair que, s'il y a une attention spéciale pour cette discipline, qui peut quand-même être définie "la cendrillon" à l'intérieur du domaine du football, étant donné qu'il s'agit d'une discipline relativement récente et encore peu pratiquée par les jeunes, il me paraît nécessaire d'aller dans la direction que vous souhaitez, c'est-à-dire d'avoir des barèmes plus clairs, mais en tenant compte des situations particulières.

Il est vrai, nous avons une grande masse de personnes qui s'intéressent au football, mais s'il y a une branche spécialisée, nous ne pouvons pas la pénaliser. Quand nous disons avoir des barèmes clairs, nous devons avoir bien à l'esprit pour quelle situation nous allons les appliquer: s'il y a un pourcentage de 80 pour cent qui s'occupe du football, il ne faut pas pour autant faire uniquement pour le football à onze cette répartition; il faut avoir bien à l'esprit que d'autres disciplines ont le droit d'exister. Si nous apprécions l'effort que vous avez fait - j'ai sous mes yeux la répartition générale des fonds, donc je dis qu'il s'agit d'un effort limité, que celui d'avoir octroyé les 10 millions à cette Assemblée - je ne peux pas apprécier le ton que vous avez employé pour ce qui concerne la protestation légitime, non pas violente comme vous le dites, mais tout à fait opportune de ces personnes qui réclament le respect et l'attention pour une discipline nouvelle, qui a elle aussi le droit d'exister et de s'exprimer au plus haut niveau, comme elle est en train de le faire.

Je voudrais bien espérer que ces barèmes que vous souhaitez introduire, tiennent bien en considération cette situation comme d'autres dans d'autres domaines sportifs, où des disciplines moins connues, mais toutes aussi intéressantes, ont le droit d'exister.