Oggetto del Consiglio n. 2753 del 20 novembre 1991 - Resoconto
OBJET N° 2753/IX Réalisation d'un dépurateur concernant les communes de Donnas, Pont-Saint-Martin et du Haut Canavais (Inter-pellation).
Presidente Do lettura dell'interpellanza presentata dal Consigliere Agnesod:
Interpellation Compte tenu de la publicité donnée, il y a deux mois, à une rencontre entre Assesseurs et Présidents de la Région Vallée d'Aoste et de la Région Piémont au sujet du dépurateur concernant les communes de Donnas, Pont-Saint-Martin et quelques communes du haut Canavais;
Considérant l'urgence de réaliser l'ouvrage en question en tenant compte des lois en la matière et aussi des éventuelles responsabilités en cas de pollution des nappes ou des cultures agricoles;
le soussigné Conseiller régional du groupe de l'Union Valdôtaine
interpelle
le Gouvernement valdôtain pour connaître et savoir:
1) si le projet pour la réalisation de cet ouvrage est déjà terminé;
2) le contenu de ce projet;
3) les délais de réalisation et de mise en service du dépurateur, destiné à desservir un nombre élevé d'habitants;
4) les intentions du Gouvernement valdôtain à cet égard.
Presidente Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Agnesod, ne ha facoltà.
Agnesod (UV) La questione del depuratore per i centri di Donnas e Pont-Saint-Martin è sul tappeto da alcuni anni. Si tratta della realizzazione di un'opera la cui importanza è più che evidente.
Attualmente non siamo in regola come Regione, non lo sono i comuni interessati e la comunità. Occorre agire con estrema urgenza, c'è il rischio reale di inquinamento dei corsi d'acqua o di falde acquifere.
So che esiste un consorzio costituito fra i comuni interessati ed alcuni comuni del Canavese per realizzare l'opera. Ho saputo dagli organi di stampa che alcuni mesi fa c'è stato un incontro fra assessori regionali della Valle d'Aosta e del Piemonte: vorrei conoscere cosa è stato definito in questo incontro. Esiste un progetto? In caso affermativo, chiedo di poterne avere visione e di trasmettere lo stesso al consorzio dei comuni interessati. Se non c'è o lo stesso è in fase di studio. Voglio ancora sottolineare l'urgenza della realizzazione.
La realizzazione di questa opera e la messa in funzione dell'impianto rappresentano una necessità improrogabile per questa zona, che è anche una zona ad alta densità abitativa, quindi a maggiore rischio.
Presidente Ha chiesto di parlare l'Assessore ai lavori pubblici, Martin, ne ha facoltà.
Martin (ADP) Vorrei solo precisare che anche senza l'invito a voler procedere in tempi stretti su questo problema del Consigliere Agnesod, la Giunta regionale si è già mossa, tant'è vero che il Consigliere Agnesod stesso ha ricordato che c'è stato, circa un mese fa, un incontro fra la Valle d'Aosta e il Piemonte, nel quale io rappresentavo la Regione Valle d'Aosta e l'Assessore regionale all'ambiente Garino rappresentava il Piemonte per questo problema.
Esiste anche un consorzio - mi pare di ricordare che la sede sia a Pont-Saint-Martin e che l'assessore Gallo ne sia il presidente, il quale è a conoscenza del progetto, che naturalmente è più uno studio di fattibilità che un progetto. Questo studio di fattibilità è stato redatto dagli ingegneri Miliasso, Enrione e Ziviani, su incarico della Regione Valle d'Aosta, conferito nel corso dell'anno 1990, ed è stato consegnato verso i primi mesi di quest'anno alla Regione.
Lo studio di fattibilità è finalizzato a definire attraverso l'analisi della situazione esistente, delle reti fognarie consortili e della situazione demografica, i costi di realizzazione di un unico impianto di depurazione e dei relativi collettori fognari al servizio di alcuni comuni della Bassa Valle, vale a dire Pont-Saint-Martin e Donnas, e dell'alto Canavese, vale a dire Carema, Quincinetto, Tavagnasco, Settimo Vittone, Nomaglio, Borgofranco di Ivrea, Montalto Dora.
Si sono considerate, in questo studio di fattibilità, due ipotesi: la prima di localizzare l'impianto di depurazione in comune di Settimo Vittone e di servire quindi i comuni di Donnas, di Pont-Saint-Martin, di Carema, di Quincinetto, di Settimo Vittone e di Tavagnasco. La rete dei collettori in questo caso sarebbe stata di circa 11 chilometri di lunghezza, con tubi variabili da un diametro di 30 centimetri fino a 70 centimetri. La potenzialità dell'impianto era prevista in 25mila abitanti equivalenti. Il costo di questo impianto oscilla fra i 15 e i 20 miliardi.
La seconda ipotesi che è stata studiata è quella che prevede di ampliare l'impianto di depurazione al consorzio Montalto Dora, Borgofranco di Ivrea ed Ivrea. In questo caso i comuni serviti, oltre a quelli precedenti, sarebbero anche Borgofranco di Ivrea, Montalto Dora e Ivrea Nord. A questo punto la lunghezza dei collettori sarebbe di circa 17-18 chilometri, si passerebbe ad un impianto che potrebbe servire 42mila abitanti equivalenti e i costi potrebbero salire dai 25 ai 30 miliardi. Gli oneri di gestione erano stimati fra i 500 e i 600 milioni all'anno.
Lo studio di fattibilità, dicevo, era stato consegnato dai tecnici incaricati nel mese di gennaio di quest'anno ed è stato presentato ai sindaci dei comuni interessati in una riunione che si è svolta a Pont-Saint-Martin il 19 aprile 1991.
Prima di prendere contatto con gli amministratori competenti della Regione Piemonte, si è atteso che i consigli comunali di Donnas, di Pont-Saint-Martin, di Carema, di Quincinetto, di Settimo Vittone e di Tavagnasco dichiarassero la loro adesione alla realizzazione del collettore fognario. Le delibere di questi comuni sono state trasmesse alla Regione il primo agosto 1991. Successivamente a questo fatto c'è stato, nel mese scorso, un incontro in Bassa Valle (come ricordavo prima) fra la Regione Valle d'Aosta e la Regione Piemonte, e devo dire per la verità che da parte della Regione Piemonte sono state sollevate alcune difficoltà in ordine al finanziamento dell'opera, come si può facilmente immaginare.
In quella occasione è stata ribadita la necessità per la nostra regione di arrivare quanto prima alla realizzazione del depuratore, e quindi si è fatta presente la nostra piena disponibilità a realizzare un impianto interregionale, ma si è anche fatto presente che la nostra Regione non potrà certamente caricarsi di costi che sono di esclusiva competenza della Regione Piemonte.
Poiché vi erano ancora da verificare alcuni dettagli tecnici, si è pensato di incaricare i rispettivi tecnici regionali, valdostani e piemontesi, di verificare quale delle due ipotesi potesse essere la migliore, anche in rapporto ai futuri costi di gestione.
A questo proposito ci sono stati alcuni incontri; un prossimo incontro (penso che sarà l'ultimo) è già fissato per il 27 novembre, dopodiché dovrebbe essere possibile fare una ulteriore riunione a livello politico per capire se la Regione Piemonte intende partecipare a questa opera.
Ho avuto modo di dire al collega assessore del Piemonte che c'era la nostra piena disponibilità su questo progetto, ma che non avremmo potuto aspettare oltre, perché ci rendiamo conto - come suggeriva anche il Consigliere Agnesod - che i comuni di Donnas e di Pont-Saint-Martin hanno urgenza di realizzare questa opera. Quindi, se era possibile continuare su quella strada c'era la nostra disponibilità, in caso contrario avremmo dovuto rivedere il progetto e proseguire per conto nostro per dotare i comuni di Donnas e Pont-Saint-Martin di una efficiente depurazione delle acque.
Quali sono dunque i nostri orientamenti? Sono quelli di verificare ulteriormente in questa riunione (che è programmata per fine mese), a livello tecnico, la possibilità di fare qualcosa di interregionale, di fare subito dopo un incontro a livello politico per capire se ci sono le reali possibilità di finanziamento da parte della Regione Piemonte, e quindi di prendere decisioni o in un senso o nell'altro, vale a dire o proseguendo con un impianto interregionale oppure (se questo non fosse possibile) cominciare a progettare un impianto che serva esclusivamente i nostri due comuni del fondovalle.
Presidente Ha chiesto di parlare il Consigliere Agnesod, ne ha facoltà.
Agnesod (UV) La motivazione per cui è stata presentata l'interpellanza era proprio perché in questa informazione che si è avuta dagli organi di stampa, sull'incontro tenuto dagli assessori delle due Regioni, si era parlato della possibilità di andare fino ad Ivrea. A me sembra, come ha poi confermato l'Assessore, che possono nascere delle difficoltà, soprattutto per quanto riguarda la tempestività e la possibilità di realizzare l'opera in tempi brevi.
Ci sono due ipotesi, io vorrei chiedere se non si è verificata la terza ipotesi, cioè quella di limitarsi ai comuni di Donnas, Pont-Saint-Martin e Carema, senza andare oltre per evitare gli inconvenienti che si sono verificati. Non so se è stata fatta da parte dei tecnici la valutazione sulla fattibilità di una eventuale localizzazione nel territorio di Carema, per poter accogliere i nostri due comuni e il comune di Carema; in questo modo si finirebbe in una zona dove è possibile far confluire tutte e tre le località.