Oggetto del Consiglio n. 1973 del 8 marzo 1991 - Resoconto
OBJET N° 1973/IX - Adhésion aux principes énoncés dans la résolution approuvée par l'assemblée des Régions d'Europe et accord aux propositions de modification du traité de Rome. (Approbation de motion)
Dolchi (Presidente del Consiglio) - Do lettura del testo della mozione presentata dai Consiglieri Louvin, Mostacchi, Rollandin, Marcoz, Stévenin, Agnesod, Vallet, Perrin, Viérin, Faval e Andrione:
MOTION
Le Conseil régional de la Vallée d'Aoste
considérant indispensable que le processus d'intégration européenne se réalise dans le respect des pouvoirs régionaux et dans la conservations des identités régionales;
estimant indispensable, dans le cadre de l'intégration politique européenne, l'affirmation des principes de coopération et de subsidiarité;
ayant pris connaissance du texte de la résolution approuvée par l'assemblée des Régions d'Europe (ARE) dont la teneur est la suivante:
1. I Laender, le Regioni, le Comunità Autonome riunite in seno all'assemblea delle Regioni d'Europa (ARE), quali enti territoriali regionali esistenti a livello direttamente subordinato a quello degli Stati centrali,
- sottolineano la necessità di conservare anche in futuro la propria identità e, in particolare, la loro molteplicità culturale;
- fanno rilevare la volontà di intensificare la loro collaborazione per rafforzare il livello regionale in Europa;
- favoriscono una struttura federativa per una futura unione europea con Regioni autonome, mantenendo e rafforzando la loro attuale posizione costituzionale;
- confermano il principio di prendere decisioni al livello inferiore, nella misura in cui ciò sia compatibile con una amministrazione efficiente;
- si esprimono a favore del fatto che, nell'ambito di una costituzione europea, i loro interessi siano rappresentati da una Camera regionale autonoma;
- invitano la Comunità Europea a collaborare collegialmente con il livello regionale per il raggiungimento dei propri obiettivi.
II. Chiedono ai governi degli stati membri, nonché agli organi della comunità europea, di tener conto delle seguenti proposte nelle prossime modifiche dei trattati comunitari e della stesura di una costituzione europea;
1. Principio di sussidiarietà.
a) Il principio di sussidiarietà costituisce un elemento indispensabile a garanzia degli autonomi spazi d'azione regionale, nonché della salvaguardia della molteplicità regionale nell'ambito di una unione europea. Detto principio è una parte indispensabile di un ordinamento decentrato e federativo con un livello regionale autonomo. E' pertanto necessario che venga inserito nei trattati comunitari quale principio costituzionale generale.
Il principio di sussidiarietà deve servire da filo conduttore per la definizione delle competenze della comunità nell'ambito del trattato.
b) Il principio di sussidiarietà dovrebbe essere inserito nei trattati comunitari come articolo a sè stante con la seguente formulazione:
"La Comunità eserciterà i poteri che le derivano dal presente trattato soltanto se e nella misura in cui l'intervento della Comunità sia necessario, per raggiungere efficacemente gli obiettivi indicati nel presente trattato e nel caso in cui i provvedimenti presi a tale scopo dai singoli Stati membri, in particolare dai Laender, dalle Regioni e dalle Comunità Autonome quali enti territoriali regionali esistenti a livello subordinato a quello degli Stati centrali, non siano sufficienti?.
2. Partecipazione nell'ambito del Consiglio dei Ministri.
a) le decisioni del Consiglio dei Ministri toccano spesso competenze e interessi del livello regionale. Occorre pertanto, per tali casi, creare la possibilità di una partecipazione specifica al processo decisionale del Consiglio dei Ministri. Le sole forme di partecipazione esistenti a livello degli Stati membri non sono sufficienti.
Nel momento in cui vengono toccati interessi essenziali o competenze esclusive del livello regionale, occorre delegare un rappresentante del livello regionale presso il Consiglio dei Ministri.
Questa misura non interferisce per nulla nella rappresentanza dello Stato centrale.
b) Per realizzare questo intento le regioni europee propongono la seguente nuova versione dell'articolo 2, comma 1, del trattato di fusione: "Nella misura in cui il Consiglio discute o delibera su questioni che a livello nazionale sono di competenza esclusiva di Laender, regioni e comunità autonome, oppure che riguardano i loro interessi essenziali, occorre delegare, in aggiunta, un rappresentante del livello regionale; delega e qualifica di portavoce sono regolate dal diritto nazionale?.
Ayant pris également connaissance que des propositions de modification du Traité de Rome sont formulées dans la dite résolution visant à créer un "Conseil régional? organe consultatif communautaire, qui pourrait participer au processus décisionnel en attendant de créer une véritable "Chambre régionale européenne? conformément au texte suivant:
CONSIGLIO REGIONALE
Articolo 188/a
(Compiti)
Tramite il Consiglio regionale i Laender, le Regioni e le Comunità Autonome cooperano all'espletamento dei compiti affidati alla comunità, qualora vengano toccati i loro diritti o interessi essenziali.
Articolo 188/b
(Composizione, deliberazione)
1) Nel consiglio regionale sono rappresentati tutti i Laender, le Regioni e le comunità autonome degli Stati membri conformemente a quanto previsto dall'articolo 188, comma 2.
2) Il Consiglio regionale dispone di 152 voti suddivisi tra i singoli Stati membri conformemente a quanto previsto dall'articolo 188, comma 2.
3) Il Consiglio regionale delibera a maggioranza di voti.
4) La formazione di Laender, regioni e comunità autonome, la suddivisione dei voti spettanti secondo il comma 2 al singolo Stato membro fra i propri Laender, Regioni e comunità autonome e la delega dei rappresentanti regionali, vengono disciplinati dalle leggi nazionali dei singoli Stati membri. Se in uno stato membro esistono Laender, Regioni e comunità autonome in numero superiore al numero di voti che gli spettano secondo il comma 2, delegherà nel consiglio regionale i rappresentanti di tutti i Laender, Regioni e Comunità Autonome; il numero dei voti che già spettano non sarà per questo aumentato.
Articolo 188/c
(Competenze)
1) Al Consiglio regionale sarà data la possibilità di pronunciarsi in merito a tutti i progetti della comunità.
2) Il parere espresso dal Consiglio regionale dovrà essere portato a conoscenza di tutti gli organi partecipanti ai progetti della comunità. Nel caso il consiglio o la commissione deroghino nei loro atti deliberativi da tale parere, sono tenuti a pronunciarne i motivi al consiglio regionale, su sua richiesta.
3) Sulle questioni riguardanti i diritti o interessi essenziali dei Laender, Regioni e Comunità Autonome ai sensi dell'articolo 188 a, il Consiglio regionale può inoltrare agli organi competenti proposte per l'emanazione di atti giuridici. Detti organi, basandosi sulle competenze loro attribuite da questo trattato, esprimeranno al Consiglio regionale il proprio parere in merito alle proposte.
Alla sezione 4 dell'articolo 173, comma 1, dovrà essere completato dal seguente capoverso, che riguarda il diritto d'azione del Consiglio regionale:
Articolo 173
(Diritto d'azione)
Comma 1, capoverso 4.
Le azioni ai sensi del capoverso 2 possono anche essere promosse dal Consiglio regionale, per ricorrere contro la violazione dei suoi diritti di cooperazione o del principio di sussidiarietà.
Considérant enfin que la résolution susmentionnée propose d'attribuer aux Régions, Laenders et Communautés autonomes d'Europe, un droit d'action vis-à-vis des actes du Conseil et de la Commission européenne et qu'elle demande que l'exercice du droit de vote pour l'élection du Parlement européen soit réglementé dans le sens de l'élection des futurs parlementaires dans le cadre de circonscriptions régionales
exprime
son adhésion aux principes énoncés dans la résolution approuvée par l'assemblée des Régions d'Europe (A.R.E.) et son accord aux propositions de modification du Traité de Rome suggérées par la dite résolution.
demande
au Gouvernement italien, de se rendre promoteur d'une réforme du Traité du Rome dans le sens indiqué dans la présente résolution;
engage
le Président du Conseil régional à transmettre une copie de la présente résolution au Président du Conseil des Ministres, aux Présidents de la Chambre des Députés, au Sénat de la République et au Président du Parlement Européen.
Presidente - Ha chiesto di illustrare la mozione il Consigliere Louvin, ne ha facoltà.
Louvin (UV) - La participation institutionnelle des différentes régions, cantons, communautés autonomes d'Europe, au processus d'intégration européenne et notamment au processus décisionnel à l'intérieur de la C.E.E., est en marche. En ce moment les Régions ne disposent pas d'un espace, ne serait-ce qu'au niveau de la consultation, de la participation de la formation de la volonté communautaire, qui soit digne de leur importance, à l'intérieur des différents pays membres de la communauté européenne.
Cela devient indispensable, d'autant plus que les Régions disposent d'importants pouvoirs normatifs à l'intérieur des différents états, et que certains de ces pouvoirs, comme c'est le cas pour notre Région en ce qui concerne l'agriculture, sont désormais attribués à la C.E.E.
Il est donc important que l'on fasse une place aux Régions dans un esprit de coopération et surtout de subsidiarité, que l'on assure un espace aux Régions pour qu'elles affirment leur place à l'intérieur de l'Europe, qui est en train de renforcer ses structures communautaires.
L'assemblée des régions d'Europe a pris une position nette à cet égard: lors de l'une de ses dernières réunions, elle a énoncé non seulement les vagues principes de participation des Régions à la formation de la volonté communautaires, mais a voulu énoncer une proposition de réforme du traité de Rome, qui permettrait, au moins dans une phase intermédiaire, d'affirmer une présence qualifiée des régions dans les procédures de décision à l'intérieur des instances commu-nautaires, notamment vis-à-vis du Conseil des ministres.
Nous estimons cette proposition fort importante; les collègues voudront excuser si nous avons présenté une motion si longue, mais il fallait expliquer dans les détails le sens de cette proposition et surtout énoncer à claires lettres son contenu. Nous avons donc voulu donner un témoignage d'appui à cette initiative, et proposer que ce Conseil, au delà d'une énonciation vague de principe, se saisisse de la question, en exprimant son adhésion à la résolution approuvée par l'assemblée des régions d'Europe et son plein accord aux propositions de modification du traité suggérées dans cette résolution.
Nous estimons important ce témoignage dans la mesure où d'autres régions suivront notre exemple; et le parlement européen d'un côté, les états membres de l'autre, feront tout le possible pour faire des régions un passage obligé en quelque sorte, dans la préparation de la volonté communautaire.
Ce n'est pas encore la véritable chambre régionale européenne ce que nous espérons pouvoir bientôt réaliser au niveau européen, c'est une phase intermédiaire, un passage que nous estimons obligatoire et que nous demandons à tout le Conseil de vouloir unanimement soutenir, parce que nous estimons que c'est le seul moyen pour arriver par étapes à une véritable Europe des régions, ce qui est dans notre esprit le but idéal du processus d'intégration européenne actuellement en cours.
Presidente - Ha chiesto di parlare la Consigliera Cristina Monami, ne ha facoltà.
Cristina Monami (PCI-PDS) - Solo per ringraziare il Consiglio intero di questi fiori, il Presidente del Consiglio, il Presidente della Giunta e tutti i colleghi che gentilmente si sono ricordati che oggi è l'8 marzo e che hanno voluto offrire una mimosa tramite la mia persona, alle donne della Valle d'Aosta. Grazie.
Anch'io mi domando, come si è domandato il Presidente del Consiglio Giulio Dolchi qualche settimana fa durante la ricorrenza del 26 febbraio, che significato ha mantenere in piedi certe tradizioni e certe ricorrenze. Penso, come pensa il Presidente Dolchi, che queste ricorrenze hanno un senso se le si sanno vivificare e se le si sanno rinnovare alla luce dei tempi attuali.
Grazie a tutto il Consiglio.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Andrione, ne ha facoltà.
Andrione (UV) - Simplement pour proposer un amendement qui est une correction à la dernière page de la motion, article 173, après: demande au Gouvernement italien de se rendre promoteur d'une réponse du Traité de Rome dans le sens indiqué dans la présente résolution, ajouter demande au Parlement italien d'ouvrir rapidement un débat politique visant à transformer le Sénat de la République en Sénat des Régions.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.
Bondaz (DC) - La maggioranza è d'accordo sulla mozione ed anche sul testo dell'emendamento.
Presidente - Pongo in votazione la mozione nel testo così emendato a seguito dell'emendamento presentato dal Consigliere Andrione:
MOTION
Le Conseil régional de la Vallée d'Aoste
considérant indispensable que le processus d'intégration européenne se réalise dans le respect des pouvoirs régionaux et dans la conservations des identités régionales;
estimant indispensable, dans le cadre de l'intégration politique européenne, l'affirmation des principes de coopération et de subsidiarité;
ayant pris connaissance du texte de la résolution approuvée par l'assemblée des Régions d'Europe (ARE) dont la teneur est la suivante:
1. I Laender, le Regioni, le Comunità Autonome riunite in seno all'assemblea delle Regioni d'Europa (ARE), quali enti territoriali regionali esistenti a livello direttamente subordinato a quello degli Stati centrali,
- sottolineano la necessità di conservare anche in futuro la propria identità e, in particolare, la loro molteplicità culturale;
- fanno rilevare la volontà di intensificare la loro collaborazione per rafforzare il livello regionale in Europa;
- favoriscono una struttura federativa per una futura unione europea con Regioni autonome, mantenendo e rafforzando la loro attuale posizione costituzionale;
- confermano il principio di prendere decisioni al livello inferiore, nella misura in cui ciò sia compatibile con una amministrazione efficiente;
- si esprimono a favore del fatto che, nell'ambito di una costituzione europea, i loro interessi siano rappresentati da una Camera regionale autonoma;
- invitano la Comunità Europea a collaborare collegialmente con il livello regionale per il raggiungimento dei propri obiettivi.
II. Chiedono ai governi degli stati membri nonché agli organi della comunità europea di tener conto delle seguenti proposte nelle prossime modifiche dei trattati comunitari e della stesura di una costituzione europea;
1. Principio di sussidiarietà.
a) Il principio di sussidiarietà costituisce un elemento indispensabile a garanzia degli autonomi spazi d'azione regionale, nonché della salvaguardia della molteplicità regionale nell'ambito di una unione europea. Detto principio è una parte indispensabile di un ordinamento decentrato e federativo con un livello regionale autonomo. E' pertanto necessario che venga inserito nei trattati comunitari quale principio costituzionale generale.
Il principio di sussidiarietà deve servire da filo conduttore per la definizione delle competenze della comunità nell'ambito del trattato.
b) Il principio di sussidiarietà dovrebbe essere inserito nei trattati comunitari come articolo a sè stante con la seguente formulazione:
"La Comunità eserciterà i poteri che le derivano dal presente trattato soltanto se e nella misura in cui l'intervento della Comunità sia necessario, per raggiungere efficacemente gli obiettivi indicati nel presente trattato e nel caso in cui i provvedimenti presi a tale scopo dai singoli Stati membri, in particolare dai Laender, dalle Regioni e dalle Comunità Autonome quali enti territoriali regionali esistenti a livello subordinato a quello degli Stati centrali, non siano sufficienti?.
2. Partecipazione nell'ambito del Consiglio dei Ministri.
a) le decisioni del Consiglio dei Ministri toccano spesso competenze e interessi del livello regionale. Occorre pertanto, per tali casi, creare la possibilità di una partecipazione specifica al processo decisionale del Consiglio dei ministri. Le sole forme di partecipazione esistenti a livello degli Stati membri non sono sufficienti.
Nel momento in cui vengono toccati interessi essenziali o competenze esclusive del livello regionale, occorre delegare un rappresentante del livello regionale presso il Consiglio dei Ministri.
Questa misura non interferisce per nulla nella rappresentanza dello Stato centrale.
b) Per realizzare questo intento le regioni europee propongono la seguente nuova versione dell'articolo 2, comma 1, del trattato di fusione:?Nella misura in cui il Consiglio discute o delibera su questioni che a livello nazionale sono di competenza esclusiva di Laender, regioni e comunità autonome, oppure che riguardano i loro interessi essenziali, occorre delegare, in aggiunta, un rappresentante del livello regionale, delega e qualifica di portavoce sono regolate dal diritto nazionale?.
Ayant pris également connaissance que des propositions de modification du Traité de Rome sont formulées dans la dite résolution visant à créer un "Conseil régional? organe consultatif communautaire, qui pourrait participer au processus décisionnel en attendant de créer une véritable "Chambre régionale européenne? conformément au texte suivant:
CONSIGLIO REGIONALE
Articolo 188/a
(Compiti)
Tramite il Consiglio regionale i Laender, le Regioni e le Comunità Autonome cooperano all'espletamento dei compiti affidati alla comunità, qualora vengano toccati i loro diritti o interessi essenziali.
Articolo 188/b
(Composizione, deliberazione)
1) Nel consiglio regionale sono rappresentati tutti i Laender, le Regioni e le comunità autonome degli Stati membri conformemente a quanto previsto dall'articolo 188, comma 2.
2) Il Consiglio regionale dispone di 152 voti suddivisi tra i singoli Stati membri, conformemente a quanto previsto dall'articolo 188, comma 2.
3) Il Consiglio regionale delibera a maggioranza di voti.
4) La formazione di Laender, regioni e comunità autonome, la suddivisione dei voti spettanti secondo il comma 2 al singolo Stato membro fra i propri Laender, Regioni e comunità autonome e la delega dei rappresentanti regionali, vengono disciplinati dalle leggi nazionali dei singoli Stati membri. Se in uno stato membro esistono Laender, Regioni e comunità autonome in numero superiore al numero di voti che gli spettano secondo il comma 2, delegherà nel consiglio regionale i rappresentanti di tutti i Laender, Regioni e Comunità Autonome; il numero dei voti che già spettano non sarà per questo aumentato.
Articolo 188/c
(Competenze)
1) Al Consiglio regionale sarà data la possibilità di pronunciarsi in merito a tutti i progetti della comunità.
2) Il parere espresso dal Consiglio regionale dovrà essere portato a conoscenza di tutti gli organi partecipanti ai progetti della comunità. Nel caso il consiglio o la commissione deroghino nei loro atti deliberativi da tale parere, sono tenuti a pronunciarne i motivi al consiglio regionale, su sua richiesta.
3) Sulle questioni riguardanti i diritti o interessi essenziali dei Laender, Regioni e Comunità Autonome ai sensi dell'articolo 188 a, il Consiglio regionale può inoltrare agli organi competenti proposte per l'emanazione di atti giuridici. Detti organi, basandosi sulle competenze loro attribuite da questo trattato, esprimeranno al Consiglio regionale il proprio parere in merito alle proposte.
Alla sezione 4 dell'articolo 173, comma 1, dovrà essere completato dal seguente capoverso, che riguarda il diritto d'azione del Consiglio regionale:
Articolo 173
(Diritto d'azione)
Comma 1, capoverso 4.
Le azioni ai sensi del capoverso 2, possono anche essere promosse dal Consiglio regionale per ricorrere contro la violazione dei suoi diritti di cooperazione o del principio di sussidiarietà.
Considérant enfin que la résolution susmentionnée propose d'attribuer aux Régions, Laenders et Commu-nautés autonomes d'Europe, un droit d'action vis-à-vis des actes du Conseil et de la Commission européenne et qu'elle demande que l'exercice du droit de vote, pour l'élection du Parlement européen, soit réglementé dans le sens de l'élection des futurs parlementaires dans le cadre de circonscriptions régionales
exprime
son adhésion aux principes énoncés dans la résolution approuvée par l'assemblée des Régions d'Europe (A.R.E.) et son accord aux propositions de modification du Traité de Rome suggérées par la dite résolution.
demande
au Gouvernement italien de se rendre promoteur d'une réforme du Traité du Rome dans le sens indiqué dans la présente résolution;
demande
au Parlement italien d'ouvrir rapidement un débat politique visant à transformer le Sénat de la République en Sénat des Régions
engage
le Président du Conseil régional à transmettre une copie de la présente résolution au Président du Conseil des Ministres, aux Présidents de la Chambre des Députés, au Sénat de la République et au Président du Parlement Européen.
Esito della votazione
Presenti, votanti e favorevoli: 29
Il Consiglio approva all'unanimità
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