Oggetto del Consiglio n. 1930 del 28 febbraio 1991 - Resoconto
OGGETTO N. 1930/IX - Possibilità di un tunnel ferroviario tra la Valle d'Aosta e l'Alta Savoia. (Approvazione di mozione)
Presidente - Do lettura della mozione presentato dal Consigliere Riccarand:
MOZIONE
Preso atto che otto Sindaci dell'Alta Savoia ed in particolare il primo cittadino di Chamonix, Michel Charlet, hanno diffuso, lo scorso 25 gennaio 1991, un comunicato per ribadire la totale opposizione ad un nuovo tunnel stradale sotto il Monte Bianco, chiedendo contemporaneamente l'avvio di una progettazione per il trasporto di camions per ferrovia;
Ricordato che il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, con deliberazione del 13 luglio 1990, ha espresso netta e ferma opposizione a progetti di raddoppio del tunnel stradale del Monte Bianco;
Ricordato altresì che il Consiglio regionale, con risoluzione approvata il 20 dicembre 1990, ha espresso il sostegno della Valle d'Aosta al progetto di un collegamento ferroviario veloce fra Ginevra e Macon;
Sottolineato che già ora da Saint-Gervais (Alta Savoia) è possibile raggiungere in treno Parigi in 5 ore e 15 minuti e che tale tempo sarebbe ridotto a 3 ore e 20 minuti con il collegamento veloce Ginevra-Macon;
Sottolineato, infine, che con un tunnel ferroviario fra la Valle d'Aosta e l'Alta Savoia, sarebbe possibile risolvere il problema del traffico merci attraverso la nostra Regione e sarebbe possibile realizzare un rapido ed efficiente collegamento ferroviario internazionale per passeggeri;
il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
delibera
di impegnare la Giunta regionale:
1) a prendere gli opportuni contatti con i Sindaci dell'Alta Savoia per esprimere il consenso della Valle d'Aosta rispetto all'alternativa ferroviaria proposta;
2) ad affidare un incarico per uno studio di fattibilità di un tunnel ferroviario fra la Valle d'Aosta e l'Alta Savoia;
3) a riferire entro 60 giorni alla competente Commissione consiliare permanente sulle iniziative assunte.
Presidente - Ha chiesto di illustrare la mozione il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.
Riccarand (VA) - Questo argomento era già stato affrontato circa un mese fa, quando era stata presentata da parte della Giunta, una risoluzione riguardante il progetto di un collegamento di un treno a grande velocità, un Tgv, fra Ginevra e Macon.
In quella occasione avevo presentato un emendamento a quell'ordine del giorno e da parte del Presidente della Giunta mi era stato richiesto di presentarlo separatamente tramite una mozione, per non andare a modificare un testo che era frutto di un accordo con le autorità francesi. Questo è il motivo per cui ho presentato questa mozione separatamente.
Lo scopo è di riportare l'attenzione sulla opportunità di esaminare a fondo la possibilità di un collegamento ferroviario fra la Valdigne e l'Alta Savoia. Questa ipotesi è già stata presa in considerazione dai comuni della Valle di Chamonix, che recentemente si sono espressi favorevolmente rispetto a questa ipotesi ed hanno anzi sollecitato uno studio di questo progetto, in modo da verificarne la possibile attuazione.
Con questa mozione quindi, si vuole chiedere da parte del Consiglio alla Giunta, che si prendano dei contatti ufficiali con gli amministratori e i sindaci dell'Alta Savoia per esprimere il consenso della Valle d'Aosta rispetto ad una alternativa ferroviaria, alternativa rispetto ad un raddoppio stradale del tunnel del Monte Bianco che è sempre incombente.
Al secondo punto si chiede di affidare un incarico per uno studio di fattibilità di un tunnel ferroviario: qui non si intende dar vita ad una proget-tazione esecutiva vera e propria, ma ad un sommario esame di una possibilità di questa ipotesi di collegamento ferroviario.
Infine si chiede che la Giunta riferisca alla competente commissione consiliare entro 60 giorni, in modo da sapere questo studio preliminare che risultato ha dato.
Presidente - E' aperta la discussione.
Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Fosson, ne ha facoltà.
Fosson (DC) - In ordine al duplice intento di realizzare una alternativa al trasporto internazionale delle merci su strada, trasferendo parte consistente del traffico su rotaia, e dall'altra parte di evitare l'esclusione della Valle d'Aosta dalla progettata rete europea dei collegamenti ferroviari ad alta velocità, con il conseguente suo definitivo isolamento rispetto alle grandi direttrici di traffico ferroviario, l'amministrazione regionale si sta attivamente adoperando per il collegamento ferroviario del Gran San Bernardo, la linea Santhia-Ivrea-Aosta-Martigny.
Lo stato delle iniziative rispetto al progetto del G.S.Bernardo è in sintesi il seguente. E' stato ultimato e stampato il progetto di fattibilità del collegamento e traforo ferroviario del G.S.Bernardo ad opera dell'università di Trieste, istituto per lo studio dei trasporti. La conferenza internazionale di presentazione del progetto definitivo, fissata in un primo tempo per il 18 gennaio, è rinviata all'8 e 9 aprile prossimi. Le lettere e i programmi relativi sono in corso di approntamento e di spedizione. Prima di tale data verrà definito lo schema di convenzione di accordo tecnico-finanziario; com'è noto, sono in atto intese con un gruppo tedesco che opera nel settore della progettazione e costruzione integrale di linee ferroviarie.
Per questo schema era necessario un decreto legge che autorizzasse la partecipazione dell'ente ferrovie dello stato alla relativa società mista. Il decreto legge è stato pubblicato nella gazzetta ufficiale del 25 gennaio 1991; ciò ha permesso di rendere sottoscrivibile l'accordo tecnico finanziario e successivamente permette di rendere possibile l'indispensabile presenza, nella società mista, dell'ente ferrovie dello stato.
In aggiunta alla predetta azione per il traforo ferroviario del G.S.Bernardo, il Consiglio regionale ha già approvato una risoluzione, con cui impegna l'amministrazione regionale a prendere contatti per un'altra soluzione di traforo ferroviario, tale da permettere il collegamento fra l'Alta Valle e la Savoia, esattamente con Bourg Saint-Maurice. I contatti e le ricerche sono in corso e verrà dato nei tempi precisati dalla mozione approvata in Consiglio, il rapporto sui risultati raggiunti.
A queste due iniziative si aggiunge ora da parte del Consigliere Riccarand, con la presentazione di questa mozione, una ulteriore ipotesi di traforo ferroviario, che colleghi cioè l'Alta Valle con l'Alta Savoia, per raggiungere il termine di Saint-Gervais. Riteniamo che l'impegno possa essere assunto dalla Giunta e che quindi si possano effettuare dei contatti e delle ricerche con le amministrazioni regionali e comunali, in particolare con i sindaci dell'Alta Savoia.
Voglio ancora aggiungere alcune osservazioni che si configurano secondo quanto dirò; cioè che l'azione principale della Giunta regionale è svolta sul progetto del G.S.Bernardo, che è quello, come dicevo prima, in fase più avanzata. Ma riteniamo di non dover sottovalutare altre iniziative, anzi di doverle esperire, anche se occorre far rilevare che il Consiglio regionale e le autorità della Regione Rhône-Alpes, quella da cui dipendono i dipartimenti della Haute Savoie e della Savoie, hanno escluso ufficialmente la possibilità di avviare sul loro territorio soluzioni diverse da quella del progetto ferroviario ad alta velocità Lione-Torino, già proposto dal governo francese e dalla Cee. Quindi è molto arduo ipotizzare, sulla stessa direttrice dei dipartimenti savoiardi, la partecipazione francese ad altri due trafori ferroviari. Tuttavia la Giunta regionale potrà prendere i contatti con le autorità locali di Chamonix e dei comuni vicini e con la presidenza della società francese del tunnel del Monte Bianco, per non lasciare intentata l'opportunità di studiare anche l'opzione di un traghettamento ferroviario sotto il Monte Bianco. Questa potrebbe essere la variante decisiva per impedire la discussa costruzione del secondo traforo stradale del Monte Bianco.
Sostanzialmente sono accettabili i concetti espressi dalla mozione del Consigliere Riccarand, però con le limitazioni alle quali facevo riferimento prima; a questo proposito riteniamo di accettare le premesse della mozione, mentre per la parte deliberativa solo il primo punto. Riteniamo che i punti 2 e 3 siano in questo momento prematuri, perché parlare di studio di fattibilità, anche se il Consigliere Riccarand lo disegnava come un fatto aleatorio e comunque di larga massima e di principio, sia prematuro, come pure impegnarsi a riferire entro 60 giorni alla commissione consiliare competente. In ogni caso c'è l'impegno sul primo punto di prendere gli opportuni contatti, analogamente a quanto stiamo già facendo con i comuni della Savoia per il collegamento con Bourg Saint-Maurice.
Ritengo che la discussione, che fra l'altro è prevista nella commissione consiliare, per discutere dei risultati dei contatti avuti per il collegamento con Bourg Saint-Maurice, potrà essere l'occasione di riprendere questo discorso del collegamento con Saint-Gervais.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.
Riccarand (VA) - Credo sia importante questa disponibilità a verificare anche questa possibilità, credo che dobbiamo esaminare tutte le possibilità di collegamento ferroviario che ci sono anche senza arrivare a dei progetti esecutivi. Mi rendo conto che, così come era stato formulato nella mozione, il secondo punto era troppo impegnativo; vorrei proporre, se è maggiormente accettabile da parte della Giunta, una formulazione diversa, ad esempio: un impegno della Giunta ad esaminare le possibilità di un tunnel ferroviario per la Valle d'Aosta e l'Alta Savoia, cioè senza parlare di una progettazione, ma di un esame di questa possibilità. Chiederei di mantenere il terzo punto, possiamo spostare i 60 giorni a 90 giorni, ma, limitando comunque gli impegni ai contatti con i sindaci e ad un esame della possibilità senza dar luogo ad una progettazione, credo che il fatto di stabilire un tempo entro il quale riferire alla commissione, possa essere mantenuto.
Proporrei di sostituire il secondo punto della parte deliberativa con l'espressione: "ad esaminare le possibilità di un tunnel ferroviario fra la Valle d'Aosta e l'Alta Savoia?, e di mantenere il terzo punto magari spostando l'impegno a riferire entro 120 giorni.
Presidente - Pongo in votazione la mozione nel testo così emendato:
MOZIONE
Preso atto che otto Sindaci dell'Alta Savoia e, in particolare il primo cittadino di Chamonix, Michel Charlet, hanno diffuso, lo scorso 25 gennaio 1991, un comunicato per ribadire la totale opposizione ad un nuovo tunnel stradale sotto il Monte Bianco, chiedendo contemporaneamente l'avvio di una progettazione per il trasporto di camions per ferrovia;
Ricordato che il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, con deliberazione del 13 luglio 1990, ha espresso netta e ferma opposizione a progetti di raddoppio del tunnel stradale del Monte Bianco;
Ricordato altresì che il Consiglio regionale, con risoluzione approvata il 20 dicembre 1990, ha espresso il sostegno della Valle d'Aosta al progetto di un collegamento ferroviario veloce fra Ginevra e Macon;
Sottolineato che già ora da Saint-Gervais (Alta Savoia) è possibile raggiungere in treno Parigi in 5 ore e 15 minuti e che tale tempo sarebbe ridotto a 3 ore e 20 minuti con il collegamento veloce Ginevra-Macon;
Sottolineato, infine, che con un tunnel ferroviario fra la Valle d'Aosta e l'Alta Savoia, sarebbe possibile risolvere il problema del traffico merci attraverso la nostra Regione e sarebbe possibile realizzare un rapido ed efficiente collegamento ferroviario internazionale per passeggeri;
il Consiglio regionale della Valle d'Aosta
delibera
di impegnare la Giunta regionale:
1) a prendere gli opportuni contatti con i Sindaci dell'Alta Savoia per esprimere il consenso della Valle d'Aosta rispetto all'alternativa ferroviaria proposta;
2) ad esaminare la possibilità di un tunnel ferroviario fra la Valle d'Aosta e l'Alta Savoia;
3) a riferire entro 120 giorni alla competente Commissione consiliare permanente sulle iniziative assunte.
Esito della votazione
Presenti: 28
Votanti: 16
Favorevoli: 16
Astenuti: 12 (Agnesod, Andrione, Lanivi, Louvin, Marcoz, Mostacchi, Perrin, Rollandin, Stévenin, Vallet, Viérin e Voyat)
Il Consiglio approva
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