Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1703 del 19 dicembre 1990 - Resoconto

OGGETTO N. 1703/IX - Crisi del Gruppo Olivetti e tutela dei suoi lavoratori in Valle d’Aosta (Interpellanze).

Presidente - MM. les Conseillers, les points 19, 22 et 29 abordent le même sujet, je propose partant de les aborder tout de suite.

Je donne la lecture des interpellations:

Interpellanza

Il Gruppo Olivetti ha recentemente preannunciato interventi volti a ridurre un esubero di personale, quantificato in 4000 lavoratori per gli stabilimenti presenti in Italia ed in altri 3000 per quelli esteri.

Poiché nella Regione Valle d’Aosta sono in attività o in costruzione alcuni stabilimenti industriali, parzialmente od interamente controllati dal Gruppo Olivetti e sono numerosi i lavoratori valdostani impiegati presso stabilimenti del gruppo, insediati in Piemonte,

i sottoscritti Consiglieri regionali del Gruppo comu-nista

interpellano

l’Assessore competente per conoscere:

1) in che misura le difficoltà del Gruppo Olivetti riguardano personale valdostano o iniziative industriali in Valle d’Aosta (Conner, Tecdis, Elelys, Baltea Disk, eccetera);

2) quali iniziative intende assumere la Giunta regionale per tutelare i lavoratori valdostani e per consolidare le iniziative industriali del Gruppo Olivetti in Valle d’Aosta.

F.to: Demetrio Mafrica - Igino Bajocco - Giorgio Chenuil.

Interpellanza

Appreso che il Gruppo Olivetti intende attuare una forte riduzione dei livelli occupazionali, con un taglio di circa 7000 posti di lavoro;

rilevato che questi tagli occupazionali rischiano di avere delle ripercussioni anche in Valle d’Aosta dove operano numerose aziende che fanno capo al Gruppo Olivetti;

evidenziato inoltre che sono numerosi i valdostani che quotidianamente si recano a lavorare negli stabilimenti Olivetti del Canavese e che anch’essi rischiano di subire il contraccolpo della crisi del Gruppo di Ivrea;

il sottoscritto Consigliere regionale del Gruppo Verde Alternativo

interpella

la Giunta regionale per sapere:

1) quali sono i dati sulle eventuali ripercussioni della crisi Olivetti in Valle d’Aosta o sui lavoratori valdostani;

2) che cosa si intende fare per evitare ripercussioni negative sulle iniziative industriali in collaborazione con l’Olivetti già avviate in Valle d’Aosta o in corso di avvio;

3) qual è, in particolare, l’attuale situazione produttiva ed occupazionale nella Baltea Disk di Arnad e quali le prospettive future di tale azienda.

F.to: Elio Riccarand

Interpellation

ayant appris par la presse que l’Olivetti S.p.a. a présenté un plan global comportant la suppression de 7000 emplois dont 4000 en Italie;

étant donné qu’il existe en Vallée d’Aoste plusieurs établissements totalement ou partiellement contrôlés par l’Olivetti S.p.a.;

rappelant que les travailleurs valdôtains employés dans les établissements Olivetti à technologie avancée ont été formés aux frais de la Région;

soucieux de préserver les emplois en Vallée d’Aoste;

les soussignés Conseiller régionaux

interpellent

le Gouvernement valdôtain pour savoir si:

1) des plans de restructuration ont été présentés qui concernent les usines Olivetti implantées en Vallée d’Aoste;

2) si des suppressions d’emplois sont envisagées, dans la Basse Vallée notamment;

3) si la nouvelle politique amorcée par l’entreprise modifie les engagements concertés avec la Région.

Signé: Augusto Rollandin - Benito Mostacchi - Francesco Stévenin - Gino Agnesod

Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

Mafrica (PCI) - L’argomento è noto a tutti i Consiglieri, ha avuto grande rilievo sugli organi di informazione, ha creato questioni di cui si sono interessate le organizzazioni sindacali e a cui è stato sollecitato anche il Governo. Il gruppo Olivetti, nell’ambito di un rallentamento del mercato dei computer, ha valutato di avere personale in eccedenza nel suo gruppo e per ciò che riguarda l’Italia ha presentato un piano da cui risulterebbero in esubero 4000 lavoratori.

Negli ultimi anni la nostra regione ha stabilito con il Gruppo Olivetti rapporti che hanno portato alcune aziende a capitale maggioritario o minori-tario, sempre del gruppo Olivetti, presenti, in parte attive, in parte ancora in costruzione e in parte ancora da costruire. Questa presenza del gruppo Olivetti si aggiunge ad una tradizionale presenza di lavoratori valdostani che si recano a Ivrea o in comuni del circondario per lavorare nelle fabbriche di Olivetti. Crediamo che il problema non possa essere risolto solo nell’ambito regionale; crediamo però che, per i rapporti che si sono stabiliti con Olivetti, che ha avuto relazioni per la costruzione di fabbriche, che partecipa anche assieme alla Regione in una società per lo sviluppo della informatica in Valle d’Aosta, sia possibile avere un contatto, avere un confronto con i responsabili dell’Olivetti onde evitare ripercussioni di questa crisi nella nostra regione.

Quindi con l’interpellanza vogliamo avere notizie su questi problemi, vogliamo sapere se sono stati presi dei contatti, se ci sono informazioni che riguardano le aziende Olivetti presenti in Valle e quali possibilità ci sono di evitare conseguenze negative all’occupazione in Valle d’Aosta rispetto alla questione Olivetti.

Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) - I problemi che vengono posti nella interpellanza sono quelli che ha già illustrato il Consigliere Mafrica.

Nella interpellanza presentata dal nostro Gruppo c’è una attenzione particolare rispetto alla situazione della Baltea Disk di Arnad; ci interessa avere delle notizie, oltre che sulla situazione generale delle aziende Olivetti e dei lavoratori valdostani che vanno a lavorare nel Canavese, su come stanno le cose rispetto alla Baltea Disk di Arnad, che ci sembra una delle situazioni maggiormente a rischio in Valle d’Aosta per il tipo di azienda, per il tipo di produzione, per una serie di difficoltà che già erano presenti prima che si evidenziasse questa situazione di forte riduzione dei livelli occupazionali all’interno dell’Olivetti, perché ci sono alcune scelte anche produttive che avevano difficoltà a procedere all’interno della Baltea Disk.

Chiederemmo quindi, accanto ad un quadro generale, di avere alcune informazioni più precise rispetto alla Baltea Disk di Arnad.

Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Tout en partageant les tracas qui ont déjà fait l’objet des interventions des collègues, le problème qu’on avait essayé de présenter d’une façon spécifique était lié aux cours de formation qui avaient déjà été présentés.

Je crois qu’il c’est important de suivre ce qui s’est passé pendant ces années. Je voudrais rappeler que des centaines d’ouvriers ont été formées aux frais de l’Administration régionale. On avait pris des engagements qui étaient un peu à la base du Groupe Olivetti en Vallée d’Aoste, qui allaient dans la direction de primer le fait qu’il y a eu une intervention financière concrète et substantielle. L’établissement Baltea Disk est un des établissements leader en Europe, même si le marché change et si le système de production doit être affecté de nouvelles solutions par rapport aux exigences du marché mondial, voir par conséquent le nouvel établissement de Pont-Saint-Martin. Mais le sens de l’interpellation est de savoir à quel point on est par rapport aux engagements qui avaient été pris il y a longtemps; n’oublions pas qu’Olivetti est présent non seulement à Arnad, mais aussi à Pont-Saint-Martin et à Châtillon, même si de façon indirecte.

Alors, compte tenu des engagements qu’il y aura encore, par exemple, pour les établissements qui concernent l’Olivetti en pourcentage réduit à Châtillon, il y aura un deuxième pas à faire; je crois qu’il faudrait présenter d’une façon sérieuse le poids économique qu’on doit soutenir par rapport aux engagements et par conséquent pour résoudre le problème de l’emploi.

On sait très bien qu’on ne peut plus prétendre de maintenir des milliers de personnes, on a réduit à quelques centaines l’engagement par rapport à des systèmes de production très sophistiqués, mais je crois que dans son ensemble il faudrait justement intervenir afin qu’il y ait dans cette question une présence réelle et conséquente aux engagements pris de l’Administration régionale.

Voilà le sens de cette interpellation, pour le restant on a déjà souligné le risque de perte d’emploi des industries d’Arnad.

Presidente - Ha chiesto di parlare l’Assessore all’Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Fosson, ne ha facoltà.

Fosson (DC) - Prima di dare una risposta che disegni un quadro globale della situazione del Gruppo Olivetti, con particolare riferimento alla nostra regione, voglio assicurare i Consiglieri che hanno illustrato le interpellanze della preoccupazione che ha l’Amministrazione regionale, la Giunta, rispetto ai problemi che in particolare hanno sollevato nella illustrazione. Quindi per quanto riguarda un contatto-confronto con i responsabili del Gruppo Olivetti, devo dire che è già stato fatto ad un certo livello e da questo contatto sono venute fuori le notizie che faranno parte della illustrazione che farò successivamente. Il contatto comunque è costante per seguire l’evolversi della situazione.

Per quello che riguarda i corsi di formazione, rispetto ai quali, come giustamente sottolinea il Consigliere Rollandin, la Regione ha avuto un impegno economico notevole, ho avuto ancora di recente incontri con i responsabili della Tecdis, nella quale peraltro l’Olivetti è impegnata ormai in percentuale estremamente ridotta, proprio per fare un ragionamento rispetto alla prosecuzione di corsi di formazione intesi ad aumentare ancora di più l’occupazione nella Tecdis. Posso anticipare, e probabilmente sarà riportato anche nel rapporto che leggerò, che stando così la situazione edilizia della Tecdis - cioè in attesa di partire con la Tecdis II, quindi rimanendo ancora con la Tecdis I - a fronte di alcune modificazioni dello stabilimento è possibile arrivare a 200 occupati, contro i 120 previsti dalla convenzione iniziale e i 160 che sono già occupati ad oggi. Quindi con un ulteriore corso di formazione arriveremmo a 200 occupati solo con lo stabilimento Tecdis I.

Per quello che riguarda la Baltea Disk, come ha chiesto il Consigliere Riccarand, leggerò nella relazione, ma posso anticipare che Baltea Disk svolge la sua attività in un settore nel quale c’è una produzione molto pesante (intendo: a basso prezzo) da parte dei paesi dell’Estremo Oriente o di aree nelle quali la mano d’opera costa di meno; quindi Baltea Disk ha un significato economico per la produzione che ha, fino a quando rimarrà nell’ambito del Gruppo Olivetti, cioè fino a quando il Gruppo Olivetti acquisterà i supporti magnetici dei quali ha necessità presso la Baltea Disk. Possiamo avere una sicurezza in questo senso, malgrado le difficoltà che Baltea Disk corre, per il fatto che la sua Presidenza è detenuta dall’Ing. Morezzi che è uno dei primi cinque del Gruppo Olivetti; al di sotto dell’amministratore delegato del Gruppo, Cassoni, ci sono quattro settori, a capo di uno dei quali c’è appunto l’Ing. Morezzi. Quindi le preoccupazioni rispetto a Baltea Disk, pur inserite in un settore di mercato e di prodotto a rischio per i motivi che ho detto prima, sono perlomeno attutite.

Il 1990 è stato un anno di crisi per il settore informatico, caratterizzato da una costante diminuzione delle vendite degli elaboratori. Il calo della domanda di computer è imputabile principalmente alla crescente incertezza economica e conseguentemente ai decrescenti livelli di spesa per investimenti. Mentre nel 1989 la domanda complessiva di computer sui sette principali mercati europei era cresciuta del 31,5 percento, nel primo quadrimestre 1990 la crescita è stata del 23,4 percento per contrarsi poi al 16,7 percento; si prevede che questo trend negativo caratterizzerà tutto l’anno.

La contrazione della domanda unita alla accesa competitività sui prezzi comporterà una riduzione della redditività per tutte le aziende del settore.

Si stima che il declino del tasso di crescita dell’industria informatica continuerà per tutto il 1991, in linea con l’atteso rallentamento del tasso di crescita del PIL e con i crescenti timori di una recessione.

I piani di ristrutturazione della Olivetti; nell’ambito dello scenario sopra delineato, si inseriscono le azioni rese note dall’Olivetti, volte a ridurre i costi fissi e incrementare il fatturato per addetto, che oggi è inferiore a quello dei maggiori concorrenti della società. Nel conto economico del 1991 è stimabile che gran parte dei vantaggi derivanti dai tagli occupazionali, quantificabili in circa 150 miliardi per 3000 dipendenti, saranno assorbiti dalla crescente competizione nei prezzi e presumibilmente dalla inorganicità con cui verranno realizzati.

Il maggior sforzo di ristrutturazione verterà sulla ridefinizione di parte del portafoglio prodotti, mentre si continuerà l’opera di miglioramento dell’efficienza della rete di vendita e della gestione del capitale circolante, anche se la pressione competitiva difficilmente permetterà ulteriori recuperi.

Verrà pure considerata la possibilità di trasferire a terzi le attività produttive relative a prodotti maturi.

Sinteticamente, per le tre divisioni commerciali del Gruppo Olivetti si possono esprimere le seguenti considerazioni.

Olivetti Office controlla il 40 percento delle vendite del gruppo. Il 46 percento del fatturato è rappresentato da personal computer e stampanti laser, prodotti in crescita e con buoni margini, il 41 percento è concentrato su prodotti stabili quali calcolatori, registratori di cassa, stampanti standard e fotocopiatrici, mentre il 13 percento riguarda vendite di macchine per scrivere tradizionali e video, prodotti che sono in declino. E’ previsto nel corso del 1991 di introdurre nuovi prodotti, ad esempio il computer agenda, che dovrebbero contribuire a sostenere le vendite.

Olivetti systems e networks produce il 50 percento del fatturato del gruppo. Circa il 27 percento del fatturato è rappresentato da minicomputer, prodotto in fase di declino. L’attività della società è concentrata in tre mercati: quello bancario, quello della vendita al dettaglio, ed il settore della pubblica amministrazione. L’attuale buona posizione nel mercato europeo delle stazioni di lavoro per personal computer necessita comunque di rilevanti investimenti in tecnologia, perseguibili per il tramite di accordi di cooperazione tecnologica. Le vendite di software e sistemi informativi, che hanno contribuito significativamente alla crescita del fatturato negli ultimi anni, contribuiranno positivamente anche alla vendita del 1991.

Olivetti information services contribuisce al fatturato del gruppo per circa il 4,5 percento.

Alla luce di quanto sopra, è prevedibile una caduta del reddito netto Olivetti nel 1991 dovuta al declino della crescita delle vendite, alla forte competizione sui prezzi, alla stabilità della lira ed al più elevato tasso di inflazione interno rispetto a quello degli altri paesi europei.

La prevista diminuzione dei costi delle memorie, meno 20-25 percento all’anno, contribuirà a ridurre i costi di produzione, ma è presumibile che questo margine verrà eroso dalla pressione competitiva.

Vorrei adesso passare alla parte di relazione che riguarda le aziende a partecipazione Olivetti presenti in Valle d’Aosta, partendo proprio dalla Baltea Disk.

Per chiarire meglio la situazione delle aziende della nostra regione controllate o collegate all’Olivetti, è opportuno premettere che solamente riguardo alla società Baltea Disk S.p.a. di Arnad il Gruppo Olivetti possiede la quota di maggioranza del capitale azionario e quindi ne esercita direttamente il controllo. Baltea Disk produce dischetti magnetici per elaboratori elettronici in diversi formati ed ha realizzato a tutto il mese di ottobre 1990 un fatturato pari a L. 17.356.000.000 con una contrazione dell’11 percento circa rispetto all’analogo periodo dell’esercizio 1989.

Anche le previsioni relative alla chiusura di fine anno indicano una contrazione delle vendite, dovuta alla particolare situazione di mercato che sta attraversando il settore. Tale situazione si rifletterà inevitabilmente sul conto economico, che secondo le previsioni si chiuderà con una leggera perdita. A questo proposito però è utile evidenziare che tale risultato deriva anche dai notevoli stanziamenti operati in conto ammortamenti sia a carattere ordinario che anticipato. Infatti, il flusso di autofinanziamento rimane su livelli positivi e sufficienti alla copertura degli investimenti effettuati. La situazione finanziaria è regolare e sostanzialmente equilibrata.

L’impresa Baltea Disk occupa al 10 dicembre 129 unità, di cui 115 residenti in Valle d’Aosta. Per quanto riguarda le previsioni relative all’esercizio 1991, che ci sono state fornite dai rappresentanti aziendali, si dovrebbe assistere ad un recupero dei volumi produttivi, mentre la situazione reddituale dovrebbe mantenersi stazionaria.

Nel prossimo esercizio, con particolare riferimento alla ristrutturazione degli organici, le vicende che investono il gruppo dovrebbero interessare Baltea Disk solamente in maniera marginale. E’ in previsione per l’inizio dell’anno il ricorso alla cassa integrazione guadagni per una ventina di dipendenti per un periodo di sei mesi; è la notizia che era oggi sulla stampa.

Per il 1991 non si prevedono comunque fatti gestionali di particolare rilievo, mentre l’impresa sarà impegnata in direzione di almeno una parziale riconversione industriale da attuarsi eventualmente tramite la diversificazione della produzione. E’ esclusa inoltre la possibilità ventilata dalla stampa di cessione dell’azienda ad altri operatori.

Rispetto alla Tecdis S.p.A. dicevo prima parlando dei corsi di formazione che l’impegno Olivetti è marginale, in effetti Tecdis ormai è coperta da capitale Olivetti per un 10 percento, per un 7,25 percento da Aeritalia, per l’82,75 percento da Seiko. L’impresa di Châtillon ha iniziato l’attività, che consiste nella costruzione e commercializzazione di moduli a cristalli liquidi, nel mese di maggio del corrente anno. Gli occupati sono attualmente 154, di cui 138 residenti in Valle d’Aosta, compresi i cinque tecnici giapponesi. Gli effetti della riduzione della produzione tradizionale di Olivetti non dovrebbero riguardare Tecdis, in quanto i rapporti fra le due imprese riguardano la realizzazione di nuovi prodotti. Inoltre, solo il 10 percento degli ordini proviene attualmente da aziende del Gruppo Olivetti. Le previsioni occupazionali e produttive sono positive, la società ha presentato infatti un nuovo piano per la formazione professionale dei dipendenti che dovrebbero salire entro il 1992 a 200 unità contro le 120 previste dalla convenzione del 5 settembre 1986. Sono in corso inoltre trattative in fase ormai avanzata per la realizzazione di un centro ricerca e sviluppo nell’area ex Montefibre. Tale iniziativa, per la quale non è ancora possibile quantificare il numero delle assunzioni, permetterà attraverso l’incremento dell’attività di ricerca lo sviluppo della innovazione tecnologica sul territorio regionale e particolarmente la creazione di una nuova occupazione altamente qualificata.

C’è poi la Conner, nella quale l’Olivetti ha il 49 percento del capitale, mentre il 51 percento è dell’azienda americana Conner Peripherals. Questa società ha già trasferito la propria sede legale in Valle d’Aosta, in attesa di trasferirvi anche la sede produttiva entro il mese di marzo del prossimo anno. L’azienda opera nel settore della produzione vendita di dispositivi di memoria a tecnologia magnetica ed ha assunto presso la propria sede di San Bernardo in Ivrea 165 dipendenti in valdostani, che verranno poi utilizzati e trasferiti presso lo stabilimento di Pont-Saint-Martin. I ricavi a fine anno ammontano a 72 miliardi di fronte ai 40 miliardi dell’anno precedente. La situazione finanziaria è equilibrata e le rate dei finanziamenti concessi da Finaosta vengono pagate con puntualità. Le previsioni produttive sono positive con un fatturato atteso per il prossimo anno del 43 percento superiore a quello del 1990. Per quanto riguarda le prospettive occupazionali, sono in corso contatti con l’impresa che dovrebbero portare a breve termine alla stipulazione di una convenzione aggiuntiva a quella già siglata per l’insediamento in Pont-Saint-Martin. L’accordo, in fase di definizione, comporterebbe investimenti per ulteriori 6 miliardi per l’installazione di un centro di automazione. Tale iniziativa consentirà l’assunzione di ulteriori venticinque dipendenti, scelti prioritariamente fra personale in cassa integrazione guadagni e comunque residenti in Valle d’Aosta. Sarebbero quindi venticinque dipendenti in più rispetto alla convenzione prevista, in pratica da 160 si salirebbe a 185 dipendenti.

Altra impresa a partecipazione Olivetti è la Elelys nella quale Eleprint Olivetti detiene il 31 percento, il 34 percento è detenuto da Finaosta e il 35 percento da Lysfusion. L’impresa Elelys, insediatasi nel corso del 1989 in Hône, produce stampi in metallo e particolari in materie plastiche. L’andamento dei ricavi nel 1990, dopo una iniziale flessione, ha fatto segnare un recupero che dovrebbe portare il risultato a fine anno su livelli apprezzabili. I programmi occupazionali, formulati all’atto della stipulazione della convenzione nel maggio 1989, sono stati non solo rispettati ma ampiamente superati dalla società, che occupa attualmente ottantacinque dipendenti, di cui cinquanta residenti in Valle d’Aosta. Riguardo alle prospettive future l’esercizio 1990 dovrebbe chiudere in utile, non discostandosi molto dai livelli del 1989. La crisi Olivetti non dovrebbe investire l’azienda; infatti la prevista chiusura nei primi giorni di gennaio non verrà effettuata per il timore di non riuscire ad evadere gli ordini in portafoglio. Anche per il futuro non risulterebbero cali nella previsione della produzione.

Questo quadro riguarda le imprese a partecipazione azionaria Olivetti, ci sono poi imprese dell’indotto, imprese che lavorano per la Olivetti.

La Continental Elettronica s.r.l. è una impresa che ha sede a Issogne e che opera nel settore della fabbricazione e dell’assemblaggio di componenti elettronici ed elettrici. Il volume di affari previsto per il corrente esercizio dovrebbe far registrare un discreto aumento rispetto all’anno precedente. Riguardo alla situazione finanziaria, le rate del finanziamento concesso da Finaosta (è un mutuo di 142 milioni) vengono pagate con puntualità. Il numero dei dipendenti è pari a diciannove, di cui sedici residenti in Valle d’Aosta. Secondo i responsabili aziendali la società realizza circa il 50 percento del proprio fatturato con il reparto Office del Gruppo Olivetti. Per l’anno in corso il fatturato e l’occupazione non dovrebbero subire sostanziali diminuzioni, ma non è possibile al momento attuale fare attendibili previsioni sul medio termine.

La Honeystamp è una impresa con sede in Donnas ed opera nel settore della progettazione e costruzione di stampi e relative attrezzature. Il fatturato relativo ai primi nove mesi dell’anno in corso si è attestato sugli stessi livelli dell’anno precedente. L’azienda occupa attualmente cinquanta dipendenti, di cui quarantuno residenti in Valle d’Aosta. Il 70 percento circa del fatturato viene realizzato con società del gruppo Olivetti, situate però in quella fascia che non ha risentito della crisi del mercato, in particolare del mercato dei personal computer. Sono in corso comunque trattative con clienti diversificati per acquisire ordini che diano una certa sicurezza per il prossimo futuro. Non sono previste variazioni a livello occupazionale.

La Lysfusion s.p.a. opera a Hône nel settore della produzione di articoli tecnici in materia plastica. Il volume di affari realizzato nei primi nove mesi del corrente anno non si discosta dal periodo corrispondente dell’anno precedente. Il rimborso del prestito obbligazionario con Finaosta avviene regolarmente. Il numero di occupati è di 148 unità e non dovrebbe subire sostanziali mutamenti nel prossimo futuro. Non si prevedono ripercussioni negative, in quanto il volume di affari realizzato direttamente con il gruppo Olivetti è trascurabile.

La Olma s.n.c. opera a Donnas nel settore della produzione e lavorazione di prodotti meccanici e tecnici in lamiera e plastica. Rispetto al 1989 si assiste ad una riduzione del fatturato e ad un peggioramento della situazione finanziaria. L’azienda occupa tredici dipendenti, realizza il 45 percento del proprio fatturato con la Baltea Disk. Secondo i responsabili aziendali è previsto un aumento della produzione nel prossimo futuro, in quanto l’azienda dovrebbe assorbire nuove commesse originariamente affidate ad altre aziende operanti nello stesso settore.

La Sidema di Gavaini s.a.s. è una società della quale abbiamo già parlato stamattina e direi che non è il caso di aggiungere altro.

Un ultimo punto ancora. Abbiamo affrontato il panorama delle aziende con partecipazione Olivetti, delle aziende dell’indotto Olivetti, c’è poi il problema dei lavoratori valdostani occupati direttamente negli stabilimenti Olivetti del Canavese. Il numero dei valdostani occupati nel Canavese si aggira intorno alle 500 unità. Al momento non è ancora possibile sapere quanti di essi siano interessati al trattamento di cassa integrazione richiesto a partire dal gennaio 1991 dalla società di Ivrea; confermo comunque l’interessamento del governo regionale e dell’assessorato alla industria per un contatto stretto con i responsabili del gruppo Olivetti per seguire da vicino la situazione e per prendere i necessari provvedimenti affinché gli sviluppi non siano particolarmente negativi per i valdostani.

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Si dà atto che alle ore 19,12 riassume la Presidenza il Presidente Dolchi.

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Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Compte tenu de l’ensemble des données, je demanderai une copie à l’Assesseur.

Je veux le remercier pour les renseignements qu’il nous a fournis et je dois avouer que tout de même pour une certaine situation, voire Tecdis, je ne peux que le féliciter du fait qu’il y a l’intention d’accomplir le deuxième pas, c’est-à-dire de prévoir qu’il y ait la Tecdis II, de développer le secteur qui a déjà tout de même fait l’objet de la première convention.

Ce qui est au contraire plus tracassant, à part le fait qu’on attend le développement de la situation Conner, c’est le problème de la Baltea Disk. Ce qui nous préoccupe n’est pas seulement le fait qu’on ait l’intention d’utiliser le chômage technique, mais le fait de prévoir qu’il y ait des pertes de places de travail plutôt lourdes. Je dois souligner encore une fois que là on avait prévu des cours de formation spécifiques. Si j’ai bien saisi, il y a aussi un changement de propriété; là on attend d’avoir des nouvelles à ce sujet.

Si j’ai bien compris, il y aura des rencontres et on sollicitera des interventions pour faire respecter certains engagements qui avaient été pris et à ce moment on fera une analyse définitive de ce qui se passera. On espère qu’il y a l’intention de la part d’Olivetti d’avoir un oeil un peu particulier pour ce qui est de la situation valdôtaine, compte tenu de l’engagement financier qu’il y a eu jusqu’à présent.

Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

Mafrica (PCI) - La risposta dell’Assessore è stata sufficientemente esauriente, in effetti per ciò che riguarda le industrie valdostane la situazione più preoccupante pare essere quella della Baltea Disk, soprattutto perchè si parla anche di cambio di produzione, quindi i problemi cominciano ad essere seri.

Mi pare anche di dover sottolineare una attenzione particolare per i lavoratori valdostani, che sono 500, che si recano tutti i giorni presso gli stabilimenti Olivetti del Canavese. Costoro forse sono di per sè più difficili da tutelare, ma anche per loro credo sia opportuno far valere il certo peso contrattuale che la nostra Regione può vantare rispetto ad Olivetti.

Un’ultima osservazione generale: mi pare che in questa fase l’assessorato all’Industria si debba preparare a reagire ad una serie di situazioni, perchè se il collega Lanivi è stato Assessore in una fase di crescita, ora l’economia sta entrando in una fase diversa, quindi raccomando una particolare attenzione al settore industriale.

Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) - Ringrazio anche io l’Assessore per l’ampia risposta con una serie di notizie sufficientemente dettagliate. Come hanno già rilevato i Consiglieri che mi hanno preceduto e come del resto già si intuiva dalle informazioni che trapelavano, la situazione che deve essere seguita con maggiore attenzione è quella della Baltea Disk, in cui alcuni problemi di assetto produttivo, che già preesistevano a questa situazione di crisi, si sono sicuramente accentuati con la crisi generale del gruppo. Quindi sollecitiamo una attenzione particolare da parte della Giunta regionale rispetto alla situazione dell’azienda di Arnad.

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