Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1551 del 8 novembre 1990 - Resoconto

OGGETTO N. 1551/IX - Petizione per interventi atti a ridurre il passaggio dei camion attraverso le vallate alpine e per un pronunciamento contro l'ipotesi di un raddoppio del tunnel autostradale del Monte Bianco. (Approvazione di risoluzione)

Presidente - La petizione è in vostre mani, c'è una relazione che la presenta; si tratta in sostanza di un comitato denominato "S.O.S. TIR" operante in Valle d'Aosta. La petizione è stata sottoscritta da 5330 cittadini, comporta l'argomento che è stato richiamato.

Tutte le petizioni, a norma dell'articolo 36 del Regolamento interno, devono essere dichiarate ricevibili dall'Ufficio di Presidenza, cosa che è stata fatta; l'Ufficio di Presidenza del Consiglio ha poi provveduto ad informare il Presidente della Giunta, l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti e l'Assessore ai Lavori Pubblici circa la petizione stessa, quindi gli argomenti che vengono approfonditi e presentati dalla pe-tizione.

Sempre a norma dell'articolo 36, comma 4, del Regolamento interno, per decorrenza dei termini è stata iscritta all'ordine del giorno di oggi; dagli allegati risulta esservi una relazione dell'Assessore Fosson, non sono presenti altre iniziative consiliari in merito.

E' una presa d'atto.

Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) - Il Gruppo Verde Alternativo intende presentare una risoluzione nell'ambito della discussione di questa petizione. La presento alla Presidenza del Consiglio e poi la illustro, così nel frattempo può essere fotocopiata e diffusa.

La petizione che è stata presentata e che porta la firma di 5330 cittadini affronta due problemi: da una parte si chiede che vengano poste delle limitazioni al numero dei TIR a cui è concesso di attraversare il territorio della Valle d'Aosta; dall'altra si chiede che ci si pronunci chiaramente contro l'ipotesi di apertura di un nuovo traforo stradale del Monte Bianco. Credo che rispetto al secondo punto, quello di un secondo traforo stradale del Monte Bianco, ci sia già stato un pronunciamento da parte del Consiglio regionale avvenuto il 13 luglio, quando il Consiglio regionale ha approvato una deliberazione che ha espresso in forma netta e precisa l'opposizione a progetti di raddoppio del tunnel stradale del Monte Bianco.

In quella occasione la stessa mozione approvata dal Consiglio impegnava la Giunta regionale a verificare entro fine anno la possibilità di iniziative per ridurre il transito dei TIR attraverso la nostra Regione, che è sostanzialmente l'oggetto dell'altra richiesta contenuta nella petizione, cioè quella della limitazione al numero dei TIR.

Quindi la risoluzione che presentiamo affronta soprattutto questo aspetto, cioè l'aspetto del traffico dei TIR, dando per ormai acquisita la posizione rispetto all'atteggiamento negativo sul raddoppio del traforo stradale del Monte Bianco.

La risoluzione accoglie la sollecitazione ad un intervento concreto che proviene dalla petizione e delibera di impegnare la Giunta regionale ad assumere concreti provvedimenti, affinché fin dall'inizio del 1991 si verifichi una inversione di tendenza rispetto all'aumento del traffico dei TIR, avviando una graduale ma progressiva riduzione di tale transito.

Questo è sicuramente un problema di enormi dimensioni, è un problema che non riguarda solo la Valle d'Aosta quello del traffico dei TIR, ma riguarda tutto l'arco alpino. Abbiamo due valichi alpini, o comunque due trafori che sono interessati a questo problema e che sono il traforo del Gran S.Bernardo e il traforo del Monte Bianco: mentre sul versante del traforo del Gran S.Bernardo non si sono finora verificati problemi eccessivi , non c'è stato un aggravamento della situazione nel corso degli anni, c'è stato un incremento modestissimo dei transiti di mezzi pesanti, di camion, dall'apertura del traforo del Gran S.Bernardo ad oggi, invece sul versante del tunnel del Monte Bianco c'è stato un incremento notevolissimo di transito, con tutti i problemi che sappiamo questo determina, problemi di pericolo, di incidenti, di inquinamento atmosferico crescente, problemi di rallentamenti del traffico e talvolta di vero e proprio blocco complessivo del traffico.

La diversità di situazione deriva in parte dalle diverse caratteristiche delle strade di accesso ai due trafori alpini, ma anche dal fatto che il traforo del Gran S.Bernardo unisce la Valle d'Aosta con la Svizzera, cioè con un paese che ha introdotto fin dagli anni 30 una severa limitazione del transito dei TIR, cosa che ha permesso che sulle nostre strade non si riversasse un traffico di automezzi pesanti notevole. Invece per quanto riguarda il traforo del Monte Bianco, la funzione di comunicazione fra l'Italia e la Francia svolta da questo traforo fa sì che attraverso la Valle d'Aosta ci sia un flusso sempre più alto di camion.

Sappiamo che dopo i provvedimenti, che hanno ormai diversi decenni di vita, restrittivi adottati dalla Svizzera, anche il Governo austriaco da due anni sta attuando una politica di disincentivazione del traffico dei TIR con tutta una serie di problemi posti all'autotrasporto, con periodici motivi di scontro fra Ministro dei trasporti italiano e autorità austriache, con anche provvedimenti di ritorsione da parte italiana tipo il blocco del Brennero, l'impedimento agli autotrasportatori austriaci di entrare in Italia.

Ora, il rischio in questa situazione è che attraverso la Valle d'Aosta si indirizzi tutta una sorta di traffico che proviene da importanti zone industriali dell'Europa occidentale verso l'Italia, e che non può più utilizzare né i corridoi svizzeri né i corridoi austriaci, e che quindi trova come primo asse di penetrazione proprio il passaggio nord-ovest della Valle d'Aosta. Se non vengono assunti dei provvedimenti concreti da parte dell'Amministrazione regionale, c'è il rischio che si vada incontro ad un ulteriore aggravamento della situazione, invece che ad una attenuazione del fenomeno.

Quindi riteniamo che bisogna fare delle scelte precise, bisogna adottare dei provvedimenti concreti per invertire la tendenza. La proposta che facciamo con la risoluzione è che fin dall'inizio del 1991 ci siano dei provvedimenti che siano in grado di portare ad una riduzione del transito, invece di continuare in una azione di incremento.

Sappiamo anche i motivi per cui in passato forse non si è voluto scoraggiare questo traffico legato alle entrate dell'IVA da importazione; sono motivi che un po' per volta stanno venendo meno e che sono destinati a scomparire, pertanto a maggior ragione dobbiamo assumere dei provvedimenti restrittivi nei confronti del traffico pesante.

I modi concreti per intervenire sono tanti, noi li abbiamo già indicati in passato e siamo pronti anche a dare delle indicazioni operative concrete, però credo non sia necessario stare qui ad elencare tutta una serie di cose che si possono fare; è necessario che ci sia una volontà politica ben precisa.

La richiesta contenuta in questa petizione a nostro avviso va accolta senza titubanze e va accolta con un atto formale di votazione da parte del Consiglio regionale.

La proposta che facciamo è di accogliere la sollecitazione che viene da questa petizione e mettere in atto fin dai prossimi mesi degli interventi concreti, in modo che si verifichi subito questa inversione di tendenza che è una necessità per tutta la Valle d'Aosta.

Presidente - E' aperta la discussione generale sulla risoluzione del Consigliere Riccarand. Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Industria, Commercio, Artigianato e Trasporti Fosson, ne ha facoltà.

Fosson (DC) - Alla petizione presentata dai cittadini da parte dell'Assessorato ai Trasporti è già stata allegata una relazione. Le ragioni che portano il Consigliere Riccarand a presentare la risoluzione hanno le loro motivazioni nella petizione dei cittadini e in una serie di ragionamenti che sono già stati fatti e riportati in questo Consiglio regionale nella discussione del 13 luglio, che il Consigliere Riccarand ricorda dicendo: "Ricordato che lo scorso 13 luglio il Consiglio regionale ha approvato una deliberazione che esprime ferma e netta opposizione a progetti di raddoppio del tunnel stradale del Monte Bianco ed impegna la Giunta regionale a verificare entro fine anno le possibilità di iniziative per ridurre il transito dei TIR attraverso la nostra Regione".

Gli uffici stanno predisponendo questa verifica per arrivare alla fine dell'anno ad una serie di iniziative per invertire la tendenza all'aumento del traffico dei TIR. Mi riallaccio a quanto è contenuto nella relazione che ho firmato, per ricordare come il traffico dei TIR potrà essere diminuito soltanto in presenza di alternative reali e concrete quali potranno essere quelle, in un futuro speriamo non troppo lontano, della linea ferroviaria Santhià-Ivrea-Aosta-Martigny, e come d'altra parte il traffico e lo scambio di merci per una questione naturale sono sempre in aumento, e quindi si possa sì invertire la tendenza all'aumento ma non si possa dire con certezza di poter ridurre o eliminare il transito dei TIR.

Premesso questo, chiederei al Consigliere Riccarand di modificare la parte deliberativa in questo senso: "delibera di impegnare la Giunta regionale ad assumere concreti provvedimenti, affinché sia favorita un'inversione di tendenza rispetto all'aumento del traffico dei TIR". Questo in sostituzione del deliberato proposto dal Consigliere Riccarand.

Ripeto ancora che gli uffici stanno predisponendo una ipotesi, che riteniamo concreta, entro fine anno, per ridurre il transito dei TIR, quindi invertire la tendenza al continuo aumento del traffico stesso.

Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) - Sono d'accordo ad accettare la modificazione un po' più generica, perché è vero che c'era già un impegno votato a luglio, quindi è bene aspettare la fine dell'anno per questa verifica.

Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Pour dire que le Groupe de l'UV votera cette résolution.

Je voudrais rappeler en même temps qu'au moment où on avait discuté des problèmes liés au trafic, on avait déjà présenté toute une série de propositions qui allaient dans la direction d'une inversion de tendance face à l'augmentation du trafic des poids lourds et par conséquent de la possibilité d'engagement au contraire pour le transport par chemin de fer.

Il y avait un document qui avait été élaboré à ce moment et qui avait été déjà voté, et dans ce sens on avait même demandé un engagement qui soit le plus concret possible face aux problèmes qui encore existent sur ce thème. Etant donné que les temps sont longs pour projets et investissements, je crois qu'il y aura encore des années avant de voir quelque chose de concret. Donc je me souhaite qu'il y ait, comme on l'avait prévu, une attention spécifique et je crois que c'est inutile de rappeler le document - tout le monde le connaît étant donné qu'il avait été voté de la part du Conseil - et je tiens à rappeler qu'à ce sujet on suivra avec attention les progrès que fera le projet du tunnel Aoste-Martigny.

Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.

Mafrica (PCI) - Il nostro Gruppo è favorevole a questa risoluzione perché ritiene che quello dei TIR sia uno dei problemi che diventeranno sempre più gravi e più impegnativi per la comunità valdostana, quindi è importante assumere impegni a livello politico prima ancora che operativo.

Mi pare che nel programma che stamani il Presidente della Giunta ha letto ci sia un riferimento a questa volontà per invertire la tendenza all'aumento del passaggio dei TIR nella nostra Regione.

Dicevo che il problema diventerà preoccupante per due elementi: perché il traforo del Monte Bianco rischia di dover supplire in occasioni sempre più frequenti alla chiusura dei valichi con l'Austria, e perché le ferrovie italiane non saranno per un certo periodo in condizioni di trasportare una quota merci oggi veicolata con i mezzi di trasporto su gomma, e perché ancora c'è nell'ambito delle strutture produttive una tendenza ad eliminare i magazzini, quindi a produrre continuamente per lo scambio, per cui le merci vengono prodotte e immediatamente messe su dei mezzi pesanti per arrivare a destinazione. Il tutto sarà moltiplicato dal fatto che con la comunità sempre più unita come mercato questi scambi fra i paesi si moltiplicheranno, per cui senza una volontà politica precisa la nostra Regione rischia di diventare realmente una via anche sempre meno accessibile per gli stessi TIR e sempre più inquinata per la popolazione valdostana.

Credo che l'impegno politico preso con questa risoluzione sia importante, anche se di non facile e pratica attuazione.

Presidente - Pongo in votazione la risoluzione del Consigliere Riccarand integrata con l'emendamento presentato dall'Assessore Fosson:

RISOLUZIONE

Preso atto della petizione con cui 5330 cittadini hanno sollecitato interventi concreti per porre dei limiti al numero dei TIR a cui è concesso di attraversare il territorio della Valle d'Aosta ed hanno chiesto un pronunciamento chiaro contro l'ipotesi di apertura di un nuovo traforo stradale sotto il Monte Bianco;

ricordato che lo scorso 13 luglio il Consiglio regionale ha approvato una deliberazione che esprime "ferma e netta opposizione a progetti di raddoppio del tunnel stradale del Monte Bianco" ed impegna "la Giunta regionale a verificare, entro fine anno, le possibilità di iniziative per ridurre il transito dei TIR attraverso la nostra Regione";

il Consiglio regionale della Valle d'Aosta

dichiara

di condividere le preoccupazioni espresse dai 5.330 firmatari della petizione

accoglie

la sollecitazione ad un intervento concreto

delibera

di impegnare la Giunta regionale ad assumere concreti provvedimenti affinché sia favorita un'inversione di tendenza rispetto all'aumento del traffico dei TIR.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 26

Il Consiglio approva all'unanimità.

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