Oggetto del Consiglio n. 1543 del 8 novembre 1990 - Resoconto
OGGETTO N. 1543/IX - Piano paesistico re-gionale (Interrogazione ed interpellanza).
Presidente - Do lettura della interrogazione presentata dal Consigliere Riccarand e della interpellanza presentata dai Consiglieri Faval, Louvin e Vallet, che trattando argomento analogo vengono discusse congiuntamente:
INTERROGAZIONE
Vista la deliberazione n. 8143 del 28 settembre 1990 con cui la Giunta regionale ha approvato la nuova struttura organizzativa ed il nuovo programma di lavoro per il Piano paesistico;
Constatato che, oltre a confermare incarichi e consulenze già attivate in precedenza, si prevede una nuova congrua infornata di consulenti esterni;
Rilevato che i nomi di tali consulenti (arch. Giuseppe Nebbia; ing. Amedeo Roppo; arch. Alessandro Lorenzetti; ing. Serafino Pallu; arch. Raffaele Radicioni; arch. Giorgio Perin-Riz; arch. Andrea Marchisio; dott. Luigi Cortese) richiamano prepotentemente alla mente affiliazioni politiche a tutti i partiti della maggioranza regionale: PSI, DC, PCI, PRI e ADP.
Convinto, tuttavia, che la scelta più che dalle simpatie politiche sia stata determinata dalle competenze professionali;
Preoccupato che la difformità di nominativi e di competenze esistenti tra la premessa della deliberazione e la parte deliberativa possa vanificare l’accurato disagio con cui si è voluta salvaguardare la pluralità di apporti tecnici e culturali;
il sottoscritto Consigliere regionale
interroga
l’Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali per sapere:
1) da che cosa sono state determinate le differenze di nominativi di consulenti esistenti fra la premessa della deliberazione n. 8143 e la parte deliberativa;
2) qual è la vera e completa rosa dei consulenti esterni per il Piano paesaggistico regionale;
3) quali incarichi sono stati finora affidati ai consulenti esterni e gli estremi dei provvedimenti;
4) se il dott. Luigi Cortese, esperto in geografia urbana, ha qualche cosa a che vedere con il sig. Luigi Cortese, segretario particolare dell’Assessore regionale ai Lavori Pubblici.
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INTERPELLATION
Sachant que le Bureau du Plan paysager territorial a dressé un projet de plan soumis au printemps dernier à l’Assesseur régional au Tourisme, Sports, Urbanisme et Biens Culturels,
Les soussignés Conseillers régionaux
demandent
à l’Assesseur régional compétent:
1) s’il a l’intention d’en saisir les commissions compétentes du Conseil;
2) dans quels délais;
3) dans la négative, quels en sont les raisons.
Presidente - Ha chiesto di illustrare l’interpellanza il Consigliere Faval, ne ha facoltà.
Faval (UV) - Au cours du printemps dernier le bureau du Plan paysager territorial avait dressé un projet de plan à mon avis plutôt intéressant, puisqu’il s’agissait d’une tentative de présenter au Conseil régional un projet de plan qui soit compréhensible en dehors des bureaux qui sont en train de s’adonner à cette tâche très importante pour le futur de notre Vallée.
L’idée c’était d’axer l’attention sur le domaine du tourisme et de proposer à travers ce projet au Conseil régional d’évaluer s’il était possible de prédisposer le projet final.
Donc, vu l’intérêt de ce travail, de cette étude qui a été menée pendant un temps assez long, je demande à l’Assesseur de savoir s’il pense d’utiliser ce travail et s’il pense de l’illustrer dans les Commissions et après au Conseil régional; s’il ne pense pas de l’utiliser, je voudrais connaître les raisons pour lesquelles il pense d’agir de la sorte.
Presidente - Ha chiesto di parlare l’Assessore al Turismo, Urbanistica e Beni Culturali Pascale, ne ha facoltà.
Pascale (PSI) - L’ufficio per il piano territoriale elaborò già nel maggio 1989 una bozza di schema progettuale che definisce gli indirizzi generali e la metodologia da seguire per l’adozione del piano. Successivamente nella primavera di quest’anno aveva elaborato una bozza di strategia relativa al turismo. Questa bozza deve essere ancora sottoposta a verifica da parte della nuova struttura che è stata creata recentemente per l’attuazione del piano e quindi sarà poi sottoposta all’esame delle Commissioni competenti assieme a tutte le altre strategie che devono essere elaborate nella primavera dell’anno prossimo, cioè quando è prevista da parte dell’ufficio del piano territoriale la consegna alla Giunta regionale e al Consiglio di tutte le strategie che devono essere elaborate.
Ritengo invece opportuno cominciare a trasmettere alla Commissione consiliare competente la bozza di schema progettuale che fu elaborata nel 1989 per un primo esame da parte delle Commissioni e quindi lo farò al più presto.
Per quanto riguarda l’interrogazione presentata dal Consigliere Riccarand, c’è effettivamente una contraddizione fra la premessa e la parte deliberativa della delibera n. 8143 del 28 settembre, dovuta evidentemente ad un errore di trascrizione. La rosa completa dei consulenti esterni per il piano paesaggistico regionale, almeno la rosa del gruppo di progettazione previsto nell’ambito di questa struttura, è quella elencata nella premessa e riguarda il solo gruppo di progettazione. Gli incarichi per questo gruppo di progettazione sono già stati affidati con delibera n. 8908 del 19.10.90.
I professionisti che fanno parte di questo gruppo di progettazione, elencati nella premessa, evidentemente hanno delle simpatie politiche, io non lo so; quello che contesto è che abbiano simpatie politiche riferite ai soli partiti della maggioranza: a me risulta che le simpatie politiche dei professionisti presenti in questa struttura concernono forse tutto l’arco costituzionale, addirittura anche il Movimento Verde Alternativo, a quello che mi risulta. Certamente non siamo andati a chiedere qual era la simpatia politica dell’uno o dell’altro professionista. Sono stati scelti dal gruppo di coordinamento che è stato creato all’interno di questa struttura e che risulta dalla delibera citata, gruppo di coordinamento guidato dal prof. Roberto Gambino dell’Università di Torino.
Per quello che riguarda il dott. Luigi Cortese, nella delibera n. 8143 oltre al gruppo di progettazione è previsto che saranno affidate in seguito, per consulenze specifiche su temi specifici, delle consulenze ad altri professionisti. Per quanto riguarda la geografia urbana, il gruppo di coordinamento in un primo momento aveva scelto il prof. Emmanuel, che è un luminare nel settore, però il prof. Emmanuel non conosce molto bene la realtà valdostana, quindi si è ritenuto di affiancargli un esperto nel settore, che sia valdostano. Il dott. Luigi Cortese, esperto in geografia urbana, ha presentato un curriculum dal quale risulta che ha addirittura già svolto collaborazioni con il CNR in questo ambito, e il gruppo di coordinamento ha ritenuto che questo curriculum fosse abbastanza valido. Il dott. Luigi Cortese è la stessa persona che svolge le funzioni di segretario particolare dell’Assessore Martin, ma le due cose non sono incompatibili in quanto non è dipendente regionale.
Presidente - Replica per primo il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.
Riccarand (VA) - La nostra interrogazione riguardava non il problema complessivo del piano paesaggistico, su cui ci sarebbero tante cose da dire, ma proprio la struttura operativa, cioè questo staff che è stato ridefinito dalla nuova Giunta per elaborare questo piano paesaggistico.
Questa struttura, che lavorava al piano paesistico, era una struttura già elefantiaca prima ed ha prodotto poco non per carenza di capacità ma per carenza di indirizzi politici; in particolare la persona più qualificata che inizialmente era stata inserita in questa struttura e che è il prof. Ceccarelli, persona di grande esperienza e capacità sul piano urbanistico, arrivò anche a dare le dimissioni, che poi sono state confermate, proprio perché non se la sentiva di continuare ad operare in una situazione di grave carenza di indirizzi politici rispetto a quello che deve essere un piano paesaggistico per la Valle d’Aosta.
Adesso questa struttura viene ridefinita e questo va bene; era necessario farlo, però questo gruppo di lavoro, articolato a vari livelli, che dovrebbe redigere questo piano paesaggistico - piano che, detto per inciso, è previsto da una legge del 1985, che doveva essere pronto entro la fine del 1986, che è totalmente in alto mare alla fine del 1990 ed è già costato alle casse della Regione svariate centinaia di milioni, credo siamo oltre i 2 miliardi - e che era già di una ventina di persone, viene ulteriormente allargato ad una trentina di persone. Sono una trentina di consulenti, esperti, ecc., che lavorano a questo piano paesaggistico.
Ma il fatto più grave è che con questa nuova ridefinizione si è di nuovo scelta in maniera netta, vistosa, scandalosa, la strada degli esperti di partito, cioè degli esperti indicati dai partiti di maggioranza. Ora non è un problema di simpatie politiche, ma proprio di persone che sono state messe lì in quanto espressione di certe forze politiche; siamo arrivati con questa deliberazione di Giunta al "manuale Cencelli" applicato al piano paesaggistico con un dosaggio molto preciso di presenze, per cui abbiamo due rappresentanti per la DC, due per il PSI, due ADP, uno per il PRI, che è un po’ più piccolo, e per il PCI, che dà un appoggio esterno a questa Giunta regionale, c’è un rappresentante esterno, cioè un rappresentante che non è del PCI valdostano ma che è del PCI torinese, l’arch. Radicioni. Qui non è questione di simpatie politiche, è questione di appartenenza organica ad una struttura di partito, che sono cose ben diverse.
C’è questa difformità fra la premessa della deliberazione e la deliberazione vera e propria che a mio avviso è estremamente indicativa. Sarebbe da analizzare con accuratezza questa deliberazione del 28 settembre, n. 8143, perché ci sono alcune cose che balzano agli occhi. Intanto sul fatto che ci siano degli errori: non sono solo errori di trascrizione tecnica ma qui le competenze sono saltate di palo in frasca a seconda dei momenti. Ad esempio, nella parte deliberativa si dice che gli esperti in ingegneria territoriale e delle grandi infrastrutture sarebbero l’arch. Lorenzetti e l’ing. Pallu, democrazia cristiana; nella parte delle premesse invece gli esperti nelle stesse discipline, cioè in ingegneria territoriale e delle grandi infrastrutture, non sono più l’arch. Lorenzetti e l’ing. Pallu, ripeto DC, ma l’ing. Pallu e l’arch. Marchisio, per cui da una parte compare un certo tipo di esperti e dall’altra un altro tipo di esperti.
Per quanto riguarda poi la geografia, è vero che ci vuole un competente in geografia urbana per fare il piano paesaggistico, però anche qui nella parte della deliberazione l’unico esperto in geografia urbana è il prof. Emmanuel, che prima l’Assessore ha detto è una persona di grande esperienza, mentre nella premessa gli esperti in geografia urbana diventano due: prof. Emmanuel e dott. Luigi Cortese. E vorrei aggiungere che poi c’è un altro esperto in geografia, che fa parte più organica di tutto lo staff, ed è il prof. Giuseppe De Matteis, geografo. Quindi abbiamo un geografo che già faceva parte del gruppo di lavoro consolidato, un nuovo acquisito di notevole valore ed esperienza, più un’ulteriore aggiunta che si è inserita all’ultimo momento.
A seguito di queste variazioni la deliberazione a mio avviso non è neanche legittima, perché la parte che conta è la parte deliberativa, in primo luogo, più che la premessa, e siccome nella parte deliberativa ci sono notevoli contraddizioni, divergenze ed omissioni rispetto alla parte delle premesse; forse non è stata esaminata con attenzione, se è stata vistata, questa deliberazione, in quanto ci sono delle contraddizioni che erano molto evidenti.
Ma quello che è significativo è il fatto che siano venute fuori queste contraddizioni, cioè basta osservare questa delibera per vedere il tipo di intervento che è stato fatto: la delibera già pronta che all’ultimo momento si vede inserire l’altro nominativo, l’altro nominativo ancora e l’altro nominativo ancora per accontentare questo, quell’altro. Quindi questo patteggiamento, questo discorso sui nomi, questo discorso sulla lottizzazione che qui appare in modo smaccato come ho visto pochissime volte nella mia esperienza di attività politica.
E’ una deliberazione che a mio avviso è scandalosa nella sua impostazione. E poi c’è un fatto particolare, c’è un caso all’interno di questa deli-berazione che è quello di Luigi Cortese. Quando ho fatto l’interrogazione mi è venuto il sospetto che il Luigi Cortese, esperto in geografia urbana, fosse il segretario particolare dell’Assessore ai lavori pubblici ma non ero sicuro, per cui ho fatto la domanda; però, dal momento che mi si conferma che è la stessa persona, vorrei sottolineare un aspetto pratico. Mi chiedo come può una persona che è Consigliere comunale di Aosta, anzi Capogruppo degli ADP al Comune di Aosta, che è stato inserito nel comitato promotore per la candidatura olimpica di Aosta, che è segretario particolare dell’Assessore ai lavori pubblici, trovare il tempo per fare l’esperto in geografia urbana rispetto al piano paesaggistico. Qui si tratta di un cumulo di....
Presidente - Chiedo scusa, Consigliere Riccarand, il Regolamento è tiranno, prevede cinque minuti per la replica. Penso che magari alcuni replicanti dell’interpellanza possono cedere qualche minuto, ma dovrebbe restare entro certi limiti.
Riccarand (VA) - Concludo subito. So benissimo che non c’è un problema di incompatibilità sul piano giuridico, non c’è niente che impedisce al segretario particolare di un assessore di essere anche consulente dell’Amministrazione regionale su una serie di settori, però ci sono dei problemi di decenza e di opportunità politica. Queste cose, che a mio avviso sono anche più importanti rispetto ad un problema di compatibilità giuridica, ebbene queste cose vanno valutate. Credo che quando la Giunta fa questo tipo di scelte, e purtroppo non è l’unico caso ma abbiamo avuto in questi mesi una serie di esempi molto negativi rispetto a questa pratica della lottizzazione, ecco credo che qui andiamo al di là di un discorso di decenza.
Quindi diamo un giudizio estremamente negativo sul modo con cui si è provveduto a ridefinire ed allargare ingiustificatamente e in questo modo lo staff che lavora al piano paesaggistico. Questo al di là di tutto il discorso più generale rispetto ai tempi, le modalità di discussione e di predisposizione del piano paesaggistico, che riprenderemo in altre occasioni.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Faval, ne ha facoltà.
Faval (UV) - Si j’ai bien compris, l’Assesseur pense distribuer et illustrer aux Commissions et aux Conseillers régionaux le projet dont je parlais tout à l’heure.
Je m’en réjouis parce que dans la conférence de presse qui a été tenue par l’Assesseur sur cet argument je n’avais pas entendu cette volonté. Je crois que c’est important parce que ce projet est la conséquence logique et cohérente avec le document plus politique dont l’Assesseur pense distribuer les différentes copies.
Nous attendons donc au plus tôt cela se fasse pour pouvoir commencer finalement au Conseil régional la discussion sur cet argument.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Louvin, ne ha facoltà.
Louvin (UV) - Candide, c’est-à-dire le Conseiller Riccarand, a eu quelques suspects et nous avions aussi quelques suspects dont nous voudrions vous faire part: c’est-à-dire que la personne en question, l’expert en géographie urbaine, ne soit par hasard la même personne qui est chef de groupe des A.D.P. à la Commune d’Aoste, membre du comité olympique récemment élu par le même Conseil.
Cela nous fait penser qu’une mode est en train de s’affirmer dans la Région; il y a quelques jours, dans une lettre envoyée aux organes de son parti, un conseiller socialiste, dont nous ne faisons pas le nom parce qu’il est en train de présider cette séance, a répliqué durement sur le cumul des charges de la part des administrateurs, en disant que quelqu’un dans son parti cumulait trop de charges: comité olympique, chef de groupe, président de commission et d’autres. Nous ne voudrions pas que le "milanesismo" devienne une mode trop répandue.
Mais en dehors de ces boutades, nous sommes surpris d’entendre l’Assesseur au Tourisme déclarer qu’un secrétaire particulier n’est pas un dépendant régional, et nous en sommes d’autant plus surpris parce que nous savons que les secrétaires particuliers sont dans les "rôles" de la Région et il perçoivent même l’indemnité de bilinguisme, s’ils connaissent les deux langues, comme je ne doute pas ce soit le cas de M. Luigi Cortese, qui d’autant plus peut-être est aussi dépendant régional à d’autres titres parce qu’il est enseignant.
Son "patron" au sein de l’Assessorat ne devrait pas non plus méconnaître l’existence d’un avis qui avait été diligemment requis par le Président du Conseil il y a quelque temps, au sujet de l’attribution de charges en dehors de leurs fonctions de dépendants régionaux, aux dépendants régionaux eux-mêmes. Peut-être, étant parvenu cet avis à l’époque de la formation de la nouvelle Junte, M. Martin n’était plus dans le Bureau de Présidence d’où il était en train de transiter vers les hautes fonctions qu’il remplit et il n’a pas saisi l’importance et la teneur de ce document. Je l’inviterais simplement à en prendre connaissance et éventuellement à tenir au courant ce Conseil sur les conséquences qu’il retiendra en tirer.
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