Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1538 del 8 novembre 1990 - Resoconto

OGGETTO N. 1538/IX - Realizzazione della "Casa dello Studente" a Torino (Interpellanza).

Presidente - Do lettura dell’interpellanza presentata dal Consigliere Riccarand:

INTERPELLANZA

Ricordato che, nello scorso mese di febbraio, il Consiglio regionale aveva discusso una petizione, sottoscritta da 604 cittadini, con cui veniva richiesta la creazione a Torino di una "Casa dello studente valdostano";

Rilevato che all’Università degli Studi di Torino sono iscritti circa 1.150 studenti universitari della nostra Regione su un numero complessivo di universitari valdostani che è di circa 1.300;

Ricordato altresì che, nello scorso mese di luglio, il Presidente della Giunta aveva dichiarato che erano quasi definite le trattative per la realizzazione della "Casa dello studente" per gli universitari valdostani di Torino;

il sottoscritto Consigliere regionale del Gruppo Verde Alternativo

interpella

la Giunta regionale per sapere:

1) quali trattative, e con chi, sono state avviate per la realizzazione della "Casa dello studente valdostano" a Torino;

2) quali sono le caratteristiche della struttura che si vorrebbe realizzare;

3) quando si intende portare all’esame delle apposite Commissioni del Consiglio una proposta concreta;

4) come si intende operare per dare una concreta risposta ad una esigenza manifestata da molto tempo.

Presidente - Ha chiesto di illustrare l’interpellanza il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) - Nello scorso mese di febbraio il Consiglio regionale aveva discusso una petizione che era stata sottoscritta da 604 studenti valdostani, con cui si chiedeva di creare a Torino una "Casa dello studente valdostano". Questa richiesta deriva dal fatto che a Torino c’è la maggiore frequenza ai corsi universitari da parte di giovani valdostani: sono circa 1200 gli studenti universitari valdostani a Torino su un totale di studenti universitari valdostani di 1300. Quindi a Torino si concentra la più forte domanda di strutture per ospitare gli studenti universitari valdostani.

Da tempo si parla di questo progetto di creare a Torino una casa dello studente, una struttura che dia la possibilità di avere una abitazione, un luogo di ritrovo da parte degli studenti universitari valdostani, però finora risultati concreti non ce ne sono stati.

Nello scorso mese di luglio il Presidente della Giunta aveva dichiarato che erano state quasi definite le trattative per acquisire un immobile che poteva avere questa destinazione.

Siccome nei mesi successivi non ci sono state più informazioni rispetto a questa possibilità, con questa interpellanza vogliamo sapere qual è il punto, cioè quali trattative e con chi sono state avviate per la realizzazione della "Casa dello studente valdostano" a Torino, quali sono le caratteristiche della struttura che si vorrebbe realizzare, quando la documentazione, le proposte, i progetti verranno presentati all’esame delle competenti Commissioni consiliari, e in definitiva come si intende operare perché, in tempi possibilmente brevi, si dia una risposta concreta ad una domanda che ormai da molti anni proviene dagli universitari della Valle d’Aosta.

Presidente - Ha chiesto di parlare l’Assessore alla Pubblica Istruzione Rusci, ne ha facoltà.

Rusci (PRI) - Ho incontrato martedì 2 ottobre, accompagnato dal capo di gabinetto della Presidenza della Giunta regionale, l’ispettore generale dei Salesiani Don Bassetti e l’economo generale Don Tarasco. Abbiamo fatto un sopralluogo a tre ipotesi differenti di collocazione della casa dello studente in Torino: la prima, nella zona dell’ospedale Maria Vittoria accanto alla stazione di Porta Susa; la seconda, in Borgo S. Paolo nella zona del Politecnico; la terza, in S. Giovannino a sud di Porta Nuova e accanto a Corso Vittorio.

Il 20 ottobre i Salesiani si sono riuniti in consiglio e lì hanno prospettato alcune ipotesi di lavoro; sembrerebbe che la più concreta e la più pragmatica da perseguire sia la soluzione di Borgo S. Paolo, nel senso che in questa struttura - che poi descriverò sommariamente - potrebbe trovare allocazione la casa degli studenti valdostani a Torino. Una struttura che, su questo ci siamo chiariti fin da subito, non sarà gestita secondo le idee del progetto educativo salesiano ma sarà una struttura autonoma, una struttura che dovrà essere per quanto possibile aperta per evitare ghettizzazioni di qualsivoglia tipo, una struttura che dovrebbe comprendere (ma qui occorrerà aprire un confronto soprattutto con le organizzazioni studentesche universitarie in quanto le idee non sono chiarissime da questo punto di vista) fra i 100 e i 150 posti, con locali in cui sia possibile ospitare per momenti di incontro e sportivi e culturali e comunque di discussione anche studenti provenienti da altre realtà.

La struttura in questione è composta da un fabbricato principale, quattro piani fuori terra, per un totale di 3600 mq circa, che ha nella zona sottostante una palestra più servizi per complessivi 1000 mq circa, più un secondo fabbricato, un ex oratorio a due piani fuori terra, di 1136 mq; il tutto per una superficie utilizzabile di 4700 mq, più 1000 mq circa di palestra.

Il 19 novembre il consiglio dei Salesiani dovrebbe formulare delle proposte concrete, tali che permetteranno un inizio di trattativa ancora più concreta per arrivare alla definizione dell’eventuale discorso.

Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Riccarand, ne ha facoltà.

Riccarand (VA) - Ringrazio l’Assessore per la risposta, che ha fornito una prima serie di elementi su cui riflettere e ragionare. Credo che su questo argomento sia opportuno al più presto investire le competenti Commissioni del Consiglio in modo da poter avere una serie di elementi e anche un primo confronto sulle idee che ci sono, sul tipo di struttura che si vuole fare, su come la si vuole utilizzare, su come la si vuole gestire, su come una struttura di questo genere può raccordarsi rispetto ad una esigenza che comunque rimane ancora più grande e ancora più generale.

Credo sia importante che si facciano dei passi concreti in avanti e mi auguro che il progetto vada avanti in tempi rapidi.

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