Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1520 del 19 ottobre 1990 - Resoconto

OGGETTO N. 1520/IX - DEFINITIVA CHIUSURA DELLA CENTRALE NUCLEARE SUPERPHENIX DI CREYS-MALVILLE (Reiezione di mozione)

PRESIDENTE:Do lettura della mozione presentata dal Consigliere Riccarand ed iscritta in via d'urgenza all'ordine del giorno.

MOZIONE

Dall'inizio del mese di agosto il reattore Superphénix di Creys Malville è di nuovo fermo. L'arresto è stato determinato da un nuovo incidente individuato soltanto dopo 15 giorni di ricerche ed esami durante i quali il reattore al plutonio è rimasto pericolosamente in funzione.

Dal 14 gennaio 1986, data in cui è entrato in funzione il Superphénix, il reattore ha funzionato soltanto per 29 mesi, mentre per ben 27 mesi è rimasto fermo per riparazioni e manutenzione.

I continui incidenti sono la dimostrazione della pericolosità del Superphénix, un reattore che può esplodere disseminando per migliaia di chilometri quadrati sostanze fortemente radioattive.

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta, ritenendo pericolosa ed inaccettabile per la nostra Regione la riattivazione del Superphénix

DELIBERA

di richiedere alle autorità francesi ed italiane la chiusura definitiva della centrale nucleare Superphénix di Creys Malville

CHIEDE

al Governo italiano ed all'ENEL di porre fine alla partecipazione italiana al la NERSA (la Società che gestisce il reattore) rispettando la chiara indicazione scaturita dal Referendum del novembre 1987 che ha abrogato la possibilità per l'ENEL di partecipare alla realizzazione e gestione di centrali nucleari all'estero

IMPEGNA

la Giunta regionale a sostenere le iniziative assunte da Comitati, Associazioni, Regione e Comuni per giungere alla chiusura di Superphénix

IMPEGNA

il Presidente del Consiglio regionale a trasmettere copia della presente deliberazione ai Presidenti dei Consigli dei Ministri ed ai Ministri dell'Industria delle Repubbliche italiana e francese, ed inoltre, ai Presidenti dell'ENEL e dell'EDF.

PRESIDENTE:Ha chiesto la parola Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.

RICCARAND (VA):Questo problema, che è già stato affrontato altre volte in Consiglio regionale, recentemente è tornato di nuovo alla ribalta, perché dall'inizio del mese di agosto il reattore del Superphoenix di Creys Malville è di nuovo fermo: è capitato un ulteriore incidente, che è stato individuato con una certa difficoltà, per cui è stato necessario chiudere l'impianto.

Dal 14 gennaio 1986, data in cui è entrato in funzione, il Superphoenix è rimasto praticamente fermo per quasi la metà del tempo per incidenti, riparazioni e manutenzioni.

Questi continui incidenti sono la dimostrazione della pericolosità dell'impianto, tant'è vero che l'ENEL francese e le stesse autorità governative in queste settimane stanno valutando seriamente l'opportunità di rimettere in funzione il Superphoenix oppure la sua definitiva chiusura.

Si tratta di un prototipo sperimentale che ha avuto un esito molto infelice, con dei grossi inconvenienti e con dei costi dell'energia notevolmente più alti di qualsiasi altro impianto di produzione di energia.

Ora, poiché è vicino alla frontiera ed alla Valle d'Aosta, questo impianto può diventare molto pericoloso. Ricordo che, diversamente da altre centrali nucleari, esso funziona al plutonio, sostanza estremamente tossica e notevolmente pericolosa. Funzionando a plutonio e con particolari meccanismi, questa centrale può essere esposta a pericoli di esplosione, con disseminazione di sostanze radioattive per centinaia di chilometri.

Da qui discende quella preoccupazione, diffusa in Francia, in Svizzera ed anche in Piemonte e Valle d'Aosta, verso questo impianto nucleare e la richiesta che viene avanti ormai da alcuni anni, ma con sempre più forza in questi ultimi mesi, di una sua definitiva chiusura.

La mozione sollecita le autorità francesi a chiudere definitivamente la centrale, in modo che questa chiusura temporanea diventi definitiva; chiede al Governo italiano ed all'ENEL di porre fine alla partecipazione alla società internazionale NERSA, che gestisce questo impianto; esprime l'impegno e la disponibilità della Giunta regionale a sostenere le iniziative che possono essere assunte a vari livelli, da Comuni, associazioni e comitati, per raggiungere l'obiettivo della chiusura del Superphoenix.

Poiché credo che questa chiusura sia un obiettivo raggiungibile e che rientri nell'interesse della nostra Regione, chiedo al Consiglio di approvare la mozione e gli impegni che essa prefigura.

PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Bondaz; ne ha facoltà.

BONDAZ (DC):Pur riconoscendo che la mozione del Consigliere Riccarand contiene alcuni elementi di valutazione di una certa efficacia, la maggioranza ritiene che questo argomento, che per la sua stessa natura è piuttosto complesso, sia soggetto a valutazioni piuttosto variegate; chiederemmo pertanto al Consigliere presentatore di soprassedere alla sua votazione, in modo che l'argomento della mozione sia rinviato alla III Commissione, dove è possibile un esame più approfondito del contesto, che consenta di proporre al Consiglio una valutazione più serena e aderente alla realtà dei fatti.

PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Consigliere Riccarand; ne ha facoltà.

RICCARAND (VA):Noi non siamo d'accordo sul rinvio. E' vero che questo argomento è complesso, però è da parecchio tempo che i termini della discussione sono chiari, anche perché non è la prima volta che il reattore Superphoenix ha dei problemi e che viene interrotto il suo funzionamento. Credo anzi che sia ampia la documentazione relativa a tale impianto, che è strutturato in modo irrazionale ed antieconomico, ed ai suoi guasti.

Ora, visto che le stesse autorità governative francesi sono ormai orientate piuttosto negativamente verso quell'impianto, credo che dovrebbe arrivare anche un segnale da parte della Valle d'Aosta, che è direttamente interessata e toccata dalla sua presenza.

Credo che ci siano tutte le condizioni per poter mandare questo segnale, considerato che la mozione non chiede nessun atto particolare o immediato, ma propone che ci si esprima con una ferma richiesta tesa ad ottenere, finalmente, la chiusura dell'impianto nucleare di Creys Malville.

Noi non crediamo, quindi, che un rinvio possa aggiungere ulteriori elementi a quelli che già si conoscono e che sono sufficienti per motivare questa richiesta, per cui io mantengo la mozione.

PRESIDENTE:Ha chiesto la parola il Presidente della Giunta, Bondaz; ne ha facoltà.

BONDAZ (DC):A volte il Consigliere Riccarand sembra assumere delle posizioni un po' preconcette.

La nostra richiesta era assolutamente lineare e non voleva entrare nell'ottica di rinviare il problema al solo scopo di rinviarlo; ma se lui mantiene la sua proposta di mozione, la maggioranza si asterrà dal votarla.

PRESIDENTE:Se nessuno chiede la parola, pongo in votazione la proposta di mozione in oggetto.

ESITO DELLA VOTAZIONE

Presenti: 29

Votanti: 1

Favorevoli: 1

Astenuti: 28 (Agnesod, Andrione, Bajocco, Beneforti, Bondaz, Chenuil, Dolchi, Faval, Fosson, Lanièce, Lanivi, Lavoyer, Limonet, Louvin, Mafrica, Marcoz, Martin, Milanesio, Monami, Mostacchi, Pascale, Perrin, Ricco, Rusci, Trione, Vallet, Viérin e Voyat)

Il Consiglio non approva