Oggetto del Consiglio n. 173 del 15 maggio 1975 - Verbale

OGGETTO N. 173/75 - VENDITA DI TERRENI DI PROPRIETÀ COMUNALE AL BREUIL E PIANO REGOLATORE DEL COMUNE DI VALTOURNANCHE. (Interpellanza del Consigliere Pedrini)

Interpellanza

Il sottosegnato Consigliere Liberale

Interpella

il Presidente della Giunta per sapere quali provvedimenti intende prendere a difesa degli interessi dei cittadini del Breuil in riferimento alla vendita dei terreni in detta località per pagare i debiti di una Società di Valtournanche a capitale regionale-comunale e privato.

Si desidererebbe pure sapere il parere del Presidente della Giunta sulla votazione fatta in fretta e furia l'ultimo giorno del Consiglio comunale in carica per far passare, contro il parere della minoranza e della maggioranza della popolazione, il piano regolatore comunale.

F.to: Ennio Pedrini

Pedrini (P.L.I.) - Lascio parlare prima il Signor Presidente.

Andrione (U.V.) - In questa dolorosa historia la Giunta regionale c'entra molto poco. Comunque, con deliberazione del 25 giugno 1974, all'unanimità di voti, il Consiglio comunale di Valtournanche deliberava di alienare i terreni comunali per sottoscrivere la quota di aumento del capitale sociale della Società Cime Bianche. Con un'ulteriore deliberazione n. 77 dell'8 ottobre 1974, lo stesso Consiglio comunale, riunitosi in sessione straordinaria, approvava, sempre all'unanimità, la decisione di proseguire nella valorizzazione della zona a monte di Valtournanche, sottoscrivendo la quota di aumento del capitale sociale della Società Cime Bianche di spettanza del Comune, e precisava che a tale impegno si sarebbe fatto fronte con la disponibilità proveniente dagli introiti sopra specificati, cioè la vendita di terreni e fiscalizzazione. Per quanto riguarda la voce "fiscalizzazione" purtroppo non c'è da sperare di introitare quelle somme, che sarebbero molto importanti perché superano il mezzo miliardo, in quanto evidentemente, una volta ricevuta la comunicazione della multa, le società in questione che hanno commesso delle gravi irregolarità edilizie al Breuil sono immeditatamente entrate in causa; una causa dura in media 5 o 6 anni e non è possibile sperare di avere questi soldi tempestivamente. Pertanto, come unica possibilità, non rimane che sanare il deficit della Società Cime Bianche, la quale peraltro sfrutta un domaine skiable molto interessante. Purtroppo, però, è partita male: vi sono state anche delle irregolarità gravi di tipo amministrativo, c'è una causa pendente, e c'è stato chi ha dovuto essere condannato per pasticci combinati nel maneggiamento del denaro di questa Società. L'unica possibilità, dicevo, è quella della cessione di questi terreni.

Per ora la Giunta regionale si è limitata a chiedere uno specifico parere scritto della Sezione urbanistica per sapere se la progettata lottizzazione è conforme o meno al Piano regolatore; la risposta è stata positiva, vale a dire che la cessione di questi terreni sotto il profilo del Piano regolatore di Valtournanche può essere fatta. La situazione, a questo punto, da informazioni assunte, è che sembra sia nata adesso a Valtournanche una questione anche elettorale di divisione della popolazione in due schieramenti: chi è favorevole alla cessione di questi terreni alla Società Cristallo, e chi, invece, è contrario. È evidente che il nodo potrà essere tagliato soltanto dalla nuova Amministrazione comunale. Anche se l'interpellanza del Consigliere Pedrini tende nettamente nell'altro senso, io devo dire così: come persona e come Amministratore, esaminata l'intera questione e ritenuto che sia assolutamente necessario aiutare la Società Cime Bianche, non vedendo in quale altra maniera sia possibile fare fronte a questo passivo, personalmente sarei abbastanza favorevole e orientato verso questa soluzione - salvo evidentemente altre questioni che sorgano e possano modificare questo parere - sennò noi ci porteremmo dietro il passivo della Cime Bianche e un non sfruttamento di una bellissima zona del Comune di Valtournanche favorendo l'esodo verso il Breuil, mortificando il Capoluogo con delle situazioni che, secondo noi, non sono ottimali per la Conca di Valtournanche-Breuil. Questa è la situazione nuda e cruda ed evidentemente bisognerà ancora pesare i differenti problemi e le differenti cose.

Se lei ritiene, la Giunta può prendere l'impegno di portare in Consiglio la discussione finale su tutto il problema che diventerà certamente abbastanza grosso e pesante.

Pedrini (P.L.I.) - Signor Presidente, prima mi sono dichiarato soddisfatto; ora non è che io non mi dichiari soddisfatto, ma dissento soltanto dall'impostazione data dal Presidente, e con validi motivi. Primo: non vedo perché il Consiglio regionale o, meglio, la Regione debba far approvare dagli Organi di tutela una vendita di terreni. Scusatemi l'inciso, ma qua succede un po' quello che succede fra Aosta e la periferia, ossia: Aosta ha determinate esigenze, dobbiamo spendere e dare al Comune di Aosta determinati miliardi perché è la capitale, dobbiamo fare determinate opere perché è evidente che Aosta in confronto alla periferia è in primis. Qua succede la stessa cosa: si depauperano i beni di una frazione nell'interesse del centro, ma fin qua sarebbe... perché io dico: quelli di Valtournanche si aggiustino a Valtournanche, non vedo perché debbano andare a vendere i terreni del Breuil! A parte questo per cui Valtournanche potrebbe trovare in seno al Comune, al capoluogo, la soluzione del problema, c'è un'altra cosa gravissima che il Presidente non ha detto: che il Comune ha venduto questi terreni a lire 37.500 al metro quadro. Questo è lo schifo di tutta la faccenda! Dico "schifo" - e faccio una rivelazione che desidero sia messa verbale - perché il Consigliere comunale Marco Pellissier e il sottoscritto Consigliere regionale Pedrini Ennio sono stati subissati di telefonate e di offerte sotterranee di prebende varie - o "bustarelle", come voi volete - affinché il Consigliere comunale liberale di Valtournanche non si opponesse a questa vendita. Lo denuncio pubblicamente, perché viene da ambienti anche vicini al Partito Liberale e io non tollero in modo assoluto che questo avvenga. Si sono completamente sbagliati, e sulla persona di Marco Pellissier, e sulla mia, e se c'è qualcuno qua presente che sente sappia qual è la reazione chiara, onesta e pulita degli uomini del Partito Liberale. Se le 37.500 lire al metro quadro fossero date da valide lire evidentemente nessuno si sarebbe preoccupato di telefonare o di fare aggirare eventualmente gli uomini che si opponevano a questa vendita.

Ora, Signor Presidente, il punto per me è quello delle 37.500 lire, a parte il fatto che io sono contrario alla vendita, perché noi qua dentro, tutti, abbiamo sempre detto che la Regione deve acquistare e non vendere. Manganoni, tu per primo, ti chiamo in causa, siamo sempre stati su questo punto di idee: dobbiamo acquistare e non vendere, dobbiamo acquistare la Clavalité, dobbiamo acquistare Champorcher, dobbiamo acquistare un sacco di terreni. Il destino vuole che una delle belle zone... va bene che noi è pure deturpata da tutto l'assalto di cemento armato che c'è stato, ma che il Comune venda a 37.500 lire questo è semplicemente pazzesco!

Se dobbiamo vendere, visto che loro sono in maggioranza e io, in quanto minoranza, non posso impedire una vendita, va bene, ma dichiaro che sono contrario. Vendiamo, ma che almeno la Regione costringa la nuova Amministrazione, visto che ormai il Presidente - e anche questo desidero sia messo a verbale - ha detto che tutta la "patata bollente" sarà passata alla nuova Amministrazione che dovrà decidere. Da questo io arguisco che il Capo del Controllo Comuni terrà ferma la pratica e la rinvierà al Comune per un'ulteriore e ultima definizione. Va bene, se dobbiamo vendere, almeno vendiamo facendoci pagare questo, io dico, almeno quello! Insomma, è vergognoso per noi, che siamo degli Amministratori pubblici, quando comperiamo qualcosa dai privati, pagare delle cifre eccessive, per cui qualcuno dice: "ma sa, noi non possiamo"... quello poi si mette a reclamare, scrive sui giornali che noi vogliamo espropriare... e poi noi siamo i primi a vendere a cifre così basse!

Monami, mi sembra che questo sia il minimo che si possa chiedere. Insomma, in un ambiente quieto, tranquillo, senza voler iugulare nessuno, senza voler strozzare la Società Cristallo di cui io non conosco alcun membro, che almeno si arrivi...

Ringrazio poi il Signor Presidente, il quale in primo luogo ha detto che porterà la questione qui, in Consiglio regionale, quindi tutti potranno dire la loro opinione. Questa è una prova di democraticità, gliene do atto e gli sono grato. Secondo: lo pregherei, prima di portare questo, sfruttando la sua autorità, sapendo benissimo che quando era seduto in quella sedia di quest'aula ha sempre detto anche lui di comprare e di non vendere... se dobbiamo vendere, almeno cerchiamo di farci pagare nella maniera più... i soldi quelli li hanno! Quelli sì che sono speculatori, quelli sì che prendono la tessera di tutti i Partiti, quelli sì che affossano e rovinano tutti, compreso il vostro... state tranquilli, sono più da voi che da noi, noi non ne abbiamo più... vi danno i soldi sotto banco, sempre! Non dico a voi di Aosta, sia ben chiaro, non lo dico a voi come persona, ma al vostro Partito, perché quando vogliono ottenere qualcosa... non fatemi parlare delle commesse per l'Est, dove ci sono degli scandali sul piano nazionale e dove si vede che, se si vuole, bisogna pagare!

Io dico: questa gente deve pagare; se noi siamo costretti a vendere, che paghi quello che è giusto, anzi, più di quello che è giusto, perché siccome loro speculano su quello, una volta tanto cerchiamo di speculare anche noi nell'interesse della popolazione valdostana!

Andrione (U.V.) - Chiedo scusa, ma io non conosco molto bene i prezzi dei terreni al Breuil. Se lei mi fa avere una nota, io farò fare in proposito le dovute inchieste e indagini, ma personalmente sarei lieto di avere dei terreni che possano essere venduti a quel prezzo... ma porca miseria, sono 37.500 lire al metro quadrato!

Caveri (U.V.) - Passiamo all'interpellanza del Consigliere Pedrini sulla strettoia di Morgex.

Il Consiglio prende atto.