Oggetto del Consiglio n. 172 del 15 maggio 1975 - Verbale

OGGETTO N. 172/75 - PROBLEMI CONCERNENTI L'ATTIVITÀ DELL'ENTE OSPEDALIERO REGIONALE. (Interpellanza dei Consiglieri Milanesio e Tripodi)

Interpellanza

I sottoscritti Consiglieri regionali

Interpellano

la Giunta per sapere se:

1°) non ritiene di garantire la necessaria copertura finanziaria per terminare i lavori di ampliamento dell'Ente Ospedaliero, informando il Consiglio Regionale circa l'utilizzazione dei locali e la relativa predisposizione dei servizi;

2°) non ritiene che sia necessario ed essenziale l'urgente istituzione presso l'Ente Ospedaliero di un servizio di unità coronarica e di un servizio di emodialisi;

3°) non ritiene di dover sollecitare il Consiglio di Amministrazione dell'Ente affinché predisponga i previsti concorsi per la costituzione delle équipes mediche e contemporaneamente l'addestramento professionale del personale paramedico.

I sottoscritti chiedono altresì di essere informati circa i criteri adottati dal Consiglio di Amministrazione dell'Ente per l'acquisto delle attrezzature necessarie per i servizi di cui al punto 2.

F.to: Milanesio Bruno - Tripodi Pasquale

Andrione (U.V.) - Per quanto riguarda il primo punto, credo che siamo tutti d'accordo nel ritenere assolutamente necessaria la copertura finanziaria per terminare i lavori di ampliamento, cioè l'ala nuova, dell'Ente Ospedaliero. La Giunta regionale proporrà quanto prima al Consiglio lo storno di fondi che si rendono liberi per la non avvenuta aggiudicazione dei lavori dell'Istituto Psico-Medico-Pedagogico e abbiamo iniziato una pratica presso lo Stato per avere dei finanziamenti statali, in maniera da coprire il disavanzo di 1.560 milioni attualmente esistente per il completamento delle opere murarie dell'ala nuova. Vi è poi tutta la questione dell'attrezzatura che in parte potrà venire comprata già prima e trasferita non appena i lavori saranno finiti.

Per quanto riguarda l'istituzione di una Unità Coronarica e di un Servizio di Emodialisi, se non vado errato, già il 3 gennaio la Giunta regionale aveva approvato una delibera del Consiglio di Amministrazione dell'Ospedale, con la quale veniva istituito il Servizio di Unità Coronarica. Mancava però la previsione di spesa del bilancio dell'Ente Ospedaliero, per cui, in una serie di riunioni che ho avuto in questi giorni con il Consiglio di Amministrazione, e ai sensi delle intervenute leggi regionali che abbiamo votato il 9 e 10 gennaio proprio in quest'aula, ho chiesto al Consiglio di Amministrazione dell'Ospedale di prendere una formale delibera in materia e di trasmettertela alla Giunta che la porterà in Consiglio, perché ai sensi della legge regionale è il Consiglio che decide, sì o no, se si devono aprire nuove divisioni, se si devono fare nuove unità. La predisposizione dei concorsi per avere le équipes mediche destinate a questi servizi sarà conseguente alla decisione del Consiglio.

È evidente che come Giunta regionale siamo favorevoli in linea di principio, direi anche con priorità per l'Unità Coronarica e, subito dopo, per l'Emodialisi. Si tratta adesso di finire le opere, perché credo che tutti sappiano dell'esistenza di un apparecchio di Emodialisi imballato da diversi anni nei sotterranei dell'Ospedale; i Medici specialisti sostengono che ce ne vogliano almeno quattro per avere un servizio efficiente ed è prevista nell'ala nuova, al secondo piano, la Sezione per l'Emodialisi. Questo come tipo di costruzione.

Noi seguiremo al massimo la questione, ma sarà il Consiglio a decidere in materia. Dato che purtroppo ci sono una decina di persone di Aosta che devono fare dei viaggi penosissimi due volte la settimana per queste cure, credo che non vi sarà evidentemente nessuno che si opporrà a questa spesa, anche se effettivamente sarà abbastanza pesante.

Tripodi (P.S.I.) - Io la ringrazio, ma mi dichiaro non nettamente soddisfatto perché non mi ha risposto al punto 3.

Andrione (U.V.) - Sì, è conseguenza del punto 2... stabiliamo immediatamente... come è stata istituita la divisione. È una conseguenza logica, ma siamo d'accordo.

Il Consiglio prende atto.