Oggetto del Consiglio n. 161 del 18 aprile 1975 - Verbale
OGGETTO N. 161/75 - APPROVAZIONE DI MOZIONE RIGUARDANTE: "PROBLEMI CONCERNENTI I RAPPORTI TRA IL COMUNE DI GRESSAN E LA SOCIETÀ ALPILA."
Mozione
Il Consiglio Regionale della Valle d'Aosta
Preso atto che, con deliberazione n. 113 del 20 dicembre 1974, il Consiglio Comunale di Gressan decideva di subordinare il rilascio dell'abitabilità, da parte del Sindaco, dei complessi e delle unità abitative dell'Alpila alla sottoscrizione di una convenzione riguardante i reciproci obblighi in ordine alla fognatura della collina di Gressan;
Visto che, malgrado la suddetta convenzione non sia ancora stata sottoscritta, molti appartamenti del complesso Alpila sono già regolarmente abitati;
Delibera
di impegnare la Giunta a fare rispettare le deliberazioni del Comune di Gressan e di applicare le leggi vigenti in materia, mettendo così termine a questi abusi e violazione di legge.
Aosta, li 21 febbraio 1975
F.ti: Chincheré Franco - Manganoni Claudio
Perruchon M. Celeste (U.V.P.) - Chi illustra la mozione? Consigliere Manganoni, ha la parola.
Manganoni (P.C.I.) - Nella nostra Repubblica i fatti strani sono ormai dei fatti normali: è cioè normale che a pagare siano sempre i piccoli e che i grandi ed i potenti non paghino mai, evadano, che il rispetto delle leggi sia imposto sempre ai piccoli e non ai grandi, non ai potenti; che coloro che incappano nelle maglie della legge, se sono grandi, potenti e ricchi, trovano le maglie allargate per poter scappare, se invece sono piccoli ci stanno intrappolati. Ora, la nostra Regione non sfugge purtroppo a questa logica della nostra Repubblica.
Veniamo ai fatti concreti. Il piccolo che si fa una casetta non vi può abitare se le autorità preposte non gli rilasciano il permesso di abitabilità, i grossi sì. All'Alpila i condomini, quei loculi che abbiamo visto, in parte sono abitati. A noi non risulta che quei loculi abbiano il permesso di abitabilità da parte del Sindaco di Gressan (dico "a noi non risulta", se sbagliamo vi preghiamo di precisarcelo). Ora - e qui ecco la logica - i grossi fanno quello che vogliono... delle leggi e di tutto quel che ne segue. Il fatto grave è però che noi Regione siamo azionisti dell'Alpila, facciamo parte di questa Società, quindi ci rendiamo complici della violazione delle leggi o del non rispetto delle leggi, noi Regione, che dovremmo pretendere e dare l'esempio del rispetto delle leggi.
Pertanto noi, con questa mozione, chiediamo alla Giunta cosa ne pensa e se non giudica opportuno, nella nostra qualità di azionisti, di imporre ai grandi, ai ricchi e ai potenti dell'Alpila di rispettare le leggi come le devono rispettare i modesti cittadini.
Si dà atto che dalle ore 19,15 riassume la Presidenza il Presidente Severino Caveri.
Andrione (U.V.) - Nella sostanza possiamo essere d'accordo con quanto ha detto Manganoni, però, così presentata, questa mozione non va, perché il permesso di abitabilità è un atto dovuto e il Sindaco che non lo dà è imputabile per omissione di atti d'ufficio.
Qui, secondo me, bisogna modificare il deliberato della mozione laddove si dice "di impegnare la Giunta a fare rispettare le deliberazioni del Comune di Gressan", perché credo che quella deliberazione sia passata per decorrenza di termini in relazione ad altre vicende di cui non sto a rifare la cronistoria, dato che la conoscete molto bene; il deliberato della mozione deve consistere semplicemente nell'impegnare la Giunta a fare applicare le leggi vigenti in materia. Su una cosa di questo genere siamo perfettamente d'accordo, ma non è possibile subordinare un atto dovuto a un comportamento volontario degli individui. Con questa modifica noi votiamo tranquillamente la mozione, perché stiamo lavorando in questo senso e abbiamo avuto numerosi incontri... mi dica... no, quello di non metterci nella situazione che se uno di quei grandi e potenti... Chincheré, io certe cose poi... se uno di quei potenti fa un bell'esposto al Pretore... puoi fare così con la testa, ma è così! No, ma è un Ufficiale sanitario, è un organo tecnico, è come un Ingegnere che ti firma il progetto di cemento armato, è lui che risponde di quello, non è più l'organo amministrativo! Sì, le ragioni sono quelle del depuratore e quella dell'irrigazione, ma questo non c'entra con l'abitabilità, Manganoni. Perché tu m'insegnerai che l'irrigazione è a valle... ecco, grazie.
Manganoni (P.C.I.) - Cosa comporta? Comporta liquami, eccetera... con inquinamenti... e lì che non c'è abitabilità non ci saranno liquami inquinanti, non so.
Andrione (U.V.) - Se il Sindaco del Comune di Nus dovesse subordinare certe cose... e non è perché ci sia Filliétroz che a St. Barthélemy le cose si svolgano in una certa maniera... povero Filliétroz, si troverebbe in difficoltà! Dico solo questo.
Manganoni (P.C.I.) - Sì, ma adesso Filliétroz... parliamo del caso specifico...
Andrione (U.V.) - Sul caso specifico l'abitabilità è a monte di quel che dici tu, va bene, ma allora non subordiniamo, diciamo semplicemente: "impegnare la Giunta a fare rispettare le leggi in materia" o, se preferisci, "a rispettare la convenzione a suo tempo..." e lì siamo d'accordo.
Chincheré (P.C.I.) - Mi rendo conto delle difficoltà a cui ha accennato il Presidente della Giunta e mi rendo anche conto che questa deliberazione, oltre al guaio di interpretazione accennato ne ha anche un altro, e cioè che sembra quasi quasi un'ingerenza, così come è scritta, nei poteri dei Comuni, ai quali noi riconosciamo ampia autonomia e ampi poteri e siamo per la non ingerenza della Regione negli affari dei Comuni. Ecco, volevamo anche togliere questo senso dalla parte deliberativa che forse poteva venire fuori, però tutte queste difficoltà dimostrano che il problema c'è. Infatti, se il Presidente della Giunta ha o ha avuto fino a poco tempo fa - penso ne avrà ancora - costanti contatti con il Consiglio comunale di Gressan - e presumo anche con l'Alpila - per rivedere impegni presi dalla Giunta con quel famoso emendamento, io dico che li abbiamo anche noi, che evidentemente siamo di serie B perché non siamo né Presidenti della Giunta, né Assessori.
Però qual era la preoccupazione che sembrava di avere colto? Era che il Comune di Gressan ha delle forti perplessità sulla igienicità dell'attuale impianto di depurazione, sull'attuale impianto fognario. Allora, prima che questo impianto venga messo in funzione a tutti gli effetti, ci è sembrata un'esigenza legittima avere la certezza che questa messa in opera non provochi dei danni che, molte volte, si reputano poi irreparabili, o perlomeno riparabili a lunga scadenza, perché l'inquinamento non è una cosa che passa nel volgere di una stagione. In sostanza, non si tratta tanto di fare dispetto all'Alpila o ai suoi attuali abitanti (che poi mi sembra non siano nemmeno un numero eccessivo), non si tratta di dispettucci: si tratta di trovare uno strumento che può anche non essere questo, può essere un altro. Pertanto occorre che questi timori giustificati da parte dell'Amministrazione di Gressan siano seguiti e che la Regione dia al Comune di Gressan tutto l'aiuto possibile sul piano legale, sul piano tecnico, sul piano della conoscenza, sul piano degli studi, affinché questi Amministratori comunali vadano alla sera a dormire tranquilli - per fare una battuta - nella certezza che questo impianto di depurazione e questa rete fognaria non diano guai, né pochi, né tanti, né a breve, né a lunga scadenza alla zona collinare di Gressan. Direi che, al di là della parte deliberativa, l'intento è questo, perché il problema c'è e dev'essere affrontato; sul problema poi se è possibile o non è possibile rilasciare il decreto di abitabilità - o come si chiama - anche qui c'è un po' da discutere.
Io non sono un Avvocato, per mia fortuna e per fortuna di eventuali miei assistiti, ma credo che l'abitabilità riguardi un complesso di problemi, non soltanto se la casa è abitabile, ma se la casa è servita in un certo modo, se mi garantisce certe altre cose; forse anche questa strada varrebbe la pena di essere seguita.
Al di là di queste questioni, credo che ci ritroveremo presto in Consiglio regionale a discutere sul problema dell'Alpila, perché mi auguro che il Presidente della Giunta, quando avrà finito la sua istruttoria, si degnerà di rendercene edotti per vedere quali decisioni - insieme, da soli o divisi - andremo poi a prendere su tale problema. Comunque è necessario che ci sia da parte della Giunta regionale un impegno non formale ma diretto, continuo, pressante, oserei dire "primario" - anche se forse è dire troppo - per garantire la salvaguardia e la difesa delle esigenze giustamente espresse dal Consiglio comunale di Gressan. Poi possiamo andare a discutere se adottare questo strumento o un altro, ma ci deve essere questo assoluto impegno da parte della Giunta regionale. Se il senso dell'emendamento è quello, può anche trovarci consenzienti.
Andrione (U.V.) - Il senso dell'emendamento è quello. D'altra parte credo che il problema sia molto più ampio, perché, come Chincheré sa benissimo, si pone ancora a monte, ed è una questione di rifornimento idrico del complesso dell'Alpila. Per prima cosa la trattativa che stiamo conducendo è quella di diminuire la volumetria affinché non ci siano problemi a valle dati dalla mancanza di acqua.
Come seconda cosa, per quanto riguarda specificatamente la fognatura, qui voi, tra le righe, parlate di "convenzione riguardante i reciproci obblighi in ordine alla fognatura della collina di Gressan": è evidente che, se si dovesse parlare di tutta la fognatura dal punto in cui arriva attualmente il depuratore fino ad arrivare alla Dora, per questa opera ci vorranno diversi anni, quindi non è una soluzione immediata, tanto più che il Comune di Gressan ci ha chiesto di stornare lo stanziamento che abbiamo fatto quest'anno su un'altra opera.
Detto tutto questo, l'impegno specifico esiste e stiamo lavorando in questo senso: adesso la cosa importante e fondamentale è quella di ottenere il collegamento dall'attuale sbocco del depuratore al torrente Gressan per periodi di punta. Per quanto riguarda l'estate, cioè il periodo dell'irrigabilità, il punto importante è quello di avere ancora dell'acqua irrigua che non sia tutta completamente consumata dal complesso residenziale. Questi sono i punti in discussione in questo momento.
L'impegno di cui parlava Lustrissy c'è pienamente, semplicemente mi sembra non consono al Consiglio regionale impegnarsi a far rispettare una specifica deliberazione comunale che credo sia del 19 dicembre del 1974 e che, così come è formulata, è più che altro un atto con il quale il Comune di Gressan ha voluto chiamare l'Alpila al tavolo delle trattative. Il Comune di Gressan è il primo che si rende conto che quello è un mezzo di pressione, ma non è una questione che può essere portata avanti così come è stata formulata.
Chincheré (P.C.I.) - Visto che il Presidente della Giunta ha allargato il discorso, giustamente, forse l'errore nostro è stato quello di restringerlo troppo. Vorrei riprendere anch'io alcune questioni.
Credo che la situazione del Comune di Gressan nei rapporti con la Società Alpila non sia dei più facili, nel senso che c'è chiaramente, e in modo dimostrato, la tendenza dell'Alpila a soffocare le esigenze della collettività del Comune e a concepire lo sviluppo e gli interessi di quella zona esclusivamente in base agli interessi della Società Alpila, e vedere tutto il resto come una realtà subordinata alle prospettive che la Società si è prefissa in quella zona. Mi auguro che il Consiglio regionale decida di frenare questo in modo abbastanza deciso.
C'è il rischio che il Comune di Gressan si trovi senza strumenti di contrattazione nei confronti dell'Alpila, perché i problemi che oggi il Comune pone all'attenzione per quanto riguarda i suoi rapporti con la Società Alpila sono quelli che ha detto il Presidente della Giunta, in quella bozza di convenzione da stipularsi previa condizione di firmare il permesso di abitabilità che - poi l'abbiamo scoperto - non può non essere dato, e sono: il rispetto della fornitura delle acque in estate, dell'irrigazione a pioggia in inverno alla Cooperativa Forza e Luce, sono la ricerca e non soltanto il potenziamento delle sorgenti già oggi esistenti, ma la ricerca di eventuali potenzialità sorgive della zona a monte dell'Alpila e la prosecuzione della fognatura fino alla Dora. Sono questi i quattro problemi intorno ai quali ruota quella famosa "convenzione" da stabilirsi tra il Comune di Gressan e l'Alpila.
Il nostro timore - se l'Amministrazione regionale non segue da vicino non soltanto come fatto di conoscenza, ma come impegno per difendere gli interessi del Comune - è che il Comune di Gressan si ritrovi senza strumenti di contrattazione nei confronti della Società Alpila. Ecco perciò che questo impegno che noi definivamo prima "primario" è quello di essere a fianco del Comune di Gressan, decisamente a fianco, senza tentennamenti e senza ambiguità di alcun genere, ma con chiarezza, perché altrimenti se il Comune di Gressan conduce questa battaglia da solo è storicamente provato che la perde. Noi non vogliamo assolutamente che il Comune perda questa battaglia.
Manganoni (P.C.I.) - Sono pienamente d'accordo su quanto concordato con Chincheré, però praticamente io dovrei porre questa domanda al Presidente della Giunta, perché quelli continuano a rimanere là dentro abusivamente; cioè la conclusione pratica... ah, no.
Si dà atto che dalle ore 19,30 sino al termine della seduta assume la Presidenza il Vice Presidente Maria Celeste Perruchon.
Perruchon M. Celeste (U.V.P.) - Non interviene più nessuno? Allora qui c'è un emendamento da apportare. Tutti d'accordo? Dunque bisogna definirla bene questa delibera. La parola al Presidente della Giunta.
Andrione (U.V.) - Il deliberato è così modificato: "di impegnare la Giunta a fare applicare le leggi vigenti in materia, mettendo così termine a questi abusi e violazioni di legge".
Perruchon M. Celeste (U.V.P.) - Allora non c'è nessuna modifica da apportare.
Andrione (U.V.) - Occorre eliminare le parole: "a fare rispettare le deliberazioni del Comune di Gressan".
Perruchon M. Celeste (U.V.P.) - Occorre quindi cancellare il riferimento alle deliberazioni del Comune di Gressan. Il deliberato è così modificato: "di impegnare la Giunta a fare applicare le leggi vigenti in materia, mettendo così termine a questi abusi e violazioni di legge". Il Consiglio è d'accordo su questa modificazione? Metto in votazione la mozione così emendata. Chi approva è pregato di alzare la mano.
Esito della votazione:
Consiglieri presenti, votanti e favorevoli: 22
La mozione è approvata all'unanimità con questa modifica.
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Mozione
Il Consiglio Regionale della Valle d'Aosta
Preso atto che, con deliberazione n. 113 del 20 dicembre 1974, il Consiglio Comunale di Gressan decideva di subordinare il rilascio dell'abitabilità, da parte del Sindaco, dei complessi e delle unità abitative dell'Alpila alla sottoscrizione di una convenzione riguardante i reciproci obblighi in ordine alla fognatura della collina di Gressan;
Visto che, malgrado la suddetta convenzione non sia ancora stata sottoscritta, molti appartamenti del complesso Alpila sono già regolarmente abitati;
Delibera
di impegnare la Giunta a fare applicare le leggi vigenti in materia, mettendo così termine a questi abusi e violazioni di legge.
Il Consiglio prende atto.
La seduta è tolta.
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L'adunanza straordinaria termina alle ore 19,33.