Oggetto del Consiglio n. 160 del 18 aprile 1975 - Verbale

OGGETTO N. 160/75 - RATIFICA DI DELIBERAZIONI ADOTTATE DALLA GIUNTA REGIONALE IN VIA D'URGENZA.

Oggetto n. 988 in data 12 marzo 1975: Concessione di contributo alle Scuole Materne private - Anno scolastico 1974/1975 - Approvazione del piano di ripartizione.

Oggetto n. 1018 in data 12 marzo 1975: Concessione e liquidazione di un acconto di Lire 10.000.000 al Comitato Valdostano F.I.S.I.-A.S.I.V.A. e all'U.S. Aosta - Sezione Calcio sul contributo previsto dalla legge regionale 26 agosto 1974 n. 35 "Interventi a favore dello sport" per l'attività da svolgersi nella stagione agonistica 1974/1975.

Oggetto n. 815 in data 6 marzo 1975: Lavori di costruzione del 9° tronco della strada di Sainte Marguerite in Comune di Lillianes aggiudicati all'Impresa Gaspard Giuseppe. Approvazione certificato di collaudo. Svincolo della cauzione. Liquidazione parcella al collaudatore.

Oggetto n. 1043 in data 24 marzo 1975: Concessione alla Cooperativa Produttori Latte e Fontina della Valle d'Aosta di un contributo di L. 5.000.000 nelle spese generali di esercizio per la organizzazione del servizio di raccolta del burro nella bassa valle per l'anno 1975. Approvazione e finanziamento di spesa.

Oggetto n. 1180 in data 26 marzo 1975: Concessione e liquidazione al Comune di Châtillon della somma di Lire 25 milioni, quale contributo nelle spese di gestione del Centro Comprensoriale dei Servizi Sociali di base. Approvazione e finanziamento di spesa.

Oggetto n. 1213 in data 26 marzo 1975: Concessione e liquidazione a favore del Sig. Campana Romano, di Aosta, di un ulteriore contributo di Lire 1.500.000 nelle spese per il ricovero delle figlie in clinica specializzata. Approvazione e finanziamento di spesa.

Oggetto n. 988 in data 12 marzo 1975:

Caveri (U.V.) - La parola alla Signorina Viglino per la deliberazione oggetto n. 988 in data 12 marzo 1975 relativa alle Scuole materne e private.

Viglino M. Ida (R.V.) - Nell'introduzione alla deliberazione sono stati indicati tutti i dati che riguardano il numero delle sezioni, il numero delle alunne, degli alunni e anche il riassunto delle precedenti deliberazioni adottate in data 6 novembre 1974 su questo argomento. Sono quindi a disposizione per i chiarimenti che i Consiglieri intendano rivolgermi.

Caveri (U.V.) - Osservazioni? Consigliere Chincheré.

Chincheré (P.C.I.) - Tre anni fa - con che numero non me lo ricordo, ma credo che sia il 44 - è stata promulgata una legge riguardante le Scuole materne. Non sto qui a rammentare le caratteristiche di questa legge che do per conosciute, non sto nemmeno qui a ricordare i giudizi positivi pervenuti anche da ambienti esterni alla Valle d'Aosta che diedero anch'essi giudizi estremamente positivi a questa legge. Qualche ottimista, secondo me a ragione, la definì "la migliore legge approvata da una Regione sul problema delle Scuole materne". Direi che, accanto a questi vantaggi che correvano il rischio di essere solo teorici, abbiamo avuto anche la prova provata, concreta, che nei fatti la risposta a questa legge è stata positiva, nel senso che sono state istituite un numero elevato di Scuole materne, le quali hanno dato una buona, per non dire ottima prova - è meglio non essere mai troppo trionfalisti in queste cose - e si è verificato che tale legge, oltre che nella teoria, anche nella sua realizzazione è una buona legge.

Malgrado questo fatto, noi abbiamo ancora in Valle d'Aosta un numero rilevante o perlomeno discreto di Scuole materne private di cui alcune forse sono superiori come tipo di servizio - dico "forse", è tutto da verificare - rispetto alle Scuole materne regionali e pubbliche, ma altre, a nostro avviso, sono decisamente inferiori come qualità e come servizio rispetto alle Scuole materne regionali. Evidentemente, e la legge lo prescrive, se queste Scuole materne private - siano esse di Enti morali, siano parrocchiali o di altri Enti privati - non fanno, loro, esplicita richiesta, non possono essere regionalizzate.

Rammento che la legge regionale prescrive che il personale di queste Scuole materne private ha diritto automaticamente al posto di lavoro, cioè non è "un esproprio" della Scuola materna privata, è soltanto una... fatti salvi i diritti di chi ci lavora, fatto salvo il tipo di indirizzo scolastico, perché quello regionale ha un suo programma e un suo ruolino di margine. Evidentemente queste Scuole non hanno fatto domanda di essere regionalizzate se risultano ancora private.

In sostanza, noi arriviamo - e a nostro avviso è abbastanza un assurdo - che la Regione spenda grosso modo, milione più o milione meno, 100 milioni all'anno per darli a delle Scuole che, di fatto, non hanno più nessuno motivo reale di esistere, a meno che non si voglia ritirare fuori la "Guerra di religione", Scuola laica contro Scuola clericale, sciocchezze del passato superate dalla storia. Se si tirasse fuori questo tipo di problematica allora risponderemmo, anche a questo livello, che non esistono più motivi reali perché queste Scuole siano private. Non solo: noi sosteniamo in questa sede o in altra sede di poter documentare che le Scuole materne private esercitano molte volte servizi inferiori - è un discorso tecnico - rispetto alle Scuole regionali.

Ora noi chiediamo quali sono le motivazioni - ammesso che l'Assessore lo sappia, che queste cose le vengano dette o che la Signorina le abbia chieste - di questo rifiuto a regionalizzarsi e quali sono le spinte, gli inviti, se ci sono stati, che l'attuale maggioranza... non in polemica con la vecchia maggioranza, ma perché oggi è lei che governa... quali passi concreti l'attuale maggioranza ha fatto per assorbire sul piano regionale - ripeto: fatti salvi i diritti specifici di queste Scuole materne e del personale che vi lavora - affinché una realtà di Scuole regionali sia generalizzata e non più con eccezioni che, molte volte, sono inferiori alle necessità e alle possibilità reali per un servizio sociale importante quale quello delle Scuole materne. Che poi alla fine la Signorina Viglino si chieda anche se la maggioranza per votarla c'è... sì, ma la votate o no questa deliberazione?

Noi voteremo questa deliberazione, e ciò ovviamente non è un controsenso rispetto alle cose che diciamo, perché non vogliamo mettere in difficoltà né quelle Scuole, né la Giunta, che evidentemente ha preso degli impegni in quella direzione. Questo non vuol dire però che ci impegniamo anche per il futuro. La nostra posizione è per una Scuola regionale e per un servizio sociale pubblico.

Viglino M. Ida (R.V.) - Come ha riconosciuto il Consigliere Chincheré, evidentemente queste Scuole attualmente eseguono un servizio sociale non indifferente, perché, come avete visto dall'introduzione della relazione, è rilevante il numero degli alunni accolti in queste 23 Scuole: infatti il numero totale è addirittura di 1.278, di cui 958 gratuitamente.

Appena dopo il mio insediamento, mi è stato richiesto un appuntamento da parte della Federazione Italiana Scuole Materne Private e abbiamo avuto diverse discussioni sull'argomento. Mi sono trovata un po' di fronte a una situazione già precostituita e vi posso dare lettura di questa lettera che ho ricevuto il 14 gennaio scorso che dice: "Il Direttivo della Federazione Italiana Scuole Materne si affretta a fornire quanto segue: nell'estate del 1974, per illustrare meglio la situazione delle nostre Scuole materne, si sono preparati e presentati all'Assessorato della Pubblica Istruzione i bilanci preventivi di ognuna con una richiesta di sussidi. In quell'occasione, verbalmente, si ebbero consensi e promesse di aiuti finanziari perché la Scuola materna libera potesse continuare nel suo servizio pubblico. L'Assessore alla Pubblica Istruzione assegnò quanto aveva ancora disponibile nel bilancio: L. 400.000 ad ogni sezione - ed è così che trovate, nell'introduzione, quell'accenno ai 16 milioni predisposti non per l'anno 1973-1974, bensì per l'anno 1974-1975 - e promise di far prevedere nel prossimo nuovo bilancio dell'Assessorato della Pubblica Istruzione un aumento pari al nostro fabbisogno di L. 150.000.000".

La situazione venutasi a creare con questo stato di cose evidentemente non predisponeva la Federazione ad intavolare un discorso di regionalizzazione, perché erano state date tali assicurazioni che, in coscienza, ho creduto di mantenere secondo le disponibilità del bilancio. Infatti a questi 16.400.000 sono stati aggiunti e previsti sul bilancio e sul capitolo che è indicato nella relazione altri 80 milioni quest'anno, diciamo per permettere un miglioramento nella gestione di queste Scuole.

Si capisce che è mia intenzione riportare il discorso su un'eventuale regionalizzazione o almeno, dato che questa volta noi interveniamo in modo abbastanza cospicuo, di poter esercitare un certo controllo sul funzionamento di queste Scuole. Infatti penso che al prossimo Consiglio presenterò un disegno di legge per le Scuole materne regionali, anche al fine di provare che l'Amministrazione prende veramente a cuore - d'altra parte questo è il nostro dovere - la sistemazione del nostro personale. Forse questo porterà ad iniziare un discorso più generale, sebbene - devo pur dirlo al Consiglio - in qualche posto qualcuno ha un pochino rimpianto la Scuola materna privata insediata precedentemente. Comunque io penso che questo poi si potrà rivedere, se c'è qualche impostazione nella nostra Scuola che è un po'... non dico negativa, ma se c'è qualche difficoltà, qualche inconveniente. Certamente da parte nostra si farà di tutto perché le difficoltà e gli inconvenienti vengano eliminati. Ecco, mi sono trovata di fronte a una situazione che, direi, quasi quasi mi impediva di aprire il discorso della regionalizzazione.

Per quanto riguarda la situazione attuale delle Scuole materne, ho inviato una circolare a tutti i Comuni chiedendo ai Sindaci di segnalare le necessità ed eventualmente la richiesta di apertura di nuove Scuole materne che, naturalmente, sarebbero senz'altro regionali.

Si dà atto che dalle ore 18,53 assume la Presidenza il Vice Presidente Maria Celeste Perruchon.

Chincheré (P.C.I.) - Volevo anche ringraziare l'Assessore per averci fornito l'elenco dettagliato dei finanziamenti ai Patronati Scolastici che resta accanto al problema della Scuola e delle Scuole materne.

Il discorso, per noi Comunisti, è tutto aperto: indubbiamente le cose dette dall'Assessore saranno da noi seguite attentamente. Fatti salvi eventuali scontri particolari, se la direzione di movimento dell'attuale Giunta su questo problema è quella indicata dall'Assessore Viglino, possiamo dire che su quella strada ci troveremo di sicuro. L'unica raccomandazione è che vengano rispettati poi anche i tempi, in modo tale che un altr'anno non ci troviamo nuovamente di fronte al fatto compiuto per cui ciò impedirà un'altra volta di affrontare il problema dell'ulteriore regionalizzazione delle Scuole materne private.

Perruchon M. Celeste (U.V.P.) - Nessuno chiede ancora la parola? Allora metto in votazione l'oggetto n. 988. Chi è d'accordo alzi la mano.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 26

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 1018 in data 12 marzo 1975:

Perruchon M. Celeste (U.V.P.) - Chi desidera prendere la parola? La parola al Presidente della Giunta.

Andrione (U.V.) - Solo per spiegare che le deliberazioni di Giunta che vanno in ratifica possono essere rinviate, ma devono essere ripresentate ad ogni Consiglio regionale per una questione formale di principio. A noi non dispiace che questa deliberazione venga rinviata ancora una volta, a dopo il 30 di aprile di quest'anno, quando sulla base dei risultati della Consulta dell'Assemblea sportiva delibereremo i contributi agli altri Organismi sportivi. Quindi penso che all'unanimità la rinviamo di nuovo. Grazie, e un voto sarà il mio...

Perruchon M. Celeste (U.V.P.) - Allora si mette in approvazione... si rinvia? Va bene.

Il Consiglio prende atto del rinvio.

Oggetto n. 815 in data 6 marzo 1975:

Perruchon M. Celeste (U.V.P.) - C'è qualcuno che desidera parlare? No? Metto in votazione. Chi è favorevole alzi la mano.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 25

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 1043 in data 24 marzo 1975:

Perruchon M. Celeste (U.V.P.) - Chi approva è pregato di alzare la mano.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 25

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 1180 in data 26 marzo 1975:

Perruchon M. Celeste (U.V.P.) - Chi è d'accordo alzi la mano... La parola al Consigliere Manganoni.

Manganoni (P.C.I.) - Io chiedo di perdonare la mia ignoranza. Sarei grato se mi si volesse spiegare cos'è questo Centro comprensoriale dei servizi sociali di base.

Andrione (U.V.) - Evidentemente Manganoni oggi ha fretta e non ha letto la deliberazione in questione che spiega che il Centro comprensoriale dei servizi sociali di base comprende il Servizio di Segretariato sociale, il Servizio sociale di zona e l'Asilo-nido. Questo è un torto tuo... circa 20.000.000 vanno per l'Asilo-nido. Poi, in più, era stato istituito un servizio sociale, nel senso che vi sono Assistenti sociali che fanno il loro lavoro nel Comune di Châtillon, fanno un certo tipo di dépistage, aiutano certe famiglie bisognose, l'infanzia abbandonata, gli orfani e cose di questo genere, il che pesa su questa somma... adesso non ricordo bene se per 5.800.000 o per 6.800.000, comunque posso dare a Manganoni, se lo richiede, il dettaglio specifico delle spese. Il Servizio sociale di zona e il Segretariato sociale sono sempre legati a un Asilo-nido e fanno parte di quelle nuove tecniche di assistenza sociale per le quali ti prego di rivolgerti a lato onde avere più ampie informazioni.

Manganoni (P.C.I.) - Sono solamente in parte soddisfatto di quanto ha risposto il Presidente della Giunta, perché qui si parla di "Centro comprensoriale", mentre nell'illustrazione il Presidente ha parlato solo di Châtillon, è sempre il Comune di Châtillon. Allora si vede che io non avevo capito: io pensavo che "Centro comprensoriale" volesse dire che comprende un certo comprensorio anche al di fuori del Comune... non so, Antey o magari Pontey, per fare degli esempi. Io avevo interpretato in questo senso, mentre invece il Presidente mi ha risposto solo di Châtillon, quindi il comprensorio sarebbe solo comunale e non la Comunità Montana o comunque un comprensorio più vasto del Comune.

Perruchon M. Celeste (U.V.P.) - C'è qualcuno che chiede ancora di parlare? No? Metto in votazione l'oggetto n. 1180. Chi è favorevole alzi la mano.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 25

Il Consiglio approva all'unanimità.

Oggetto n. 1213 in data 26 marzo 1975:

Perruchon M. Celeste (U.V.P.) - Questo oggetto va votato a scrutinio segreto. Prego il Segretario... La parola al Presidente della Giunta.

Andrione (U.V.) - Volevo solo dire che viene portato in Consiglio perché vi sono già stati altri contributi precedenti... si tratta di un caso particolarmente penoso e, quindi, facciamo quello che possiamo.

VOTAZIONE A SCRUTINIO SEGRETO

Esito della votazione:

Presenti e votanti: 26

Maggioranza: 14

Favorevoli: 25

Contrari: 1

Il Consiglio approva.

---

Il Consiglio delibera di ratificare le deliberazioni sopraindicate, tranne l'oggetto n. 1018 in data 12 marzo 1975, che viene rinviato.