Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 312 del 26 novembre 1973 - Resoconto

OGGETTO N. 312/73 - Ricostruzione delle carriere dei Professori di ruolo ai sensi della legge statale 26 luglio 1970 n. 576. (Interpellanza)

Viglino (RV) - A proposito della mia interpellanza, volevo ricordare ai Consiglieri che la questione scolastica valdostana, che molti di loro hanno conosciuto e hanno seguito durante tutti questi anni, rimane ancora imperniata, per quanto riguarda il personale delle scuole secondarie statali, ai giornali. Diciamo anche, non si sa bene, non si è ancora definita bene la questione. Rimane ancora imperniata, dicevo, su un decreto legge del Capo provvisorio dello Stato, trasformato poi in legge regolare, dell'11 novembre 1946, n. 365 "Ordinamento delle suole e del personale insegnante della Valle d'Aosta", articolo 4, secondo comma. Nella prima attuazione del presente decreto, il Ministero della Pubblica istruzione può, su richiesta dell'Amministrazione della Valle, comandare a prestar servizio nella Valle stessa personale dei ruoli statali. Infatti tutti i professori di ruolo che insegnano nelle nostre scuole secondarie, ogni anno devono presentare una domanda tramite la Regione, indirizzata al Ministero della Pubblica istruzione per avere l'autorizzazione, previo benestare della Regione, a insegnare nella Valle.

Questo ha portato una situazione di questo genere: nessun professore di ruolo delle scuole secondarie ha la sede ad Aosta; ciascuno di noi ha una sede fuori Aosta e questo crea, naturalmente, molte difficoltà quando si tratta, per esempio, di passare da un coefficiente all'altro o quando si tratta, come è stato fatto ultimamente, della cosiddetta ricostruzione di carriera, in base a una legge del 1970. Nell'autunno del '70 tutti noi abbiamo fatto domanda al Ministero per ottenere questa ricostruzione di carriera, cioè il riconoscimento di una parte abbastanza consistente di servizio pre-ruolo, perché il professore, quando si è laureato deve, per entrare nei ruoli statali, prima di tutto superare un'abilitazione all'insegnamento e questo richiede un due anni, poi, in un secondo tempo, presentarsi a un concorso statale. È solo da questi ultimi anni che ci sono delle agevolazioni, ma gli insegnanti della mia età e anche parecchio più giovani, hanno dovuto sottostare a un concorso statale e questo richiede altri tre anni. Perciò quasi tutti noi avevamo, almeno, almeno dai quattro ai sei anni di servizio pre-ruolo. Questo servizio è stato riconosciuto in base a questa legge del 1970. Le domande sono state regolarmente inoltrate, tramite la Sovraintendenza di Aosta, ai nostri Provveditorati. Faccio un esempio concreto, della sottoscritta. Io ho la sede a Ventimiglia, la mia domanda è quindi stata inoltrata al Provveditorato di Imperia ma, siccome io ho la fortuna di appartenere a un Provveditorato piccolo come numero di professori, evidentemente ho solo aspettato un anno e mezzo per avere questa ricostruzione. Non così per una parte notevole dei miei colleghi e, quindi, ritenevo logico e doveroso fare questa interpellanza. Voglio solo precisare che, dunque, professori per i quali manca ancora il provvedimento di ricostruzione, sono settantadue, di cui cinquantanove del Provveditorato di Torino e tredici di altri Provveditorati. È logico che questa ricostruzione di carriera ha, naturalmente, un riconoscimento anche ai fini economici e il, gli arretrati si aggirano fra ottocento mila e, qualche colta, un milione e mezzo/un milione e ottocentomila. Quindi, questo personale, dato lo slittamento della nostra lira, quando percepisce questi arretrati, li percepisce con valore naturalmente inferiore. D'altra parte non è colpa loro, è colpa del fatto che la questione scolastica valdostana non è mai stata definita chiaramente perché non c'è ragione che il professore non abbia la sede nel luogo dove insegna e, quindi, ho voluto naturalmente far presente all'Assessore alla Pubblica istruzione questa situazione in cui, d'altra parte, il, l'Assessore Lustrissy si era, assieme al Presidente della Giunta, si erano già occupati l'anno scorso ma poi la questione è andata a finire senza una conclusione pratica.

Lanivi (DP) - Dunque, i professori di ruolo delle scuole secondarie di primo e secondo grado, attualmente comandati in Valle d'Aosta e titolari in latra sede, che hanno maturato il diritto alla ricostruzione della carriera, ai sensi della legge 26 luglio 1970, sono in numero di centoventi, di cui ottantacinque titolari in provincia di Torino e trentacinque in altre province. A tutt'oggi la Sovraintendenza regionale agli studi ha ricevuto dai Provveditorati agli studi competenti, decreti e ricostruzioni relativi a quarantacinque professori, si cui ventisei titolari in Provincia di Torino e ventidue in altre provincie. Come ha ricordato la Signorina Viglino, i professori tutt'ora in attesa del provvedimento di ricostruzione, quindi per differenza, sono in numero settantadue, di cui cinquantanove della Provincia di Torino e tredici delle altre province. Gli uffici dell'Assessorato alla Pubblica istruzione hanno tenuto e continuano a tenere assidui contatti con i Provveditorati agli studi interessati, in particolare quello di Torino, per le necessarie informazioni riguardo le pratiche di cui si tratta. Risulta che, per alcuni casi, i provvedimenti di ricostruzione sono già stati emessi dai Provveditorati agli studi e sono giacenti presso gli organi di controllo. Per altri casi, la ritardata stesura del decreto di ricostruzione è dovuta al fatto che sono tutt'ora in corso di emissione o di registrazione i provvedimenti di promozione ordinaria, per i quali sono di regola competenti, per regola del Provveditore, i Presidi delle singole scuole di titolarità. Risulta infine che, in linea generale, la ritardata emissione dei provvedimenti suddetti è dovuta alla carenza del personale degli uffici dei Provveditorati, in rapporto alle quantità di lavoro che gli uffici stessi sono chiamati a svolgere.

Per rispondere all'interpellanza - quindi queste sono alcune note informative - per rispondere all'interpellanza della Signorina Viglino che ha già ricordato come l'anno scorso e l'Assessorato e la Presidenza della Giunta si sono già interessati presso i Provveditorati competenti per vedere di sollecitare i provvedimenti che interessano personale della nostra Regione, diciamo che le difficoltà sono dovute a due fattori essenziali: uno, la laboriosità del provvedimento; due, la mancanza di personale, soprattutto presso alcuni provveditorati, come ha ricordato la Signorina Viglino, soprattutto il Provveditorato di Torino.

Già l'anno scorso, quindi, l'Assessorato e la Presidenza della Giunta avevano interessato anche la categoria interessata per studiare, direi, un intervento concreto di accelerazione di questi provvedimenti e si era anche dichiarata disponibile, l'Amministrazione regionale, a fornire il personale carente, cioè un certo personale preparato che avrebbe potuto sollecitare e rendere più sbrigative le pratiche e aveva interessato, come ha ricordato, le categorie interessate che però non sono riuscite a proporre una soluzione concreta per risolvere questo problema.

Ecco, quello su cui io mi posso impegnare, è di riprendere i contatti con le stesse categorie e verificare se oggi abbiamo la possibilità, direi, di fare un intervento concreto per accelerare questi provvedimenti perché l'intervento, diciamo così, l'intervento personale di stimolo e di sollecitazione presso i vari Provveditorati lascia il tempo che trova perché, soprattutto il Provveditorato di Torino, ha l'ostacolo maggiore di avere un quantitativo di personale insufficiente per affrontare tutta questa massa di provvedimenti.

Ecco, quindi, l'impegno che posso prendere, anche con la Signorina Viglino che è Segretaria della Commissione consiliare permanente della Pubblica istruzione, è di interessare le categorie per vedere se riusciamo a intervenire in modo concreto.

Viglino (RV) - Ringrazio e mi dichiaro soddisfatta.