Resoconto integrale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 1128 del 21 marzo 1990 - Resoconto

OGGETTO N. 1128/IX - Iniziativa per il riconoscimento ufficiale del libero stato della Lituania. (Approvazione di risoluzione).

Presidente - Do lettura della risoluzione presentata dal Consigliere Gremmo:

RISOLUZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA

Premesso che il libero governo della Lituania ha inviato un pressante appello ai Governi democratici di tutto il mondo chiedendo di essere ufficialmente riconosciuto;

Considerando di grande importanza per la causa della pace e della libertà questo atto da parte di tutti gli altri popoli del mondo;

Il suddetto Consiglio regionale, libera e sovrana espressione di auto-governo del Popolo Valdostano

chiede

al Governo della Repubblica Italiana di riconoscere il libero Governo della Lituania e di instaurare al più presto le relazioni diplomatiche.

Presidente - Ha chiesto di illustrare la risoluzione il Consigliere Gremmo, ne ha facoltà,.

Gremmo (UAP) - Per gli autonomisti non dovrebbero esserci dubbi sull’importanza di una dichiarazione di indipendenza che viene avanzata da parte di una delle tre repubbliche baltiche che a suo tempo vennero spartite dallo scellerato patto fra Stalin e Hitler, che ridisegnava fra dittatori la carta d’Europa. Il ripristino di un libero governo con atto unilaterale è un fatto storico di grande rilevanza, perchè ogni volta che un popolo - ma un popolo davvero, non inventato a tavolino - chiede la propria indipendenza, è evidente che per gli autonomisti è un evento importante.

Qui in più c’è da rilevare che il governo che si è costituito ha chiesto a tutti i governi democratici di riconoscerlo, proprio per avere in mano più elementi possibili nei confronti del governo della cosiddetta Unione Sovietica, ma che in realtà è il governo della maggioranza etnica russa che vuole andare a prevaricare gli altri popoli.

Nel documento ho definito il Consiglio regionale della Valle d’Aosta "libera e sovrana espressione di autogoverno del popolo valdostano", perchè è un auspicio questo; evidentemente l’idea che il nostro Consiglio regionale sia davvero espressione di autogoverno è ancora tutta da costruire, ma in questo processo di nascita di un’Europa dei popoli il gesto della Lituania è sicuramente di buon auspicio, non solo per l’Estonia e la Lettonia, ma per tanti altri popoli che all’autonomia, all’autogoverno e alla possibilità di essere padroni in casa propria non intendono rinunciare.

Questa risoluzione, se votata, sarebbe la prima che potrebbe spingere il Governo italiano ad essere una volta tanto all’avanguardia, e non, come capita spesso, alla retroguardia.

Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Louvin, ne ha facoltà.

Louvin (UV) - Le sujet de cette résolution proposée par M.Gremmo est de toute fraîche actualité et nous ne pouvons que rallier aux voeux sont contenus dans la résolution, d’abord parce que le droit à l’autodétermination est un principe auquel on ne doit pas renoncer et que nous souhaitons voir réaffirmé partout, là où cela est possible.

Nous devons remarquer que chaque fois qu’il s’agit de ce principe, l’on trouve dans l’application concrète du droit à l’autodétermination des difficultés et des obstacles. Dans ce cas, pourtant, nous avons d’une façon presque exemplaire toutes les conditions remplies pour que ce droit à l’autodétermination soit réellement appliqué.

D’abord il s’agit d’un Etat souverain qui a été tel jusqu’à la II guerre mondiale et qui veut retrouver aujourd’hui son indépendance après l’annexion par une procédure qui rappelle de près celle de la décolonisation, que beaucoup de pays actuellement souverains ont vécue.

Cette déclaration d’indépendance de la Lituanie présente quelques éléments nouveaux qui nous font réfléchir: d’abord le contexte dans lequel elle a lieu. L’abandon de la théorie de la souveraineté limitée de la part de l’union des républiques soviétiques, vis-à-vis non seulement des républiques adhérentes à cette fédération, mais aussi des états du Comecon, a été un pas de l’avant énorme qui a permis de débloquer tout le cadre des relations internationales.

Mais pour la fédération soviétique d’autres problèmes s’ajoutent et rendent la situation encore plus compliquée: d’abord la crise constitutionnelle qui traverse l’Union Soviétique en ce moment par le réajustement de ses organes de sommet, par le rééquilibrage des pouvoirs à l’intérieur de la fédération et par l’abandon surtout du role du parti communiste à l’intérieur de cette fédération. Les difficultés économiques rendent encore plus intriquée cette situation par une crise qui risque de mettre à la faim des populations immenses. Et encore, troisième mais non dernier en ordre d’importance, le problème ethnique que chacune de ces républiques vit directement et qu’en Lituanie est rendu aigu par une présence importante des populations russes aussi à l’intérieur de cet Etat.

Par rapport à un scénario aussi compliqué, nous estimons indispensable à ce moment mettre nous aussi un point ferme; nous le faisons en disant oui au principe d’autodétermination d’une facon claire et nette, une autodétermination dans la paix et dans la solidarité internationale. C’est pourquoi qu’à titre personnel je voudrais présenter un très court amendement à cette résolution, pour rajouter avant la demande qui est adressée au Gouvernement de la République, de reconnaître le libre gouvernement - je dirais mieux le libre Etat - de la Lituanie; nous formons un voeu dans ce sens: "auspica che il processo di autodeterminazione del popolo lituano si completi a mezzo di pacifiche negoziazioni fra le autorità lituane e l’unione delle repubbliche socialiste sovietiche". L’ultimatum qui paraissait avoir été donné par M.Gorbatchev à la Lituanie devrait en quelque sorte s’atténuer, il devrait faire place à un dialogue, à une négociation pour la réalisation des droits à l’autodétermination de la Lituanie dans un climat de paix et de coopération.

Tel est donc notre voeu et dans ce sens, je présente à la Présidence du Conseil cet amendement.

?-

Si dà atto che alle ore 17,25 assume la Presidenza il Vicepresidente Dolchi.

?-

Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.

Tonino (PCI) - Non saremo certo noi a disconoscere il valore, anche per il popolo lituano, della necessità di determinare i propri destini sulla base di scelte democratiche, rispettando il principio dell’autodeterminazione. Un processo che in altre occasioni abbiamo qui definito di liberazione, avviato grazie al processo di riforme che in Unione Sovietica sono state introdotte con la fine del ruolo guida del partito comunista e con l’avvio di un processo profondo di riforma dello Stato. Quindi l’adesione alla proposta di risoluzione ha soprattutto questo significato.

Siamo altresì d’accordo con l’emendamento proposto dal Consigliere Louvin, perchè anche noi sentiamo la necessità che questo processo si concretizzi con una proficua trattativa all’interno di quello Stato, che consenta davvero di costruire una ipotesi di rapporto federativo fra entità che sono nazionali all’interno dell’Unione Sovietica e, perchè no, rispetto ad un processo che dovrà poi coinvolgere l’Europa. In questo senso siamo molto vicini anche alle dichiarazioni che ha fatto recentemente il Presidente della Repubblica francese Mitterand.

Un processo, lo voglio aggiungere solo per concludere un ragionamento, che sarà tanto più facile e tanto più reale, se in concomitanza va avanti anche un processo di superamento dei blocchi militari. E’ del tutto evidente, infatti, che anche la richiesta che è venuta dalla Lituania, di essere riconosciuta come nazione autonoma, ha ricevuto una accoglienza assai tiepida in occidente e da parte degli stessi Stati Uniti d’America, perchè pesa su tutto il problema degli equilibri militari.

Quindi, con questo spirito e in questa direzione, crediamo che l’atto politico che assume oggi il Consiglio regionale della Valle d’Aosta vada nella direzione di auspicare complessivamente una evoluzione dei rapporti fra l’Europa e l’Est, in sostanza anche un diverso modo di essere del mondo, che si è reso possibile dopo i grandi avvenimenti del 1989.

Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Milanesio, ne ha facoltà.

Milanesio (PSI) - Sarò brevissimo anche perchè non mi pare sia il caso di dire molto di più di quanto è stato detto egregiamente dai colleghi che mi hanno preceduto.

Ovviamente concordiamo con questa proposta di risoluzione con gli emendamenti proposti dal Consigliere Louvin e riteniamo che questo passo il nostro Consiglio regionale lo possa compiere con piena coscienza e responsabilità. Ad altri, allo Stato italiano se del caso, cercare di presentare in termini più diplomatici questo problema, che certamente richiede diplomazia e non richiede azioni di forza, nè dall’una nè dall’altra parte.

Presidente - Ha chiesto di parlare il Presidente della Giunta, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Au nom de la majorité on ne peut que partager le souci de prévoir qu’il y ait le plus tôt possible la reconnaissance du gouvernement de la Lituanie. Je voudrais tout de meme soulever un autre problème. Si sans doute c’est souhaitable qu’il y ait les pas diplomatiques nécessaires pour y aboutir dans le plus bref délai, j’espère qu’il n’y ait pas, au point de vue économique, la meme attitude qui est en train de se passer pour certaines réalités et qui va conditionner l’esprit de ces peuples.

Je crois que les résultats d’un vote de l’Allemagne, qui est surtout un vote pour l’adhésion au marc, à la libre circulation de la monnaie, ce n’est pas le système le meilleur pour faire progresser la volonté de liberté et d’autonomie d’un peuple.

Il y a beaucoup de problèmes à examiner avec attention dans cette situation très difficile. Je voudrais souligner qu’au moment où des représentants des différentes expressions locales ont eu la possibilité de parler et d’être présents aux différentes assemblées avec les responsables des populations de l’Europe de l’Ouest, ils ont surtout souligné qu’il y ait une attention et une aide spécifique dans le secteur économique, afin qu’il y ait la possibilité de soutenir le prix de la liberté. Le moment est très difficile. A présent il y a toute une série de problèmes qui sans doute se posent aussi en Lituanie, qui se posent dans les autres pays de l’Est; il y a une attitude qui est en train de passer là où, dans cette situation un peu difficile, il y a un manque de liaison étroite entre ceux qui gouvernent et la population, sauf l’adhésion à cet esprit de liberté, il y a un manque de gestion de l’économie, il y a la difficulté de dépasser les problèmes qui se posent par les rapports très étroits qu’il y avait jusqu’à hier et encore aujourd’hui avec la maison mère de l’URSS, et par conséquent il y aura encore des difficultés à dépasser.

J’espère qu’on puisse trouver le système d’aider aussi du point de vue économique ce développement autochtone des républiques, des petites régions qui ont le droit d’être autonomes.

Dans cet esprit on peut voter la motion. Seulement une nuance: là où on dit "pacifiche negoziazioni" je crois que "négociations" suffirait, parce qu’on espère que la guerre dans les négociations n’ait pas à être soutenue.

Presidente - Pongo in votazione la risoluzione nel testo così emendato:

RISOLUZIONE

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D'AOSTA

Premesso che il libero governo della Lituana ha inviato un pressante appello ai Governi democratici di tutto il mondo chiedendo di essere ufficialmente riconosciuto;

Considerando di grande importanza per la causa della pace e della libertà questo atto da parte di tutti gli altri popoli del mondo;

Il suddetto Consiglio regionale, libera e sovrana espressione di auto-governo del Popolo Valdostano

auspica

che il processo di autodeterminazione del popolo lituano si completi a mezzo di negoziazioni fra le autorità lituane e l’U.R.S.S.;

chiede

al Governo della Repubblica Italiana di riconoscere il libero Stato della Lituania e di instaurare al più presto le relazioni diplomatiche.

Esito della votazione

Presenti, votanti e favorevoli: 25

Il Consiglio approva all’unanimità