Oggetto del Consiglio n. 1106 del 21 marzo 1990 - Resoconto
OGGETTO N. 1106/IX - Gestione del canile regionale. (Interpellanza).
Presidente - Do lettura dell'interpellanza presentata dai Consiglieri Mafrica e Bajocco:
INTERPELLANZA
Constatato che continuano a giungere segnalazioni di disservizi nella gestione del Canile regionale (mancato ritiro di cani abbandonati; difficoltà frapposte all'azione dei volontari per l'affidamento degli animali; mancato ricovero di animali domestici diversi dai cani);
ricordata una recente riunione della V Commissione consiliare con l'Assessore competente, nel corso della quale erano stati presi alcuni impegni in ordine alle soluzioni da adottare per risolvere i problemi della gestione del canile;
i sottoscritti Consiglieri regionali del Gruppo comu-nista
interpellano
l'Assessore all'Agricoltura, Foreste ed Ambiente Naturale per sapere:
1) qual è il giudizio della Giunta sulla attuale gestione del canile e se risultano fondate le lamentele prima ricordate;
2) se è stato rispettato l'impegno di revocare la convenzione in atto con l'AVAPA e quali pareri giuridici sono stati ottenuti in merito alla legittimità della stessa;
3) se è stata presa qualche iniziativa per favorire la formazione di nuovi organismi dirigenti dell'AVAPA;
4) quali sono gli intendimenti della Giunta regionale rispetto alla gestione del canile nei prossimi anni ed in particolare se è stata valutata la possibilità di una gestione pubblica di tale servizio (comunale, consortile o regionale).
Presidente - Ha chiesto di illustrare l'interpellanza il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
Mafrica (PCI)- Di questo problema si è discusso diffusamente in occasione di una mozione presentata dal nostro Gruppo nel mese di novembre.
Dobbiamo dire che da allora, per notizie che abbiamo, non si sono manifestate delle situazioni di miglioramento evidente rispetto ai disservizi che allora si denunciavano.
Abbiamo avuto notizie che alcuni animali non sono stati ritirati, come invece è previsto dalla convenzione. Abbiamo avuto segnalazioni secondo cui i volontari interessati a questo problema incontrerebbero difficoltà nella loro funzione più importante, che è quella di trovare persone disposte a prendersi cura di questi animali abbandonati.
Abbiamo anche avuto notizia che vi sarebbero difficoltà per il ricovero nel canile, come previsto dalla convenzione, di animali domestici diversi dai cani.
Ora, c'è stata una riunione interessante della V Commissione con l'Assessore competente ed un funzionario interessato al problema, nel corso della quale erano stati presi degli impegni da parte dell'Assessore; con questa interpellanza vorremmo sapere a che punto stanno le cose.Vorremmo avere innanzitutto un giudizio da parte della Giunta sull'attuale gestione del canile e vorremmo avere qualche informazione rispetto alle lamentele che abbiamo oggi riportato in Consiglio. Vorremmo sapere dall'Assessore qual è il parere della Giunta rispetto ad una questione che abbiamo sollevato, secondo la quale la convenzione, non essendo stata direttamente approvata in questo Consiglio, non sarebbe perfettamente legittima. Vorremmo infine avere notizie rispetto all'impegno di disdire la convenzione in atto con l'AVAPA.
L'Assessore, nel corso della riunione della V Commissione, aveva anche parlato di una iniziativa che sarebbe stata presa per cercare di rimettere insieme tutti coloro che si occupanodi questi problemi, e quindi della ricomposizione di componenti diverse che hanno interesse alla protezione degli animali. Si era parlato di un nuovo tesseramento, dell'elezione di nuovi organismi dirigenti per favorire una situazione migliore di quella attuale, che vede conflitti che sono giunti fino alle sedi dei tribunali.
Vorremmo poi sapere se la Giunta ha esaminato per il futuro la possibilità di una gestione diversa del canile; ci sono leggi tuttora vigenti che attribuiscono funzioni in questo campo ai comuni ed è perciò possibile pensare ad una gestione comunale, oppure ad una gestione consortile fra più comuni, o addirittura ad una gestione regionale che distingua la parte pratica della gestione della struttura, dalla parte volontaria di iniziativa nei confronti degli animali.
Chiediamo alla Giunta a che punto siamo e quali sono le sue intenzioni.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Bajocco, ne ha facoltà.
Bajocco (PCI) - Penso che il Consigliere Mafrica abbia già detto tutto, aggiungo solo un piccolo particolare.
Il canile è un canile regionale dove sono stati spesi soldi della collettività, e i cani, una volta messi in un recinto, devono poter vivere come tutti, devono poter avere anche del mangiare. Ci sono delle forti lamentele secondo le quali ai cani non verrebbe portato cibo sufficiente, se non addirittura poco o niente, per cui i cani sarebbero talmente arrabbiati da non poter essere neppure portati a spasso.
E' vero che il problema degli animali forse è meno sentito di altri, ma teniamo presente che come abbiamo diritto di mangiare noi, hanno diritto di mangiare anche loro.
Presidente - Ha chiesto di parlare l'Assessore all'Agricoltura, Foreste e Ambiente Naturale Perrin, ne ha facoltà.
Perrin (UV) - Pour ce qui concerne la première demande qui est posée, je peux dire que le jugement de la Junte ne peut être qu'un jugement d'attente, dans le sens que nous suivons le problème. Nous ne cachons pas qu'il y a des difficultés et qu'au point de vue de l'organisation de jour en jour on essaie d'améliorer; mais je crois aussi pouvoir affirmer que ces difficultés existaient déjà auparavant, c'est-à-dire il ne s'agit pas de difficultés de type différent, je dirais même que, par rapport à un passé pas trop lointain, la situation est quand même améliorée au point de vue de la structure. Je crois que M.Mafrica se souvient très bien d'où était passé le chenil régional d'un temps et les conditions pour les chiens, de vivre dans un bâtiment confortable, existent quand même.
Cela ne cache pas qu'il y ait des difficultés qui sont à mon avis souvent un peu augmentées à cause des rapports qui se sont instaurés entre différentes associations et entre personnes, et jus-tement c'est la tâche de l'Assessorat maintenant d'essayer d'éliminer tout cela.
Il y a un problème d'organisation: la société qui gère le chenil AVAPA a quatre employés qui s'alternent à deux à deux au cours de la semaine, pour organiser une intervention rapide pour la récupération des chiens. Mais il est clair que si dans le même jour arrivent deux coups de fil, un de Gressoney, un de La Thuile, tant pour dire les extrêmes de la Vallée, ce n'est pas dit que dans la journée elle-même ils puissent aller récupérer ces chiens.
Nous avons eu des rencontres et dans ce sens aussi nous avons essayé de remédier; nous sommes en train d'envoyer une circulaire aux Communes, pour qu'ils se fassent charge eux de signaler. Parce qu'il y a eu, malheureusement, aussi des problèmes de sciacallaggio, des gens qui téléphonaient à l'AVAPA: "Venez à la Commune d'Antey (c'est un exemple réel que je cite)". L'employé partait mais cette personne n'existait pas. Ce qui signifie perte de temps et perte aussi d'argent. Pour faire de façon que cela ne se produise plus à l'avenir, c'est la commune qui doit signaler les cas dif-férents.
Il faut dire que presque quotidiennement il y a la récupération des chiens; j'ai ici par exemple le registre des chiens qui sont portés et acceptés au chenil régional: la liste est plutôt longue.
Les communes se posent un autre problème: la convention signée avec l'AVAPA dit que l'on doit limiter le nombre des chiens à placer dans le chenil régional et fixe ce nombre selon "la capienza ottimale", qui est de soixante animaux. En ce moment on est presque au double pour cette nécessité et cette volonté effective de récupérer les chiens. Là un autre problème se pose, parce que selon le DPR 320/54 de police vétérinaire, si on ne retrouve pas le propriétaire, il faudrait abattre le chien après les trois jours. Ce n'est pas le but d'une société de protection des animaux d'abattre les chiens, donc évidemment le séjour de chaque bête à l'intérieur du chenil est beaucoup plus long, ce qui crée une série de difficultés.
Pour ce qui concerne au contraire la réception d'autres animaux, chats de façon particulière, là c'est vrai qu'il y a eu des refus, mais pour des problèmes d'organisation, pour l'incompatibilité de caractère entre chiens et chats, l'on pourrait dire dans ce cas. Il faudra donc prévoir a l'avenir une possibilité de type différent, à travers une structure qui soit nettement séparée, ou un préfabriqué à poser à côté du chenil, de façon à isoler complètement les chats de l'aire où séjournent les chiens.
Pour ce qui est du volontariat, l'AVAPA a finalement essayé d'organiser le volontariat. Volontariat qui doit être organisé, parce qu'autrement il finit par être dispersif et négatif. Il y a avant tout un problème vis-à-vis de l'Inail: chaque volontaire doit déclarer qu'il fait là du volontariat, parce qu'autrement il y aurait des sanctions de type administratif et de type pénal en cas d'accident. Maintenant il y a déjà un petit nombre de volontaires; je crois qu'à l'avenir on pourra en ajouter. Tous ceux qui veulent faire du volontariat, ils seront sans doute les bienvenus, à condition qu'il y ait le respect d'un certain nombre de règles fixées, parce que justement ce volontariat doit être réglementé et ne doit pas être improvisé selon le caractère de chaque personne qui veut faire du volontariat.
Pour ce qui est des engagements qui avaient été pris à la V Commission, la convention avec l'AVAPA a été révoquée, mais je dirais en italien "disdetta e non revocata", parce que l'article 6 de la convention prévoit la durée de deux ans et donc le terme pour l'échéance de la convention est au 5 du mois d'octobre 1991. La convention dit: "rinnovabile annualmente e tacitamente" sauf ce qui dit l'article 9, c'est-à-dire en cas de "disdetta" celle-ci doit être donnée trois mois avant l'échéance. Justement pour soulever le problème, pour entamer un discours qui porte à l'amélioration de la gestion dans l'intérêt des animaux qui sont pris en charge par l'AVAPA, cette "disdetta" a été signée par le Président du Gouvernement le 6 du mois de mars.
Quant au jugement sur la convention, c'est vrai que peut-être cette convention contient deux choses, d'un côté une location qui est de compétence de la Junte et il y a cependant des devoirs qui sont placés à l'article 1 qui pourraient être une compétence résiduelle du Conseil. Je l'avais déjà expliqué en Commission: on ne sait pas pour quelle raison la convention n'est pas parvenue à l'attention du Conseil, même si elle reprend pratiquement ce qui avait été établi auparavant par la Commission. La convention est en ce moment valable, puisque elle a obtenu le visa de la Commission de Coordination et même s'il y avait eu abus de pouvoir, n'y ayant pas eu de recours contre elle, elle a la validité. Je crois qu'il faudra, à travers la collaboration entre association,Assessorat et Commission compétente, aller pour l'avenir à définir la gestion optimale pour ce chenil - que quelqu'un hier a défini (c'est un éleveur de chiens de race) un petit bijou - qudoit être justement valorisé.
Pour ce qui est des autres engagements que j'avais préannoncés à travers la discussion qui a été franche, amicale et constructive avec la V Commission, j'ai déjà eu une première rencontre avec le comité de direction de l'AVAPA, pour poser tous les problèmes, pour connaître et pour arriver à définir un programme de renouvellement de cette association sur des bases équitables et sereines pour la gestion même.
Pour ce qui est de la dernière question qui avait été soulevée en Commission par quelques-uns des Commissaires, j'ai envoyé une lettre au Syndic de la Commune d'Aoste pour demander si la Commune avait l'intention de gérer, ainsi que les règlements établissent. Je n'ai pas eu encore de réponses officielles de la part de la Commune; j'ai cependant des réponses informelles, parce qu'ayant eu à la suite occasion de rencontrer des assesseurs communaux auxquels j'ai posé le problème, j'ai eu de leur part une réponse négative avec cette justification: "En ce moment la Commune d'Aoste n'a pas dans son organigramme du personnel pour cette tâche, nous devrions modifier l'organigramme de la Commune; si nous devons le faire ce n'est pas pour avoir ce type de personnel mais c'est pour avoir d'autre personnel dans d'autres branches que nous le ferions".
Donc je crois que même lorsque nous aurons une réponse, ce sera une réponse négative. Ce qui cependant n'empêche pas que maintenant de la part de l'AVAPA, demain, de n'importe quelle autre association qui pourra substituer - je rappelle qu'ici pour la gestion de l'AVAPA on avait fait un appel d'offres qui était d'abord provisoire, mais le fait d'avoir confié à cette association la gestion ce n'était que la conséquence de cet appel d'offres, parce qu'il y avait eu une seule réponse, celle de l'AVAPA - on puisse améliorer par rapport aux communes, parce que c'est vrai que c'est une compétence de la commune, mais la commune peut y pourvoir ou par une gestion directe ou par une convention avec quelqu'un. Et c'est justement ce qu'on poussera à travers cette circulaire dont je parlais au début, à envoyer à toutes les communes: d'un côté d'être un peu le centre des citoyens qui ont besoin de ce service et de rapport direct avec la gestion du chenil, et de l'autre côté la sollicitation aux communes de faire une convention avec l'AVAPA pour retirer les chiens. Pour l'instant il y a une seule commune qui a adhéré à cela, préalablement à notre intervention, et c'est la Commune de Courmayeur qui déjà donne à l'AVAPA un certain nombre de millions.
Je crois que petit à petit il y a quand même une amélioration progressive et de la gestion et des rapports interpersonnels et entre associations pour cette gestion.
Presidente - Ha chiesto di parlare il Consigliere Mafrica, ne ha facoltà.
Mafrica (PCI) - Prendiamo atto che la risposta dell'Assessore è stata particolareggiata; ha confermato che recentemente c'è stata una disdetta della convenzione e non ha nascosto le difficoltà che si presentano nel gestire questo canile regionale.
L'Assessore ha anche dato assicurazione di un suo intervento in due direzioni: il primo, il tentativo di una ricomposizione fra le diverse componenti che si occupano di questo problema; il secondo, nel prefigurare una eventuale gestione differente. Lo sollecitiamo, da una parte, a seguire con attenzione la gestione concreta del canile, perchè episodi che eventualmente si siano verificati nel passato, non abbiano più a ripetersi, dall'altra, a seguire queste due altre strade, vale a dire deve essere condotta avanti questa iniziativa, sentendo tutte le parti interessate, non solo l'attuale comitato direttivo dell'AVAPA, per vedere se le cose possono essere portate ad una associazione che sia riconosciuta da tutti.
Deve essere anche approfondita, nell'eventualità che questo discorso poi per ragioni varie non riesca ad andare avanti, la possibilità di una gestione diversa; si possono anche studiare strade normative che superino il problema organico del comune - questo ci è ben noto - e che portino comunque a risolvere una situazione, se questa permanesse, di conflitto.
Come Gruppo abbiamo questa funzione di stimolo e di controllo; pensiamo di dover dare ancora tempo all'Assessore per vedere quali sviluppi avrà la situazione. Ritorneremo sull'argomento con suggerimenti, anche tenuto conto delle reazioni che si avranno negli ambienti che sono interessati alla protezione degli animali, che sono interessati al buon funzionamento di questa struttura e che quindi hanno anche legittimamente posto dei problemi alle forze politiche ed a questo Consiglio regionale.
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