Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1109 du 2 décembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 1109/XVI - Reiezione di risoluzione: "Impegno a promuovere una strategia per fronteggiare la crisi nel settore agricolo per l'aumento dei costi dell'energia".

Bertin (Presidente) - Possiamo passare al punto n. 44.01. Per l'illustrazione della risoluzione, ha chiesto la parola il consigliere Planaz a cui passo la parola.

Planaz (LEGA VDA) - Questa risoluzione nasce a fronte di quell'interpellanza che ho presentato ieri, a fronte del rincaro delle materie prime che devono sostenere tutte le aziende agricole valdostane in questo momento, causato dall'instabilità dei mercati che crea non poche problematiche al settore.

Chiedo scusa a tutti gli altri settori che forse non ricordo in questo momento, però, come tutti sappiamo, ce ne sono come il settore turistico e quant'altro, che all'inizio della pandemia ha subito un forte disagio a causa delle chiusure, forse le aziende agricole lì non hanno sentito l'impatto, anche perché i costi delle materie prime, dei cereali e anche gasolio, gas, energia e quant'altro sono diminuiti di molto ma ho voluto mettere a lei, Assessore, in mano questo documento, è un'opportunità, per andare a incidere urgentemente per far fronte a questa problematica. Io non vorrei essere ripetitivo per quanto ho già detto ieri, però dovremo tutti assieme fare un'attenta riflessione di cosa vogliamo e di cosa vorremo dal territorio della nostra Regione, dai nostri allevatori. Al di là del prodotto, sappiamo che dietro il prodotto c'è tutto un lungo lavoro, partendo dal mantenimento di tutti i terreni, ne va a scapito di tutta la comunità, a partire sull'aspetto politico, perché se il reparto zootecnico funziona bene e ha le possibilità di lavorare bene e non perché come dimostra in questi anni le aziende sono sempre in calo... gli animali produttivi momentaneamente hanno mantenuto... però cos'è successo?

Presidente - Consiglieri, vi invito a seguire i lavori del Consiglio.

Planaz (LEGA VDA) - Calano le aziende, di conseguenza quelle rimanenti diventano più grandi, hanno più superficie da coltivare e si ricade sul territorio perché, come tutti sappiamo, al di là del fatto che ci sono sempre meno persone che si affacciano su questo settore, abbiamo sempre meno persone che lavorano e che conducono i terreni e aziende zootecniche, ci troviamo subito... magari non proprio, ma in un futuro ad avere un terreno sempre più trascurato, sempre più abbandonato perché, quando le aziende diminuiscono e il lavoro aumenta, è normale che qualcosa si trascuri.

Non bisogna dimenticare anche tutto il carico burocratico che devono svolgere queste aziende perché se, da un lato, in questi anni le aziende sono aumentate, forse ci siamo dimenticati anche tutti di un carico burocratico che si sono assunte anche per la certificazione di questi prodotti perché il mercato richiede sempre maggior documentazione, perché dobbiamo dare al consumatore sempre più informazioni per identificarci sul mercato, perché logicamente se andiamo a immetterci in un mercato dove la concorrenza mette a disposizione una grande varietà di prodotti e di entità diverse, noi con le nostre piccole produzioni abbiamo la difficoltà di farci conoscere, far capire le nostre difficoltà, garantiamo una qualità superiore ma dietro a tutto questo ci deve essere proprio tutto un percorso dall'inizio di tutto il lavoro di filiera fino a quando portiamo questo prodotto al consumatore.

Detta così in poche parole, sembra una cosa molto semplice, però c'è un procedimento molto lungo, poi ho visto che questo autunno ha partecipato a molti concorsi e alle battaglie, vorrei anche guardare quello che ci regalano le nostre aziende, sia dal punto di vista folkloristico, le rassegne, quando presentano gli animali preparati, dietro questa presentazione c'è tutto un lungo percorso di lavoro, di preparazione continua, perché non è che prendi l'animale quel giorno si porta alla manifestazione, poi si torna a casa, non si guarda più e si mette sul soprammobile fino all'anno dopo, c'è tutta una serie di mansioni che non vanno dimenticate. Forse siamo sempre meno a conoscere questi mestieri, però, secondo me, bisogna fare massima attenzione.

In questo documento non è che chiedo tantissimo, ieri lei forse mi ha risposto in un modo che forse non era proprio diretto alla domanda che le avevo fatto nell'interpellanza e le dico anche perché: perché mi ha citato tutta una serie di misure che vengono erogate quasi tutte a livello europeo e nazionale a tutte le aziende d'Europa che vanno a dare degli incentivi a partire dal mantenimento del territorio, il benessere animale, alla qualità del prodotto e quant'altro, ma non sono incisive per una categoria al di là di quella misura del latte che mi ha citato ieri sulla produzione della filiera lattiero-casearia, sono le misure che vengono date in base a un carico animale specifico e a una conduzione aziendale equa ecosostenibile dal punto di vista ecologico e questo le posso dire che, dal nostro punto di vista come Regione, per quello che ne so io, anche sul benessere animale potremmo anche quasi dirci che siamo i primi della classe perché il benessere animale, i nostri pascoli estivi e tutta una serie di conduzione di pratiche antichissime che vanno indietro nel tempo ci danno anche la possibilità di ottenere forse qualcosina in più, perché mi sembra che le ultime direttive dell'Unione europea sulle politiche agricole vanno proprio a incentivare l'agricoltura come la nostra e l'agricoltura di montagna.

C'è però un aspetto che ci manca: quello del prodotto, che noi, quando andiamo a produrre, soprattutto con le regole che abbiamo dettate sia dal territorio, ma anche dalle regole di caratteristica produttiva... a un aumento eccessivo dei costi di produzione... Se anche lei va a vedere articoli di anni precedenti, si parlava di costi di produzione superiori ai ricavi, di 70-80 centesimi prezzo litro/latte, oggi i prezzi sono ben più elevati, però, seppur avendo un piccolo aumento tutti gli anni del latte e del formaggio che si vende, non è ancora sufficiente per andare a coprire i costi di produzione. È per questo che le chiedo con questa risoluzione di impegnarsi ad attivare, e poi penso anche noi come Commissione di andare a produrre un documento per riuscire a chiudere, ad abbassare questo gap che c'è tra i costi di produzione e il ricavo del latte.

Presidente - Siamo in discussione generale. Ha chiesto la parola l'assessore Sapinet, ne ha facoltà.

Sapinet (UV) - Le premesse sono condivisibili, così come sono condivisibili assolutamente le sue considerazioni, continuiamo la discussione aperta ieri con assoluto piacere su un argomento interessante e importante che affronto fin dai primi giorni e che sicuramente rappresenta una sorta di sfida, forse una delle più interessanti durante l'attività politica e amministrativa. Come detto ieri, facendo riferimento al protocollo di intesa del Ministro, ci eravamo mossi già in anticipo. Fin dall'inizio, dal principio del 2021, avevamo istituito questo tavolo tecnico che abbiamo poi ufficializzato ad aprile del 2021 con un'apposita delibera di Giunta che non vuole essere il solito gruppo di lavoro, perché a volte poi quando si dice: "faccio un gruppo di lavoro" sembra che... un tavolo tecnico, un tavolo operativo, un tavolo che si è trovato fin dall'inizio dell'anno regolarmente che si sta trovando, la prossima riunione sarà martedì prossimo proprio su questa tematica, quindi di fatto, pur condividendo quanto dice, è un continuare su questa direzione, un tavolo tecnico che, tra l'altro, in seguito ad apposita richiesta, posta nei confronti della Chambre Valdôtaine, ha chiesto la composizione di una Commissione apposita per l'analisi e la verifica dei prezzi del settore zootecnico lattiero-caseario, una Commissione che si sta proprio riunendo nel pomeriggio di oggi, quindi è un'attenzione che non viene meno, anzi, ma che deve sicuramente aumentare e che oggi è anche concentrata in parte sull'attività legata alla stesura del PSR, ma un'attività che ci vede comunque fianco a fianco con le Regioni dell'arco alpino. Sono contento che abbia citato il discorso delle rassegne, dei concorsi, veniamo da una settimana dove c'è stata una deliberazione importante: quella degli incentivi ai concorsi, che non era scontata, un qualcosa su cui dobbiamo assolutamente puntare e forse anche rilanciare.

Colgo anche l'occasione per ringraziare sicuramente tutte quelle aziende che hanno portato, pur nell'incertezza, i capi a queste manifestazioni dando veramente un grande segnale. Ecco che a questo segnale la politica deve rispondere con un segnale altrettanto forte e concreto. Nelle impegnative parliamo di questo protocollo d'intesa, che è una suggestione assolutamente interessante ma che necessita di approfondimenti, approfondimenti che sono in corso in seguito alla bocciatura di provvedimenti analoghi portati avanti da Regioni come Puglia, Sardegna e Lombardia. Proprio in questi giorni ci si confrontava con la Regione Piemonte sulla bocciatura, problemi relativi alla mancanza del parere dell'Autorità garante della concorrenza del mercato, ecco che con la Regione Piemonte si stava appunto affrontando questa questione, Regione con la quale la collaborazione è continua, a testimonianza anche del supporto che abbiamo avuto per la predisposizione dei premi per incentivi concorso e poi su altri argomenti ancora.

Considerato che tale attività è già in corso, pur raccogliendo gli stimoli che sono sicuramente qualcosa che ci dà un impegno ancora maggiore, io chiederei il ritiro dell'iniziativa ma raccolgo anche l'impegno ad aggiornare la Commissione competente sull'attività che questo tavolo di lavoro sta portando avanti, un aggiornamento nei primi sei mesi del 2022 appunto sull'attività, ma un confronto con la Commissione competente che credo non sia mai venuto meno in questo anno, è sempre stato un elemento di crescita personale, ma credo anche per tutto il settore e sarà coinvolta, come ho anticipato ieri, anche su tematiche di rilievo come quella relativa alla modifica del disciplinare del prodotto ma non solo il prodotto, come giustamente diceva lei, anche assolutamente su altre tematiche, invito che ovviamente non sarà rivolto solo alla Commissione ma chiaramente a tutti i Consiglieri interessati, in caso di mancato ritiro, la maggioranza si asterrà.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (PA) - L'iniziativa che è all'ordine del giorno credo sia particolarmente importante perché, di fatto, sottolinea due aspetti sostanziali: uno quello che anche l'Assessore ha ripetuto che di fatto le remunerazioni che sono collegate ai prodotti tipici nostri sono indubbiamente troppo inferiori alla lavorazione che deve essere fatta. Sul resto ci sono già stati diversi scambi, quindi non sto a ripetere le cose che noi abbiamo chiesto.

L'unica cosa per quanto riguarda la prima parte dell'impegnativa: "promuovere la definizione di una strategia per fronteggiare la crisi che sta attraversando il settore agricolo a causa dell'aumento dei costi dell'energia e delle materie prime...", al di là del prezzo alla vendita, cioè i 20 centesimi, i 10 centesimi, su questo tema si potrebbe fare fronte comune con altre situazioni e cercare obiettivamente di ridurre i costi delle materie prime e soprattutto dell'energia, perché anche la produzione dei beni dell'agricoltura è costosa. Per questa prima parte quindi almeno provare a vedere con la Commissione, con quello che lei crede opportuno... però sarebbe molto importante, magari farlo sperimentalmente almeno per un anno o due anni in modo da poter vedere anche quali sono le conseguenze, per vedere se da parte dell'agricoltura e degli agricoltori questo viene percepito nel modo che giustamente il collega ha cercato di mettere in piedi, che abbiamo già visto in altri settori, perché non è la prima volta che parliamo di questo. Di solito parliamo del fatto che le produzioni hanno una remunerazione inferiore a quella che dovrebbe essere rispetto ad altri prodotti, però questa parte non credo che creerebbe grossi problemi... il fatto di fare un tentativo insieme con le varie forze politiche per riuscire a ottenere questi due interventi, chiaramente sapendo che c'è una disponibilità da parte di tutti. Io ritengo che sarebbe importante senza dare per acquisito niente e tenendo conto che c'era uno sforzo che abbiamo già visto sotto questi profili e sotto altri profili legati sempre al settore, adesso qui è più specifico. Di questo chiederei di tenerne conto perché non è che si voglia dire: "non si fa", si fa assieme per cercare di ottenere quello che anche lei ha detto e che si vuole portare nei termini in cui anche il proponente già da diverso tempo sta cercando di riportare a una dimensione corale.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Planaz, ne ha facoltà.

Planaz (LEGA VDA) - Assessore, io le chiedo ancora una volta di pensarci bene prima di ritirare un documento come quello che abbiamo presentato o, su indicazione del collega Rollandin, di modificare qualche punto. Come si dice, non c'è solo l'aspetto dei ricavi, c'è tutta una serie di cose su cui in questo momento si potrebbe intervenire.

Io penso che, come in tutte le situazioni, in questo periodo di pandemia si è intervenuti su tutte le attività che avevano problematiche circa il loro proseguimento, oggi ci troviamo con questa iniziativa a presentare una problematica che, secondo me, ma penso come a tanti altri, non deve essere messa in secondo piano perché il tavolo tecnico che ha accennato lei c'era già ben molto prima, quando io ero Presidente dell'associazione e lei era Assessore e io non le accollo le cause di queste problematiche adesso perché non è che questa problematica è nata oggi, oggi è solo peggiorata a causa delle problematiche che sono accennate in questa iniziativa.

Mi ha parlato di bella esperienza a fare l'Assessore all'agricoltura, ma non so che esperienza, cosa risolve a fare così? Vuole che le aziende chiudano? Quando parliamo di prodotto nostro, preferisce che il turista viene qua e prende un prodotto che non sappiamo da dove viene? È a questo che punta come Assessorato dell'agricoltura? Io penso che sia proprio un punto cardine partire con il sapere dove si vuole andare e dire: abbiamo un territorio da mantenere, tramandato da generazione in generazione. Abbiamo degli alpeggi che sono stati fatti, degli investimenti per poter ritirare gli animali e con un benessere animale altissimo, con dei locali per gli addetti che sono di una comodità... e che mettono a proprio agio, nelle condizioni ideali per fare un lavoro ideale. Lei ieri mi ha accennato tutta una serie di aiuti che se noi non interveniamo con le nostre aziende, favoriamo solo le aziende che arrivano da fuori Valle, attirate da premi comunitari ma a loro del nostro territorio, delle nostre tradizioni non gli interessa niente.

Io le dico che se lei oggi non accoglie parte di questa iniziativa, è complice di questo sistema perché non si può far finta di niente quando tutto un apparato produttivo come quello zootecnico... ai tempi, quando io ero giovane, era il fiore all'occhiello ma non dell'Italia, dell'Europa intera. Oggi siamo arrivati a un livello tale che nessuno ha la forza di dire niente, oggi le aziende si trovano ad affrontare delle spese che non riusciranno a sostenere e noi facciamo finta di niente. Allora io le chiedo ancora, al di là della sua dichiarazione, di pensarci perché guardi che qua abbiamo messo primo semestre 2002, che è già tardi perché oggi le aziende che devono produrre e devono accaparrarsi i prodotti... e qualche prodotto devi anche accaparrartelo prima delle feste natalizie perché poi non si troverà neanche chi te lo consegna perché un po' a causa delle feste natalizie e un po' per la carenza di prodotti si trovano anche in difficoltà di avere il prodotto per produrre e su questo noi facciamo finta di niente? Io non lo so. Mi dispiace per lei anche perché guardi che... non lo so. Una volta l'Assessorato dell'agricoltura era molto rappresentativo in Valle d'Aosta, oggi mi sembra che non sia più così importante, comunque veda lei.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (AV-VdA Unie) - Ho ascoltato attentamente i colleghi che hanno illustrato prima l'iniziativa e poi le repliche e insieme all'Assessore competente e ai colleghi che fanno parte della III Commissione e quelli che partecipano ai lavori della Commissione, e sono numerosi, pensiamo indubbiamente che la proposta che è stata fatta, che ha un obiettivo: immaginiamo quello di tenere alta l'attenzione sulle criticità esistenti... e i colleghi hanno esposto nel merito quali sono le criticità, sicuramente l'aumento dei prezzi delle materie prime, la difficoltà delle regole del gioco, la difficoltà di mantenere alta la qualità.

Pensiamo che, come per gli altri settori, lo diceva bene il collega Planaz... qualche mese fa abbiamo approvato una legge importante che ha dato delle risposte a praticamente tutti i settori e, per quanto riguarda questo settore, abbiamo provato a scrivere proprio le regole del gioco direttamente con degli articoli mirati. L'articolo che ha dato una risposta praticamente molto diretta, l'articolo 11, oltretutto ha avuto un tiraggio assolutamente importante e senza dimenticarsi, lo diceva prima anche l'Assessore... e oltretutto su questo penso che il Governo stia valutando e cercando comunque di reperire non tanto penso le risorse ma il percorso sull'articolo 12 della legge n. 15, che è quello... bene a tenere alta la qualità del prodotto, bene eventualmente accompagnare quello che è... come calmierare i prezzi delle materie prime ma altrettanto bene come poter commercializzare bene il prodotto. Io penso che quella sia forse la sfida più difficile e più delicata in questo momento perché è dove probabilmente noi possiamo intervenire. Ho fatto questi esempi perché penso che anche i colleghi che sono intervenuti prima trovino copertura in queste misure che sono state messe oltretutto in campo da tutto il Consiglio regionale, quindi non è una partita di maggioranza o una partita di opposizione.

Per quanto ci concerne, noi mettiamo a disposizione la possibilità penso nel mese di marzo, fine febbraio, di poter fare un punto della situazione con l'Assessore, con i suoi funzionari, i dirigenti e con i tavoli che in queste settimane e in questi mesi, al di là di riunirsi, immaginiamo trovino delle possibilità per poter, da una parte, calmierare i costi che voi dicevate poc'anzi e, dall'altra parte, trovare probabilmente delle misure da mettere in campo prima possibile.

Termino con il dire che noi, parlo come Presidente della III Commissione, diamo la disponibilità assolutamente di poter non solo incontrarci ma avere quelle informazioni e soprattutto quelle elaborazioni che i gruppi metteranno in campo, questo per dire che nessuno sottovaluta la tematica, nessuno sottovaluta l'attenzione comunque che si dedica a questo settore e conosciamo perfettamente le sue ricadute non solo socio-economiche ma della cura del nostro territorio, che poi vuol dire filiera non solo commerciale ma filiera turistica e non solo... quindi nel raccogliere i soucis dei colleghi che sono intervenuti e poi eventualmente programmare degli interventi in Commissione.

Presidente - Non vedo altre richieste di intervento... ha chiesto la parola il consigliere Rollandin.

Rollandin (PA) - Solo brevissimamente, mi sembra che l'ultimo intervento relativo alle prospettive per l'agricoltura e i derivati... siano stati già minimizzati... Chatrian, quello che si propone non è di avere qualcosa fra sei mesi, è di avere adesso... sulle proposte minimali che sono state presentate precedentemente non si può aspettare ancora sotto questo profilo cinque mesi, sei mesi. È adesso da fare questo passo, non è che si è detto: "si fa tutto" perché ci sono già tutta una serie di iniziative, come ha detto lei, Chatrian, però qui sono due punti che possono in qualche modo alleggerire il discorso che oggettivamente oggi è visto come anche lei conosce, però non è che si va a fare un discorso a 360 gradi. Credo che anche l'Assessore, fra l'altro, su questo tema abbia già lavorato, si tratta solo di dare la possibilità di far capire che, sotto questo profilo, c'è l'intenzione di intervenire per gli agricoltori, non è altro, non è che si chiede tutto, si chiedono due punti che sono obiettivamente importanti. Volevo sottolineare solo questo. So che conosce l'ambiente, però questo è molto, molto urgente, è questo il punto. Si tratta almeno di prendere in esame questo aspetto e presentarlo in modo che poi si segue l'andazzo che... questo tipo di intervento già dà un po' di fiato anche per la categoria, altrimenti se diciamo: "vediamo poi a marzo", poi a marzo "a maggio" siamo persi!

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Chatrian per dichiarazione di voto.

Chatrian (AV-VdA Unie) - Per dichiarazione di voto, Presidente, le sollecitazioni del collega vanno nella direzione dell'intervento che ha fatto poc'anzi l'Assessore, nel senso che delle misure sono state messe in piedi negli ultimi mesi mirate, dedicate al settore, da una parte e dall'altra, appena l'Assessore con i suoi dirigenti avranno i primi risultati e le prime proposte, ce le porteranno in Commissione. Come per dire, collega, che aggiunge poco quell'atto che ci avete presentato, lo leggiamo solo per essere chiari: "impegna l'assessore Sapinet a promuovere la definizione di una strategia per fronteggiare la crisi". Ci ha detto che da mesi e da settimane stanno elaborando questa proposta, quindi nel momento in cui la stanno elaborando, nel momento in cui sarà elaborata e praticamente confezionata, sarà presentata in Commissione.

Secondo punto: "nel presentare nel corso del primo semestre 2022 le conclusioni dell'attività svolta nonché i contenuti del definendo protocollo alla relativa Commissione competente in materia", sono le stesse cose che abbiamo detto praticamente insieme in questo momento, quindi è per quello che la proposta che l'Assessore fa è quella dell'astensione da parte della maggioranza se da parte del proponente Planaz non c'è la volontà di ritirare la proposta della mozione.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Ringrazio gli interventi dei colleghi, ringrazio anche il soccorso del Presidente della Commissione competente e sicuramente possiamo dirci soddisfatti dell'impegnativa presa per quello che riguarda il secondo punto, ovvero la possibilità di discutere, però volevo puntualizzare un aspetto che credo importante e tornare anche su quello che ha detto all'inizio il collega Planaz e poi riprendere anche quello che ha detto l'Assessore.

Il primo punto è un po' più specifico della prima parte che è stata citata, non si parla soltanto di promuovere la definizione di una strategia per fronteggiare la crisi e lo speriamo anche che l'Assessore stia lavorando in questi termini, ma si dà anche un metodo, una misura, cioè "attraverso la definizione di un protocollo d'intesa con gli attori di riferimento della filiera zootecnica e commerciale valdostana". Non stiamo parlando soltanto genericamente, non stiamo parlando delle misure messe in campo da tutto il Consiglio e che giustamente sono state citate, si parla anche di un qualcosa in più: si parla della definizione di un protocollo di intesa che impegni tutti gli attori, cioè di dare concretezza a quelle interlocuzioni, a quei lavori del tavolo o di uno dei tanti tavoli che si stanno definendo, anche facendo leva sui principi definiti da un decreto legislativo che riprende e si occupa di pratiche sleali, di creare le condizioni corrette e giuste all'interno di un mercato che, purtroppo, viene specificato tra le premesse, ha minor marginalità ed è più soggetto, come dice il collega Rollandin, a due elementi non di poco conto, cioè l'aumento dei costi che riguardano l'energia e le materie prime.

L'obiettivo e soprattutto la domanda che mi porrei è: ci sono le condizioni e soprattutto la volontà politica di arrivare a definire un protocollo di intesa con tutti gli attori e quindi dare concretezza a questa strategia? Se sì, mi sembra strano che la maggioranza non voglia votare questa risoluzione, perché altrimenti io temo che la risposta sia implicita, ovvero si voglia avere l'impegno e soprattutto la volontà di definire un protocollo che potrebbe essere tranquillamente e correttamente la conseguenza dei contenuti e i principi di una direttiva e comunque di una regolamentazione che vedrà la sua declinazione nazionale a livello locale. Questo mi spiace da un certo punto di vista, perché poteva essere un elemento importante, una misura importante su cui poi dopo la Commissione poteva sicuramente lavorare, ma era un impegno concreto da parte del Governo di definire una misura che non fosse spot come quelle emergenziali, ma che potesse anche costituire un momento importante di condivisione, di sintesi tra tutti gli attori non soltanto della produzione, ma anche della commercializzazione di una realtà importantissima della nostra economia, perché altrimenti, vedete, viene anche un po' meno tutta una serie di discorsi che facciamo, cioè parliamo di reti di impresa, ha citato l'Assessore La Chambre. Va bene, c'è un discorso sicuramente di controllo dei prezzi, ma c'è qualcosa di più, di lavoro, di sinergia di tutti gli attori e di tutte le professionalità che hanno un unico obiettivo: quello di favorire la commercializzazione e soprattutto la qualità del prodotto della nostra filiera zootecnica ma anche del commercio, perché giustamente, non a caso, si è inserita anche la commercializzazione, perché altrimenti tutti questi discorsi perdono un po' di senso. La volontà principale era di dare concretezza a questo aspetto.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Sapinet, ne ha facoltà.

Sapinet (UV) - Ringrazio degli interventi, solo per aggiungere alcune cose e chiarire alcuni aspetti. Come dicevo, sono premesse e contenuti assolutamente condivisibili ma quello che ho citato prima e ribadisco ora, guardo il collega Rollandin, è un'attività che già stiamo portando avanti, un'attività che è continua, un'attività che assolutamente - e qui era un po' finalizzato anche alla richiesta di ritiro - avrà dei passaggi, magari non solo finali in Commissione ma anche intermedi, così com'è stato fatto su altri argomenti.

Per quanto riguarda il primo punto, come dicevo, è un'analisi in corso in seguito appunto a criticità emerse su altre Regioni e assolutamente credo di averne già dato dimostrazione su altri argomenti i passaggi in Commissione, anche al fine di aggiornare sullo stato dei lavori ma anche come punto finale non verranno meno. Da qua appunto la richiesta di un ritiro ma semplicemente perché quest'attività è assolutamente già in corso da mesi.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Planaz per dichiarazione di voto.

Planaz (LEGA VDA) - Non ritiro assolutamente questa iniziativa perché credo sia l'unica strada e non chiedo neanche che questa strada... o che qualcuno qua che non riesce a portare a termine qualcosa di concreto poi venga lapidato o condannato, era per incominciare a fare qualcosa. Lei, Assessore, ha parlato di tavolo tecnico che è aperto da tempo, un tavolo tecnico veggente perché sapeva già degli aumenti dell'energia, delle materie prime del mese di novembre-dicembre, tavolo tecnico di aprile, penso che abbia le capacità di vedere un futuro molto proficuo perché come facevamo al mese di aprile andare a pensare di trovarci in una situazione di questo tipo?

Mi parla di altre Regioni, l'ho sottolineato ieri fosse un po' più attento... le altre Regioni intanto hanno ottenuto un piccolo aumento del latte che intanto va a incentivare i costi di produzione che hanno le stalle in questo momento, ma le altre Regioni, come ho detto ieri, hanno altri costi di produzione, le altre Regioni oggi prendono 41 centesimi + IVA + premi, hanno altri costi di produzione, non sono quelli della Regione Valle d'Aosta.

Rispondo anche al collega Chatrian. Mi scusi ma non ho capito la sua risposta, visto che vuole lavorare, vogliamo portarla all'attenzione della Commissione e quant'altro, perché non prendiamo atto di questo documento per portarlo con maggiore forza davanti a tutti i protagonisti della filiera, perché se siamo soli, se lo facciamo solo un gruppo, è normale che non c'è efficienza su questo perché c'è una problematica che ci trasciniamo da anni, se tutto il Consiglio è d'accordo sull'andare a capire che c'è una problematica, forse siamo più incisivi fuori, se ci dividiamo su una frase o due punti come c'è scritto qua adesso, fuori che figura facciamo? È tutto il giorno che parliamo di tavoli aperti, di tavoli sopraelevati e poi non concludiamo niente. Questo era un documento per uscire a portare, aprire una discussione tra tutti gli attori della filiera per riuscire a dare delle risposte. Se non si vogliono fare con un documento e si vogliono fare a parole, collega Chatrian, va bene, se per lei così è fare politica e portare avanti delle azioni, io non la condivido. Per me questo documento, come ho detto, si poteva modificare, lo abbiamo sottoscritto noi del gruppo Lega assieme al gruppo dell'Autonomie e al collega Baccega, se poi qualcuno ritiene che questo documento non valga niente, lo spiegherà poi agli allevatori quando li incontrerà per le strade o anche quando andrà ad attaccare le campane e a premiarli, spiegherà loro che non c'è necessità di premiare il loro lavoro ma servono solo per una parte folkloristica della nostra Regione e non sono indispensabili per il mantenimento del territorio e del prodotto... in più aggiungo la fontina, che è il prodotto più quotato nell'ambito lattiero-caseario, ha anche un'immagine di una delle nostre montagne più conosciute al mondo e penso che dovremmo aver tutti il diritto di tenere alto questo marchio.

Presidente - Possiamo mettere in votazione la mozione... ha chiesto la parola il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Solo per chiedere il voto segreto a nome del nostro gruppo.

Presidente - Votazione aperta. Voto segreto. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 16

Contrari: 4

Astenuti: 15

L'atto non è approvato.

Con questa votazione si concludono i lavori di oggi del Consiglio regionale. Buona serata a tutti.

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L'adunanza termina alle ore 17:11.