Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1108 du 2 décembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 1108/XVI - Ritiro di mozione: "Impegno ad avviare le interlocuzioni con tutti i soggetti interessati al fine di mantenere permanente il collegamento previsto tra la SR 38 e la SR 41 nel comune di Aosta".

Bertin (Presidente) - Punto n. 44 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il consigliere Distort per l'illustrazione della mozione, ne ha facoltà.

Distort (LEGA VDA) - Stiamo parlando di un intervento relativo a lavori di riqualificazione del centro storico della frazione di Arpuilles con contestuale rifacimento delle reti tecnologiche e delle pavimentazioni in comune di Aosta. Il fatto che si parla di quest'opera messa in bando, appaltata dal Comune di Aosta, rientra in tutta evidenza nelle competenze del Comune di Aosta. Allora ci chiederemmo: come mai stiamo parlando in Consiglio regionale di un tema di competenza del Comune di Aosta? Fondamentalmente la mozione è un suggerimento, il suggerimento per cogliere un'opportunità. Mi spiego: chiaramente ribadisco e ribadisco ulteriormente che, essendo l'argomento trattato a suo tempo promosso dall'Assessorato delle opere pubbliche, territorio ed edilizia residenziale pubblica del Comune di Aosta e come tale è oggetto delle decisioni e autorizzazioni espresse dal Comune di Aosta, non voglio minimamente - lo ribadisco a scanso di equivoci - costituire un incidente diplomatico relativo alle rispettive competenze con un'indebita invasione di campo, però spiego il perché, la natura di questa mozione, dell'argomento in essa contenuto. Si tratta di andare a suggerire un'opportunità che ha rilevanza anche in ambito regionale. Mi spiego: l'intervento in questione riguarda un intervento di riqualificazione della borgata di Arpuilles in vicinanza della chiesa per capirci, cioè quel tratto di strada che poi passa dalla strada regionale n. 41 alla strada regionale n. 38 e poi prosegue verso la Route des Salasses. I lavori di riqualificazione prevedono, oltre al rifacimento, come dice il titolo, delle reti tecnologiche, il rifacimento della pavimentazione che sarà una pavimentazione lapidea, tipica di un contesto di centro storico che riqualificherà il centro stesso, la borgata e permetterà di conseguenza tutta una serie di vantaggi anche dal punto di vista paesaggistico, dal punto di vista storico, dal punto di vista culturale, non ultimo anche un riscontro sulla qualità della vita sociale dei residenti.

Ricordiamoci anche che in estimo l'elemento dell'esternalità, quindi il contesto, la condizione a contorno, incide anche come elemento di determinazione, di crescita o eventuale decrescita del valore degli immobili, quindi il fatto di operare un intervento di riqualificazione ha un significato che va sia dal punto di vista estetico fino ad arrivare all'interesse anche economico, ma direi fondamentalmente sociale di chi risiede. Ecco l'importanza di avere attenzione a seguito di un intervento del genere e permettere di garantire che l'intervento di riqualificazione possa mantenersi nel tempo più a lungo possibile senza essere deteriorato dall'usura che un transito stradale, soprattutto se poi è un transito di mezzi pesanti, andrebbe a caricare sulla pavimentazione stessa.

Allora qual è il suggerimento? Il suggerimento è che per l'esecuzione dei lavori, per la fase di cantierabilità è prevista la realizzazione di un raccordo tra la strada regionale n. 38 e la strada regionale n. 41, che andrebbe a bypassare per tutta la durata dei lavori esattamente quella porzione di strada che passa all'interno della borgata e che è oggetto dei lavori, benché per l'esecuzione dei lavori, quindi nel periodo relativo all'esecuzione dei lavori, questo tratto di strada per il quale è stata effettuata un'intesa con i rispettivi proprietari dei terreni su cui inciderebbe il sedime di questo breve tratto di raccordo stradale, questo tratto di raccordo per il Codice della strada deve essere a tutti gli effetti dotato delle caratteristiche necessarie, quindi sarà un tratto asfaltato, protetto, con individuazione di segnaletica, quindi a tutti gli effetti un percorso stradale. Chiaramente se si volesse prendere visione della cartografia e della progettazione, si capirebbe anche l'entità molto esigua di questo collegamento provvisorio tra le due strade regionali, e questo è un altro elemento da tener conto.

La questione è questa: non c'è dubbio su questo programma di eseguire questo tratto di raccordo tra le due strade regionali bypassando l'attraversamento della borgata storica, però il fatto è questo ed è oggetto della mozione: sarebbe interessante che potesse nascere un'interlocuzione tra l'Amministrazione regionale e l'Amministrazione comunale al fine di verificare la possibilità e valutare seriamente nello spirito di rendere definitivo questo breve tratto stradale. Questo permetterebbe innanzitutto una miglior fruibilità del transito viario in collegamento delle due strade regionali e nello stesso tempo permetterebbe di mantenere a margine la borgata evitando il flusso stradale all'interno della borgata, limitandolo invece solamente ai residenti per l'opportuna fruizione dei percorsi necessari per arrivare ai rispettivi parcheggi. Oltretutto questo garantirebbe, come ho già accennato prima, la conservazione degli interventi di riqualificazione soprattutto relativi alla pavimentazione lapidea, che di per sé non si predispone a un utilizzo estremamente denso di flusso veicolare, non si predispone a un facile servizio di sgombero neve e non si predispone agli interventi di - chiamiamolo con un termine usuale - "tacconatura" tipica delle pavimentazioni in manto d'asfalto. Allora l'idea di pensare a mantenere in futuro questo collegamento tra le tue strade regionali, mantenerlo permanente, sarebbe sicuramente una soluzione che ha una ragion d'essere e una ragion d'essere che ha sia come detto e ribadisco un ruolo funzionale per il transito viario, sia un ruolo di conservazione e di garanzia della riqualificazione architettonica, storica, culturale della borgata.

Fatte queste premesse, esplicito l'impegnativa della mozione: "si impegna il Governo regionale ad avviare le interlocuzioni necessarie tra l'Amministrazione regionale e l'Amministrazione comunale di Aosta e a sua volta dei proprietari dei terreni interessati al fine di valutare la presa in considerazione del suggerimento contenuto nelle premesse di mantenere permanente il collegamento attualmente previsto tra la SR 38 e la SR 41, quello previsto per la cantierabilità chiaramente, aggiornando contestualmente la Commissione regionale competente in merito ai risultati delle varie fasi di tali interlocuzioni". Ringrazio per l'attenzione.

Presidente - La discussione generale è aperta. Se qualcuno vuole intervenire, si prenoti, altrimenti chiudo la discussione generale. Non vedo richieste di intervento. La discussione generale è chiusa. Per il Governo replica l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Nell'ambito dei lavori di riqualificazione del centro storico della frazione di Arpuilles, con contestuale rifacimento delle reti tecnologiche e di pavimentazione, la ditta aggiudicataria ha proposto alla committenza del Comune di Aosta la realizzazione di una viabilità provvisoria di cantiere per la durata dell'esecuzione dei lavori. Tale viabilità provvisoria consiste, come richiamato in maniera assolutamente puntuale dal collega Distort, nel collegare la SR 38 di Arpuilles con la SR 41 dei Salassi al fine di deviare il transito veicolare nel centro abitato di Arpuilles eliminando le interferenze dovute all'esecuzione dei lavori. La Struttura regionale Viabilità e opere stradali ha quindi rilasciato sia parere preliminare favorevole, visto che stiamo parlando di due strade regionali, alla realizzazione della variante provvisoria in argomento, sia le concessioni per gli accessi carrai provvisori sulle strade regionali. Il termine "provvisorio" - lo dico prima perché poi vengo tacciato di non essere puntuale nelle risposte - in italiano vuol dire una determinata cosa. Ad oggi la variante provvisoria è stata realizzata e sarà messa in funzione con l'istituzione di un senso unico alternato a seguito di contestuale rilascio dell'ordinanza necessaria alla parziale chiusura del tratto interessato dal cantiere. Do adesso alcuni dati tecnici, che però, viste le sue competenze specifiche, sono sicuro che già nella parte delle premesse saranno immediatamente colti come un dato oggettivo. Questo nuovo tracciato provvisorio, quindi il collegamento da lei richiamato tra la 38 e la 41, sia per la sua larghezza di soli 3 metri, quindi a una sola corsia, sia per l'eccessiva pendenza del percorso che in un tratto sale fino al 16 percento, non può diventare in via definitiva un'alternativa a una strada regionale. Le caratteristiche geometriche che consentono di classificare le strade a livello regionale sono infatti le seguenti: pendenza massima del 10-massimo 12 percento, carreggiata della larghezza tra 6 e 7 metri costituita da corsie con larghezza da 3 metri a 3 metri e mezzo oltre a banchine laterali della larghezza di 50 centimetri che portano la piattaforma stradale completa a una larghezza di circa 8 metri, oltre all'ingombro delle barriere stradali, delle murature di sostegno e delle eventuali controripe. Il nuovo tracciato in questione è quindi evidentemente da utilizzare come una tipica variante provvisoria di cantiere regolata da un senso unico alternato e da un semaforo, che può essere tollerata per un periodo transitorio e limitato. Al termine dei lavori il cantiere va rimosso e i terreni ripristinati e ridati in uso ai proprietari, anche perché, e questo è un altro dato oggettivo, com'è stato previsto già dai documenti contrattuali che sono stati posti in essere anche con i proprietari dei terreni.

Nelle interlocuzioni con il Comune di Aosta si era palesata l'ipotesi di sfruttare la variante di cantiere per permettere il transito verso le frazioni alte e la cosiddetta "strada regionale dei Salassi" senza interessare l'area centrale della frazione ma l'ipotesi si è verificata non percorribile per i motivi che ho appena citato. In questa maniera ho anche esplicitato indirettamente, in termini logici, che naturalmente le interlocuzioni con il Comune sono assolutamente continuative e volte a una reciproca collaborazione. Più in generale l'esigenza ad oggi non manifestata però dal Comune di realizzare una variante definitiva per sgravare il transito dal centro del Paese, se ritenuta utile all'Amministrazione comunale, può comunque essere approfondita nell'ambito delle interlocuzioni in essere con l'Amministrazione regionale in ordine alle future previsioni di opere che insistono sul capoluogo regionale. L'eventuale realizzazione di un nuovo tracciato prevede l'iter che lei conosce meglio di me, che a partire dalla progettazione vede svilupparsi tutte le fasi autorizzative, pareri, varianti al piano regolatore, espropri, eccetera, a cui segue l'eventuale inserimento in programmazione nel DEFR con il concreto reperimento delle necessarie risorse.

Siccome un'iniziativa come una mozione, della quale la ringrazio, è fondamentalmente composta da due aspetti: una volontà di indirizzo e un approccio che è quello legato a un'impegnativa che si vota, perché naturalmente la mozione una volta votata diventa a tutti gli effetti una deliberazione, quindi di fatto ci si assume un impegno con tutte le caratteristiche politiche e amministrative del caso... è assolutamente auspicabile in termini politici, nel senso che l'attenzione che lei individua e rappresenta in Consiglio rispetto a questo tema non solo è assolutamente importante ma è anche condivisa, nel senso che ho chiaramente espresso che il Comune di Aosta non ha ancora manifestato pubblicamente un interesse di riferimento rispetto a questa volontà ma naturalmente ci ha interpellato. Tra l'altro, lei sa benissimo che gli attuali Assessori di riferimento rispetto a questo tema sono due: uno è un suo collega, l'altro è un ingegnere, quindi a lei affine, sono persone che, nel momento in cui sono state rese edotte della situazione da parte dell'ingegner Glarey, cioè il Coordinatore del Dipartimento lavori pubblici e viabilità, non hanno potuto far altro che prendere atto della situazione specifica e, di conseguenza, non manifestare l'interesse di riferimento. Abbiamo però politicamente concordato, perché poi naturalmente io li ho resi edotti rispetto all'istruttoria posta in essere dalla struttura dell'ingegner Rizzuti presieduta dall'ingegnere Glarey rispetto alla fattispecie di riferimento richiamati dall'iniziativa, hanno quindi, soprattutto il collega Cometto, preso atto della risposta, e non ha potuto far altro che concordare rispetto al fatto che evidentemente non c'è questa possibilità specifica che lei richiama nell'impegnativa di questa mozione... ma chiaramente ha concordato rispetto al fatto, come, tra l'altro, ha richiamato anche lei nell'espressione di sensibilità al tema, che a tendere ci siano da trovare delle eventuali soluzioni che però oggi non esistono neanche in nuce rispetto alla potenza che undi tanto per essere chiari, di conseguenza, non si è ancora nulla manifestato in tal senso.

Sicuramente, a livello di Amministrazione regionale, rispetto al tema... ho fatto l'amministratore locale come alcuni colleghi presenti in aula in generale e più nello specifico del Comune di Aosta, per cui diciamo che conosco abbastanza bene, direi bene, la realtà della frazione di Arpuilles che è quasi a mille metri di altezza, per cui sicuramente ha tutta una sua peculiarità, motivo per il quale spesso quando si parla di Aosta come di un Comune non di montagna, in realtà lo si guarda semplicemente dall'alto, perché in realtà se lo si guarda nella sua interezza, si arriva ancora più in alto con alcune frazioni ed è come un Comune di montagna. Nel caso specifico, tra l'altro, per chi conosce Arpuilles, il sottoscritto abita in una vallata, in una località appena più sopra, spesso passo per di là soprattutto in motocicletta, condividiamo questa passione e sappiamo benissimo la meravigliosa strada di cui stiamo parlando, conosco molto bene quel tratto di strada, quindi sono assolutamente d'accordo rispetto al fatto che l'impegno che si è preso il Comune di Aosta nella qualità e nell'opera di rifacimento del centro storico va in una qualche maniera assolutamente tutelato.

Qualora il Comune di Aosta, e sicuramente avverrà, si dovesse presentare con la richiesta di studiare insieme una soluzione per andare a tutelare il centro, quindi, tanto per essere chiari, l'attuale regionale che attraversa il centro storico di Arpuilles, sicuramente come, tra l'altro, da lei richiamato con questa iniziativa, già da adesso bisognerà cominciare a cercare una soluzione, che però, lo ripeto per la terza volta nell'esplicitazione di una sensibilità concordiamo perfettamente, nell'esplicitazione delle possibilità attuali, non è assolutamente possibile farlo tanto per essere chiari e allo stesso tempo non si è ancora partiti, nel senso che non è ancora stata fatta neanche la richiesta per partire sicuramente su una soluzione di questo genere. Credo che, nel momento in cui dovesse arrivare una richiesta di questo genere, sicuramente tutti quanti dovrebbero trovare delle soluzioni che al momento non sono ancora state valutate. Ci sono però degli aspetti che è corretto io ponga all'interno di questa replica rispetto a questa iniziativa:

1) a livello regionale la Regione autonoma Valle d'Aosta, credo una delle pochissime Regioni in Italia, quando si è trattato di "statalizzare" le regionali non l'ha fatto, noi oggi ci troviamo con 500 chilometri di strade regionali e con solo due statali. Il fatto di avere 500 chilometri di strade regionali è un impegno da tutti i punti di vista, quindi in termini di analisi, manutenzione, gestione del rischio e impegni finanziari rilevante, quindi ogni valutazione del caso deve essere fatta in un quadro più generale;

2) il fatto di fare questo tipo di scelte spesso deve essere fatto non soltanto per gli oneri che si assumono ma anche per gli oneri che poi dopo si lasciano ai Comuni perché una cosa che pochissimi sanno è che tutte le volte che un tratto di strada non è più di dignità regionale, nel caso specifico non lo sarebbe più il tratto che attualmente è di pertinenza regionale, quindi la strada che attraversa il centro di Arpuilles, nel momento in cui andremo a creare una variante che collega la 38 con la 41, quella diventerà il tratto di pertinenza regionale e a quel punto quindi l'attuale tratto di pertinenza regionale non lo sarebbe più ma diventerebbe un tratto di pertinenza comunale, quindi, di conseguenza, la manutenzione ordinaria e straordinaria del tratto di strada andrebbe naturalmente a gravare da tutti i punti di vista, sia in termini di programmazione che di progettazione che finanziaria sul Comune di Aosta. Questo è un dato che deve essere messo nel novero della valutazione di riferimento: ecco perché dico che questo tipo di analisi spesso vanno analizzate in termini più complessi.

Altro aspetto, una cosa che già sapete ma che è il caso di rendere nota perché è assolutamente pertinente con il ragionamento che stiamo facendo: sono rilevanti e frequenti le richieste da parte di Comuni di regionalizzare dei tratti di strada tra Comuni, intercomunali, chiamiamoli così, per cui non è semplicemente dicendo di sì a un tipo di intervento che di fatto si opera in maniera coerente con il proprio mandato, che è un mandato di valutazione di insieme, perché altrimenti diventa poi dopo complesso dire di no o comunque non analizzare con la stessa dovizia di particolari ogni singola richiesta che spessissimo, con cadenza mensile, arriva alla Struttura Viabilità regionale in tal senso. Naturalmente questo tipo di richieste potrebbero essere in aumento visto che, com'è diventata difficile la manutenzione, ho detto dei numeri rilevanti a livello regionale, penso lo sia anche a livello comunale.

Aggiungo un altro tipo di aspetto che è legato a recenti fatti di cronaca; avrete notato che tutte le volte che parliamo di strade, e, tra l'altro, anche grazie spesso a delle iniziative portate dal collega Distort e che diamo dei numeri rispetto alle analisi che stiamo facendo e ai lavori di indagine sui nostri ponti e viadotti, poi spesso, a proposito del fatto che quello che sto dicendo rispetto all'impegno di manutenere la nostra rete viaria come un fatto concreto, in alcuni casi richiedono poi dopo degli interventi prima di tutto di limitazione del rischio e poi a tendere il ripristino del ponte o del viadotto di riferimento. Stiamo parlando pertanto di cose molto concrete, quindi, di conseguenza, per questo motivo le chiedo di ritirare l'iniziativa oppure ci asterremo.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Distort, ne ha facoltà.

Distort (LEGA VDA) - Grazie Assessore, posso dire che la sua esposizione non è stata lunga, è stata esaustiva, quindi come tale io prendo atto di alcune considerazioni. Prima di tutto chiaramente io non avevo accesso a tutti i dati tecnici relativi a questa variante provvisoria, questioni relative alle pendenze, quindi tutta una serie di aspetti tecnici che capisco perfettamente, perché è chiaro che fa parte della mia formazione. Prendo atto pertanto di quanto lei mi ha detto in merito agli aspetti tecnici. Ribadisco e chiarisco fin d'ora che non era e non è mia intenzione intestarmi la paternità di una variante stradale, non lo è nella mia sensibilità accademica, non è negli obiettivi che configurano la forza politica che rappresento, però quello che era importante e che continua a essere importante è un monito, una raccomandazione relativa a una sensibilità, mettere in moto una sensibilità che possa creare sempre delle condizioni per spendersi al meglio: al meglio come Governo, al meglio come opposizione, al meglio come istituzione, al meglio come dialogo, al meglio come attività di Commissione, perché in ballo c'è qualcosa di estremamente importante che si chiama territorio, si chiama comunità valdostana. Io quindi prendo atto della permeabilità che il Governo regionale ha espresso attraverso le sue parole, prendo atto del resoconto dei contatti già avviati con il Comune di Aosta e della serietà e dell'interesse con cui la gestione di un tema di questo tipo può essere portata avanti, per cui io direi che l'obiettivo di questa mozione per quanto mi riguarda è già raggiunto e a questo punto, confidando sulla sua coerenza nel portare avanti quanto lei ha detto, anche perché verba volant, ma in questo caso noi avremo anche i rapporti sia registrati sia scritti, quindi ritengo sufficiente ed esaustivo rispetto alle aspettative di questa mozione e dichiaro di ritirarla.

Presidente - La mozione è ritirata.

Il Consiglio prende atto del ritiro.