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Progetto Civico Progressista

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27 janvier 2023

Giornata della Memoria 2023: studiare i fatti per ricordare e fare argine alla disumanità

 

Da oltre vent’anni, cioè dalla sua istituzione per legge dello Stato nel 2000, il 27 gennaio si ricorda la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, assurto a simbolo della barbarie nazista e dell’orrore delle persecuzioni razziste.

«Una legge necessaria, quella del 2000, a riparare il lungo silenzio degli anni precedenti quando i testi scolastici dedicavano poche righe alle leggi razziste delle dittature fascista e nazista - dicono le Consigliere di Progetto Civico Progressista, Erika Guichardaz e Chiara Minelli -. Parlare e studiare quelle leggi, pilastro giuridico dello sterminio di massa, è necessario oggi più che mai, perché se è vero che la storia non si ripete mai nello stesso modo è altrettanto vero che fenomeni come razzismo e xenofobia, odio e paura degli stranieri o di intere categorie di persone, sono sempre all’ordine del giorno. Ed è sempre attuale anche il sistema di promulgare leggi e prendere provvedimenti il cui risultato è lo sterminio degli indesiderati.»

«Importante dunque - aggiungono -, aldilà della celebrazione che rischia negli anni di diventare rituale, partire dal racconto e dallo studio di quei fatti per capire - come raccomandava sempre Ida Desandré - se e dove si sono ripetuti, se si stanno ripetendo o se c’è il rischio che si ripetano. Senza banalizzare o fare paragoni forzosi e insensati, senza dimenticare che la persecuzione antiebraica di cui la Shoah è l’episodio più spaventoso, ha caratteristiche uniche, ma anche senza illudersi che basti una giornata dedicata per fare argine alla disumanità.»