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Progetto Civico Progressista

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11 janvier 2023

Referendum consultivo: il Consiglio non vuole ascoltare la popolazione!

 

«33 Consiglieri su 35 hanno deciso di non permettere l'effettuazione del referendum consultivo in materia di riforma elettorale. Ancora una volta si decide di non dare la parola ai cittadini che, secondo quanto ascoltato oggi in Aula, ogni 5 anni con le elezioni regionali danno una delega, praticamente in bianco, ai futuri eletti e non devono nemmeno permettersi di dare la loro opinione su questioni come quella della legge elettorale che deve rimanere di totale appannaggio dei Consiglieri.» È il commento delle Consigliere del gruppo Progetto Civico Progressista, Erika Guichardaz e Chiara Minelli, dopo che l'Assemblea regionale ha detto no allo svolgimento del referendum consultivo di iniziativa popolare sulla proposta di legge di riforma elettorale.

«Non solo - aggiungono le Consigliere -, durante il dibattito, è emerso il grande fastidio di molti per gli strumenti e le istanze di iniziativa popolare portati avanti dai comitati operanti nella nostra regione e da chi, fuori dal Consiglio, sollecita con forza gli eletti. Si badi bene che il referendum richiesto da 3363 cittadini rappresentati dal CRE avrebbe avuto un carattere certamente di tipo politico, ma non giuridico in quanto il Consiglio, solo dopo il voto popolare, avrebbe dovuto scrivere una legge tenendo conto, o meno, dell'orientamento espresso.»

Per le Consigliere «si è persa un'occasione importante: per la prima volta in Valle d'Aosta, e non solo, si sarebbe potuto dar corso ad un momento alto e importante di partecipazione popolare, di avvicinamento dei cittadini alle Istituzioni attraverso l'iniziativa referendaria prevista dalla legge e dallo Statuto. Da parte nostra continueremo a lavorare per la riforma elettorale attraverso la discussione della nostra proposta di legge, che rimane incardinata nei lavori del Consiglio e ad ascoltare istanze e proposte dei cittadini.»