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ADU VDA - Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta

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10 janvier 2020

ADU-VdA: no a un nuovo governo di scopo; subito il bilancio e poi le urne

 

«Il "cul de sac" in cui la maggioranza in Consiglio regionale ha infilato la Valle d'Aosta appare tanto più pericoloso quanto meno consapevoli si rivelano i suoi protagonisti.» Così la Consigliera di ADU-VdA Daria Pulz commenta la situazione politico-istituzionale della Regione.

E aggiunge: «In un Paese civile, dove le Istituzioni hanno ancora un valore e una loro serietà, firmerebbero tutti e 35 le immediate dimissioni, in un sussulto di dignità. E non certo perché tutti coinvolti in giri loschi, ma per non permettere il benché minimo sospetto da parte dei cittadini che si sono fidati di loro che un solo voto, un solo atto possano essere infiltrati dalla mafia. Farsi trovare al di sopra di ogni sospetto dovrebbe essere l'unico vero scopo che accomuna tutti e 35, perché costituiscono un insieme, non un semplice affastellamento di gruppi politici. Questa azione forte ci aspetteremmo legittimamente da cittadini e questo come ADU-VdA ci permettiamo di pretendere, pur dopo un duro anno di lavoro di squadra portato avanti in Consiglio regionale che ora viene offuscato, insieme alle 65 iniziative e alle proposte di legge bloccate, ai tanti lavori interrotti nelle già congestionate Commissioni. Ma non è purtroppo questa la procedura lineare scelta: l'ex maggioranza cerca di confondere le acque con un vago appello a quella responsabilità che ha ampiamente dimostrato di non avere, costringendo la Regione all'esercizio provvisorio per un incomprensibile gioco, tutto maschile come è ancora la politica, "a chi ce l'ha più lungo", in particolare nella già provata Union Valdôtaine in cui il volto pulito del suo Presidente fatica a trovare spazio. Vengono quindi aperti tavoli più o meno ufficiosi per tentare l'avventura di un governo di scopo, tanto l'ndrangheta è solo nella mente contorta dei magistrati, tanto tutto si risolverà in una bolla di sapone, tanto la politica deve continuare a fare il suo mestiere come se non fosse successo nulla… perché, è forse successo qualcosa?»

«I gruppi che stampellavano la maggioranza - osserva la Consigliera Pulz - fanno finta di essere indecisi per alzare la posta in gioco. E, sempre perché tanto non è successo nulla, ripropongono imperterriti e testardi la riforma istituzionale, proprio nel momento in cui l'Istituzione più alta della Valle d'Aosta è implosa e solo Dio sa chi potrebbe portare avanti, con la giusta lucidità e competenza, la riforma delle regole del gioco, che è il gioco di tutti i valdostani. Nella minoranza, poi, c'è chi è passato dal dire che non si vota il bilancio dell'ndrangheta a "dai ok, forse possiamo anche votarlo: basta una piccola riverniciata di verde a un bilancio rosso-nero. Poi tanto lo gestiremo noi, non appena torneremo trionfanti in Consiglio con tanto di Presidente prescelta dal Matteo".» 

«In questa assurda situazione - prosegue Daria Pulz -, noi di Ambiente Diritti Uguaglianza VdA continueremo a chiedere che si concretizzi la discussione degli emendamenti alle leggi di bilancio, per allocare più risorse sulla sanità, sbloccando l'inaccettabile modalità di gestione del personale, sulla tutela dell'ambiente, opponendoci a una visione predatoria della montagna con nuovi impianti sciistici, battendoci perché le priorità vengano riviste e rivolte a scuola e formazione, politiche sociali e lavoro.»

E conclude: «Ci opporremo a ogni nuovo governo di scopo il cui obiettivo sta nella difesa da parte di ognuno del proprio fortino reinterpretando così il motto dei tre moschettieri: "uno per tutti, ciascuno per sé (pour le bien de la Vallée)". Rimettiamo democraticamente il mandato nelle mani degli elettori.»