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Movimento 5 Stelle

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4 avril 2019

Corruzione, onestà, onorabilità: i temi cari al M5S sbeffeggiati dai difensori di Rollandin

 

Durante la seduta del Consiglio regionale della Valle d'Aosta di ieri, mercoledì 3 aprile 2019, è stato discusso il punto all'ordine del giorno relativo alle dimissioni presentate dal Consigliere Augusto Rollandin dalla carica di Vicepresidente dell’Assemblea valdostana, sebbene rimanga irrisolto il tema della decadenza da Consigliere, prevista a seguito della condanna.

«Questa Giunta non è più legittimata a governare - ha detto il Capogruppo del M5S Luciano Mossa -, non può più deliberare e non può più prendere decisioni importanti, come ad esempio le sorti della più importante delle nostre partecipate, la CVA. Questo Governo porti avanti solo ed esclusivamente gli atti di ordinaria amministrazione sino a che non sarà entrata in vigore la nuova legge elettorale, dopodiché si dimetta e si ritorni subito alle urne.»

«Questa maggioranza è già illegittima per sua natura – ha incalzato il Capogruppo pentastellato – perché si è formata con gli essenziali voti di un indagato per voto di scambio con associazioni di stampo mafioso, attualmente in stato di arresto, e con quelli di un condannato a 4 anni e 6 mesi per corruzione, il qui presente Augusto Rollandin.»

Ha poi preso la parola la Consigliera del M5S Maria Luisa Russo: «Oggi, in quest’Aula, parliamo del reato di corruzione e del suo legame con la politica. L’inchiesta in corso riguarda un giro di corruzione nella nostra Regione che il collega Augusto Rollandin ha governato per sei volte. Il termine “giro” non è casuale: la corruzione è come un serpente, striscia e si insinua. La politica è cura dell’interesse comune; la corruzione è esattamente il contrario: la prevalenza, illecita, dell’interesse privato su quello pubblico.»

«Ma non è solo un tema morale, quello della corruzione: quali sono – si è chiesta la Consigliera pentastellata – i costi della corruzione? Tre, tra i tanti, occorre sottolineare: una minore efficienza della spesa pubblica e una maggiore distorsione delle regole di mercato; l’inefficienza complessiva del sistema socio-economico, a discapito delle persone competenti e capaci; infine, non sarà mai possibile recuperare il danno della corruzione, sia economico che di sistema.»

«Alcune soluzioni per arginare il fenomeno della corruzione, sono già state prese - ha affermato la Consigliera Russo - come la cosiddetta “Legge Severino” e l’istituzione dell’ANAC, azioni che hanno dato i loro frutti.  Ma la svolta è avvenuta con la cosiddetta “Legge Spazzacorrotti”, fortemente voluta dal M5S, che affronta il fenomeno corruttivo in maniera strutturale.»

Anche il Consigliere del M5S Luigi Vesan ha partecipato al dibattito, rispondendo alle accuse che il Consigliere Pierluigi Marquis del gruppo Stella Alpina, aveva rivolto al M5S: «Il collega Marquis ribadisce la necessità di un forte garantismo: eppure non ha esitato nell'ipotizzare accuse di corruzione a seguito del ritrovamento di 25.000 euro nei cassetti del proprio ufficio. Così come è palese la differenza tra il vostro e il nostro modo di intendere l’onestà: citare la vicenda del Presidente della Giunta Capitolina per dire che “siamo tutti uguali” è una vecchia pratica a cui non crede più nessuno, neppure voi. Se nel M5S qualcuno sbaglia, paga. De Vito è stato espulso dal Movimento 5 Stelle poche ore dopo l’arresto ed è decaduto dopo dieci giorni dall’arresto. Noi non aspettiamo neppure il primo grado per fare pulizia, per ragioni di opportunità politica.»

«Lei Marquis - ha rincarato Vesan - ci accusa di non avere contenuti oltre alla richiesta di onestà e giustizia. Lei che fa parte di un’area, quella autonomista, che si unisce e si divide a piacere, per opportunismo di potere. L’affermazione che noi non avremmo contenuti politici chiarisce quanto inefficace sia l’azione politica di certe formazioni: la invito ad andare a leggere il nostro programma politico amministrativo, documento che normalmente non è abituato a stilare, né a rispettare. Intenderà cosa significa avere un progetto politico da rendere effettivo con azioni concrete.»

«Da ultimo - ha concluso il Consigliere pentastellato, dopo che Marquis ha reindirizzato le proprie accuse verso altre indefinite forze politiche - invito tutti a citare con moderazione, e non come ho invece sentito oggi, il passo del Vangelo di Giovanni sulla lapidazione della prostituta: in quest’Aula non ci sono pietre, ma potrebbe succedere, facendo certe dichiarazioni nei nostri paesi e nelle nostre valli, di rischiare che la diffusione dei "clapey"(pietraie) sul territorio possa fornire "solidi argomenti" per ribattere.»