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Rete Civica - Alliance Citoyenne

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MOUV'

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Movimento 5 Stelle

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Lega Vallée d'Aoste

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12 février 2019

Una norma di attuazione in materia di utilizzo delle acque a scopo idroelettrico

 

Predisporre uno schema di norma di attuazione dello Statuto speciale della Valle d'Aosta per ampliare le competenze della Regione in materia di disciplina dell'utilizzo delle acque a scopo idroelettrico. È quanto chiedono con una mozione che sarà discussa nell'adunanza del 19 e 20 febbraio 2019 i Consiglieri Chiara Minelli e Alberto Bertin (Rete Civica-Alliance Citoyenne), Elso Gerandin (Mouv'), Luciano Mossa (Movimento 5 Stelle) e Roberto Luboz (Lega Vallée d'Aoste).

La Regione autonoma Valle d'Aosta, pur avendo la titolarità delle acque pubbliche fin dall'approvazione dello Statuto speciale del 1948, non ha mai avuto competenza per disciplinare con legge regionale le procedure e le concessioni per l'utilizzo di tali acque a scopo idroelettrico. Altre Regioni a Statuto speciale, come ad esempio il Trentino-Alto Adige, hanno ottenuto tale competenza grazie ad interventi sulla loro normativa statutaria ed oggi persino le Regioni a Statuto ordinario, con la recente conversione in legge del Decreto Semplificazione, hanno ottenuto la facoltà di disciplinare con legge regionale le concessioni per grandi derivazioni idroelettriche.

«Il ritardo accumulato dalla nostra Regione è notevole e grave - commentano i Consiglieri di RC-AC, Mouv', M5S e Lega VdA -. Nei prossimi anni questo potrebbe determinare conseguenze negative nell'utilizzo della grande ricchezza rappresentata dalle acque pubbliche.»

«In alcune recenti audizioni della Commissione speciale che si occupa del futuro della CVA è emerso che, con un'azione coordinata Regione-Stato ed il lavoro della Commissione Paritetica, è possibile in tempi rapidi arrivare ad una apposita norma di attuazione dello Statuto che estenda notevolmente le competenze della Regione - aggiungono -. Si tratta di una iniziativa di grande rilevanza istituzionale che ci auguriamo ottenga il consenso e sostegno unanime e convinto di tutto il Consiglio regionale.»