Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 449 del 25 marzo 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 449/XVI - Interpellanza: "Criteri di scelta per la riorganizzazione delle sedi delle varie istituzioni scolastiche presenti nel comune di Aosta".

Bertin (Presidente) - Punto n. 37 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al consigliere Lavy, ne ha facoltà.

Lavy (LEGA VDA) - Si parla adesso di una questione abbastanza annosa che è quella proprio delle sedi delle istituzioni scolastiche soprattutto nel comune di Aosta, proprio perché comunque anche nel DEFR ci sono stati diversi riferimenti a questo genere di prospettive, a questo genere di progetti e diciamo che ci sono alcune notizie positive, altre forse un pochino meno, o almeno notizie che lasciano ancora qualche tipo di dubbio. In passato si era tentato di risolvere questo problema portando avanti quel progetto obbrobrioso che era la scuola polmone in regione Tzamberlet, che era stato, per fortuna, fermato dalla Giunta Spelgatti, ma su questo discorso tornerò successivamente.

È molto positivo il fatto che si sia deciso di ristrutturare la vecchia sede del Maria Adelaide, perché comunque mantenere le scuole in centro porta a delle conseguenze molto positive sia anche soprattutto per quanto riguarda la didattica, sia per quanto riguarda anche tutto il tessuto economico che può usufruire dell'afflusso degli studenti che ogni giorno si presentano in una determinata area della città. Ripeto: è molto positivo, però ci sono ancora alcuni tipi di ombre, perché nella riorganizzazione di cui si parla proprio riguardo alle istituzioni scolastiche si è deciso, a quanto c'è scritto nel DEFR, di posizionare le istituzioni del Liceo musicale e artistico nella vecchia sede del Maria Adelaide lasciando il Maria Adelaide nella sede attuale che è in via Chavanne. So che in quella sede attuale ci sono diversi tipi di problemi di spazio, al di là della questione delle palestre, sono state trasformate alcune aule tipo come la biblioteca in aule scolastiche proprio perché c'era una carenza di spazio. Si vuole ovviare a questo problema proprio di spazi con il progetto di ingrandimento della sede di via Chavanne, però mi chiedo: ma perché non avrebbe senso riportare la sede del Maria Adelaide nella vecchia sede che deve essere ristrutturata. In questa interpellanza quindi le chiedo, Assessore, quali siano stati i criteri per cui si è deciso questa riorganizzazione delle varie sedi sul territorio del Comune di Aosta e successivamente anche se siano stati interpellati gli stakeholder, i presidi, gli insegnanti, gli studenti soprattutto per quanto riguarda proprio questo genere di riorganizzazione.

Sulla scuola polmone, e qui le chiedo di fare un pochino chiarezza perché dagli articoli di giornale sembrava che questo progetto fosse tutto archiviato, poi se si legge in maniera un pochino più approfondita il DEFR, si parla del fatto che la scuola polmone in realtà non venga del tutto abbandonata ma venga costruita una scuola polmone di dimensioni ridotte in via provvisoria.

Ora, nascono due tipi di riflessione su questo tema perché spesso è capitato che le cose provvisorie poi diventassero definitive e quindi questa è una mia grande preoccupazione. Rimane poi comunque il problema di un piano trasporti che in quella zona comporterebbe delle gravi problematiche proprio perché quella zona lì, l'area Tzamberlet è del tutto sprovvista di trasporti per quanto riguarda gli studenti che magari arrivano nelle stazioni dei pullman o dei treni da Aosta e che dovrebbero andare laggiù. È un problema quindi che ritorna e chiedo a lei, Assessore, di fare un pochino chiarezza anche semplicemente per dare delle risposte in maniera chiara agli studenti, ai professori, alle varie istituzioni scolastiche.

Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Caveri.

Caveri (VdA Unie) - Mi faccia dire en passant che, per fortuna, la zona Tzamberlet non è un posto remoto, ma è regolarmente servito dai servizi pubblici di trasporto, ma ci tornerò poi più approfonditamente.

Io apprezzo molto l'idea che ha messo nell'interpellanza che ci debbano essere pareri consultivi dei presidi, dei collegi docenti, delle istituzioni scolastiche e della Consulta regionale degli studenti. Io trovo che oggi intanto quelli che devono dialogare per primi sia la Regione e i Comuni, perché questo è un nostro obbligo istituzionale e la situazione è molto difficile sotto diversi profili: uno l'ho già evocato nelle scorse ore, anche un po' scherzando, che è il fatto demografico. Noi cioè oggi discutiamo della ristrutturazione e della messa a norma di molte scuole ma, in realtà, dovremo fare i conti - ed è la ragione per la quale io incontrerò i Sindaci la settimana prossima - con un'ondata molto negativa di riduzione delle scuole, che porterà bruttissime sorprese, il che non muta però la particolarità della situazione di difficoltà, come lei diceva giustamente, soprattutto sul Comune di Aosta, dove nel tempo si è un po' trascurata in generale questa questione e devo dire che nel DEFR il fatto di avere fissato alcune linee direttrici, soprattutto avere previsto dei finanziamenti per le cose più urgenti, credo sia importante.

Allora, alla luce delle richieste effettuate dalle istituzioni scolastiche - quindi diciamo che il movimento è sempre democratico, partono anche dalle richieste delle scuole e non solo da un'imposizione regionale - che segnalano la necessità di nuovi spazi sia a causa del Covid, sia a seguito delle nuove iscrizioni per il prossimo anno scolastico... noi abbiamo avuto delle note da parte del Liceo classico, artistico e musicale che utilizza aule ripartite su più sedi, che appartengono, ad esempio, all'Università della Valle d'Aosta e al Comune di Aosta in Piazza San Francesco, abbiamo una nota del Liceo delle scienze umane e scientifico Maria Adelaide, che ha registrato ben 115 iscritti al corso di Liceo scientifico opzione scienze applicate, sembra che gli studenti valdostani vogliano solo fare il liceo, poi si scopre che dopo un anno o due anni vanno a iscriversi alle scuole professionali, c'è questa spinta delle famiglie a fare tutti il liceo e poi una parte cospicua non ce la fa.

In continuità con le iniziative assunte nel 2019 e 2020, nell'anno 2021 sono previsti importanti interventi di edilizia scolastica, che riguardano nello specifico le scuole secondarie di secondo grado, che, come ben sapete, sono allocate principalmente nella città di Aosta. La Bassa Valle è messa abbastanza bene con la realizzazione a suo tempo della ristrutturazione del Cotonificio Brambilla e le altre scuole superiori, per esempio, quella che c'è a Saint-Vincent, l'IPR turistico, ha difficoltà seria addirittura di mantenersi per la scarsità di studenti che hanno chiesto l'iscrizione. In ordine di importanza quindi direi che c'è da:

- sopperire alla cronica carenza di palestre nel capoluogo regionale, questa è l'urgenza che dobbiamo, se ce la faremo, risolvere entro questo autunno con costruzioni simili al nuovo Bérard o alla Scuola media di Pont-Saint-Martin, quindi costruzioni che devono avvenire rapidamente, perché il rischio - lo abbiamo visto dal vecchio Liceo scientifico - è che, quando ci si infila nella ristrutturazione di edifici con procedure normali, si finisce... come in questo caso avete visto che il cantiere è fermo perché l'azienda è fallita;

- adeguare dal punto di vista sismico di tutti gli edifici scolastici. Qui abbiamo notato, con l'aiuto del collega Marzi, una grande severità di chi ha fatto le perizie, grande severità, e questo porta a spese enormi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici;

- ristrutturare gli edifici scolastici che si trovano in prossimità del centro cittadino. Lei ha già citato quelle che per me sono le ex Magistrali, nell'ottica di favorire l'integrazione della scuola con il contesto urbano compatibilmente con le esigenze del Comune di Aosta. Il Comune di Aosta non vuole spreco del suolo, quindi, quando noi abbiamo ipotizzato che abbiamo bisogno di avere una ventina di aule per trovare una soluzione per l'antisismico sul Manzetti, che deve essere completato secondo le indicazioni di chi ha fatto la perizia entro tempi molto rapidi... noi avevamo proposto di fare 20-25 aule più o meno nei pressi del nuovo Bérard, il Comune di Aosta ha risposto di no perché non vuole l'occupazione del suolo. È quindi probabile che noi accanto alle palestre che dovremo fare allo Tzamberlet, che è una vocazione giusta perché l'area sportiva è quella, bisognerà fare un certo numero di aule, ma questo porterà, come potrebbe spiegare meglio di me il collega Marzi, a una rimodulazione di un appalto che è già in fase molto avanzata;

- realizzare aule aggiuntive, come dicevo per questo problema;

- avviare un programma di efficientamento energetico di tutti gli edifici scolastici partendo da quelli maggiormente energivori. Questo è un altro problema che c'è. Noi oggi su Aosta abbiamo il teleriscaldamento, che potrebbe far risparmiare, abbiamo impianti obsoleti, non è un caso che noi prima abbiamo parlato del Next Generation, è una anche delle vocazioni, il Next Generation è quello di avere degli edifici che consumino meno e siano più efficienti;

- realizzare quegli interventi di minore entità che rispondano alla duplice esigenza di migliorare la sicurezza e il comfort degli utenti e soddisfare le esigenze didattiche. Come diceva lei, ci sono poi dei casi specifici dove magari piccoli interventi possono consentire... e alcuni sono già in corso. Allora l'idea è la costruzione di 4 palestre: 2 in prossimità del centro e 2 nell'area ovest di Aosta, Tzamberlet, dove sono localizzati 2 importanti poli scolastici. Con queste 2 zone quindi si vanno a coprire l'istituzione scolastica Liceo delle scienze umane e scientifico Regina Maria Adelaide in via Chavanne e la succursale dell'Istituzione tecnica Manzetti in via Chambéry. Dove fare quelle nel centro? Una delle ipotesi è la zona dello stadio Puchoz;

- prosecuzione delle verifiche di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici;

- avviamento del primo livello di progettazione dei seguenti interventi: ristrutturazione dell'edificio scolastico di via Torino già sede dell'Istituzione Regina Maria Adelaide;

- adeguamento sismico dell'Institut agricole di Aosta in comune di Aosta e dell'Istituto Don Bosco in comune di Châtillon, queste sono due emergenze a cui bisogna rispondere perché queste sono due scuole essenziali per la nostra Valle;

- efficientamento energetico della sede scolastica di via Frère Gilles nel comune di Verrès, le vecchie Medie dove il senatore Rollandin ha fatto l'insegnante di matematica, e la sede ISILTP;

- secondo ampliamento della sede scolastica di via Chavanne;

- interventi vari di messa in sicurezza e adeguamento funzionale.

Allo stato attuale, considerata in particolare l'urgenza della realizzazione delle 4 palestre, anche a seguito della chiusura del Palaindoor, l'Amministrazione regionale sta organizzando una serie di incontri con il Comune di Aosta. Si prevede naturalmente un confronto con i dirigenti scolastici e con i rappresentanti della Consulta regionale ma dopo aver avuto un accordo fra Regione e Comune, perché sennò non avremmo nulla da presentare per fornire loro un riscontro su come si intende procedere per reperire i nuovi locali e le palestre, se ce la faremo, appunto l'obiettivo è quello di aprirle per il prossimo anno scolastico.

In via prioritaria, tenuto conto dell'andamento delle iscrizioni e delle realizzazioni di nuovi percorsi di istruzione in alcune istituzioni scolastiche - ad esempio, il percorso quinquennale professionale della gestione delle acque e il risanamento ambientale, il CRIA che finalmente abbiamo: l'istruzione degli adulti - e della necessità di interventi di messa in sicurezza, avremo: ristrutturare gli edifici scolastici che si trovano in prossimità del centro cittadino, come dicevo prima; realizzare aule aggiuntive al servizio di quelle istituzioni scolastiche si trovano maggiormente penalizzate e, come dicevo, costruire nuove palestre in prossimità delle sedi scolastiche.

Bisogna mettere ordine sull'edilizia scolastica e parlare con i Sindaci significa anche capire la logica di certi investimenti milionari laddove si rischia di non avere più studenti, quindi è bene mettere i soldi laddove necessario.

Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Lavy.

Lavy (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per la risposta. Direi che è veramente un disastro perché la situazione sapevo che era molto complessa, ma sentire l'elencazione di tutta questa serie di progetti, questa serie di interventi che bisogna fare lascia veramente attoniti. Io comunque la invito magari a prendersi la navetta alla stazione di Aosta e a provare ad andare in regione Tzamberlet, non è così immediato e, immaginando che ci potrebbero essere qualche centinaia di studenti che tutte le mattine e tutti i dopo pranzo alle ore 13:20 possano prendere la navetta, viene un pochino difficile da immaginare se non si organizza in maniera chiara il trasporto.

Per quanto riguarda il coinvolgimento dei vari stakeholder - li ho chiamati così -, non è che me lo sono inventato io, è previsto in legge, cioè la legge sull'autonomia delle istituzioni scolastiche all'articolo 7, comma 3: "per le scuole secondarie superiori le competenze in materia di trasferimento di sedi sono esercitate direttamente dalla Regione, sentite le istituzioni scolastiche interessate", quindi non c'è un parere assolutamente vincolante, però non è che mi sono svegliato stamattina e ho detto: "sentiamo un po' tutti", è previsto in legge, quindi questa è un'altra questione.

Per quanto riguarda, ripeto, la ristrutturazione del Maria Adelaide, è bene che venga ristrutturata, mi riserverei magari di fare qualche altro tipo di valutazione proprio perché non vorrei che la toppa poi ingrandisse ancora di più il buco, perché la sede adesso in via Chavanne ha delle problematiche grandi, si vuole optare per il suo allargamento? Bene, è una scelta, non le so dire se sia la cosa assolutamente migliore.

Ritornando a Tzamberlet, adesso l'area ancora sul piano regolatore è un'area a zona sportiva, quindi per il Comune di Aosta è una zona sportiva, quindi di certo è un provvedimento che con un'eventuale creazione di scuola polmone potrebbe portare anche a diversi tipi di altri problemi, quindi è un tema molto complesso, sicuramente non è che si può inventare da un giorno all'altro la soluzione. Ripeto che ci sono diversi attori in campo: economici, sociali, gli studenti, gli insegnanti, le Amministrazioni pubbliche, il Comune di Aosta e, se non li si tiene in considerazione, si rischia solamente di fare danni, come si è rischiato di fare in passato.

Io quindi veramente la invito, Assessore - so che lei è comunque molto sensibile su queste tematiche -, a studiare meglio la cosa e sentire, a mettersi a disposizione delle varie istituzioni per almeno spiegare le motivazioni, perché è questo che ho notato sentendo anche diversi attori, diversi professori, e non solo, nelle varie istituzioni: che certe cose non sono state spiegate. Ci deve essere una ratio, lei ha esposto la sua, io non ne sono totalmente convinto ma è corretto che lei la spieghi anche ai diretti interessati.