Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 972 del 3 ottobre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 972/XV - Ordine dei lavori.

Rini (Presidente) - La parola alla collega Morelli.

Morelli (AV) - Per chiedere una sospensione per una riunione di maggioranza.

Presidente - La sospensione è concessa.

La seduta è sospesa alle ore 9:57 e riprende alle ore 11:12.

Rini (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori? La parola al collega Restano, per mozione d'ordine.

Restano (GM) - Per sapere il motivo della sospensione e le decisioni. Abbiamo aspettato oltre un'ora!

Presidente - Credo che fossero delle sospensioni legate ai gruppi consiliari e non alla Conferenza dei Capigruppo, per la quale si rapporta in aula sull'esito delle riunioni. Erano riunioni dei gruppi consiliari.

Restano (GM) - Mi permetta: la maggioranza ha chiesto una sospensione e quindi lei dovrebbe saperlo!

Presidente - Le spiego: quando c'è una riunione della Conferenza dei Capigruppo ovviamente noi diamo indicazioni di quanto è successo, ma qui sta alla discrezionalità dei gruppi se vogliono riferire. Chiedo se c'è qualcuno della maggioranza che vuole intervenire. La parola alla collega Morelli.

Morelli (AV) - Correttamente da parte della minoranza c'è la richiesta di chiedere l'esito di una sospensione, che si è protratta più del previsto. C'è stata la necessità di alcuni approfondimenti. Credo che le delucidazioni possano essere date in una riunione della Conferenza dei Capigruppo che potremmo anche fare subito.

Presidente - Siete d'accordo? Facciamo una riunione della Conferenza dei Capigruppo subito? Va bene, sospendiamo i lavori per una riunione.

La seduta è sospesa alle ore 11:13 e riprende alle ore 12:11.

Rini (Presidente) - Riprendiamo i lavori e chiediamo scusa per la lunga interruzione. In seguito al voto espresso nella Conferenza dei Capigruppo, ci sarà un'inversione dell'ordine del giorno e si tratterà subito il punto 49.01. Se qualcuno vuole intervenire sulla Conferenza dei Capigruppo, anche perché era stata depositata una richiesta di Consiglio straordinario, che è venuta meno, poiché è passata questa votazione sull'inversione dell'ordine del giorno e quindi la trattazione immediata della proposta di legge. Chiedo solo dei brevissimi interventi perché siamo nella prassi e non nel regolamento. Prego, collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Per riferire che, come sempre, abbiamo dovuto assistere a un atto di prevaricazione di questa maggioranza in questa azione sostenuta dai 5 Stelle per l'ennesima volta e dobbiamo assistere all'ennesima mercificazione di questo Consiglio, nel momento in cui si dice che tutte le iniziative di quest'ordine del giorno che viene presentato e che doveva essere discusso, in realtà solo carta straccia! Perché? Perché la maggioranza ci impone il suo ordine del giorno, quello che ritiene più opportuno, ovviamente in questo pungolata dai "penultimatum" inviati tramite giornali da parte di Rete Civica. Noi a questo ovviamente non ci vogliamo inchinare, non vogliamo assolutamente chinare la testa di fronte a questi atteggiamenti che mortificano il Consiglio, mortificano la rappresentanza democratica di questa sala, che dovrebbe trattare tutti gli argomenti così com'è previsto e che invece utilizza dei mezzucci, una compravendita di "ma io ti accetto l'emendamento di qua, tu mi voti; e la Capogruppo di là", per fare in modo di arrivare a sopravvivere. Io trovo tutto questo vergognoso e noi su questo, lo diremo forte e chiaro, non siamo assolutamente d'accordo!

Presidente - Mi permetto di sottolineare che parlare di prevaricazione della democrazia mi pare un pochino forte, poiché la decisione è stata assunta a 21 voti nella Conferenza dei Capigruppo. Giusto per onestà di cronaca. Ha chiesto la parola il collega Mossa.

Mossa (M5S) - A me sembra un pochino che stare qua dentro faccia sì che si perdano un po' gli obiettivi reali, quello che le persone qua fuori si stanno aspettando. È più di un anno che è stata approvato una mozione per incentivare la sostituzione dei mezzi più inquinanti con quelli più virtuosi. È passato più di un anno! Quindi, se parliamo di priorità questa a me sembra una vera priorità. Noi guardiamo quello che è il bene per i nostri cittadini: lo facciamo qua in questa regione, lo facciamo nello stato. Perché è questo quello che conta, i giochetti di palazzo per noi non contano. Non fa niente se oggi andiamo a discutere una legge che voi non volete trattare, semplicemente perché per principio vi volete mettere di traverso. Ci sono cose che non piacciono neanche a noi e ci sono cose che invece ci piacciono e che vorremmo, e questa è una di quelle. Non facciamo da stampella a nessuno, guardiamo quello che è il bene per la popolazione. E fareste bene a farlo anche voi.

Presidente - Un breve intervento per gruppo, se lo ritenete opportuno. Prego, collega Ferrero.

Ferrero (MOUV') - Rapidamente, giusto perché si capisca all'esterno quello che è successo. Noi avevamo richiesto, anche con un'iniziale accordo del Movimento 5 Stelle, una seduta di Consiglio straordinario, perché lungi da noi la volontà di considerare secondario questo argomento, a prescindere dal fatto che poi la legge - è la mia posizione personale, ma non solo - poteva essere fatta molto meglio, dato che si riduce a una legge di contributo, ma detto questo l'alternativa era di dare dignità a questo argomento in un Consiglio straordinario. Qualcuno ha pensato di invertire l'ordine del giorno, la questione è legittima, ma effettivamente - senza usare le parole del collega Manfrin, che ha ben espresso comunque la questione - c'è poco da fare: se c'è un ordine del giorno dovrebbe venire rispettato. Qui c'era un'alternativa qualificante e adesso dire che qualcuno voleva stoppare o non stoppare penso che faccia ridere i polli. Forse anche il collega che è intervenuto del Movimento 5 Stelle doveva consultarsi con il capogruppo. Probabilmente non hanno ancora metabolizzato il passaggio da un capogruppo all'altro, quindi forse parlarsi un pochettino prima e sapere quello che è successo all'interno della Conferenza dei Capigruppo, perché chi ne ha parlato non c'era, sarebbe stato meglio.

Presidente - Il collega Mossa chiede la parola per fatto personale.

Mossa (M5S) - Vorrei dire che quando si accenna a un collega e si fa un riferimento specifico, anche se non si fa il nome è una furbata politica che ha poco senso. In realtà noi come gruppo ci siamo confrontati e abbiamo deciso per l'inversione dell'ordine del giorno. Quella di un Consiglio straordinario sarebbe stata sicuramente un'opzione che ci avrebbe permesso di utilizzare un'intera giornata per discutere dell'argomento. Comunque sia, noi abbiamo votato a favore anche per l'inversione.

Presidente - La parola al collega Restano.

Restano (GM) - La richiesta del Consiglio straordinario, che può essere convocato dopo tre giorni, sicuramente non era una perdita di tempo, ma tendeva a valorizzare l'argomento, proprio perché importante e ritenuto fondamentale per il futuro della nostra regione. Ma soprattutto tendeva a permettere ai consiglieri di affrontare nella dovuta maniera tutto quanto abbiamo potuto apprendere durante le audizioni, per far emergere le contraddizioni di questa proposta di legge. Ora, se si vuole costringere la trattazione dell'argomento all'interno di un Consiglio che ha ancora almeno cinquanta punti da discutere, per poter comprimere la discussione, non facendo emergere le contraddizioni contenute all'interno di questa legge e quanto abbiamo audito in Commissione da illustri e competenti persone e professori che sono venuti a relazionare, si può fare, ma non è un esercizio a favore della popolazione valdostana. Andiamo a creare un danno. Ieri - lo ridirò nel mio intervento - abbiamo potuto apprezzare l'Assessore ai trasporti che ha detto che per l'innevamento dobbiamo approfondire, per i mucchi di neve bisogna valutare; la stessa cosa sul PTA: "dobbiamo approfondire", "non me la sento di portare avanti questo discorso - ha detto l'Assessore ai lavori pubblici - perché devo valutare di più". Qua, a fronte di autorevoli e illustri professori che sono venuti a dirci "portate avanti insieme il piano regionale dei trasporti e questa legge", vogliamo far sprofondare il valore di una scelta in un accordo dettato sul tempo dalla piattaforma Riccarand.

Presidente - La parola alla collega Minelli.

Minelli (RC-AC) - La prima espressione che mi viene da utilizzare è: quel toupet! Come si fa a dire che non c'è stata la volontà o il tempo di discutere e di approfondire, quando questa legge è all'ordine del giorno per la terza volta, sono state fatte delle Commissioni in cui c'era tutto il tempo di approfondire, di discutere degli emendamenti e c'è chi ha fatto presenza e scena muta. Non abbiamo avuto la possibilità di discutere con chi avrebbe avuto tutte le possibilità di dire la propria opinione, di esprimere, di dibattere ed è qualche cosa che mi lascia veramente sconcertata.

Voci fuori microfono.

Io vorrei parlare, non ho interrotto né il collega Manfrin, né lei quando parla. E le sue battute francamente...! Non è lei che mi deve dare la parola.

Presidente - Colleghi, fate terminare l'intervento della collega Minelli, per cortesia.

Minelli (RC-AC) - Io non parlo se qualcuno mi interrompe, quindi le chiedo gentilmente di parlare quando sarà il suo turno, se lo vorrà fare.

Che sia il vostro un atteggiamento demagogico e strumentale lo hanno capito anche i muri di quest'aula e fuori di qui lo capiranno meglio ancora. Però francamente venire a dire che bisognava fare un Consiglio straordinario, quando c'è stato tutto il tempo di dibattere precedentemente, di presentare i propri emendamenti e di discuterli - non di presentarli, ritirarli e ripresentarli, eccetera eccetera, in un gioco delle tre carte - sinceramente lo ritengo, per quest'aula e per chi è fuori di qui e aspetta che si discuta, avvilente! Ecco, io non utilizzo un altro termine.

Questa è una legge che, com'è stato detto, è in discussione da molto tempo. Avevate presentato un disegno di legge che, quello sì, andava soltanto nell'ottica di una pioggia di contributi. Sono state fatte delle modifiche nel corso di tutto questo anno, adesso si arriva a discutere una legge che ha fatto il suo iter e che giustamente deve essere rimessa alla votazione di questo Consiglio. Poi ognuno deciderà quello che deve fare. Però arrivare ancora a dire che c'è stata una volontà di non discutere, beh questo è ridicolo!

Presidente - Collega Cognetta, ha già parlato il referente del suo gruppo. Mi espliciti il fatto personale.

Cognetta (MOUV') - Certamente, glielo esplicito subito. La collega mi ha indicato e ha detto che sono una persona non educata e questo è un fatto personale, perché sono estremamente educato e quindi vorrei parlare. Mi ha indicato dicendolo.

Presidente - Allora, risponda nel merito del fatto personale.

Cognetta (MOUV') - Sono una persona educata. Non solo, vorrei anche aggiungere che lei ha sempre potuto parlare e dire tutto quello che voleva sommergendoci di parole inutili! Ed è questo il grosso problema che c'è in quest'aula: tanta gente che parla per un motivo inutile.

Presidente - Collega!

Cognetta (MOUV') - In aggiunta a questo vorrei dire che in base all'articolo del Regolamento interno, rispetto al fatto personale, chi chiede la parola per fatto personale deve specificare in cosa consista il fatto stesso. Il Presidente del Consiglio decide e se il consigliere insiste, il Consiglio senza discussione decide a scrutinio palese. Vorrei che fosse applicata più spesso questa questione dello scrutinio palese, perché non capisco effettivamente più come vengono gestiti fatti personali in quest'aula.

Presidente - No, quando il fatto è esplicito come prima, il Presidente lo accorda direttamente. Andiamo avanti, colleghi. Veramente, anche nel rispetto di chi ci guarda: siamo stati sospesi due ore per una Conferenza dei Capigruppo, ci sono delle emergenze, andiamo avanti, perché lo spettacolo che stiamo dando credo che sia indecoroso. Ha chiesto la parola la collega Minelli, per fatto personale.

Minelli (RC-AC) - Brevissimamente, esplicito il fatto personale, visto che le mie parole sono state definite inutili. Sono molto felice di sapere che per il consigliere Cognetta le mie parole sono inutili, le sue per me non lo sono e andiamo avanti.

Voci fuori microfono

Presidente - Non è un fatto personale questo, è un'opinione del collega Cognetta. È un giudizio politico, non alla persona. Andiamo avanti, colleghi! Ha chiesto di parlare la collega Pulz, sulla riunione della Conferenza dei Capigruppo, ne ha facoltà.

Pulz (ADU VDA) - Noi di ADU pensiamo con tutta la modestia del caso, per carità, che voi maggioranza abbiate fatto una mossa sbagliata in questo gioco degli scacchi, perché vi abbiamo offerto una pedina eccezionale, cioè un Consiglio straordinario che avrebbe avuto persino un rilievo maggiore per questa legge che riguarda il finanziamento a pioggia. Avete fretta, ora, perché il cronoprogramma è stringente, e qualcuno non eletto in Consiglio, anche perché non era candidato, batte i pugni sul tavolo attraverso i giornali. Ora avete votato l'inversione, come se tutte le altre iniziative della minoranza non fossero altrettanto urgenti: alcune sono lì da molto tempo, eppure dignitose. Noi ne prendiamo atto e ci adeguiamo controvoglia alla decisione dei più, 5 Stelle compresi.