Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 450 del 6 marzo 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 450/XV - Interrogazione a risposta immediata: "Azioni poste in essere per arginare la crisi dell'industria nella Bassa Valle".

Rini (Presidente) - Passiamo al punto 3.02 all'ordine del giorno.

La parole à la collègue Pulz pour l'illustration.

Pulz (ADU VDA) - L'industria in Bassa Valle continua a mettere in luce situazioni altamente problematiche, ora si aggiunge la crisi del colosso americano Shiloh che ha sede anche a Verrès, nello stabilimento dell'ex Meridian, oltre che nel nord America, nel nord Europa e in Asia. Shiloh è tra i leader mondiali nel settore delle automobili, nella fattispecie per la produzione di telai in alluminio e magnesio. Il settore automobilistico ha subito una forte contrazione a livello europeo con un calo delle vendite che si attesta sul 20 percento. Il committente principale di Shiloh è la FIAT Chrysler, che fa registrare anch'essa notevoli cali sul mercato. Sono quindi ben 164 i dipendenti - tra operai e impiegati, con un rapporto di uno a uno, che è già di per sé problematico e difficile da mantenere - per i quali è stata avviata la cassa integrazione, per tredici settimane non consecutive ma spalmate su alcuni giorni lavorativi, il che permetterà loro, per il momento, di percepire la paga base, ovvero circa il 70 percento del precedente stipendio senza le maggiorazioni.

Poiché il diritto al lavoro deve essere una delle maggiori preoccupazioni della politica, anche in un contesto come il nostro, che purtroppo non è affatto al riparo dalle conseguenze del capitalismo e delle crisi del mercato internazionale, che sono difficilmente arginabili, noi chiediamo al governo regionale come intenda farsi carico dell'ennesima crisi dell'industria nella Bassa Valle.

Présidente - La parole à l'Assesseur Testolin pour la réponse.

Testolin (UV) - L'iniziativa in esame, presentata dalla collega Pulz, parte da una situazione specifica e circoscritta riguardante il periodo di crisi che sta vivendo l'azienda Shiloh, insediata a Verrès, per giungere a interrogare il governo al fine di conoscere come intenda farsi carico della crisi dell'industria in Bassa Valle.

È chiaro che un'interrogazione a risposta immediata non risulta essere il mezzo più efficace per affrontare una problematica di così ampia portata. In ogni caso, attenendosi ai ristretti tempi regolamentari, in merito alla situazione specifica dell'azienda in questione si evidenzia come, da quanto appreso dalla struttura regionale competente in capo all'Assessorato affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti, la crisi aziendale parrebbe essere causata da una situazione contingente temporanea di mercato, causale riconducibile alla cassa integrazione ordinaria. Al momento si registra un calo di produzione e una commessa attesa tra marzo ed aprile. Per il momento è escluso il ricorso ai licenziamenti e il Centro per l'Impiego di Verrès, competente per territorio, non è stato contattato né dall'azienda, né dalle organizzazioni sindacali, né dai lavoratori. Al momento l'Amministrazione non ha avuto alcuna comunicazione di avvio di procedura di cassa integrazione guadagni straordinaria, misura per la quale vengono coinvolti gli uffici del competente Assessorato. Per quanto riguarda gli spazi utilizzati dalla Shiloh, la stessa sfrutta un diritto di superficie concesso dal 1995 su un terreno sito appunto in comune di Verrès. In forza di detto diritto, la società Brabant S.r.l. ha realizzato lo stabilimento produttivo che dal 2018 è stato ceduto proprio alla Shiloh Industries.

Detto questo, al fine di dare una panoramica generale delle imprese attive in Bassa Valle, si segnala come dai dati trasmessi dall'Osservatorio economico e di provenienza dalla Chambre valdôtaine, nell'anno 2018 risultano insediate nella zona circa 1550 imprese rispetto alle 1568 dell'anno precedente, con una flessione di circa l'1 percento. Specificamente al settore industriale, le imprese insediate nel 2018 risultano essere 191 (lo stesso numero dell'anno precedente). In merito ad ulteriori elementi relativi alla situazione industriale della Bassa Valle, occorre ricordare le aziende insediate negli immobili di proprietà di Vallée d'Aoste Structure che vengono messe a disposizione al fine di sviluppare l'imprenditoria locale. A tal proposito, relativamente alle aziende insediate in tali immobili siti in Bassa Valle, al 31 dicembre del 2017 si segnalano 945 unità lavorative impiegate in 21 aziende. Interessanti sono i numeri relativi ai dodici nuovi contratti stipulati relativamente a nuovi insediamenti tra il 2018 e il 2019: cinque contratti di locazione e sette contratti di prestazione e servizi (questi ultimi relativi all'incubatore di Pont-Saint-Martin), ciò rispetto ai sei contratti risolti per la gran parte perché giunti a naturale scadenza.

Per quanto concerne la specifica iniziativa messa in atto dall'Amministrazione regionale per sostenere l'imprenditoria e lo sviluppo e contrastare la crisi, al momento sono in atto circa venticinque iniziative, prevalentemente a bando, relativamente alle quali, per ovvi motivi di tempo, non si riesce ad entrare nel merito.

Présidente - La parole à la collègue Pulz pour la réplique.

Pulz (ADU VDA) - Ringraziamo l'Assessore per le informazioni che completano il quadro, per il momento ancora sotto controllo, ma in prospettiva preoccupante, su cui abbiamo voluto riportare l'attenzione della politica, seppure in questi pochi minuti disponibili. Il quadro è preoccupante per i lavoratori della Shiloh e, più in generale, per la tenuta delle industrie nella Bassa Valle. Sappiamo inoltre che i sindacati del settore metalmeccanico, almeno a detta loro, restano ancora in attesa di incontri con i nuovi Assessori e ci permettiamo, molto umilmente, di farcene carico come portavoce.