Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 207 del 21 novembre 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 207/XV - Disegno di legge n. 10: "Assestamento del bilancio di previsione per l'anno finanziario 2018 e secondo provvedimento di variazione al bilancio di previsione della Regione per il triennio 2018/2020".

Fosson (Presidente) - Punto 44.01 all'ordine del giorno. La parola al consigliere Cognetta per l'illustrazione.

Cognetta (MOUV') - Innanzitutto vorrei ringraziare i dipendenti dell'Assessorato finanze, attività produttive, artigianato e politiche del lavoro e, in particolare, ovviamente gli uffici del Dipartimento bilancio, finanze e patrimonio per la realizzazione di questa legge e per la collaborazione nella stesura di questa relazione.

Illustrerò di seguito le variazioni più significative intervenute nella parte spesa di questo disegno di legge. Le riduzioni di spesa per l'annualità 2018, oltre a quelle compensate all'interno degli Assessorati, sono state pari a 5,6 milioni di euro, 2,9 milioni sono stati resi a disposizione della riduzione degli stanziamenti sulla legge regionale n. 8 del 2016, oggetto di rimodulazione nella parte normativa del medesimo disegno di legge all'articolo 15. I bandi verranno pertanto pubblicati dopo l'entrata in vigore di questa legge, rendendo così possibile la ricollocazione degli stanziamenti relativi per l'annualità 2018. Gli incrementi di spesa nel 2018 più significativi sono registrati nell'Assessorato all'agricoltura, ove sono stati incrementati a 2,2 milioni di euro gli stanziamenti per i trasferimenti correnti all'Associazione Regionale Allevatori Valdostani. Nel medesimo settore sono stati stanziati 364 mila euro a titolo di trasferimenti correnti a imprese di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, per cambi di locazione e per la gestione di strutture e impianti. Uno stanziamento di 400 mila euro è stato previsto per il sostegno all'accesso alle abitazioni nell'ambito del fondo regionale per le politiche abitative. L'importo di 400 mila è stato anche stanziato per gli asili nido, 98 mila euro per la SFOM, 150 mila euro per le manifestazioni turistiche (c'è un refuso nella relazione) e 500 mila euro per l'incremento del fondo di rotazione a sostegno delle attività turistico-ricettive e commerciali.

Vengo quindi all'analisi dell'articolato. L'articolo 1 verrà probabilmente abrogato a seguito dell'accordo per la definizione dei rapporti finanziari con lo Stato, nel momento in cui ci sarà la definizione da parte della legge di bilancio dello Stato. L'articolo 2 autorizza l'iscrizione dell'avanzo di amministrazione della Regione e dei Comuni tra le entrate dei rispettivi bilanci e di considerarle ai fini del rispetto del pareggio di bilancio, previsto dall'articolo 9 della legge n. 243 del 2012. Le recenti sentenze della Corte costituzionale riguardanti la materia hanno affermato la possibilità di utilizzare anche le risorse riferite all'avanzo d'amministrazione derivante dal rendiconto dell'esercizio precedente, sebbene facendo riferimento agli enti locali ma non espressamente alle Regioni.

I successivi articoli 3, 4, 5 e 6 del disegno di legge si riferiscono a un contenuto tecnico obbligatorio. In particolare l'articolo 3 aggiorna la consistenza dei residui attivi e passivi che erano stati iscritti in via presuntiva nel bilancio di previsione. L'articolo 4 aggiorna l'importo del presunto fondo iniziale di cassa. L'articolo 5 recepisce il risultato d'amministrazione dell'esercizio 2017, così come emerge nel rendiconto approvato recentemente da questo Consiglio con la legge regionale 1° agosto 2018, n. 8. L'articolo 6 prende atto dell'avvenuta iscrizione alla competenza 2017 dei fondi derivanti da assegnazioni europee, statali e da spese vincolate e legate ad altre entrate a destinazione vincolata.

L'articolo 7 ha una natura tecnica e, modificando la legge regionale n. 9 del 2008, ripristina, a seguito di una errata abrogazione, l'esenzione di tasse auto a favore delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, le ONLUS. La proposta ripristina i riferimenti normativi vigenti, come da decreto legislativo n. 117 del 2017 (Codice del terzo settore), tenuto conto del fatto che non è ancora stato istituito il Registro unico del Terzo settore previsto dal medesimo decreto.

Anche l'articolo 8 corregge una errata abrogazione e reintroduce le agevolazioni IRAP per le nuove imprese, già previste dall'articolo 2, comma 2, della legge regionale 22 dicembre 2017, n. 21 ovvero la legge regionale di stabilità del triennio 2018/2020.

Gli articoli dal 9 al 14 contenuti nel capo IV contengono disposizioni che adeguano le autorizzazioni di spesa contenute in alcune norme regionali, coerentemente con le variazioni degli stanziamenti di bilancio riassunti negli allegati al disegno di legge stesso.

L'articolo 15 modifica la legge regionale del 13 giugno 2016, n. 8, prevedendo innanzitutto la possibilità per la Regione di avvalersi del supporto della società finanziaria regionale, Finaosta, nella valutazione delle manifestazioni acquisite per la definizione e la stipulazione degli accordi. Quanto agli interventi per cui possono essere promossi gli accordi, si precisa che tra essi rientrano anche quelli che si caratterizzano per la sostenibilità energetico-ambientale, al fine di adeguare la normativa regionale alla disciplina statale in materia di delocalizzazione del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87.

L'articolo 16 dispone la revoca del mutuo con l'Istituto del credito sportivo già autorizzato per il 2019, in seguito alla verifica che la tipologia di intervento per il quale era stato previsto il ricorso al mutuo nell'ambito di apposita convenzione non può beneficiare del contributo del CONI previsto dalla convenzione stessa.

L'articolo 17 dispone il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio della Regione, derivanti da sentenze esecutive o da acquisizione di beni e servizi in assenza di un preventivo impegno di spesa, ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettere a) ed e) del decreto legislativo n. 118 del 2011.

Gli articoli dal 18 al 21 modificano le autorizzazioni di spesa relative ad alcune leggi regionali, lo stato di previsione dell'entrata e lo stato di previsione della spesa. L'articolo 22 reca infine le dichiarazioni di urgenza.

Se i colleghi sono d'accordo e il Presidente me lo permette, vorrei anche leggere la relazione agli otto emendamenti presentati in Commissione dalla maggioranza, di cui vi è stata trasmessa copia e sono allegati alla legge.

L'emendamento 1 propone di delimitare l'applicabilità della norma di agevolazione destinata alle nuove imprese, reintrodotta dall'articolo 8 del disegno di legge in esame, al fine di ripristinare le agevolazioni IRAP per le nuove imprese, già previste dall'articolo 2, comma 2, della legge regionale 22 dicembre 2017, n. 21, erroneamente abrogato dalla legge regionale n. 2 del 2018 al solo periodo di imposta 2018, in continuità con la disciplina in vigore dal 2013. La modificazione al comma 1 dell'articolo 8 si rende necessaria per non creare dubbi interpretativi per i contribuenti aventi esercizio infrannuale, in considerazione del fatto che è in corso di predisposizione una disposizione più favorevole destinata alle nuove imprese, da inserire nella legge di stabilità regionale per il 2019 e che sarà pertanto operativa dal periodo di imposta in corso al 1° gennaio 2019.

Gli emendamenti 2, 3 e 4 si rendono necessari per garantire l'immediata entrata in vigore delle norme precedentemente inserite nel disegno di legge n. 9, ovvero manutenzione del sistema normativo regionale, modificazioni di leggi regionali e altre disposizioni, il cui iter è ancora in corso di svolgimento. In particolare l'articolo 16bis, corrispondente all'articolo 5 del DDL n. 9, dispone, al fine di consentire il regolare avvio della stagione sciistica 2018/2019, il prolungamento per un periodo massimo di quattro anni della vita tecnica delle sciovie a fune alta con esercizio esclusivamente invernale e in scadenza successiva alla chiusura della stagione sciistica 2017/2018 e antecedente all'avvio della stagione sciistica 2018/2019, come quella di Champorcher, subordinatamente all'esecuzione non oltre il primo dicembre 2018 degli adeguamenti necessari a garantire l'idoneità al funzionamento e alla sicurezza degli impianti. L'articolo 13-ter, che corrisponde all'articolo 8 del DDL n. 9, reca "Modificazioni alla legge regionale 19 maggio 2006, n. 11" introducendo, mediante l'inserimento dell'articolo 11bis, la sperimentazione di voucher, a decorrere dal 1° settembre 2019 e sino al 31 agosto 2021, a sostegno della spesa per la frequentazione dei nidi d'infanzia delle famiglie residenti nel comune di Aosta e nell'Unité des Communes valdôtaines, qualora detti enti facciano richiesta di adesione alla sperimentazione entro il 30 aprile 2019. Le modalità per la concessione dei predetti voucher, da determinarsi sulla base dell'Isee, sono disciplinati con deliberazione della Giunta regionale e l'articolo 16quater corrisponde ai commi 6 e 7 dell'articolo 6 del DDL n. 9 reca disposizioni in materia di personale. In particolare è introdotta una modificazione al comma 1, dell'articolo 1, della legge regionale 25 novembre 2016, n. 21, al fine di mantenere ferma la vigenza delle graduatorie per il reclutamento a tempo indeterminato di agenti del Corpo forestale della Valle d'Aosta e dei vigili professionisti nel Corpo valdostano dei vigili del fuoco, sino al completamento delle procedure di assunzione per gli idonei ammessi nei limiti della programmazione del fabbisogno di personale per l'anno 2018, per consentire la partecipazione ai corsi previsti dalla normativa regionale vigente.

In considerazione infine dell'approssimarsi della stagione invernale, al fine di garantire la sicurezza e la percorribilità delle strade regionali, è autorizzata per l'anno 2018 l'assunzione a tempo determinato di operai, cantonieri e autisti nella misura massima di quattro unità, corrispondenti a quelli cessati dal servizio nello stesso anno senza oneri aggiuntivi rispetto a quelli già previsti.

Gli emendamenti 5, 6 e 8 conseguono a specifiche richieste di riconoscimenti di debiti fuori bilancio, pervenute alle strutture regionali competenti successivamente all'approvazione da parte della Giunta del DDL n. 10. Infine l'emendamento 7 si rende necessario al fine di correggere un errore materiale presente nel testo nella colonna "Creditore".

Presidente - Dichiaro aperta la discussione generale. La parola al consigliere Nogara.

Nogara (UVP) - Io vorrei cogliere l'occasione di questo intervento per commentare la lettera inviata dal presidente dell'AREV a tutti i capigruppo di questo Consiglio, penso che l'abbiate ricevuta tutti. Innanzitutto, prima di commentare il contenuto, vorrei condividere quello che c'è scritto: l'importanza del mondo agricolo nella nostra regione per il mantenimento dei nostri alpeggi, delle nostre montagne, del territorio in generale. Mi vorrei compiacere anche del cambio di atteggiamento rispetto al passato, perché con questa lettera il presidente dell'AREV si è rivolto un po' a tutto il Consiglio regionale, mentre in passato gli atteggiamenti erano un po' diversi. C'erano i pagamenti in corso, c'erano tante iniziative in atto, ma c'erano anche tanti articoli pesanti sul giornale o contestazioni. In questo momento di difficoltà, perché ci sono delle difficoltà per i pagamenti, direi che è giusto affrontare la situazione in questo modo, cercando di coinvolgere il Consiglio regionale nelle problematiche legate all'agricoltura.

Noi, con altri gruppi di minoranza, avevamo già presentato quest'estate una risoluzione, che era stata condivisa anche dalla maggioranza e dalla Giunta, che era stata controfirmata dall'assessore Aggravi e dall'assessore Gerandin, la quale andava proprio in questa direzione. Anche nella passata legislatura è successo esattamente la stessa cosa: nel bilancio erano stati previsti dei soldi per l'agricoltura, tra cui quelli che vanno all'AREV per le rassegne del bestiame, ed erano previste anche in questa legislatura in assestamento di bilancio le cifre necessarie per il pagamento dei premi per le rassegne. Noi in questa risoluzione avevamo richiesto e avevamo fatto rilevare che era importante deliberare questo assestamento, perché, con i tempi che ci sono per istruire le pratiche, nel periodo in cui si scende dagli alpeggi e c'è bisogno di soldi liquidi, era importante avere già questa disponibilità. A questo punto è importantissimo che ciò avvenga in questo momento, anche se in ritardo.

Qui c'è una richiesta di presa di posizione per portare avanti questo assestamento. In conclusione io vorrei ricordare che, se non viene votato dalla minoranza, questo assestamento non passa. Vorrei far rilevare proprio questo in questo momento, che c'è una volontà, ma più che una volontà, c'è una presa di responsabilità da parte di tutti che per problemi del genere bisogna comportarsi di conseguenza.

Presidente - La parola all'assessore Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Voglio aggiungere un aspetto di specifica, che in parte è già stato rappresentato dal collega Cognetta, che riguarda la legge n. 8, visto che questo Consiglio tra l'altro ne ha parlato in una seduta precedente. In questo provvedimento vi sono degli accorgimenti normativi ed è stato specificato che parte delle risorse che verranno utilizzate per la variazione sono frutto di efficienze sulla legge n. 8. Comunque sia, nel progetto di bilancio che si sta preparando, con l'intenzione di mantenere viva la stessa legge n. 8, sono previste risorse per permettere ai bandi di essere presentati. Quindi in linea con la volontà comunque di perseguire e di portare avanti questo intervento, il bando verrà presentato e abbiamo potuto utilizzare queste risorse per la variazione. Unica specifica.

Ringrazio anticipatamente e prendo spunto dall'intervento del collega Nogara, a proposito del supporto che giustamente è stato rappresentato, visto che, al di là delle posizioni politiche, credo che gli interventi contenuti in questo provvedimento siano comunque condivisibili e rispondano, visto anche il periodo, alle delle esigenze che alcuni settori hanno manifestato.

Presidente - La parola alla consigliera Certan.

Certan (ALPE) - Intervengo in discussione generale anche per presentare alcuni emendamenti che verranno visti successivamente nel dettaglio. Vi sono due inserimenti che avevamo pensato di mettere in una norma, su consiglio dell'Ufficio legislativo. Oggi la inseriamo in questa variazione, perché credo sia importante anche a livello di tempistica e per tutta una serie di motivi che credo siano stati sottolineati dai colleghi precedentemente. Questa variazione è un po' in ritardo rispetto al mese di settembre, quando l'abbiamo preparata, quindi crediamo che sia importante che oggi venga approvata e riguarda la sperimentazione del voucher per la frequenza dei nidi d'infanzia. È un progetto e una sperimentazione discussa con il Comune di Aosta, ma contestualmente anche con tutte le Unités des Communes valdôtaines, che riguarda un tentativo per progredire riguardo all'accesso, ma anche al sistema di frequenza e di sovvenzionamento degli asili nido da parte del pubblico. Come sappiamo, il pubblico deve garantire e sostenere il 33 percento del totale dei frequentanti, così dice il Trattato di Lisbona che traccia dei limiti e degli standard. In Valle d'Aosta sicuramente il pubblico in questi anni ha sostenuto molto le Unités des Communes che hanno creduto e che hanno portato avanti questo servizio sempre più fondamentale, soprattutto nella visione di conciliazione famiglia/lavoro, oltre che sul piano del confronto sociale. Crediamo che questo servizio per i piccoli e quindi per le famiglie sia importante darlo con la massima qualità. Abbiamo scelto di aprire la sperimentazione dal 1° settembre 2019, poiché questa data è un momento dell'anno in cui i bambini cambiano e c'è una variazione dell'utenza all'interno dei nidi, poiché quelli dei tre anni passano alla scuola dell'infanzia. Questa data l'abbiamo messa con una formula facoltativa: il Comune di Aosta e le Unités des Communes che avranno voglia di sperimentare questo nuovo modo di pagamento attraverso voucher, cosa che già avviene per le tate familiari, avranno dei riferimenti legislativi sui quali appoggiarsi e potranno avere, attraverso un percorso condiviso che la Giunta dovrà tracciare in una prossima delibera, tutto l'impianto legislativo per poterlo fare.

L'accreditamento attraverso voucher crediamo che possa essere davvero la rivoluzione per quanto riguarda questo servizio, che ripeto essere fondamentale oggi per le famiglie. Sicuramente potrà mettere in luce quanto i diversi operatori che operano in questi servizi potranno ancora fare per i nostri piccoli a livello di progetto formativo, perché le famiglie potranno scegliere dove iscrivere i propri figli, a seconda del fabbisogno che verrà determinato dai Comuni o dalle Unités de Communes, per quanto riguarda la qualità del progetto formativo e del progetto educativo e non più solo per la mera appartenenza a un territorio e a una via. Il voucher noi lo abbiamo pensato per la famiglia, in un momento in cui sicuramente la flessibilità degli orari è molto importante. Abbiamo anche pensato però che il pubblico è giusto che sostenga un progetto educativo e non solo un momento di incontro e di lavoro con i piccoli, di socialità, ma non di educazione, di progetto educativo all'interno della struttura. Nei Comuni e nelle Unités des Communes che aderiranno, si potrà partecipare e avere il voucher, oltre che in base all'Isee, anche in base alla frequenza e l'orario sarà quello minimo delle venti ore.

Crediamo che con questo primo passaggio si definisca tra l'altro tutta una serie di tempi. La tempistica è al 28 febbraio 2019, con la predisposizione di una delibera di Giunta che indicherà tutti i criteri e i termini di concessione dei voucher; entro il 30 giugno la Giunta regionale informerà la competente Commissione consiliare circa l'attuazione della sperimentazione, dando evidenza dei risultati ottenuti, quindi delle Unités des Communes o dei Comuni che avranno aderito entro fine aprile, e la sperimentazione potrà partire il primo settembre 2019. Ci è sembrato importante, nell'ultima riunione con il Comune di Aosta, lasciare la scelta facoltativa ai Comuni e alle Unités des Communes. Questo è un po' quanto viene enunciato in questi emendamenti.

Presidente - La parola al consigliere Viérin.

Viérin (UVP) - Presidente Fosson, ci dispiace discutere un importante atto, che abbiamo peraltro deciso di inserire all'ordine del giorno, con un Governo che, oltre al dimezzamento politico, ha un ulteriore dimezzamento di presenza sui banchi. Questa è un po' l'attenzione che si ha nei confronti dei colleghi e soprattutto nei confronti di un lavoro, come è stato sottolineato dal collega Nogara, che, se non fosse sostenuto dai banchi dell'opposizione, non avrebbe nemmeno i numeri per essere approvato. È il paradosso del momento politico che stiamo vivendo, ma è anche il paradosso di Assessori e di Presidente e Vicepresidente probabilmente impegnati in questioni molto più importanti rispetto a una variazione di bilancio, che invece secondo noi è fondamentale per immettere nuove risorse all'interno dei settori produttivi e non della nostra Regione, malgrado la sua natura molto esigua, che è uno dei limiti che noi abbiamo esternato anche in Commissione.

Al di là di questo, in modo molto pratico diremo qual è la nostra posizione su questa variazione. Intanto la prima considerazione, anche a fronte di alcune sollecitazioni che sono state citate da parte delle categorie per dirci "cercate di mandare avanti questo atto", noi crediamo che questo appello debba essere principalmente rivolto ai banchi del Governo, visto che si è più o meno proceduto in quattro/cinque mesi per fare un atto molto semplice che poteva essere portato già in estate. Non è responsabilità della crisi politica, delle scelte di qualcuno: è una lentezza amministrativa che ci porta a fine novembre a discutere questa variazione. È vero, poteva essere discussa nella scorsa adunanza, ma meno male che non è stata discussa, tant'è che alcuni articoli della vostra omnibus sono stati inseriti all'interno della variazione. Ringraziamo il collega Cognetta per aver fatto la parte di lavoro, anche a nome di altri colleghi, per stralciare una omnibus che andava a fare una revisione normativa, che peraltro non siete stati in grado di inviare agli organi preposti nei termini e nei tempi dovuti, cioè in termini di accelerazione, salvo poi dire "adesso l'Aula deve correre". L'Aula corre e lo fa soprattutto grazie al lavoro dei gruppi di opposizione che hanno, assieme ai gruppi di maggioranza in Commissione, garantito che questo atto sarà votato. Sarà votato, al di là dell'astensione in Commissione, anche e soprattutto perché alcune proposte normative del collegato, cioè quella parte della omnibus, sono stati inseriti. La collega Certan ha parlato dei voucher, noi avevamo pronto un emendamento che andava proprio nella direzione di rivisitare e che poi è stato incarnato in quello che l'ex Assessore ha ricordato. Abbiamo la questione dei vigili del fuoco e dei forestali, persone che già dal mese di aprile, da un punto di vista tecnico, erano stati individuati per ricoprire certi ruoli e che a fine novembre non sanno ancora. Questo è finalizzato ed è legato all'approvazione di tale atto - ecco perché noi voteremo a favore - attraverso una norma che, anche questa, poteva tranquillamente essere portata a luglio, visto che l'abbiamo stralciata in un atto che arrivava novembre e con un articoletto lo inseriamo in un altro atto. Questo per dire che, al di là di tutti gli aspetti politici, questi sono stati mesi contraddistinti da un procedere con assoluta lentezza.

Al di là delle poche risorse, la variazione di bilancio dell'anno scorso aveva portato risorse necessarie per il settore agricolo. Purtroppo quest'anno non si riesce ad arrivare a dare soddisfazione piena alle richieste di quel mondo, malgrado i tanti annunci, perché ne abbiamo sentiti di annunci nel difendere il settore agricolo, ma si traducono in risorse che sono quelle che sono. Diciamo questo perché non c'è una visione organica in questa variazione, secondo noi, per affrontare le urgenze che derivano anche dalla questione finanziaria, nel senso che queste risorse vanno a ricalibrare alcune questioni che non erano state possibili nella seconda fase di approvazione, con la prima variazione di bilancio della primavera.

Concludo dicendo che il nostro sarà un sostegno amministrativo per una maggioranza che non c'è e che non avrebbe i numeri per approvare questo atto. Viviamo in una situazione paradossale in cui si procede, sperando che ci siano i numeri per approvare gli atti, ma noi non crediamo che questo sia il modo di procedere corretto, per cui sollecitiamo da parecchio tempo la politica a parlarsi di più, di cercare di superare veti, di superare personalismi, di superare impossibilità di comunicazione che spesso sono finalizzate probabilmente ad altri scopi che non sono quelli di risolvere i problemi in quest'Aula, ma di tenere delle posizioni rigide perché queste giocano a un ruolo che uno magari si è costruito, di una certa caratterizzazione che però poi si scontra quotidianamente con l'impossibilità di amministrare.

Noi oggi, attraverso questo che è uno dei primi atti che arriva in Consiglio, rileviamo che, con una certa dose anche di incoscienza, questa non più maggioranza porta un atto in Aula sperando che ci siano i voti, senza invece aver messo in moto in tutte queste settimane quella forza diplomatica che certe ambasciate magari hanno portato, ma che poi non si sono concretizzate in nulla di concreto nella possibilità di trovare delle sintesi tra le diverse sensibilità, avendo delle compatibilità anche ideali e di concezione del futuro sviluppo della nostra Valle, ma che oggi vedono questo sistema bloccato in una conformazione numerica che non ha la possibilità oggi di portare un atto. Immaginiamo cosa succederà con il bilancio, che è l'atto più importante per la nostra Regione. Lo diciamo in veste di amministratori, in questo caso, avendo noi un ruolo anche politico, ma non essendo questo nostro volet quello che contraddistingue il nostro ruolo qui, ma lo diciamo proprio perché siamo preoccupati che le questioni non possano essere tradotte in azioni concrete, se non l'essere obbligati a votare a scatola chiusa ciò che viene proposto, per non essere poi, come forze di opposizione, tacciati come quelli che fermano i provvedimenti. Questo lo diciamo anche per l'esterno, a chi ci ha scritto delle lettere dicendo che bisognava approvare questa cosa; certamente la approveremo. Forse gli appelli dovrebbero essere un po' più organici nel chiedere il buonsenso a chi oggi rimane attaccato a posizioni, senza avere più la solidità minima per vedere approvate le cose che uno vuole fare. Quindi ci chiediamo, anche da un punto di vista dei contenuti reali di poter incidere sul futuro di questa comunità, quale sia questa grande capacità, voglia, bisogno o ambizione di rimanere assolutamente rigidi sulle proprie posizioni e anche attaccati ai propri posti, sapendo che non ci sono i numeri per amministrare. Questo lo diciamo con semplicità, ma anche con concretezza.

Il nostro sarà un voto favorevole, non di convinzione nei contenuti, tranne per i pezzi sui quali abbiamo lavorato, ma anche di solidarietà per i colleghi delle Commissioni che vi hanno dedicato tempo ed energia, anche nei confronti dell'Assessore al bilancio che vi ha dedicato le proprie energie. Un lavoro non commisurato alla situazione reale che noi stiamo vivendo, anzi a cui stiamo assistendo senza che chi dovrebbe invece preoccuparsi, in termini anche di proposte concrete per le soluzioni alla crisi che è in capo a chi conduce un progetto che non c'è più, oggi non vede nessuna possibilità o, meglio, nessuna azione per cercare di condurre fuori da questo guado la nostra Regione.

Presidente - La parola al consigliere Testolin.

Testolin (UV) - Per un intervento che vuole essere di continuità con le precisazioni espresse dal collega Viérin. Un intervento che vuole sottolineare anche la poca attenzione dimostrata in Aula, prima con l'assenza sia del Presidente della Regione che dell'Assessore all'agricoltura e ambiente, che peraltro è quello più coinvolto da questa variazione di bilancio. Faceva specie veder parlare con i banchi del Governo vuoti. Quindi ringrazio per essere rientrati in aula e per condividere con l'opposizione alcune valutazioni. Dico con l'opposizione, perché in questo periodo effettivamente si è stati sollecitati, pur essendo all'opposizione, a cercare di accelerare delle scelte che non sono di competenza dell'opposizione stessa. Lo ha fatto l'AREV tramite una lettera, ma lo fanno quotidianamente i referenti di molte associazioni, di molte categorie che devono avere delle risposte, che arrivano anche da questo atto. Chi ha l'onore di governare deve assumersi, e deve farlo in maniera chiara, anche l'onere di dare delle risposte e di darle in tempi congrui.

Questo atto è arrivato con un ritardo importante per tutta una serie di motivi, ma comunque è un ritardo che va imputato a chi governa, non a chi fa opposizione e chiede delle informazioni o sollecita determinati interventi. È un atto che è arrivato alla fine di un percorso assolutamente inedito, con dei momenti in cui si sono trascinati tutta una serie di argomenti, dopo un periodo in cui alcune sollecitazioni sono state fortunatamente raccolte dal Governo e inserite in una variazione di bilancio che, pur modesta, qualche risposta tenta di darla. Ci fa piacere raccogliere in questo atto le iniziative a favore del settore agricolo, sollecitate - come diceva il collega Nogara - in una mozione a suo tempo presentata, così come per la SFOM, così come per altre necessità che si sono verificate strada facendo. Va poi ancora sottolineata quella che era una necessità urgente di dare risposte anche ai debiti fuori bilancio, di cui oggi si prenderà buon conto all'interno di questa variazione e che sono assolutamente indispensabili all'interno di questo passaggio normativo, per poi poter procedere al pagamento di lavori che sono stati svolti nella maggior parte dei casi da imprese valdostane in situazioni di emergenza, Ad esempio, lo scorso anno lo sgombero della neve: se questa iniziativa legislativa fosse stata presentata quattro mesi fa, avrebbero avuto la liquidità per continuare la loro operatività aziendale e per vedersi riconosciuti degli interventi di massima urgenza che sono stati sviluppati durante il periodo invernale dello scorso anno, che è stato particolarmente intenso dal punto di vista meteorologico e che ha provocato tutta una serie di interventi suppletivi rispetto a quelli previsti.

Quindi una serie di risposte che potevano e dovevano essere date con una tempistica più pressante, cosa che noi abbiamo sollecitato non tanto per una sterile polemica, quanto piuttosto perché coscienti delle problematiche sul territorio. Così è anche per tutti quegli emendamenti che fortunatamente sono stati inseriti. Lo ha già detto chi mi ha preceduto, il collega Viérin ha fatto un excursus molto puntuale degli articolati presi dal DL n. 9 per essere inseriti all'interno di questa variazione di bilancio, sui quali non si può non essere d'accordo, perché dare la possibilità a chi da tempo attende una chiamata lavorativa, che sia nell'ambito del Corpo forestale, che sia nell'ambito dei Vigili del fuoco, è una priorità della comunità. Così come altri interventi a favore degli impianti di risalita di Champorcher, piuttosto che a favore della questione dei voucher e gli altri emendamenti che caratterizzano questo completamento della variazione di bilancio.

Mi inserisco ancora per fare due riflessioni, che sono emerse anche dal dibattito di questa mattina, dove si parlava di privilegi per la Valle d'Aosta, di risorse suppletive: sembrerebbe quasi di denari che non sono necessari. In queste situazioni e in queste circostanze ci si accorge invece che, per esercitare un'autonomia in modo puntuale ed efficace, si ha assolutamente bisogno di risorse importanti per non rischiare di trovarsi nelle situazioni che altre realtà, anche molto vicine alla nostra, manifestano quotidianamente o comunque in maniera molto frequente, quando soprattutto ci sono delle situazioni meteorologiche avverse. Allora io qua ritorno a una istanza presentata da parte degli enti locali e al parere negativo espresso del CIPE, che non hanno visto, per una evidente carenza di finanze, finanziati tutta una serie di interventi di urgenza che erano state richiesti, ma che sono frutto anche di un percorso dove lo Stato ci ha trascurati e dove non ci sono arrivate tutta una serie di risorse. Ad esempio, con "Italia sicura" delle risorse potevano essere destinate a dare delle risposte puntuali al nostro territorio, delle risposte di sicurezza che, se non ci sono risorse congrue, adeguate che derivano da tutta una serie di passaggi normativi che tutelano le finanze regionali, non potranno in futuro essere date e avremo difficoltà a mantenere quel livello di attenzione a tutta una serie di interventi e di servizi che nel tempo invece sono stati tutt'altro che trascurati e, anzi, ci hanno permesso di dare delle risposte puntuali ai nostri cittadini.

Senza entrare ulteriormente nei dettagli tecnici di questo provvedimento, credo che vada ancora sottolineato il fatto che noi ci siamo astenuti nella votazione in Commissione consiliare. Un'astensione che è tutta politica e vuole sottolineare ancora una volta come questo tipo di atteggiamento, che è stato portato avanti in questi mesi, di mancanza di condivisione di certi passaggi, mancanza di condivisione e di lungimiranza anche politica su quelle che possono essere delle scelte che possano dare una maggiore garanzia di stabilità e di poter operare all'interno di quest'Aula e del Governo regionale con una maggiore lungimiranza, portino oggi ad assistere a un Governo che non ha i voti per sostenere questo primo provvedimento che porta in Aula. Noi ci siamo astenuti, abbiamo fatto il nostro lavoro di opposizione critico e puntuale, derivante anche dalla conoscenza delle problematiche, ma non ci possiamo assumere la colpa di questo ritardo, di queste mancate risposte, una colpa che è tutta in capo al Governo regionale. Lo ripeto ancora una volta: chi governa ha il dovere di dare delle risposte.

Noi, per senso di responsabilità, su quelle che sono delle iniziative assolutamente condivisibili daremo il nostro contributo per sostenere delle risposte precise, ma un contributo che credo sarà l'ultimo che daremo in questo tipo di situazione. Ci vuole una presa di coscienza da parte di chi oggi siede sui banchi del Governo, ci vuole una scelta chiara nei confronti di tutti i cittadini valdostani che aspettano delle risposte e bisogna avere la capacità di garantirle queste risposte, giuste o meno giuste che siano. Sarà un voto che andrà nell'ottica di aiutare le categorie interessate dal provvedimento e non di aiutare tout court qualcuno che si era arrogato la capacità di governare a trovare, in maniera un po' disordinata, i voti che servono per dare delle risposte precise.

Dalle ore 12:10 assume la presidenza il vicepresidente Bianchi.

Bianchi (Presidente) - La parola al consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - Per mozione d'ordine. È prevista la replica del Governo? Per capire come articolare i nostri interventi.

Presidente - Da Regolamento, sì. Poi, se il Governo interverrà, non lo so. Ma da Regolamento, sì.

La parola all'assessore Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Ringrazio i colleghi intervenuti prima. Mi sento obbligato a intervenire in merito a quello che viene chiamato assestamento di bilancio, ma ho voluto aspettare per capire qual era l'orientamento dei gruppi intervenuti e, partendo da questo presupposto, io non ho che da ringraziare per questa assunzione di responsabilità che viene fatta in quest'Aula, in quanto è palese che questa maggioranza non ha i numeri per votare questo provvedimento. Però ci sono dei momenti, al di là delle posizioni e delle visioni di carattere politico, che sono fondamentali per quel che riguarda il futuro dei nostri cittadini e questo è uno di quei momenti fondamentali per il settore agricolo, per cui io sono particolarmente soddisfatto che quella mozione approvata in quest'Aula, in cui ci si prendeva l'impegno di sostenere un settore che è in grandissima difficoltà, vada nel senso che avevamo tracciato. Ringrazio anche i colleghi di Giunta, il Presidente, l'Assessore alle finanze, perché queste risorse - ci tengo a sottolinearlo - sono state frutto di una serie di ricollocazioni di risorse, perché, per essere molto onesti, quello che viene definito assestamento di bilancio io lo chiamerei più comunemente una variazione di bilancio, perché di questo si tratta. Viene chiamato assestamento, perché una parte di avanzo d'amministrazione viene collocato per diminuire quel disavanzo che è stato contabilizzato negli anni. Io ricordo, a titolo di chiarezza, che neanche quest'anno è stato possibile utilizzare gli avanzi d'amministrazione, per il quarto anno consecutivo, perché abbiamo un disavanzo legato alla verifica tra residui attivi e passivi fatta negli anni, che era all'incirca di 280 milioni di euro. Questo ha causato una problematica seria, perché le poche risorse che c'erano, non potendo contare sull'avanzo d'amministrazione, derivavano da qualche dividendo di qualche nostra partecipata. Però neanche questi erano disponibili, per il semplice motivo che una parte di imposte delle nostre partecipate importanti era stata introitata in maniera minore, per cui andava a compensare una serie di minori entrate. Per cui è stata una mera variazione di bilancio, prendendo da un capitolo e spostandolo nell'altro, per la quale c'è stata una grande disponibilità da parte di tutto il Governo, degli Assessori interessati.

Sono particolarmente interessato da questa variazione perché, se guardiamo, è di poco più di 4 milioni 800 mila euro, dove il 60 percento viene destinato all'agricoltura. Tale destinazione è per una problematica molto seria, che è quella legata al discorso delle rassegne, per cui sarà un piccolo aiutino di fronte ai continui ritardi che continuiamo ad avere per quel che riguarda il discorso dei pagamenti riferiti ai rapporti con AGEA. Sono difficoltà oggettive che si sta cercando di risolvere, che però riguardano in parte anche l'azione fatta dalle strutture dell'Assessorato: su questo dei cambiamenti importanti sono stati fatti, a partire dal discorso dei vertici di AREA VDA. Però non significa avere risolto la problematica, c'è da essere molto chiari e bisogna dirlo, anche perché i pagamenti che continuano a venire, se non risolviamo le problematiche riferite al 2015, sono dei pagamenti che toccano quelli che bene o male avevano le pratiche a posto e che continuano, per fortuna almeno loro, a essere pagati; ma ci sono una serie di persone ferme al 2015. Questa variazione di bilancio ci permette di intervenire sul canone di locazione per quello che riguarda caseifici e consorzi, e questo è assolutamente molto importante. Questo per dire che è una variazione che, qualora non fosse approvata, vedrebbe queste poche risorse in disponibilità andare in avanzo d'amministrazione, soprattutto non risolvendo alcun tipo di problematica molto delicata come quella del settore agricolo.

Ringrazio anche per il discorso del collegato. È stato fatto un ottimo lavoro dalle Commissioni, inserendo alcune delle parti in questo passaggio importante. Mi riferisco a quello che riguarda forse più direttamente il settore forestazione e vigili del fuoco ed è giusto che vengano date delle risposte a persone che in questo momento hanno fatto delle scelte di vita: alcune hanno abbandonato gli studi, altre hanno abbandonato il posto di lavoro, per cui sarebbe davvero un peccato mortale non dare delle risposte e delle certezze e non far partire questi corsi prima di fine anno. Per cui anche su questo io vi ringrazio.

Concludo con un ragionamento che qualcuno ha già sollevato nei vari interventi. Da questo Consiglio normalmente nasce un esecutivo, ma quest'Aula esercita anche il potere legislativo. Ora, da questo Consiglio l'esecutivo è nato, in questo momento l'esecutivo, sia pur con le dimissioni che ci sono state, continua a lavorare, ma manca sicuramente tutta la parte legata al legislativo. Per cui, quando non si hanno i numeri per portare avanti un ragionamento legato anche al potere di quest'Aula, che è il potere legislativo, penso che sia legittimo e corretto prenderne atto. L'ho detto già nel mio precedente intervento e lo ribadisco: per quanto mi riguarda ritengo doveroso per i valdostani lasciare almeno in eredità una finanziaria, per evitare l'esercizio provvisorio. Detto questo, è corretto prender anche atto che un Governo non può andare avanti, se non ha i numeri in quest'Aula. Ho visto che è stato riprogrammato il calendario delle sedute del Consiglio e ci sarà l'adunanza del bilancio dal 17 al 20 dicembre; chiederò un'assunzione di responsabilità per avere un bilancio approvato, che poi potrà essere modificato da qualunque nuovo Governo ci sarà, per evitare l'esercizio provvisorio che penso che sia un dovere di quest'Aula e di tutti gli eletti di questo Consiglio. Probabilmente ci sarà una proposta di bilancio, penso che ci sarà un grande lavoro anche all'interno delle Commissioni, però è legittimo che un esecutivo che non ha i numeri ne prenda atto. Se ci sarà una nuova maggioranza avrà tutti i diritti di fare le sue scelte e un nuovo bilancio, ma o ci saranno i numeri in quest'Aula oppure si dovrà prenderne atto e, per quanto mi riguarda, sarà quello che avverrà dopo il Consiglio del 20 dicembre.

Dalle ore 12:26 assume la presidenza il presidente Fosson.

Fosson (Presidente) - La parola al consigliere Baccega.

Baccega (UV) - È davvero surreale dover parlare a una Giunta regionale così ridotta, ma è chiaro che quest'oggi soprattutto il sottoscritto - ma tutti noi lo siamo - è molto combattuto rispetto al voto che avrebbe dovuto esprimere su questa variazione di bilancio. Tutti noi dobbiamo assumerci delle grosse responsabilità in questo momento, che è il ritardo con cui questa maggioranza e questa Giunta ha portato all'attenzione del Consiglio regionale questa variazione di bilancio, che poi è una riallocazione di risparmi. Solitamente nel mese di luglio si davano queste disposizioni, solitamente nel mese di settembre, al più tardi, si approvava un DEFR che doveva proiettarci nel triennio successivo e quindi, proprio per questa assunzione di responsabilità, mi sento in dovere di dire che questa maggioranza, questa Giunta non merita il mio voto, il nostro voto ma, per assunzione di responsabilità, io voterò e noi voteremo questa variazione di bilancio.

Ci sono dei dati fondamentali, lo ha ricordato poco fa l'Assessore: il mondo dell'agricoltura riceve il 60 percento di questa variazione. Un mondo dell'agricoltura che forse non ha avuto le attenzioni dovute, ma invece di attenzioni ne abbiamo date, soprattutto nell'ultimo quinquennio, pur con tutte le difficoltà finanziarie che ci sono state, anche difficoltà legate ad altre strutture nazionali.

C'è la questione dei debiti fuori bilancio, lo ha già detto il collega Testolin. Ci sono aziende che hanno lavorato nel dicembre e gennaio scorsi e che riceveranno i soldi un anno dopo, avendo pagato la benzina, il cloruro, avendo pagato i dipendenti: le nostre aziende verranno pagate dall'Amministrazione regionale un anno dopo. Questo è inconcepibile! Ecco perché votiamo con convinzione a favore dei valdostani e non a favore di questa Giunta.

Il mondo dell'edilizia negli ultimi mesi stato è trascurato dal punto di vista finanziario da questa Giunta, perché, come ribadisco, ci sono cinquecento mutui per la prima casa e mutui per la ristrutturazione in attesa di una risposta e, visto che l'assessore Gerandin ha anticipato il senso di responsabilità anche nell'approvazione del bilancio futuro, in quel momento vi vedremo alla prova: cosa ci sarà, quali investimenti ci saranno per il mondo dell'edilizia? Quello sarà un momento strategico, perché diciamo che in questa regione in questo momento i dati sono chiari: il PIL è negativo, c'è una crescita della disoccupazione e quindi, se non ci assumiamo la responsabilità di cambiare le cose, credo che saremo sempre più in difficoltà. Quindi questo appello è anche e soprattutto a coloro che in questo momento sono attaccati alla sedia a tutti i costi. È ora di guardare avanti, è ora di dire basta, è ora di dare risposte alla Valle d'Aosta. E scusate, ma diamoci da fare, perché la Giunta del fare non ha fatto!

Presidente - La parola al consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - Credo che la novità confermata di questa mattina è che da qui a venti/venticinque giorni la Giunta attualmente composta dalla Lega, dal MOUV' e da un nuovo movimento - che non so come si chiamerà, perché oggi c'è un gruppo misto in più - non avrà più quantomeno il componente del MOUV' e quindi all'approvazione del bilancio il collega vicepresidente Gerandin dimissionerà. Quindi, oltre a essere conclamata l'impossibilità da parte del presidente Spelgatti e dell'attuale maggioranza di fare attività politica in Aula, diventa ormai un conto alla rovescia verso le elezioni, se le forze politiche che esprimono dei consiglieri regionali non troveranno delle soluzioni.

Credo che questo sia il tema che debba far discutere in maniera seria tutti. In questi giorni si è parlato molto dell'alleanza autonomista che si è formata per dare un tentativo di risposta alla crisi, che oggi non permette più all'Amministrazione regionale di poter svolgere la sua attività, in particolare al presidente Spelgatti di portare avanti il suo lavoro. Stiamo parlando di sessanta giorni, che scatteranno dall'atto delle dimissioni del vicepresidente Gerandin, che non permetteranno più, se seguite da altre dimissioni, all'organo collegiale della Giunta neanche di svolgere il ruolo gestionale.

Da un lato le forze autonomiste stanno cercando di ragionare per il futuro, per capire se qui si può dare una risposta che non sia quella di una mozione di sfiducia costruttiva a diciotto, come abbiamo detto ormai da quaranta giorni in Aula, tanto per costruire un Governo. Abbiamo dato a sufficienza in passato e ora stiamo cercando di costruire un progetto politico serio. E lo stiamo facendo guardando anche alla base elettorale attuale. Nella malaugurata tornata elettorale del maggio 2013 qualcuno ha preso qualche voto in più, qualcuno ha preso qualche voto in meno, ma le condizioni per poter governare questa Valle d'Aosta erano quelle di formare coalizioni che avessero raggiunto il 42 percento del consenso. Dati alla mano, quelle coalizioni oggi, 63 mila voti validi, con 26 mila voti qualcuno avrebbe potuto ottenere il premio di maggioranza e una maggioranza stabile. In quell'occasione non c'è stata volontà di formare coalizioni. Troppe discussioni in questo Consiglio regionale, litigi personali, difficoltà a poter lavorare insieme hanno portato a quella situazione. Una situazione che ci ha visti come Union Valdôtaine Progressiste cercare dal giorno dopo di ricomporre un percorso politico, ancor prima che personale, per far sì che questo non possa riaccadere in futuro. Per farlo bisogna cercare di guardare oltre all'attuale situazione, cercare di costruire delle coalizioni, per chi si pone l'obiettivo di governare e di non creare la situazione attuale, che possano affrontare le elezioni, se di elezioni si parlerà.

Io trovo molto egoista l'atteggiamento di chi oggi non vuole prendere atto di questa situazione e trovo anche molto egoista l'atteggiamento di chi vuole caricare solo una parte politica di questo Consiglio regionale della crisi. Oggi il problema è del presidente Spelgatti che non riesce a rimettere in ordine diciotto voti e, per prendere diciotto voti, deve guardarsi un po' intorno. Questo non succede e stiamo ancora aspettando di fare una scelta che tutti si aspettano: le dimissioni volontarie del presidente Spelgatti, perché si possa aprire definitivamente almeno la possibilità di costruire per qualche mese o per qualche tempo un Governo di scopo che si prenda a cuore le sorti di questa Regione.

Lo diciamo con estrema volontà di costruire qualcosa. Vi chiediamo di prendere atto di questa situazione, se no di essere chiari e di dire che la volontà è di rimanere ancorati, non interessa tanto se è la poltrona, a un ruolo di governo e di costruirsi la campagna elettorale dei prossimi mesi, vittima di non poter governare. Se questa è la campagna elettorale che volete lanciare, potete già farlo da subito. Noi diremo che non è così, perché su tanti provvedimenti abbiamo trovato il modo di governare: questa mattina abbiamo lanciato una legge composta da un articolo sulla ludopatia che riguarda, immagino, tante forze politiche.

Non avere il coraggio di affrontare una discussione politica in questo momento vuol dire non voler cambiare quella legge elettorale e non voler dare una governabilità alla nostra Regione. Possiamo abbassare il quorum dal 42 al 38 percento, verificheremo la sentenza della Corte costituzionale, ma per governare questa Valle ci vogliono almeno quei voti. Noi umilmente, come Union Valdôtaine Progressiste, non pensiamo di avere questo exploit: dai nostri circa settemila voti non pensiamo di poter crescere così tanto. Allora abbiamo messo a disposizione quelle idee, quelle competenze che crediamo di avere, per un progetto politico che siamo contenti che sia stato accolto e auspichiamo che altri, se ritengono come noi di non poter raggiungere quel consenso, abbiano l'umiltà di poter fare gli stessi ragionamenti. Se no tanto vale dire che si immagina di poter ancora costruire consenso solamente per il gusto di veder crescere la propria forza politica, ma contro l'interesse generale che è quello di dare una governabilità a questa Regione.

Vi chiediamo di non aspettare la fine del bilancio - collega Gerandin, ha ragione, almeno è chiaro in questo senso - ma di prenderne atto; evitiamo di continuare ad andare avanti in questa situazione e cerchiamo di essere chiari con le persone. Noi abbiamo detto, a nome di tutte le forze politiche che stanno lavorando a questo progetto, che non ci vogliamo sostituire a voi tanto per sostituirci; vogliamo costruire un progetto che possa dare stabilità politica a questa Regione e lo vogliamo fare mettendo tutto quello che ci è possibile fare in termini di discussione politica, per fare un percorso quantomeno nei prossimi mesi. Se non lo volete fare, assumetevi la responsabilità di creare questo momento di grande ingovernabilità.

L'assestamento, la variazione di bilancio, come la chiama il Vicepresidente, non è un atto banale. Una maggioranza che non è in grado oggi di dare una risposta a persone che la stanno aspettando, come quelle che sono in graduatoria ormai da qualche mese, è una maggioranza gravemente responsabile, una ex maggioranza. Non si può andare avanti così, prendetene atto oggi e cerchiamo di capire se c'è una soluzione. Altrimenti l'articolo 7 e l'articolo 8 della legge n. 21 determinano in maniera chiara qual è il modo per andare alle elezioni. Ma diciamolo come forze politiche che quello è il modo per andare a elezioni e ci prendiamo la responsabilità di dire alla gente come costruiremo dei progetti che possono raggiungere la stabilità e la governabilità di questa Regione. Troppo facile scaricare solo su qualcuno questa responsabilità, che invece è di tutti coloro che fanno politica.

Presidente - Non ci sono altre richieste di intervento, chiudo la discussione generale.

La parola all'assessore Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Mi limiterò a parlare e a fare alcune precisazioni rispetto a quello che è stato detto sulla variazione, oltre a quanto già avevo detto nel breve intervento in precedenza. Sicuramente è vero, questa variazione arriva in ritardo rispetto a quello che è stato programmato. Questo è vero, perché comunque quella che, ormai, era la maggioranza ha vissuto dei momenti complicati. È anche vero che certi adempimenti tecnici che erano necessari per arrivare alla variazione, vedi la riorganizzazione delle strutture, non è avvenuta in tempi rapidissimi, ma le ragioni sono già state ampiamente esplicitate. È vero anche, l'ho detto in precedenza e lo ridico, che è giusto ringraziare il senso di responsabilità in Commissione e anche quanto esplicitato dall'opposizione. È vero anche - di questo in parte sono contento - che la risoluzione che è stata citata dal collega Nogara prima e anche dal collega Testolin, come anche dal collega Gerandin, era stato un passaggio che sicuramente ha aiutato a identificare la priorità delle risorse libere di questa variazione, e forse è comunque un momento importante dal punto di vista amministrativo. È vero anche però che per alcune risposte, guardo in particolare al discorso legato ai mutui prima casa, potevamo fare di più, si poteva fare di più. Nello scorso Consiglio c'era una mozione che chiedeva l'impegno a rifinanziare i fondi, che poi è stata ritirata, però è anche vero che chi in passato ha svuotato i fondi di rotazione non può ovviamente chiedere oggi, in una situazione di difficoltà, di poter rifinanziare quanto all'epoca forse non andava privato dei fondi necessari. Questo lo dico anche in risposta a quella mozione che era stata ritirata.

Per quanto riguarda le poche risorse, è già stato detto in vari Consigli e lo ripetiamo, l'ha detto anche il collega Gerandin, non è stato possibile utilizzare gli utili di alcune partecipate e abbiamo spiegato il perché. Purtroppo la congiuntura nella tassazione ha impedito di incassare alcune necessarie risorse che avrebbero permesso di poter dare in disponibilità in questa variazione ulteriori risorse. È stato fatto quanto possibile, sono stati identificati degli ambiti che potevano essere disponibili e utili da qui a fine anno. Ripeto, sicuramente non è il miglior provvedimento che si poteva ipotizzare, ma è stato concepito ed è stato fatto quello che, nelle condizioni di legislazione vigente e di possibilità vigente, è stato fatto. Alcuni interventi, vedi il discorso delle rassegne, sono stati identificati anche a fronte di capitoli trovati a zero.

Presidente - La parola all'assessore Restano.

Restano (AC-SA-PNV) - Un breve intervento per chiarire ciò che è stato fatto, ma soprattutto per rimarcare che effettivamente, quando ironicamente si cita la Giunta del fare, non sempre si azzecca, perché ognuno per quanto di propria competenza può dare le risposte del caso e soprattutto è importante quanto viene fatto, malgrado la mancanza di risorse finanziarie.

Per quanto riguarda l'Assessorato che ho l'onore di rappresentare, delle cose sono state fatte, ma proprio per andare nel senso del fare. In assenza di risorse l'Amministrazione regionale, l'Assessorato al turismo non è più in grado di organizzare determinati corsi a proprie spese, quelli di formazione delle professioni turistiche, quindi si è andati nel senso di permettere l'organizzazione di questi corsi - sto parlando degli articoli 2 e 3 del collegato - mettendo l'onere delle spese a carico dei partecipanti. Questa è proprio una di quelle risposte che si è voluto dare, naturalmente previa validazione del contenuto dei corsi, degli organizzatori e degli enti che organizzeranno dei corsi, previa validazione degli uffici regionali. Tutto questo lasciando ancora in capo alla Regione, qualora ne abbia le possibilità finanziarie, l'onere di organizzare questi corsi a proprie spese con i docenti che ritiene più validi e opportuni.

La stessa cosa per l'articolo 3, quindi i gestori dei rifugi alpini. Per quanto riguarda l'articolo 4 (le infrastrutture sportive) ho già avuto modo di spiegarlo in Commissione, ci si è adeguati all'organizzazione dirigenziale degli uffici, con lo spostamento delle competenze da un assessorato all'altro.

Ma soprattutto il fare riguarda la scadenza della vita tecnica delle sciovie a fune alta, perché, come è stato già ripreso dal collega che ha presentato la norma, se si rimaneva all'attuale organizzazione e si lasciava in mano alla società che aveva operato fino ad oggi, nella fattispecie la Monterosa - questa norma va incontro alla Monterosa - gli impianti di Champorcher non si sarebbero aperti! Quindi questo, a zero spese, è stato un andare incontro alle esigenze della popolazione. Tutto questo nel rispetto attento della normativa e guardando anche a quanto già avviene in altre regioni.

Altra, per me, importante operazione che è stata fatta dal punto di vista della promozione e che è oggetto della variazione sulla promozione turistica, è l'acquisizione di una tappa intera del Giro d'Italia. Per il numero di ascoltatori che questa evento sportivo richiama, avere la registrazione intera televisiva che riguarda la Valle d'Aosta per tutto un pomeriggio è un'importante attività a un costo relativamente basso.

Volevo significare solo questo per dire che questa norma di variazione di bilancio, per quanto riguarda l'Assessorato che rappresento, interessa proprio delle cose che, a mio modesto parere, sono proprio il fare.

Presidente - La parola al consigliere Baccega.

Baccega (UV) - Ribadisco il mio voto di responsabilità rispetto a questo provvedimento e, visto che l'intervento dell'assessore Restano è stato fatto guardando sistematicamente la mia persona, dico che capisco che è necessario difendere il proprio orticello, però credo che la visione che i valdostani danno della vostra Giunta e del vostro operato è una visione globale. Lei è uno dei diciotto firmatari di un documento, per il quale ci siamo in questa fase permessi di evitare di sottolineare alcune storture, perché quelle storture le avremmo in qualche modo determinate in una stesura di programma nuovo, caro assessore Restano; questo è il processo. Quindi, dal nostro punto di vista, è una visione globale della Giunta del fare che poco ha fatto. Non dico che non ha fatto nulla, ma che ha fatto poco. Le aspettative rispetto alla campagna elettorale che la Lega ha fatto erano ben diverse rispetto a un programma che ci avete presentato fatto di punti e non di espressioni di volontà effettive. Questo volevo significare.

Se lei ritiene di aver fatto bene il suo lavoro, io ne sono lieto. Avremo modo di suggerirle ulteriori cose e opportunità sulla base delle risorse che metterà a disposizione la finanza regionale nel suo bilancio e nel suo capitolo di bilancio. Ahimè, siamo di fronte ad una Giunta ridotta e non so chi dovrà portare avanti le deleghe della sanità, suppongo ad interim la presidente Spelgatti, le deleghe dei Lavori pubblici, della Difesa del territorio dove non c'è un euro in questa variazione! La legge n. 5: quanti soldi metterete per la difesa del territorio? Il tempo è stato clemente finora e ci ha salvaguardati. Ahimè, valuteremo quello che farete!

Presidente - Non ci sono altri interventi, passiamo all'articolato.

Pongo in votazione l'articolo 1. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 7 (Bertin, Minelli, Mossa, Nasso, Pulz, Russo, Vesan)

Il Consiglio approva.

Dall'articolo 2 all'articolo 7, stesso risultato.

All'articolo 8, c'è il primo emendamento della II Commissione. Pongo in votazione l'articolo 8, come emendato.

La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti : 27

Favorevoli: 27

Astenuti: 7 (Bertin, Minelli, Mossa, Nasso, Pulz, Russo, Vesan)

Il Consiglio approva.

Dall'articolo 9 all'articolo 16, stesso esito.

Pongo ora in votazione l'emendamento 2 della II Commissione che introduce l'articolo 16bis. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti : 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 7 (Bertin, Minelli, Mossa, Nasso, Pulz, Russo, Vesan)

Il Consiglio approva.

Emendamento 3 della II Commissione istitutivo dell'articolo 16ter, stesso risultato.

Emendamento 4 della II Commissione istitutivo dell'articolo 16-quater, stesso esito.

Articolo 17, come emendato dall'emendamento 5 della II Commissione, stesso risultato.

Dall'articolo 18 all'articolo 22, stesso esito.

Allegato A, come emendato dall'emendamento 6 della II Commissione, stesso esito.

Allegato B, come emendato dagli emendamenti 7 e 8 della II Commissione, stesso risultato.

Dall'allegato C all'Allegato N, stesso esito.

Ci sono dichiarazioni di voto, prima di porre in votazione la legge nel suo complesso? La parola al consigliere Bianchi per dichiarazioni di voto.

Bianchi (UV) - Permettetemi di fare un intervento di tipo politico, prima di passare alla votazione. Prendo atto che all'interno dell'Aula ci sono delle forze politiche che, al richiamo anche da parte del Vicepresidente del Governo, del collega Gerandin, su questa variazione hanno preso atto che una maggioranza non c'era e quindi bisognava trovare una specie di equilibrio all'interno dell'Aula, e nella votazione degli articoli si è visto come quasi tutte le forze politiche all'interno di questo Consiglio abbiano optato per quella soluzione. Sicuramente ogni forza politica aveva magari degli articoli che riteneva più importanti, ma in ogni caso ha guardato al senso di risposta che dava questa variazione. Faccio un esempio su tutti. Ho visto dei colleghi che hanno sempre evidenziato che non avrebbero mai votato debiti fuori bilancio, ma oggi lo hanno fatto, immagino proprio per la situazione. Però vedo nello stesso tempo delle forze politiche nazionali, che fanno dei comunicati il giorno prima in cui ci dicono che vogliono lavorare all'interno dell'Aula, però a oggi avrebbero lasciato a casa dei lavoratori, dei ragazzi che si sono licenziati, al mondo agricolo non avrebbero dato delle risposte, quindi ne prendo atto. Vedo che all'interno dell'Aula consiliare ci sono forze politiche che vogliono dare delle risposte ai valdostani e ci sono altre forze politiche che vivono con comunicati, ma di risposte ne danno ben poche.

Presidente - Non ci sono altre dichiarazioni di voto, pongo in votazione la legge nel suo complesso.

La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti : 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 7 (Bertin, Minelli, Mossa, Nasso, Pulz, Russo, Vesan)

Il Consiglio approva.

Con questo punto il Consiglio è terminato e la seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 13:00.