Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 208 del 5 dicembre 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 208/XV - Ordine dei lavori. Chiusura dei lavori dell'adunanza consiliare.

Fosson (Presidente) - Chiediamo scusa ma la situazione e le discussioni politiche in corso hanno fatto sì che il Consiglio iniziasse in ritardo.

Alla presenza di 33 Consiglieri possiamo iniziare i lavori di questo Consiglio. La parola alla Consigliera Rini.

Rini (GM) - Intervengo per richiamarmi all'articolo 61 del nostro Regolamento interno sollevando una questione pregiudiziale, questione che è già stata trattata all'interno della Conferenza dei Capigruppo, dove le forze che hanno depositato una mozione di sfiducia costruttiva hanno chiesto, accelerando i tempi e l'iter, alla Presidente della Giunta Spelgatti di formalizzare le proprie dimissioni, peraltro anticipate dalla stessa durante le ultime conferenze stampa del Governo. Questo perché, a fronte del deposito di una mozione di sfiducia costruttiva, sarebbe possibile discutere già oggi e ricomporre gli organismi e consiliari ed esecutivi; questo perché poter dare un Governo oggi a questa Regione avrebbe accelerato un iter importante. La priorità di questa Regione è poter lavorare con serietà al bilancio, un bilancio che è arrivato con delle tempistiche un po' lunghe, un bilancio che oggi è all'attenzione delle commissioni, un bilancio che poteva essere trattato già nelle sedute delle commissioni consiliari questo lunedì. Ahimè, con questa forzatura, che io rispetto ma non condivido, della Presidente Spelgatti e di quello che resta del suo Esecutivo questo viene impedito. Non è sicuramente un torto che si fa alla nuova maggioranza, ma un torto che, secondo il mio misero parere, si fa alla Valle d'Aosta proprio perché, di fronte alla costituzione di una nuova maggioranza, si poteva, come ho detto prima, essere già operativi e dare finalmente un Governo di emergenza, ma un Governo operativo a questa Regione.

Ricordiamo che ormai sono mesi che questa Regione, per una serie diversa di circostanze, non ha una maggioranza e ha un Governo monco, un Governo che non vedeva più la sua composizione organica e questo ha portato diverse criticità, ha portato ad assumere delle decisioni in totale solitudine, in antitesi ai principi democratici.

Noi quindi, nel rispetto ovviamente della facoltà delle decisioni di tutti, ribadiamo forte la richiesta perché crediamo e credo fermamente che oggi sia il giorno della proposta e non della polemica, perché la polemica sta nuocendo gravemente alla nostra Regione e ognuno, a partire dalla sottoscritta, si deve assumere le proprie responsabilità. Ora, però, la nostra Regione chiede delle risposte e queste risposte possono essere date, che piaccia o meno solo con una maggioranza coesa, una maggioranza operativa e con un Esecutivo che possa essere legittimato. Arroccarsi sulle proprie posizioni, secondo me, non fa bene a nessuno e quindi chiedo, se questo buon senso non verrà messo in campo, di poterci appellare all'articolo 61, perché si è parlato delle leggi che sono all'attenzione, una legge mi sta particolarmente a cuore (l'ho proposta io): quella di rendere definitivo lo spoglio centralizzato. Credo che questo sia un tema molto importante, verrà affrontato immediatamente, ma non è sicuramente la priorità della nostra Regione, credo che i valdostani e le valdostane oggi abbiano altre priorità, abbiano bisogno di risposte.

Oggi chiedo alla Presidente Spelgatti, che ha detto più di una volta di avere una sola parola e che ha ricordato più volte che, qualora fosse stata presentata una mozione di sfiducia, si sarebbe dimessa, questo atto di responsabilità per poter veramente dare immediatamente un Governo - che oggi c'è, è stata depositata una mozione di sfiducia costruttiva - che possa operare e dare delle risposte alla Regione, altrimenti noi le chiediamo, Presidente Fosson, di poter rinviare questa seduta e di convocare con la massima urgenza, nella prima data utile, una nuova seduta consiliare per rinnovare l'Ufficio di Presidenza, per discutere la mozione di sfiducia e immediatamente rendere di nuovo operative le commissioni con la propria ricostituzione per poter davvero operare e dare delle risposte al territorio al più presto possibile.

Presidente - La Consigliera Rini ha posto una questione pregiudiziale secondo l'articolo 61 del Regolamento interno, in cui si chiede la sospensione di questo Consiglio, in attesa di discutere la mozione di sfiducia costruttiva. Come prevede il Regolamento e com'è stato deciso dai Capigruppo, in caso di una questione pregiudiziale è previsto un intervento a favore della sospensione e un intervento contrario e poi si procede a un voto palese. La parola al Consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Siamo quindi giunti a questa giornata fatidica in cui si concretizzano i desiderata di una parte di questo Consiglio, una parte molto risicata, ma avremo modo di parlarne ulteriormente, e si chiede di rinviare l'intero Consiglio alla prossima seduta.

Durante l'incontro nella Conferenza dei Capigruppo abbiamo chiesto non certo di discutere in quest'aula delle mozioni, delle interrogazioni e delle interpellanze, che saranno oggetto di discussione del prossimo Governo che siederà su quei banchi, a cui facciamo ovviamente i migliori auguri, come si fa nelle carte del Monopoly nella carta "Imprevisti". Quello che chiedevamo è di votare quattro leggi, riguardanti la legge elettorale e delle vere priorità di questa Regione: una è la legge sull'esame di Stato che deve essere urgentemente inviata a Roma, una volta approvata da questo Consiglio, per permettere ai nostri studenti di poter avere accesso agli esami di Stato, e che verrà ulteriormente ritardata e se verrà rinviata - mi auguro di no - da questo Consiglio, rischierà di mettere in crisi tutto il sistema degli esami; l'altra è la legge, approvata anche questa a larghissima maggioranza all'interno delle commissioni, di iniziativa consiliare che riguarda gli interventi in contrasto al gioco d'azzardo. Riteniamo che queste siano delle priorità e che non vi sia alcuna difficoltà, vista la larghissima maggioranza che hanno incontrato queste leggi, compresa quella sulla nuova legge elettorale, ad essere votate oggi, questo è un vero atto di responsabilità. L'atto di irresponsabilità è di chi da mesi ha aperto una crisi di governo, senza peraltro essere riuscito a trovare una soluzione incaponendosi a cercare delle alternative, ma non ci è riuscito e ha portato al blocco dell'azione, ma siamo andati comunque avanti lo stesso e abbiamo fatto un eccellente lavoro, in ogni caso abbiamo presentato un bilancio e avremmo affrontato anche gli esami in commissione, le audizioni programmate. Le commissioni hanno continuato a funzionare nonostante le dimissioni dei vari presidenti.

Come già ricordato dalla nostra Presidente, che non so se poi vorrà intervenire, noi ovviamente non intendiamo dare le dimissioni, semplicemente perché avevate tutto il tempo in questi mesi in cui avete parlato di maggioranza alternativa di presentare una nuova maggioranza con una mozione di sfiducia. Oggi viene depositata la mozione di sfiducia, ritengo che si debbano rispettare i tempi, ovvero i tre giorni di convocazione previsti dal Regolamento. Noi ovviamente rispettiamo la vostra impostazione; anche se non condividiamo quanto avete fatto fino ad oggi e il vero atto di irresponsabilità oggi è fatto da voi. Siamo contrari al rinvio di questo Consiglio.

Presidente - La parola al Capogruppo Testolin.

Testolin (UV) - Penso che la richiesta presentata dalla collega Rini sia stata esplicitata in maniera molto chiara, nonostante questo, ritengo opportuno intervenire nuovamente in seguito ad alcune affermazioni del collega Manfrin, che si è innanzitutto permesso di definire risicata la nuova maggioranza a 18, quando in questi ultimi mesi ha fatto parte di una maggioranza che ha perso dei pezzi per strada e, purtroppo, non è stata in grado di portare avanti con solerzia tutta una serie di cose, tra le quali il bilancio, che per noi rimane la priorità vera, tant'è vero che all'interno di quella che è stata una discussione dei Capigruppo è stata sottolineata con forza dai gruppi dell'Union Valdôtaine, dell'Union Valdôtaine Progressiste, dal Gruppo Misto, da Stella Alpina e da PNV la necessità di affrontare con la massima celerità questo tipo di argomento. Un argomento che, per mancanza di volontà anche da parte commissioni competenti, che tanto vengono "blagate" dal collega Manfrin, si è prevista la démarche delle audizioni delle parti sociali, piuttosto che dei portatori di interesse, piuttosto che delle associazioni, che non sono state mai interpellate per la costituzione di questo bilancio da parte del Governo che attualmente siede su quegli scranni, per valutare assieme a queste stesse associazioni le necessità del territorio.

Noi, visto che le tempistiche sono già corte, avevamo proposto in questa seduta di discutere da una parte questi quattro provvedimenti legislativi, che peraltro non hanno un'urgenza pressante, ma verranno riproposti da qua a tre giorni nel momento in cui ci sarà il Consiglio utile per la ricostituzione di un nuovo Governo e per la costituzione di un nuovo Ufficio di Presidenza, per accelerare un iter di analisi che, non si preoccupi, noi faremo anche in via informale con i documenti e con le possibilità che abbiamo di lavorare su un bilancio che ci è stato presentato lo scorso lunedì, tre giorni fa, e dove la prima seduta utile della II Commissione era stata fissata per la prossima settimana. I tempi erano già talmente stretti che per noi era assolutamente indispensabile rispettare questa scaletta di marcia per riuscire ad affrontare nel più breve tempo possibile quella che per noi è assolutamente un'urgenza, ma non solo per noi, per i valdostani. Se poi vogliamo girare le carte in tavola e dire che è assolutamente prioritario discutere una legge sugli esami di Stato che probabilmente vedrà la sua applicazione nel 2020, va bene; se vogliamo dire che una legge elettorale, che peraltro anche da chi è stata presentata viene sottolineata come un provvedimento che, se non viene votato oggi ma tra tre giorni, assolutamente non cambia niente, a fronte invece di un'assoluta mancanza di volontà e mancanza di responsabilità da parte soprattutto della Lega, perché la Presidente si è permessa di dire all'interno della Conferenza dei Capigruppo che quella è la posizione della Lega... Sinceramente non è una bella figura dire che oggi non si vuole lavorare nell'ottica di accelerare un iter, sul quale voi vi siete attivati, ci avete presentato delle cose, ma sul quale ci sono ancora dei passaggi da fare in maniera assolutamente rapida e il più possibile condivisa, perché non ci saranno i tempi per stravolgere un documento di questo tipo, che avrebbe avuto bisogno di 30 giorni. Chi è seduto anche su quelle sedie lo ha sempre ricordato quando era all'opposizione e quando doveva analizzare dei numeri di cui non aveva piena contezza.

A nostro avviso, quindi, quando c'è una mancanza di volontà di affrontare un percorso che sia utile a tutti, non ci mettiamo a disposizione di un ricattuccio, che peraltro non porta alcun tipo di conseguenza su un'analisi di quattro punti che verranno riproposti fra tre giorni. La cosa che ci teniamo ancora una volta a sottolineare è che, purtroppo, l'iter del provvedimento principe per un'Amministrazione, il bilancio, vedrà ancora un ritardo nella sua analisi per colpa di una mancanza di responsabilità da chi invece di responsabilità da parte dell'opposizione in questi mesi ne ha avuta molta: quando c'è stata l'approvazione della variazione di bilancio, piuttosto che quando è stata approvata e messa la possibilità di discutere il bilancio consolidato. Lo vogliamo ricordare in questa sede, perché, quando c'è bisogno di responsabilità da parte dell'opposizione, questi gruppi l'hanno sempre dimostrata. Non è così, ne prendiamo atto.

Presidente - La parola al Consigliere Vesan.

Vesan (M5S) - Ai sensi dell'articolo 60, per mozione d'ordine, in considerazione dell'importanza dell'argomento, chiedo che il Presidente conceda la parola sulla questione pregiudiziale a un oratore per ogni gruppo consiliare.

Presidente - Il Regolamento lo prevede. La Conferenza dei Capigruppo aveva deciso diversamente e mi sembra che la questione fosse già chiara, però permettiamo a uno per gruppo di esprimersi sulla questione. La parola al Consigliere Vesan.

Vesan (M5S) - Abbiamo sentito questa proposta presentata dalla Consigliera Rini sulla questione pregiudiziale; purtroppo sono mesi che in questo Consiglio la situazione della maggioranza... di una maggioranza e dell'altra maggioranza, prevarica le funzioni di quest'Assemblea, che esercita il potere legislativo in nome e per conto del popolo valdostano e il potere legislativo dovrebbe essere nel modo migliore rappresentato da quest'aula in modo indipendente rispetto alla maggioranza. Noi siamo regolarmente critici nei confronti di posizioni, tipo voto di fiducia o voto di maggioranza assoluta su temi importantissimi e istituzionali come, per esempio, la legge elettorale. Noi, come gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle, avremmo voluto che in quest'aula discutessimo dell'approvazione delle leggi, perché è fondamentale ed è il mandato che abbiamo avuto dai nostri cittadini.

Oggi ci è stata presentata questa giornata da parte della Consigliera Rini che ha fatto questa richiesta di pregiudiziale come il giorno della proposta, citando il fatto che la nostra Regione chiede delle risposte. A questa Regione manca una maggioranza, manca un Governo, è tutto vero, ma, se sulla scorta di questo, togliamo ai nostri concittadini anche la possibilità di legiferare, continuando a rinviare i lavori di quest'aula, come sta succedendo da mesi, non solo in questa giornata, togliendo ai rappresentanti dei cittadini la possibilità di discutere della legge elettorale, per esempio, presentata urgentemente dalla Consigliera Rini a luglio... ma non è l'unica che l'ha presentata, caro Consigliere Testolin! Anche noi insieme a Impegno Civico abbiamo presentato una proposta di legge elettorale chiedendo il fatto che fosse trattata urgentemente e questo pare non interessare di fronte al fatto che la Consigliera Rini è tranquillamente e serenamente disponibile a rinunciare all'urgenza della sua proposta. Lo spoglio centralizzato è solo un punto, non l'unico, all'interno della legge elettorale, se n'è discusso in commissione, si è avuto un largo voto e quindi i lavori del Consiglio, secondo noi, dovrebbero affrontare la discussione sulle leggi elettorali e sulle altre proposte di legge, perché questo è un lavoro che il Consiglio deve fare indipendentemente da quale sia la maggioranza seduta su questi banchi.

Qualcuno qui ha fatto discussioni accusando gli altri di mancanza di responsabilità, la nostra responsabilità come 35 Consiglieri è quella di discutere i lavori strettamente inerenti all'attività del Consiglio. Il Consiglio regionale nomina la Commissione paritetica, che è fondamentale per portare avanti discorsi a qualunque livello nei rapporti con lo Stato e per valorizzare la nostra autonomia ed è una potestà di questo Consiglio: il fatto che su quei banchi ci sia seduta la Presidente Spelgatti o un altro Presidente non dovrebbe cambiare nulla, perché la Paritetica rappresenta tutta la Valle d'Aosta, eppure si continua a rinviarla come niente fosse. Dov'è la nostra assunzione di responsabilità a questo punto? Nel passare da una maggioranza all'altra?

Noi in questo momento siamo una vergogna per i nostri concittadini per come non ci meritiamo non solo lo stipendio lauto che ci viene dato, ma come non ci meritiamo la responsabilità che ci è stata assegnata, continuando a rimandare argomenti importantissimi sulla scorta di motivazioni veramente futili e che nulla hanno a che fare. Mi chiedo, Consigliere Testolin, che cosa accidenti centri l'urgenza nell'approvazione del bilancio con la discussione della legge elettorale, eppure è l'argomentazione che lei ha portato quale elemento a favore della questione pregiudiziale.

Noi avremmo voluto discutere in questo Consiglio, come Movimento Cinque Stelle, anche un altro argomento importante: le dimissioni della Presidenza del Consiglio, perché riteniamo che, siccome queste dimissioni fanno parte espressamente dei lavori del Consiglio... abbiamo ribadito più volte che la Presidenza del Consiglio non dovrebbe centrare nulla con l'espressione della maggioranza, perché non dovrebbe essere una poltrona oggetto di spartizione, eppure ci troviamo tristemente, per la seconda volta, a dover discutere in Conferenza dei Capigruppo del rinvio della discussione delle dimissioni del Presidente del Consiglio. Questo non è degno nemmeno di un Paese civile, non dico di noi! Il Movimento Cinque Stelle quindi è contrario alla questione pregiudiziale e su questo ci esprimiamo come gruppo.

Presidente - La parola al Consigliere Viérin.

Viérin (UVP) - Non saremmo intervenuti avendo inteso che la questione pregiudiziale era uno a favore e uno contro ma, sollecitati, e condividiamo il fatto che ognuno si possa esprimere, apriamo il nostro intervento nel dire che alla Conferenza dei Capigruppo abbiamo proposto, colleghi Vesan e Manfrin, di non rimandare il Consiglio: questo sia chiaro! Queste forze politiche che oggi hanno depositato una mozione di sfiducia costruttiva hanno chiesto di poter discutere in quest'adunanza del Consiglio sia la nomina del nuovo Governo, sia la ricostituzione delle commissioni, sia la ricostituzione dell'Ufficio di Presidenza e l'elezione del Presidente del Consiglio, comprese le leggi che erano iscritte all'ordine dei lavori. Affinché ci sia quella chiarezza che spesso viene invocata, c'è un solo modo per poter in quest'aula oggi discutere di queste cose: a fronte di una mozione di sfiducia costruttiva, ai sensi del Regolamento, ci deve essere la dimissione del Governo e del Presidente, che peraltro, com'è stato evocato, è stata annunciata più volte non solo dal Presidente, ma anche da altri Assessori, che avevano detto: "ci dimetteremo dopo l'approvazione del bilancio - e noi avevamo anche aggiunto: "forse mai visto che nessuno lo voterà" o, meglio, la maggioranza non aveva più i numeri per votarlo, e quindi forse era un invito a dire: "non ci dimetteremo mai" - oppure quando ci sarà un progetto alternativo depositato".

Ieri abbiamo chiesto il rinvio della Conferenza dei Capigruppo proprio per dire che si stava lavorando a una mozione di sfiducia, oggi alle ore 8,45 abbiamo annunciato la mozione e, prima di depositarla, abbiamo con garbo istituzionale chiesto alla Presidente se era confermata quell'intenzione che era stata detta nelle scorse settimane e negli scorsi mesi che, quando ci sarebbe stato un progetto alternativo, sarebbero arrivate le dimissioni. Abbiamo preso atto che la posizione, la risposta è stata: "noi non ci dimettiamo!". Forse quindi l'intervento dovrebbe essere rivolto ai banchi del Governo, o meglio a quello che ne è rimasto, non ad altri colleghi! Ci permettiamo di dirlo con garbo istituzionale e senso di responsabilità.

L'unico modo per poter oggi discutere tutti gli argomenti di questo Consiglio, soprattutto le leggi e la ricostituzione degli organi, è che ci sia un passo indietro, perché questo prevede il Regolamento, da parte della Presidente. Abbiamo preso atto che non c'è questa disponibilità, questa volontà, che pure era stata sbandierata e annunciata, non ci rimane che rimandare l'adunanza del Consiglio e fare tutto assieme fra qualche giorno, prendendo atto che probabilmente durare tre giorni in più è una priorità per la Valle d'Aosta.

Presidente - La parola al Consigliere Bertin.

Bertin (IC) - Sarò estremamente breve, perché non vorrei che questa questione pregiudiziale occupi tutta la giornata del Consiglio, rendendo anche vana la nostra presenza qui.

Ripeto quanto detto nella Conferenza dei Capigruppo appena svoltasi: non è nella nostra disponibilità poter fare tutto oggi, affrontare sia la sostituzione del Governo che l'ordine del giorno del Consiglio regionale, nel caso è una decisione che ricade essenzialmente sulla Presidente del Governo regionale. Su questa questione quindi non posso intervenire, anche se forse sarebbe la soluzione più rapida. Rimane la questione invece dell'ordine del giorno previsto per oggi. Per quanto ci riguarda, ovviamente la parte riguardante le interpellanze e le interrogazioni è a questo punto decaduta di fatto, perché si è formato un nuovo Governo; rimangono le quattro proposte di legge che sono state depositate ormai da diverso tempo e che hanno affrontato l'iter nelle commissioni; tra l'altro, con l'approvazione a larga maggioranza, pertanto riteniamo che soltanto queste quattro leggi presentate si possono affrontare in questo Consiglio, rimandando il resto alla prossima seduta.

Presidente - Se non ci sono altri interventi, metto in votazione la questione pregiudiziale posta dalla Consigliera Rini circa l'interruzione dei lavori di questa seduta. La votazione è aperta. La votazione è chiusa. Comunico l'esito della votazione:

Presenti: 34

Votanti: 34

Favorevoli: 18

Contrari: 16

Il Consiglio approva la questione sospensiva testé proposta dalla Consigliera Rini e rinvia ad altra adunanza consiliare la trattazione degli oggetti iscritti all'ordine del giorno.

Presidente - Chiedo ai Capigruppo di fermarsi per una riunione urgente. La seduta è chiusa.

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L'adunanza termina alle ore 10:54.