Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 71 del 26 luglio 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 71/XV - Approvazione di mozione: "Predisposizione di uno studio di prefattibilità per il collegamento ferroviario fra Pré-Saint-Didier e Courmayeur".

Fosson (Presidente) - È stata consegnata un'altra risoluzione che ora distribuiamo ai colleghi. Punto n. 33 dell'ordine del giorno. La parola alla Consigliera Minelli per l'illustrazione.

Minelli (IC) - Questa mozione è la prima occasione nella legislatura iniziata da qualche settimana di aprire un dibattito generale in Consiglio regionale sulla situazione della ferrovia valdostana e sulle sue prospettive. La ferrovia è stata per tanti decenni trascurata dalla politica valdostana, cosa che ha portato alla marginalizzazione delle nostre due linee con l'Aosta/Ivrea, che non è stata elettrificata e velocizzata e con l'interruzione dell'esercizio ferroviario sull'Aosta/Pré-Saint-Didier. Possiamo dire che negli ultimi anni è stato toccato il fondo e da allora è nata però una nuova consapevolezza, soprattutto da parte della popolazione, della necessità di reagire. Ciò ha portato alla creazione di un comitato, alla raccolta di più di settemila firme, alla presentazione in Consiglio regionale di una proposta di legge di iniziativa popolare e all'approvazione unanime da parte del Consiglio regionale nel novembre 2016 della legge n. 22, che prevede un potenziamento dell'intera ferrovia valdostana e che ha permesso nel dicembre 2017 di firmare due documenti importanti con Rete Ferroviaria Italiana, la società che gestisce le infrastrutture ferroviarie. Con la legge n. 22/2016, l'accordo quadro e il protocollo d'intesa tra RFI e Regione Valle d'Aosta nel dicembre 2017 si sono aperte delle nuove e, a nostro avviso, notevoli prospettive per le ferrovie valdostane, che tuttavia però richiedono adesso dei concreti atti realizzativi.

Nei programmi elettorali per le elezioni regionali di tutte le forze che siedono in Consiglio il nuovo atteggiamento della politica verso la ferrovia è emerso con evidenza: praticamente in tutti i programmi si parla di elettrificazione, di velocizzazione e di arrivare in alcuni casi con la ferrovia a Courmayeur. A nostro avviso, questo è un cambiamento di atteggiamento significativo rispetto al passato, quando l'ipotesi di raggiungere Courmayeur su rotaia è stata definita in quest'aula sprezzantemente una favola. Nel programma della nuova maggioranza si afferma esplicitamente che "occorre provvedere - cito - alla riqualificazione dell'intera tratta ferroviaria valdostana".

La mozione che presentiamo oggi congiuntamente come Impegno Civico e Movimento Cinque Stelle affronta proprio il tema del collegamento su rotaia fra Pré-Saint-Didier e Courmayeur. Nella premessa alla mozione si ricorda che la prosecuzione della linea ferroviaria fino a Courmayeur è esplicitamente prevista dalla legge n. 22/2016 e si evidenzia che arrivare a Courmayeur e possibilmente alla località di Entrèves con un trasporto pubblico su rotaia avrebbe un valore trasportistico, ambientale e turistico di enorme rilevanza. Il riferimento ad Entrèves non è casuale, perché noi abbiamo la possibilità di arrivare con un mezzo di trasporto pubblico su rotaia a trazione elettrica, quindi senza inquinamento, in un posto favoloso ai piedi del Monte Bianco e proprio dove, da un lato, parte la Skyway e, dall'altro, la funivia Val Veny per il grande comprensorio sciistico di Courmayeur, quindi un posizionamento eccezionale che nessun'altra regione può vantare.

Nella premessa alla mozione si ricorda anche che è in corso la procedura per candidare il territorio del Monte Bianco a Patrimonio mondiale dell'Umanità dell'UNESCO, candidatura promossa dall'organismo transfrontaliero Espace Mont-Blanc, sostenuta dal Comune di Chamonix e dalla Regione Valle d'Aosta, che sarebbe fortemente rafforzata da un progetto di collegamento su rotaia che arrivi ai piedi del Monte Bianco. C'è anche, a nostro avviso, un risvolto finanziario importante da tenere presente, perché un progetto di collegamento su rotaia che arrivi ai piedi del Bianco avrebbe un valore internazionale, quanto meno europeo, che offrirebbe delle concrete possibilità di attingere anche a fondi europei. È sicuramente un grande progetto, non è una piccola cosa, può essere visto anche come un sogno; noi crediamo piuttosto che sia una visione lungimirante che siamo chiamati a coltivare con particolare tenacia e proprio con quella lungimiranza che, a nostro avviso, in molti casi è mancata in passato.

La domanda che ci dobbiamo porre è sicuramente questa prima di tutto: con quali modalità questo collegamento si può fare. Ci sono stati già in passato alcuni studi, sono state formulate delle opzioni, però non c'è mai stato un confronto comparativo tra le varie opzioni che si erano delineate e che sono sostanzialmente tre: un sistema ferroviario puro, un sistema tram-treno e un sistema tranviario. Ora è venuto il momento di mettere a confronto queste tre opzioni e di capire qual è la scelta migliore. Questo confronto si può fare con uno studio specifico di prefattibilità, uno studio che ha costi contenuti, perché si può commissionare sotto la soglia dei 40 mila euro e si può realizzare, se c'è la volontà, in pochi mesi. Però deve essere affidato uno specifico incarico che in questo momento manca, ed è proprio questo l'oggetto della mozione che speriamo venga accolta e approvata da tutto il Consiglio, anche in ragione di quello che è stato dichiarato da tutte le forze di maggioranza in campagna elettorale.

Ci sono infine due considerazioni che riguardano l'urgenza di questo incarico. È infatti del tutto evidente che il futuro della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, attualmente chiusa all'esercizio, è fortemente condizionato dalle scelte che si faranno relativamente al collegamento con Courmayeur. A seconda di che cosa si decide di fare per Courmayeur, cambia la tipologia degli interventi da fare sulla tratta attuale. Faccio un esempio concreto. Forse non tutti i Consiglieri, soprattutto quelli nuovi, sanno che sono in corso degli studi e delle indagini condotte da Rete Ferroviaria Italiana e dalla Regione Valle d'Aosta sulla portata assiale della tratta ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier, ne abbiamo parlato nel passato Consiglio, ma forse a qualcuno può anche essere sfuggito che questi studi ci sono, stanno andando avanti. Lo scopo di queste indagini, che hanno un costo molto elevato, è di capire lo stato dei ponti e delle opere d'arte sull'attuale tratta Aosta/Pré-Saint-Didier e di valutare se e quali interventi si dovrebbero fare per consolidare alcune strutture ed eventualmente per aumentare il carico assiale da 16 a 18 tonnellate, cosa che consentirebbe un più agevole reperimento di locomotive. È del tutto evidente che, per una congrua valutazione degli interventi da realizzare sull'Aosta/Pré-Saint-Didier, è necessario conoscere preventivamente quale sia la migliore opzione possibile per il collegamento Pré-Saint-Didier/Courmayeur. Se l'opzione fosse quella ferroviaria (mezzi pesanti), occorrerebbe fare determinati interventi; se l'opzione fosse tramviaria (mezzi più leggeri), ovviamente gli interventi sarebbero ben diversi. È per questo che a nostro avviso lo studio, l'incarico dello studio di prefattibilità, è urgente;ed è opportuno, come dice la mozione, che il risultato di tale studio sia disponibile in tempi brevi, in modo da poter essere utilizzato per una corretta valutazione dei risultati degli studi in corso sulla portata assiale dell'Aosta/Pré-Saint-Didier. Le due cose quindi sono strettamente collegate, non sono disgiunte.

Nel precedente Consiglio l'Assessore ai trasporti ci ha detto che la consegna dello studio sulla portata assiale avverrà probabilmente a fine anno. Se la scadenza è questa - e non ho motivo di credere che sia un'altra -, occorre quindi agire in fretta per affidare questo incarico di prefattibilità che si può fare, se c'è la volontà, rapidamente, essendo uno studio sotto soglia che non richiede quindi una gara. Mi rendo conto, anche in relazione a tutto il discorso che è stato fatto questa mattina e per parte del pomeriggio, che ci sarà l'obiezione sulla questione dei costi. Ora, a fronte di uno studio per la portata assiale dell'Aosta/Pré-Saint-Didier, che ha un costo di 1,46 milioni di euro, di cui 1 milione a carico di RFI e 460 mila a carico della Regione _ uno studio costoso, importante che ci dovrebbe dire qual è la situazione e che cosa si può fare... - io mi rifiuto di credere che non sia possibile trovare 40 mila euro per uno studio di prefattibilità per un'opera che è strettamente collegata a quella che ho appena descritto. Certo, ci sono difficoltà finanziarie, com'è stato ricordato più e più volte - e su questo posso capire perfettamente le difficoltà di chi si trova a dover gestire una situazione nuova e complessa -, però io sono convinta che, se esiste la volontà politica in questa fase, trovare 40 mila euro per uno studio di prefattibilità per sapere quale sarà il futuro della tratta tra Pré-Saint-Didier e Courmayeur, ma anche di quella che è la tratta attualmente chiusa tra Aosta e Pré-Saint-Didier, non è una cosa così complessa. Certo, i pareri tecnici, gli studi tecnici sono fondamentali, ma in questo caso più ancora che in altri, proprio per l'ammontare della cifra che ho indicato, io credo che qui si tratti essenzialmente di una volontà politica; per questo e per le motivazioni che credo abbiano sostenuto tutte le forze che hanno presentato nei loro programmi elettorali un punto specifico sulla ferrovia valdostana, io credo che debba emergere in questo Consiglio tra le forze di maggioranza e di minoranza, in modo chiaro, la volontà di proseguire. Nessuna delle forze che siedono qui ha trascurato questo elemento, la questione della ferrovia: l'Union Valdôtaine ha parlato di elettrificazione della tratta da Pont-Saint-Martin a Courmayeur, l'Union Valdôtaine Progressiste ha parlato della piena attuazione della legge con il potenziamento e l'ammodernamento della linea ferroviaria, la Lega ha parlato di ripristinare e riqualificare la linea Aosta/Pré-Saint-Didier, nel programma del MOUV' si parla di riqualificazione della tratta ferroviaria valdostana, la Stella Alpina ha parlato di miglioramento della tratta e dimezzamento dei tempi e l'elettrificazione per ridurre l'impatto ambientale, il Movimento Cinque Stelle ha fatto un programma anche più ampio introducendo molti elementi in più e per Impegno Civico è stato uno dei cardini del programma elettorale. Io quindi, alla luce di tutto questo, mi aspetto che ci sia un positivo accoglimento di questa mozione e vi ringrazio.

Presidente - La parola al Consigliere Cognetta.

Cognetta (MOUV') - Siccome ho molto a cuore il trasporto su rotaia e i collegamenti all'interno della Valle d'Aosta, volevo fare alcune domande ai presentatori della mozione prima di capire che posizione prendere rispetto alla stessa.

Innanzitutto volevo capire se con uno studio di prefattibilità si intende, visto che è sotto i 40 mila euro, semplicemente dare un incarico a qualche consulente. Io non conosco a fondo la normativa, però non ricordo studi di prefattibilità, io so che ci sono studi di fattibilità, ma di prefattibilità... forse è un refuso, ma io non ne conosco, se me lo spiega, se poi mi potesse dare questo chiarimento, mi farebbe una cortesia.

Altra questione: volevo sapere se ha avuto modo di leggere lo studio fatto dalla società Geodata dell'ottobre 2007 e di valutare le ipotesi messe in campo dalla società rispetto a tre soluzioni di collegamento che erano previste in quello studio: la prima con un treno, la seconda con un treno però con una variante rispetto a Dolonne e la terza invece con una soluzione fatta attraverso un tram. Per queste tre soluzioni, messe a confronto sia nel tracciato, sia nella parte tecnica, sia nei costi, venivano date delle indicazioni su tutta una serie di difficoltà tecniche: costi per realizzare l'opera e vantaggi e svantaggi da un punto di vista del tempo di trasporto dei carichi, degli anni per la realizzazione della tratta e di tutto quello che è relativo al possibile collegamento su rotaia tra Pré-Saint-Didier e Courmayeur. È uno studio che io chiesi già qualche tempo fa con un "116" - quindi è all'interno degli uffici - dal quale mi resi conto che nel 2007 si parlava già di più di 150 milioni di euro circa per ognuna delle soluzioni, diciamo tra i 125 e i 155 milioni di euro. C'era un calcolo sui costi, ma non c'era un calcolo su eventuali ricavi, anche se banalmente rientrare di una cifra così su una tratta così breve penso sia piuttosto complicato, ma questo è un altro tipo di ragionamento. Se può darmi modo di approfondire questo punto, perché, qualora questo studio rispondesse già ad alcune delle domande che ho visto... vorrei capire se possa essere il caso di farne un altro, perché, secondo me, ancorché sotto i 40 mila euro, diventa... però, comunque, se questo è uno studio non dico ancora attuale, ma aggiornabile, poi bisognerà valutare se è il caso o meno di aggiornarlo, se è il caso di farne un altro, se bastano 40 mila euro o meno. Sinceramente, quando si tratta di studi... essendo stato in passato molto preoccupato di come venivano spesi i soldi negli studi, perché qui le dico che in amministrazione sono stati spesi soldi per tantissimi studi che poi non hanno avuto rilievo e seguito, è un modo anche quello lì... era almeno un modo, quando c'erano più risorse, per risolvere altri tipi di problemi che non erano lo studio specifico dell'argomento, mentre invece qui parliamo di cose importanti. Se questo è uno studio che conoscete che, secondo voi, va bene, volevo capire se in qualche modo rispondeva almeno in parte a quanto chiesto nella mozione.

Presidente - La parola alla Consigliera Minelli.

Minelli (IC) - In merito alla domanda del collega Cognetta, io non sono un tecnico, lo studio lo conosco, l'ho letto, è uno studio che data 2007, siamo nel 2018. Sia dal punto di vista delle previsioni di costo, sia per quelle che possono essere invece le possibili soluzioni, io immagino che la tecnologia e ovviamente quello che riguarda costi dei materiali, di progettazione prima ancora, eccetera, in 11 anni subiscano delle variazioni. Lei faceva un appunto sulla questione della mancanza del calcolo dei ricavi, io sono abbastanza convinta che uno studio nuovo a questo punto sia necessario perché, come lei mi insegna, un progetto datato è carente da questo punto di vista, e potrebbe quindi essere integrato. Non lo so, questa è una cosa che noi sinceramente chiediamo a chi dovrà occuparsene: agli uffici, a chi ne ha le competenze eccetera. Io credo che una prosecuzione della tratta, che può essere fatta in vari modi, noi non siamo qui a sostenere che si deve in modo imperativo arrivare a Courmayeur con una ferrovia tradizionale, sia necessario; ho parlato di trasporto su rotaia proprio perché le tre opzioni possono essere prese in considerazione tutte e tre. Io quindi credo che uno studio aggiornato, che ha un costo contenuto, dalle informazioni che noi abbiamo reperito presso dei tecnici che normalmente si occupano di progettazione di ferrovia in montagna, almeno queste sono le risposte che ci sono state date, sia indispensabile. Ciò non toglie che, essendo ormai avviata da parte dell'Amministrazione regionale tutta una serie di altri studi che sono stati commissionati già ad esperti, a tecnici che sono titolati ad occuparsi di questo, noi non abbiamo delle preclusioni sulle persone, sullo studio, sui professionisti a cui potrebbero essere dati questi incarichi. Certo, deve essere uno studio che garantisca questi costi, perché altrimenti non siamo in linea e che però chi lo redigerà abbia allo stesso tempo un'esperienza di progettazione di impianti di ferrovie in montagna.

Le difficoltà tecniche, i vantaggi e gli svantaggi, i tempi di realizzazione sono questioni che effettivamente devono essere analizzate in maniera più puntuale, anche perché, se si pensa di dover fare uno studio sulla portata assiale, che costa la cifra che ho detto prima, a maggior ragione bisogna sapere che cosa si vuole fare dopo. È vero 40 mila euro non si buttano da nessuna parte, come non si butta da nessuna parte nient'altro, però nello specifico di quello che noi chiediamo in questo momento, il rapporto tra un costo molto più elevato per tutta l'altra questione e questo sinceramente mi sembra che possa essere ritenuto accettabile.

Un'ultima cosa velocissima. Certo che c'è differenza tra uno studio di fattibilità e uno di prefattibilità, perché il secondo ovviamente è meno dettagliato e porta a conoscenza di chi lo richiede una serie di elementi nella fase in cui è possibile scegliere una delle opzioni possibili, poi richiederà di passare alla fase successiva. Posso assicurare che gli studi di prefattibilità esistono e sono quelli con cui normalmente si è proceduto in altre realtà regionali con caratteristiche simili alla nostra.

Presidente - La parola al Consigliere Vesan.

Vesan (M5S) - Anch'io volevo fare una domanda: per caso il Consigliere Cognetta parla a nome della maggioranza per quello che riguarda la prosecuzione della tratta ferroviaria fino a Courmayeur? Perché è importante sapere qual è il parere, la volontà di questa maggioranza perché non siamo riusciti a capirlo dettagliatamente dal programma elettorale. Abbiamo avuto nel passato Consiglio una dichiarazione semi-personale da parte dell'Assessore Restano sulla sua scarsa convinzione della fattibilità legata ai costi, abbiamo adesso nuovamente ricevuto un'indicazione da parte del Consigliere Cognetta che è un fervente sostenitore della ferrovia tra i banchi dell'opposizione, ha approfondito gli studi e, da quello che è riuscito a percepire in questi anni dai banchi dell'opposizione, sembra in questo momento fermamente convinto che invece il prolungamento della tratta ferroviaria sia solo uno spreco di soldi. La nostra indicazione nella presentazione della mozione è un'indicazione di tipo politico, non di tipo tecnico; noi chiediamo che, da un punto di vista tecnico, poiché è già in fase di realizzazione una progettazione sulla tratta ferroviaria fino a Pré-Saint-Didier, e questa è in fase di realizzazione adesso, sarà ultimata entro quest'anno. Noi chiediamo che con lo stesso livello non di progettazione naturalmente, perché costerebbe sicuramente troppo, ma almeno con lo stesso livello di aggiornamento temporale sia fatta anche una valutazione se vale la pena, se si può fare, se ha dei costi ragionevolmente affrontabili il fatto che questo servizio sia prolungato fino a Courmayeur. Stiamo parlando di costi su una tratta brevissima elevatissimi che non hanno nessun senso, ma probabilmente la tratta ferroviaria da Chamonix a Montenvers, di fronte all'esiguità della lunghezza del tracciato e di fronte ai costi di gestione, non sarebbe mai stata realizzata e neppure pensata, mentre tuttora è motivo di attrazione dei turisti nella città di Chamonix, lavora a regimi elevatissimi ed è continuamente frequentata nonostante il fatto che il ghiacciaio raggiunto da questa linea ormai è lontanissimo e difficilmente raggiungibile da parte dei visitatori.

Presidente - La parola al Consigliere Chamonix per il secondo intervento.

Cognetta (MOUV') - Collega Vesan, forse non mi sono espresso bene, non so se lei parla a nome di tutti i Cinque Stelle, o solo a nome suo, perché io ho cercato di porre delle domande. Non ho fatto nient'altro che delle domande e ho chiesto dei chiarimenti che gentilmente la collega mi ha dato. Posso ancora fare delle domande, vero? Posso avere delle risposte prima di prendere una decisione, o non è possibile neanche questo? Siccome io ci tengo veramente e mi studio le cose e questa cosa l'ho studiata a fondo, ho chiesto alla collega dei chiarimenti. Non mi sembra niente di strano e di inopportuno. Se lei invece pensa che, ogni volta che uno chiede un chiarimento, prenda una posizione, allora c'è qualcosa che non funziona. Io ho semplicemente chiesto dei chiarimenti.

Ora, fermo restando che, secondo me, parte dei chiarimenti mi sono stati dati e parte no, ritengo che il discorso debba essere approfondito da ulteriori domande, ma non mi sembra nulla di strano. Se lei poi personalmente immagina che ci sia sempre un secondo fine rispetto all'intervento di qualcuno, allora lei non ha chiaro il funzionamento di quest'aula: in quest'aula, per fortuna, è possibile ancora parlarsi tra persone civili, se si riesce, senza dare giudizi, almeno per quanto mi riguarda. Se poi vuole cominciare a dare giudizi - ma glielo spiego molto tranquillamente e molto chiaramente -, ce n'è per tutti. Lo spiegavo qua dentro la scorsa legislatura, lo dicevo a tutti, me compreso, però è per tutti, perché, guardi, che qui si cerca di lavorare in maniera corretta e coerente per quanto mi riguarda. Per favore, quindi non trasformi quello che dico nel pensiero della maggioranza, io ho semplicemente chiesto un chiarimento, anzi due per la precisione e non mi sono stati dati tutti e due. Mi riservavo poi di andare a parlare con la collega per farmi spiegare meglio alcuni dettagli. Tutto qui.

Presidente - Io chiedo che si rientri sul tema della mozione per quanto possibile e non in dibattiti personali o di contrasto personale, perché questo è un dibattito che vuole arricchire tutta l'Assemblea su una conoscenza del problema. La parola al Consigliere Vesan per il secondo intervento.

Vesan (M5S) - Mi dispiace che si sia offeso il Consigliere Cognetta, come se fosse una questione personale, ma lui ha ribadito di aver presentato una domanda ai presentatori della mozione e quindi non solo alla Consigliera Minelli, ma anche al sottoscritto, che sono uno dei firmatari e quindi mi sentivo titolato a rispondere. Tra l'altro, non ho risposto alla sua domanda, ho fatto anch'io una domanda. Lei parla di scarsa legittimità nel rispondere alle domande, quando poi io le faccio un'ulteriore domanda. Io ho semplicemente chiesto se lei parla a nome della maggioranza, non ho preso posizione in tal senso nei confronti delle sue dichiarazioni. Sono molto curioso di sapere qual è il parere ufficiale della maggioranza relativamente a questo punto; se lei mi chiarirà se è lei il delegato a rappresentare la maggioranza su questo punto o meno, io potrò sapere da chi ricevere la risposta a questa domanda.

Presidente - La parola al Consigliere Cognetta per fatto personale.

Cognetta (MOUV') - Chiariamoci meglio: fare una domanda non vuol dire avere una posizione. Quando si fa una domanda con la quale si accerta una posizione, è una domanda presa in giro, e lei ha fatto questo.

Le spiego poi un'altra cosa. Quando la maggioranza vuole parlare a nome della maggioranza, lo dice, non fa delle domande da semplice Consigliere. Si alza e dice: "a nome della maggioranza, esprimo questa opinione" e lo dice la maggioranza. Io non ho detto questo, io ho soltanto fatto una richiesta di chiarimenti, altrimenti si sarebbe alzato qualcuno a nome della maggioranza e avrebbe detto: "a nome della maggioranza, rispetto a questa mozione, le consigliamo, le proponiamo, scriviamo, facciamo, ci fermiamo un attimo per fare una variazione". Si faceva tutto quello che andava fatto. Ripeto: io ho fatto a titolo personale delle domande per capire meglio il contenuto e dove voleva arrivare questa mozione e mi sono rivolto ovviamente alla presentatrice. C'è da aggiungere anche un passaggio: quando c'è chi presenta, normalmente si parla con chi presenta, perché allora avrei dovuto dire: "lei, Consigliera Pulz, cosa mi può rispondere su questo?", "lei, Consigliere Bertin, cosa mi può rispondere su questo?", e così via, quindi è una questione di prassi. Se lei la vuole interpretare in altro modo, le consiglio vivamente di approfondire la prassi di quest'aula.

Presidente - Colleghi, io vi inviterei a limitare i fatti personali e a continuare la discussione sull'argomento. La maggioranza non si è ancora espressa, quindi poi risponderà sulle domande poste.

La seduta è sospesa dalle ore 16:53 alle ore 17:12.

Fosson (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori dopo la riunione di maggioranza. La parola all'Assessore Restano.

Restano (AC-SA-PNV) - In merito alla mozione presentata, la maggioranza è sicuramente interessata, così come il resto del Consiglio, al collegamento ferroviario di cui si sta parlando, però corre l'obbligo di fare alcune precisazioni. Le valutazioni sul collegamento Pré-Saint-Didier/Courmayeur devono necessariamente entrare in una strategia d'insieme dell'intero sistema trasportistico, che potrà concretizzarsi con l'approvazione del piano regionale dei trasporti, che è stato affidato a febbraio di quest'anno al raggruppamento temporaneo di imprese PTS S.r.l., AIRIS S.r.l. e gruppo CLAS S.p.A., attualmente in fase di redazione. Tale piano dovrà individuare il progetto d'insieme per la mobilità regionale, nonché dare indicazione sui passi per attuarlo. In questo quadro si faranno sicuramente delle valutazioni in merito alle opzioni di mobilità tra Aosta, Pré-Saint-Didier e Courmayeur. Peraltro, com'è già stato accennato da chi ha presentato la mozione, lo stesso soggetto dovrà redigere il piano regionale di mobilità ciclistica recentemente introdotto dalla legge n. 2/2018, dal quale potranno scaturire eventuali sinergie tra biciclette e trasporto pubblico locale, quindi sarà integrato nel contesto generale del territorio. Va comunque evidenziato, com'è stato già detto, che il tema della prosecuzione della linea fino a Courmayeur è già stato affrontato attraverso studi commissionati dalla Regione e più precisamente: lo studio "Metrò del Mont-Blanc" del 1996, lo studio di fattibilità alternativo di trasporto lungo la direttrice del Monte Bianco redatto da Geodata nel 2007, lo studio di fattibilità per l'adeguamento e il miglioramento del collegamento ferroviario Aosta/Pré-Saint-Didier, redatto dall'ingegnere Tullio Russo nel 2011. Tra l'altro, la bozza del programma strategico previsto dalla legge n. 22/2016, predisposta e presentata in IV Commissione consiliare nella precedente legislatura nel marzo 2018, ha raccolto e riassunto le risultanze di tali studi, nonché gli approfondimenti prodotti dalla NET Engineering S.p.A. nell'ambito del servizio di supporto alla predisposizione del programma strategico degli interventi per l'attuazione della legge n. 22/2016, analizzando le possibili soluzioni attuabili anche in modalità non ferroviaria.

Il proseguimento verso Courmayeur è evidentemente connesso alle decisioni in merito all'Aosta/Pré-Saint-Didier e viceversa, quindi una vera e propria strategia dovrà anche tenere conto degli esiti di un eventuale approfondimento e dello studio in corso sul carico assiale. Va infine precisato che la normativa vigente in materia di appalti (il decreto legislativo n. 50) - e qui entro in un argomento che non mi appartiene, ma per il quale mi sono avvalso della collaborazione degli ingegneri e dell'ufficio - non contempla gli studi di prefattibilità, ma prevede la possibilità di redigere il progetto di fattibilità comparabile al vecchio progetto preliminare, articolandolo in due fasi successive di elaborazione: una prima fase in cui si individuano e analizzano le possibili soluzioni progettuali alternative, ove esistenti, e una seconda in cui si sviluppano tutte le indagini e gli studi necessari per la definizione della soluzione prescelta. Anche ipotizzando di poter commissionare uno studio generale, generico di prefattibilità come l'avete definito, lo potremmo fare in assenza di altri studi preliminari: noi abbiamo già due studi di fattibilità sullo stesso argomento e quindi diventerebbe difficile trovare una soluzione.

La soluzione che noi proponiamo, e sulla quale siamo disposti ad un incontro e a provare a condividere con voi un percorso, è un pochino diversa - posso enunciarla qui o si può sospendere un attimo la seduta e guardarla insieme - mantenendo le vostre premesse e la richiesta di urgenza che avete evidenziato, aggiungendo solamente nelle stesse premesse che è stato redatto in precedenza il piano regionale dei trasporti che va ad individuare strategie d'insieme per la mobilità regionale, nonché dà l'indicazione sui passi per la loro attuazione ed evidenziando che "le valutazioni sul collegamento Pré-Saint-Didier/Courmayeur devono necessariamente rientrare in una strategia d'insieme dell'intero sistema trasportistico e, in particolar modo, devono essere in sintonia con le scelte relative alla tratta fino a Pré-Saint-Didier, risulta ottimale che vengano effettuate in primis nell'ambito del piano regionale dei trasporti". Sottolineiamo poi che "l'individuazione di tale opzione richiede uno specifico studio da redigersi in tempi rapidi, in modo che le sue risultanze possano essere valutate contestualmente allo studio sopra richiamato sul carico assiale e in modo complessivo per l'intera tratta Aosta/Courmayeur". Andiamo a sottolineare l'urgenza, però proponiamo di richiedere questo approfondimento specifico alla ditta incaricata per la redazione del piano regionale dei trasporti, dandole dei tempi ben precisi. Vi ricordo che è prevista la consegna degli elaborati progettuali entro la fine dell'anno esattamente nei tempi che sono stati dati da RFI alla ditta che deve elaborare il progetto sul carico assiale.

Difficilmente sono comparabili uno studio di prefattibilità, che ha un livello molto leggero, con uno studio sul carico assiale, che è a livello di uno studio definitivo: è per questo che va dato incarico ad una ditta che già ci sta lavorando di approfondire questo argomento specifico nei tempi che voi avete richiesto, che, tutto sommato, sono gli stessi del piano regionale dei trasporti. Questo è in sintesi quello che proponiamo in un emendamento che vada in questo senso: raccoglie le vostre istanze e le nostre esigenze ("nostre" intese come uffici). Si può, anche nella difficoltà, affidare uno studio di prefattibilità, ma avere come strada preferibile quella dell'approfondimento all'interno di un incarico già assegnato. Se volete, possiamo sospendere i lavori e confrontarci.

Presidente - La parola alla Consigliera Minelli.

Minelli (IC) - A questo punto credo sia opportuno sospendere un attimo la seduta per confrontarci. Anche per spiegare a tutti la nostra posizione, preciso che a noi non interessa tanto a chi questo studio venga affidato, ma ritengo che pensare che ci lavori sia chi si sta già occupando del piano regionale dei trasporti significhi che già deve fare delle schede, dei capitoli, dei paragrafi dedicati nello specifico al collegamento fra Pré-Saint-Didier e Courmayeur. Quello che noi vogliamo dire è che lo studio di prefattibilità - poi se lo vogliamo chiamare con una terminologia diversa, lo possiamo fare - è uno studio che costa quello che ho detto prima, ma non è uno studio da poco, perché chi dovrà redigerlo si prende come responsabilità di darci delle indicazioni molto precise e dettagliate sulle scelte conseguenti. Noi chiediamo uno studio di prefattibilità fatto entro la fine dell'anno, non come un'appendice a un piano regionale dei trasporti, ma come una cosa specifica, perché altrimenti non ha senso quello che è stato detto e che è citato nel programma strategico. Quando alla pagina 20 del programma strategico degli interventi sulla ferrovia del gennaio 2017 si parla di ciò, si dice espressamente che le varie opzioni che devono essere prese in considerazione (la ferrovia tradizionale, il sistema tram-treno e il tram soltanto) devono essere studiate e valutate nell'ambito della strategia complessiva riguardante l'ammodernamento dell'Aosta/Pré-Saint-Didier e dell'ipotizzato prolungamento a Courmayeur. Io non so se è possibile prevedere - questa è una cosa che dovete valutare voi nel piano regionale dei trasporti -, non un generico capitolo, paragrafo, scheda; è una questione un po' più complessa... perché è vero che non costa una cifra elevata, ma chi lo redige si assume veramente una responsabilità sulle caratteristiche di ciò che si prevede per la prosecuzione da Pré-Saint-Didier a Courmayeur. Di conseguenza, le scelte che dovranno essere fatte non saranno delle scelte da poco, perché, se noi dobbiamo riaprire la ferrovia fino a Pré-Saint-Didier i costi, con l'aumento della portata assiale da 16 a 18 tonnellate, sono di un tipo; se si fa una linea tramviaria su rotaia, è un'altra cosa. Quello studio quindi non è una semplice scheda che si può redigere per il piano regionale dei trasporti; poi che il lavoro lo faccia lo studio incaricato di redigere tale piano o che lo faccia qualcun altro, però con le competenze per ragionare su una soluzione di trasporto su rotaia in montagna, è indifferente. È indispensabile però che ci sia un affidamento specifico su questo tema, altrimenti la mozione perde il suo significato, perché il punto sostanziale della mozione, quello che voi proponete di togliere è proprio lo studio specifico di prefattibilità per la continuazione della tratta Pré-Saint-Didier/Courmayeur. Quindi, se vogliamo ragionare su questo si può fare, altrimenti non credo che sia accettabile, perché, se si fa lo studio nel piano regionale dei trasporti, c'è il rischio che questa cosa venga dilazionata nel tempo. Se a fine anno avremo gli studi sulla portata assiale e l'aumento dalle 16 alle 18 tonnellate, noi in concomitanza, quindi da ora alla fine dell'anno, dobbiamo avere anche l'altro studio, se no questo perde completamente di senso. Io credo che davvero qui non si tratti semplicemente di pensare che tutto il sistema trasportistico debba essere rivisto in modo generale da un piano, compresa l'integrazione con la ciclovia: è tutto vero, siamo d'accordo che il piano regionale dei trasporti, fermo dal 2014, finalmente arriverà a conclusione, questa però è una cosa un po' diversa, che c'entra, ma che va avanti di suo e di questo, secondo me, dobbiamo tenere conto.

Presidente - La parola all'Assessore Restano.

Restano (AC-SA-PNV) - Solamente per chiedere un'interruzione, perché forse non ha capito quello che intendevo dire o mi sono spiegato male. Magari, se interrompiamo la seduta, possiamo esaminare bene la proposta con i Capigruppo e con chi è interessato.

Presidente - La parola al Consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - Mi pare di aver compreso abbastanza bene quello che l'Assessore Restano ha presentato a nome della maggioranza, credo sia una proposta corretta su come trovare una soluzione. Quando ci è stata presentata questa iniziativa... tra l'altro, non è che siamo in assenza di iniziative, ma tutta una serie di iniziative che stanno arrivando in aula hanno fatto parte di una lunga discussione nella scorsa consiliatura... credo sia opportuno anche che magari nuove energie riportino in aula questi temi per trovare, se è possibile, delle soluzioni definitive, ma è bene anche ricordare che il mio gruppo, l'UVP, su questo tema per lungo tempo ha discusso.

Quello che però chiedono i colleghi di Impegno Civico è molto chiaro, quindi nella mozione l'impegno politico è quello di dire: se si potrà raggiungere Courmayeur, dovremo decidere con che cosa, prima di pensare che nel piano regionale dei trasporti si vada a rinforzare la ferrovia per far salire un domani i bimodali e poi non riuscire a fare un'infrastruttura altrettanto pesante che vada da Pré-Saint-Didier a Courmayeur. Tra l'altro, nel programma di ALPE questo era indicato in maniera molto precisa: un trasporto leggero. Non vorremmo quindi confondere questa proposta che ha un problema di tipo amministrativo, della prefattibilità, quindi questo sta gli uffici dell'Assessorato andarlo a definire, però in termini politici è ben diverso dal dire: approfondiamo nella pianificazione e nella progettazione futura la possibilità di raggiungere Courmayeur, perché se quella pianificazione prevede mezzi pesanti in termini di locomotori e di investimenti che devono poi raggiungere Pré-Saint-Didier, gli stessi mezzi poi dovranno andare fino a Courmayeur, magari non potendola raggiungere perché ci sono impedimenti di tipo progettuale.

Al di là della mozione - e, se si trova una soluzione, credo sia interesse di tutti - quindi deve essere chiaro cosa si vuole fare e cosa si vuole sostenere, perché sono due percorsi diversi. Oggi è stata chiusa la ferrovia Aosta/Pré-Saint-Didier perché non è economica, perché non è raggiungibile con dei mezzi interessanti per il trasporto ferroviario, ha bisogno di essere migliorata, si aggiunge un elemento previsto dalla legge, lettera b) dell'articolo 1, se non ricordo male, si dice: "andiamo fino a Courmayeur se è possibile magari con altri mezzi che sempre viaggino su rotaia, ma mezzi più leggeri". Le due cose quindi difficilmente si trovano se vanno confuse non dallo stesso incarico progettuale - quello non è un problema - ma all'interno di una programmazione e di una progettualità che tiene già conto che vada rinforzata la ferrovia.

Noi, nel dichiarare l'appoggio a questa iniziativa, invece eravamo estremamente sensibili al fatto che si possa anche ridurre il carico assiale per poi poter avere un tratto continuo e definitivo.

Presidente - Facciamo questa interruzione e vediamo se riusciamo, anche su sollecitazione del collega Bertschy, a trovare una soluzione condivisa.

Minelli (IC) - Vorrei solo capire, ha parlato prima di una riunione dei Capigruppo, se la vedono i Capigruppo... cioè i proponenti possono essere presenti oppure no? Per capire le modalità.

Presidente - I firmatari si incontrano, poi potrebbe essere utile estenderla anche ai Capigruppo.

Minelli (IC) - Volevo solo capire se noi potevamo partecipare alla riunione, non che non potessero i Capigruppo.

Presidente - Sospendo la seduta.

La seduta è sospesa dalle ore 17:30 alle ore 17:48.

Fosson (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori. Se ci comunicate qual è stato il risultato raggiunto nell'incontro. La parola alla Consigliera Minelli.

Minelli (IC) - Grazie alla disponibilità dell'Assessore e della maggioranza ad accogliere la mozione che abbiamo presentato, con alcune correzioni, riteniamo che sia possibile recepirle. Sono stati aggiunti alcuni punti, non so se adesso avete davanti la mozione precedente, ma ci sono degli emendamenti. La leggo per intero, così magari riusciamo a capire bene: "Ricordato che la prosecuzione della linea ferroviaria fino a Courmayeur è esplicitamente prevista dalla legge regionale del 25 novembre 2016 n. 22, approvata all'unanimità dal Consiglio regionale; evidenziato che arrivare a Courmayeur, e possibilmente alla località di Entrèves, con un trasporto pubblico su rotaia avrebbe un valore trasportistico, ambientale e turistico di enorme rilevanza; ricordato che è in corso la procedura per candidare il territorio del Monte Bianco come Patrimonio Mondiale dell'Umanità, candidatura promossa dall'organismo transfrontaliero Espace Mont-Blanc, sostenuta dal Comune di Chamonix e dalla Regione Valle d'Aosta, che sarebbe fortemente rafforzata da un collegamento su rotaia che arrivi ai piedi del Monte Bianco; rilevato che sono in corso studi e indagini condotte da RFI e Regione sulla portata assiale della tratta ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier; rilevato - questo è uno dei punti aggiunti - che è in corso la predisposizione del Piano regionale dei trasporti che dovrà individuare le strategie d'insieme per la mobilità regionale nonché dare indicazione sui passi per la loro attuazione; evidenziato che le valutazioni sul collegamento fra Pré-Saint-Didier e Courmayeur - anche questo è aggiunto - devono necessariamente rientrare in una strategia d'insieme dell'intero sistema trasportistico ed in particolar modo devono essere in sintonia con le scelte relative alla tratta fino a Pré-Saint-Didier, risulta ottimale che vengano effettuati in primis nell'ambito del Piano regionale dei trasporti; sottolineato che l'individuazione di tale opzione richiede uno specifico studio, da redigersi in tempi rapidi, in modo che le sue risultanze possano essere valutate contestualmente allo studio sopra richiamato sul carico assiale in modo complessivo per l'intera tratta Aosta/Courmayeur; il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale a richiedere agli incaricati della redazione del Piano regionale dei trasporti la predisposizione di uno specifico studio, da redigersi in tempi rapidi, relativamente al collegamento Pré-Saint-Didier/Courmayeur, che valuti le possibili soluzioni sotto il profilo tecnico, dei costi e dei benefici, e sia propedeutico alle decisioni in merito alla tratta a valle Aosta/Pré-Saint-Didier".

Abbiamo visto queste modifiche con i colleghi firmatari, sia del gruppo di Impegno Civico che con il Consigliere Vésan, e riteniamo che possano essere accettate. Rilevo ancora una cosa: nell'"impegna" si dice che la Giunta regionale deve "richiedere agli incaricati della redazione del piano regionale questo studio": io confido nel fatto che la Giunta regionale non solo richieda agli incaricati della redazione del piano la predisposizione di uno specifico studio, ma che faccia il possibile affinché questo studio venga effettivamente effettuato, avviato e nei tempi che sono stati richiesti, perché, come sappiamo, richiedere non significa ottenere. Io, vista la vostra disponibilità ad accettare questa mozione, confido, come gli altri colleghi, nel fatto che non sia soltanto una dichiarazione d'intenti, ma a questo farà seguito un reale impegno.

Presidente - Grazie, Consigliera Minelli. Se ci fa pervenire il testo modificato al più presto e firmato dai relatori...

Minelli (IC) - Visto che i Capigruppo hanno partecipato alla riunione - non so quale sia la prassi - credo sia corretto che la firmino anche i Capigruppo, oltre a noi che abbiamo presentato la mozione e all'Assessore.

Presidente - Pongo in votazione la mozione al punto n. 33 dell'ordine del giorno. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti : 35

Favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità.