Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 70 del 26 luglio 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 70/XV - Disegno di legge: "Approvazione del rendiconto generale della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste per l'esercizio finanziario 2017".

Fosson (Presidente) - Alla presenza di 32 Consiglieri possiamo riprendere i lavori.

Prima di tornare all'ordine del giorno, volevo informare che sono giunte al tavolo della Presidenza due risoluzioni che saranno distribuite. Siamo al punto 32 dell'ordine del giorno ancora in discussione generale. Se qualcuno vuole intervenire... la parola all'Assessore Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Intervengo per i riferimenti fatti alle mie posizioni nel passato per quanto riguarda aspetti legati in prevalenza al discorso del bilancio, al consuntivo e mi sento in dovere di tranquillizzare l'attuale minoranza che non ho cambiato idea. Non è che, cambiando di posto, uno nella vita cambia idea. Io negli anni in cui sono stato tra i banchi del Consiglio ho evidenziato quelle che, a mio parere, erano comunque delle gestioni, a livello di bilancio, di "comodo" da parte della politica; l'ho detto quando nel 2015 è stata fatta, non per volontà di questo Consiglio, bensì su precise indicazioni da parte del Governo, la verifica dei residui attivi esigibili e i residui passivi. La differenza tra residui attivi e passivi dà la possibilità di utilizzare l'avanzo d'amministrazione; nel 2015, a seguito di questa verifica, trovammo l'amara sorpresa di avere un disavanzo accertato di circa 280 milioni. Se leggiamo la relazione fatta molto bene dal collega Cognetta in cui si evidenzia negli anni questa progressiva diminuzione del disavanzo complessivo, (il collega Cognetta riferisce che a fine 2016 questi 280 divennero 202 milioni, nel 2017 142 e con l'attuale approvazione del conto consuntivo che approviamo oggi il disavanzo permane a 60 milioni). Lei capirà, collega Testolin, che, quando lei diceva che probabilmente dall'anno prossimo avremo una disponibilità di avanzo e io scuotevo la testa, è esattamente come quando dissi che questo percorso era stato un percorso di "comodo" della politica, che aveva permesso di avere delle risorse che effettivamente non erano in disponibilità, cioè erano legate a residui attivi inesigibili, ma che facevano comodo perché davano la possibilità di avere avanzo d'amministrazione e di spendere avanzo. Detto da lei, che è stato Assessore alle finanze... dovrebbe almeno avere la bontà di riconoscere che, se un minimo di avanzo sarà a disposizione l'anno prossimo, sarà legato al fatto che noi dovremo avere un avanzo d'amministrazione superiore ai 60 milioni, perché 60 milioni non sono in disponibilità. Lo dico per correttezza nel senso che non è colpa sua, non è colpa di nessuno, magari sono situazioni che abbiamo ereditato e soprattutto lo dico riferito al fatto che questa impossibilità di utilizzare l'avanzo che, come giustamente il collega Cognetta dice che il successivo assestamento sarà di tipo tecnico e non assegnerà ulteriori risorse all'esercizio in corso, ha segnato il discorso della gestione degli assestamenti di bilancio e delle variazioni di bilancio a partire dall'anno 2016.

È vero che questo problema l'hanno avuto dal 2016 in avanti tutti i Governi che si sono succeduti, ma questa è la conseguenza di una gestione di "comodo" della politica degli anni pregressi. Era corretto dirlo, è corretto dire che, con ogni probabilità, il primo bilancio libero, vale a dire a totale disposizione, compreso l'utilizzo dell'avanzo, sarà presumibilmente nell'anno 2020, questo per dire com'è la situazione di fatto in questo momento. Ci tengo a dirlo perché, tra l'altro, è notizia di poco che il Governo non ha impugnato la legge sugli avanzi di amministrazione della Provincia di Bolzano ed è notizia di poco che è stato liberato per la Provincia di Bolzano mezzo miliardo di disponibilità finanziaria a disposizione di Provincia e Comuni.

Ora, non mi interessa la polemica, è solo ed esclusivamente per dire che questa è la situazione in cui ci si trova ad operare in questo momento e questa è la situazione con cui dobbiamo cercare tutti assieme di dare una svolta e una prospettiva alla finanza regionale. Lo dico perché si è sentito in molti passaggi dire: "è così semplice, potete approvare la variazione di bilancio". È vero, si può approvare una variazione di bilancio, ma prima bisogna fare il punto della situazione e in questo momento non è così semplice, perché oltre a questa impossibilità di utilizzare l'avanzo d'amministrazione abbiamo l'ulteriore difficoltà legata al fatto che c'è una delibera di Giunta nella quale, in applicazione dell'articolo 14, comma 5, della legge n. 24 e articolo 5 della legge n. 20, si va a rimodulare le fonti di finanziamento, vale a dire il limite di indebitamento di Finaosta in gestione speciale. Non è un'operazione così indolore, perché, rispetto ai 371 milioni che erano stati autorizzati, in questo momento l'operazione si riduce a 319,29, vale a dire che 51,7 milioni non sono autorizzati e sono tutti legati ad interventi già autorizzati, per cui questo necessita di un momento di riflessione sulle priorità in questo momento. Per il solo Assessorato dell'agricoltura, che in questo momento rappresento, questa operazione è un'operazione da 12 milioni, in cui vengono per il momento congelati gli investimenti in ambito forestale per 1 milione, e 11 milioni nei riordini fondiari per quanto riguarda il discorso dei fondi di rotazione.

Non sono gli ultimi problemi che abbiamo, nel senso che ci siamo trovati, grazie anche alle eccezionali nevicate che ci sono state quest'inverno, ad intervenire su tutta una serie di somme urgenze legate agli schianti, alle frane, alle slavine: peccato che nella legge n. 5 non ci fosse capienza. Anche questo l'avevo detto in occasione del bilancio e della variazione di bilancio, per cui non ho cambiato idea. Si è intervenuti attingendo ai fondi di riserva che, se vengono prosciugati, vanno anche alimentati.

Qualcuno diceva che è sufficiente utilizzare i dividendi delle società partecipate e quant'altro. Io ci tengo a ricordare che non è così automatica la cosa, nel senso che i dividendi si utilizzano quando vengono deliberati dagli organi assembleari, vengono messi in disponibilità della proprietà, non è che la proprietà può fare un prelievo forzoso. Diciamo anche che li avete già utilizzati sia nella fase di predisposizione del bilancio per quello che riguarda i discorsi della CVA, sia per quello che riguarda una parte di assestamento che avevate fatto già nel precedente bilancio. Bisogna pertanto avere un quadro completo, e su questo l'Assessore Aggravi sarà molto più preciso di me in merito, ma semplicemente per dire che in questo momento c'è la necessità di avere il quadro generale, vedere le urgenze. Non entro nel merito, anche perché c'è una mozione sulla situazione dell'Assessorato dell'agricoltura, lo dirò poi, perché non è il caso di parlarne in questo momento. Mi dispiace dire questo, perché questo bilancio che avete approvato anche con la variazione di bilancio è comunque un bilancio che ha 40 milioni in più rispetto allo scorso anno: questo è un dato di fatto. Attingendo a quelli che erano delle possibilità di attingere alle partecipate, è stato possibile fare questo tipo di bilancio, però in questo momento noi ci troviamo a operare con una difficoltà legata alle risorse in disponibilità. Politicamente avete fatto altre scelte? È legittimo fare altre scelte, però non potete ribaltare su questa maggioranza le vostre scelte precedenti: semplicemente questo io voglio ribadire. Come pure in questo momento non sarebbe saggio da parte della nuova maggioranza provare ad ipotizzare di mettere in piedi delle variazioni di bilancio, che non sono assestamenti, perché l'avanzo di amministrazione non è in disponibilità, senza avere prima un quadro generale completo: lo dico perché anche a me piacerebbe assolutamente avere delle disponibilità di bilancio a seguito di una variazione, ma non sarebbe corretto in questo momento procedere in questa direzione. Lo dico senza toni polemici, non voglio fare nessun tipo di polemica, semplicemente dico che, per quello che mi riguarda, non ho mai cambiato idea su quella che doveva essere un'impostazione corretta, lineare per quello che riguarda la gestione di bilancio.

Presidente - La parola al Consigliere Baccega.

Baccega (UV) - È chiaro che l'intervento di questa mattina dell'Assessore Restano ha animato un dibattito che in passato, all'approvazione del rendiconto, non avveniva: era sufficiente ascoltare le relazioni e si votava. Il grido d'allarme del Consigliere Restano, che avvenne anche in IV Commissione, è un grido d'allarme che in qualche modo ci fa guardare avanti perché è un grido d'allarme di prospettiva. Noi abbiamo lavorato sull'approvazione del rendiconto 2017, un rendiconto che riguarda il bilancio che abbiamo gestito per sette mesi. Almeno quattro rappresentanti di quella Giunta sono presenti adesso in Giunta e poi noi per gli altri cinque mesi... senza considerare i primi due mesi che sono stati drammatici, in quanto c'era sempre qualcuno che remava contro: questo non dobbiamo assolutamente dimenticarcelo!

Io apprezzo molto l'intervento dell'Assessore Gerandin, che è un intervento da Assessore alle finanze, mi rendo conto, e la ringrazio per queste sottolineature, ma gli utili della SAV ci sono, sono pronti, bastava metterli a disposizione con un'ulteriore variazione di bilancio. Questo avrebbe permesso probabilmente all'Assessore Borrello di integrare a 3,7 milioni il fondo per la locazione e certamente avrebbe permesso di allocare altre risorse in altri tipi di capitoli di spesa carenti, come diceva il collega Restano questa mattina. C'è da dire che i dati li conoscevate molto bene, c'è stato un confronto all'approvazione del bilancio che subito dopo ha dovuto avere una rettifica per i 100 milioni dello Stato, ma che poi ha avuto i 45 milioni, che erano funzionali nella prima variazione di bilancio che ci determinavano, come diceva adesso l'Assessore Gerandin, 40 milioni in più.

È un momento di grande responsabilità, un momento nel quale noi ci siamo sicuramente proposti politicamente a dire cosa possiamo fare per questa Regione in un momento congiunturale come questo, in un momento in cui c'è un contenzioso con lo Stato aperto per riuscire a riottenere i 240 milioni che ci spettano e voi avete deciso di prendervi la responsabilità di governare pur sapendo come stavano le cose. Noi volevamo condividere i vari passaggi, voi non avete neanche voluto parlare con noi: "noi siamo un'altra cosa". Non tutti, perché poi ci sono dei colleghi, anche della Lega, che in qualche modo il dialogo lo cercano, ma voi vi siete assunti questa importante responsabilità, voi avete deciso di governare 18 a 17 in questo stato, con tutti gli atteggiamenti di arroganza che ne sono conseguiti. Allora noi vi aspettiamo al varco, l'ho già detto nel primo intervento che feci in questo Consiglio! Il DEFR doveva essere pronto per giugno, vi siete più preoccupati della sistemazione e collocazione delle poltrone rispetto al documento triennale di proiezione. Vi aspetteremo al varco anche con il bilancio, laddove ci sono quelle due priorità: il lavoro e gli investimenti, perché il lavoro è funzionale a ottenere risorse per poter fare gli investimenti e viceversa.

Cari colleghi, quindi voi vi siete assunti questo ruolo, volete assolutamente governare in questo status, noi vigileremo attentamente - lo abbiamo detto -, faremo un'opposizione non preconcetta, faremo un'opposizione che ci permetterà di entrare nel merito delle cose, pur sapendo che abbiamo fatto tanto in questa Regione negli anni passati. Questa è una Regione che non sta male, questa è una regione che ha un livello medio-alto di vivibilità e poi c'è una fetta di popolazione che, purtroppo, soffre e lì dobbiamo intervenire, ma lì potevate intervenire sostenendo il fondo alla locazione e non lo avete fatto, ed è già un primo segnale, un segnale di grave insufficienza, come dice la nostra professoressa.

Cari colleghi, quindi io vi invito veramente a diventare quel Governo del fare che avete annunciato su tutti i giornali, su tutti i social network perché per adesso siamo veramente in attesa di vostre notizie.

Presidente - La parola all'Assessore Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Mi collego per riprendere il discorso di questa mattina circa i complimenti agli uffici fatti dal relatore e non aggiungerò nessun dato in più rispetto alla relazione del disegno di legge che è stata fatta questa mattina. Mi limito però a dare due piccoli commenti e un dato. Si è parlato dei dividendi della SAV, delle possibili risorse che ci sono e che possono essere rese disponibili, sicuramente una variazione può essere fatta quando ci sono maggiori entrate e quando giustamente, quando - come diceva il collega Viérin - ci sono dei riallineamenti o comunque delle riorganizzazioni sui capitoli di spesa. Tutto questo è vero e sicuramente nel momento opportuno questi riallineamenti potranno essere fatti laddove le risorse verranno trovate, ma sui dividendi della SAV il dato è (aggiornato dagli uffici) di 2,798 milioni di euro. Certo, non sono pochi! Uno potrà dire: "sono arrivati da poco, non stanno facendo niente", sicuramente! Abbiamo detto però che vogliamo cambiare metodo, abbiamo detto che stiamo facendo delle valutazioni e le stiamo facendo in termini anche riorganizzativi per trovare quegli spazi che giustamente ci vengono spesso consigliati. Ringrazio sempre dei consigli da parte dell'opposizione collaborativa, ma voglio dare questo dato, perché, certo, non sono pochi soldi, sono soldi essenziali, importanti e sicuramente potrebbero permettere in parte di coprire quella parte di contributo che manca sugli alloggi, quindi sicuramente faremo la nostra parte. Non possiamo negare che ci sono anche dei tempi tecnici delle strutture e oggi intanto approviamo il rendiconto. Detto questo, vi ringrazio ancora della collaborazione.

Presidente - La parola al Consigliere Marquis.

Marquis (AC-SA-PNV) - Anch'io vorrei fare alcune considerazioni in questa occasione di approvazione del rendiconto del bilancio 2017. È il primo rendiconto che viene approvato con questo nuovo metodo contabile che è stato disposto dal decreto legislativo n. 118/2011, quindi è il primo ciclo di programmazione che viene gestito con questi criteri. Sottolineo questo perché è difficile con questo nuovo criterio fare dei paragoni con il passato, anche perché il bilancio dell'anno scorso era stato aggregato in modo diverso.

Entrando in qualche dettaglio, facendo qualche considerazione, vorrei evidenziare quali sono i messaggi che ci lascia questo rendiconto, a mio modo di vedere, sono principalmente due: uno il permanere della difficoltà dei rapporti con lo Stato, rapporti che sono stati difficili negli ultimi anni e, secondo, una situazione economica ancora sofferente e di difficoltà della Valle d'Aosta.

Per quanto concerne i rapporti con lo Stato, anche nel 2017 abbiamo avuto un'incombenza pesante: un contributo di 240 milioni; è stato anche un anno particolare in cui abbiamo fatto un ricorso alla Corte costituzionale per il prelievo dei 140 milioni, ancora in attesa di giudizio. Oltre a questo, nel 2017 c'è stato anche un minore introito per una maggiore dilazione che si è presa nello stato, rispetto a quella che noi avevamo preventivato a bilancio, della devoluzione delle poste relative alle accise, che non ci erano state riconosciute tra gli anni 2011 e 2014: noi avevamo previsto 113 milioni di euro d'incasso a fronte dei quali ne sono entrati solamente 75. È vero che il totale del bilancio pareggia all'incirca come quello dell'anno precedente, ma, per capire qualcosa di com'è composto il bilancio, bisogna fare un'analisi, perché è come se un imprenditore avesse due aziende che l'anno scorso hanno prodotto cinquanta una e cinquanta l'altra, la somma del bilancio faceva cento; se quest'anno uno è passata da cinquanta a cento e l'altra è passata a zero, il totale del bilancio fa sempre cento, ma lo stato di salute delle sue aziende è ben diverso rispetto all'anno precedente: una è migliorata e l'altra si è azzerata.

Detto questo, credo sia importante, per ciò che concerne la valutazione del nostro bilancio, fare due considerazioni sulle entrate. Le entrate in preponderanza sono quelle che derivano dal titolo I, che sono i tributi propri e la compartecipazione ai tributi erariali. La parte preponderante di circa 1 miliardo di euro è costituita dalla compartecipazione ai tributi erariali e da qui ne discende un po' la lettura dello stato dell'economia della Valle d'Aosta. Le voci principali sono quelle dell'IRPEF: un IRPEF che, per quanto concerne l'aliquota, la parte ordinaria rimane costante, ma rimanere costante significa che rimane costante con gli anni della crisi, significa che non c'è ancora un netto miglioramento della situazione. Cresce la componente dell'IRPEF relativamente alla parte per la pensione, quindi anche qui viene rappresentata una situazione di invecchiamento nella nostra società; cresce di qualche milione di euro l'IRAP; diminuisce significativamente l'IRES di circa 27 milioni di euro rispetto al 2016, e questi sono i proventi del gettito delle imprese. Questo è un dato che credo debba fare riflettere. C'è invece una crescita rispetto all'anno precedente dell'IVA. Questo per dire che il rendiconto è un momento in cui si può anche leggere lo stato di salute della nostra economia.

Non condivido il ragionamento che è stato fatto prima, collega Testolin, sul passaggio di consegne, perché il passaggio di consegne - questo lo dico senza polemica - non può essere fatto su una valutazione del rendiconto 2017. Il passaggio di consegne deve essere letto dalla fotografia istantanea, che è la fotografia relativamente al bilancio del 2018, previsionale che è stato approvato a dicembre per il 2018/2020. Credo sia da questa considerazione che sia nato l'intervento del collega Restano, che ha fatto tutta una serie di valutazioni sul bilancio di gestione del 2018. È vero che, com'è stato sottolineato dal collega Viérin, c'è la possibilità oggi di fare una variazione di bilancio, ma io credo che il nuovo modo con cui ha voluto intraprendere questo percorso il nuovo Governo, questa nuova maggioranza sia quello di cercare di fare chiarezza rispetto alla situazione complessiva del bilancio, perché sarebbe stato molto facile prendere le disponibilità che c'erano a livello immediato e quindi allocarle, attraverso una variazione di bilancio, su singole poste, però questo non avrebbe voluto dire di utilizzare le risorse a seconda delle priorità strutturali. Io credo che sia importante questa fase di ricognizione, che chiaramente non deve durare molto tempo perché bisogna darsi anche delle tempistiche: se ci andranno ancora 15-30 giorni, credo che questo sia il prezzo che si deve pagare per una corretta ripartenza. Oggi è importante individuare questo quadro generale per poi allocare eventualmente le risorse disponibili sulle reali priorità, perché, diversamente, in questo momento rischieremmo di utilizzare le risorse sul primo che alza la mano che chiede la disponibilità, per poi magari trovarsi nella condizione successivamente di non avere il giusto per soddisfare le esigenze di carattere prioritario.

Detto questo, sicuramente il bilancio 2017 è stato presentato in modo corretto dal collega Cognetta, in modo asettico, anche perché il 2017 è stato un anno particolare, il bilancio è passato di mano a cinque Assessori, a cinque persone diverse, quindi credo che sia stata data una corretta impostazione nella sua presentazione. Ritengo che, per poter dare un futuro corretto allo sviluppo del nostro territorio, però sia importante ripartire in modo strutturale con una progettualità strutturale, perché il triennale, purtroppo, dovrebbe essere costruito in modo omogeneo sulla stessa voce con le risorse a disposizione, invece quello che è stato rilevato dal collega Restano è che, purtroppo, è stata data una priorità diversa nell'ambito del triennio. Il 2018 ha avuto delle grosse gratificazioni, poi magari era anche una situazione particolare a fronte di un sacrificio che poi è stato lasciato sul 2019 e sul 2020. Questa situazione porta poi anche a vanificare l'effetto delle azioni, perché un percorso di crescita strutturale va impostato in modo diverso, c'è la necessità di dare un'omogeneità delle risorse a disposizione. Forse è questo il modo con cui si intende lavorare e va profuso lo sforzo tutti insieme dentro quest'aula nell'individuare le priorità, portando, chiaramente attraverso il confronto, il rispettivo contributo. Io non credo, collega Baccega, che ci fosse qualcuno che remava contro, io credo che nell'arco di questa legislatura si siano confrontate delle visioni diverse: ciascuno remava nella direzione che riteneva più corretta e più utile per dare soddisfazione ai bisogni della Valle d'Aosta. Credo che questo sia stato il tema e l'oggetto del confronto e penso che si possa partire da questa base, chiaramente ciascuno nell'ambito della discussione e del confronto, portando il proprio contributo come credo stia avvenendo correttamente in questa prima fase di legislatura dentro l'aula, reputo che il confronto sia produttivo.

Per arrivare a conclusione, ritengo quindi che sul bilancio 2017 permangano ancora le situazioni di difficoltà che abbiamo vissuto nel 2016, è un bilancio che pareggia come quello del 2016 a livello di importo, però occorre tenere conto che questo pareggio è stato ottenuto grazie a 51 milioni di utili straordinari provenienti dalla CVA, perché, diversamente, non ci sarebbe stato un pareggio, ma una maggiore sofferenza rispetto all'anno prima. Credo quindi che lo sforzo da fare tra tutti sia quello di prepararsi per il prossimo bilancio di previsione cercando di dare un vero rilancio all'economia della Valle d'Aosta individuando le azioni che possano determinare la crescita del nostro territorio e la crescita del gettito fiscale, che, se lo andiamo a valutare negli ultimi anni, nelle singole poste vede una decrescita lenta e costante che continua a susseguirsi da quattro o cinque anni a questa parte.

Presidente - La parola al collega Viérin per il secondo intervento.

Viérin (UVP) - Solo alcune considerazioni a seguito degli interventi dei colleghi affinché gli interventi di questa mattina siano riportati nell'alveo corretto. Condividiamo appieno le considerazioni del collega Marquis e dell'Assessore Aggravi sul fatto che soprattutto all'inizio di una legislatura e soprattutto con una volontà di pianificazione le risorse devono essere immesse nel bilancio intanto di previsione che arriverà, ma le nostre considerazioni derivano e derivavano semplicemente dall'intervento del collega Restano su una lamentata impossibilità di agire su delle urgenze che molto probabilmente hanno anche una temporalità che ha delle particolari necessità. Quando il collega in aula dice che non possiamo fare fronte a certe esigenze, per esempio, sulle manifestazioni sportive, intendiamo anche che probabilmente queste hanno una temporalità tale da dover avere una necessità di fondi immediata. Lo diciamo perché, collega Marquis, è condivisibile il fatto che si deve pianificare, ma lei sa benissimo che l'anno scorso, quando c'è stata l'emergenza di dover reperire le risorse, lo abbiamo fatto e questo non ha implicato l'impossibilità di avere una visione verso il futuro, una cosa non esclude l'altra.

Collega Gerandin, abbiamo ascoltato con attenzione una parte del suo intervento: non quella riferita al passato ma quella riferita al presente, che sostiene la difficoltà di immettere in tempi brevi una possibilità di finanziamenti perché questi sono già stati utilizzati, non è corretta quest'accezione. L'Assessore lo ha ricordato bene: degli utili SAV, per esempio, che sono stati già bonificati e che sono successivi alla prima variazione di bilancio, per una parte, quantificata in 2,7 milioni, possono effettivamente e potevano essere immediatamente utilizzabili. Questo non significa che la pianificazione viene fermata, significa, per rispondere al collega Restano - che ha lamentato un'impossibilità di agire sulle piccole o grandi esigenze -, che con la cifra citata dall'Assessore potrebbero effettivamente in qualche modo essere messi a disposizione per fare fronte a certe emergenze che l'Amministrazione ha avuto modo di notare. Questo per dire che il bilancio armonizzato cambia radicalmente l'impostazione del bilancio rispetto al passato quando si facevano le variazioni di bilancio, gli assestamenti di bilancio, oggi bisogna essere in qualche modo attenti a monitorare l'andamento annuale dell'Amministrazione per cercare di utilizzare le maggiori entrate e di avere una ricalibratura nei capitoli per evitare di avere avanzo di amministrazione. Queste risorse aggiuntive che già erano lì, che vi lasciamo, al di là dei 45 milioni, siamo lieti che il collega abbia almeno ammesso, in difformità con quanto detto dal collega Restano, che le risorse ci sono e sono anche aggiuntive rispetto all'anno prossimo. Ci sono state delle scelte, avevate almeno la possibilità di portare questi 2,7 milioni in modo immediato, perché è stato fatto già in passato e andare ad ovviare alle priorità che voi dovevate individuare: questo noi abbiamo detto, senza polemica, ma non accettiamo neanche che venga ricostruito un quadro che non è totalmente veritiero. Ci permettiamo quindi di dire che il DEFR al 30 giugno è un obbligo di legge, già in passato è stato bypassato e quindi non è questa probabilmente una priorità, però è lì che si vedono gli indirizzi e qualcuno dirà: "non si possono mettere gli indirizzi se non sappiamo le risorse che si hanno".

Seconda cosa: noi diciamo che una piccola emergenza... si è parlato di mobilità sostenibile, si è parlato di emergenza abitativa, si è parlato di agricoltura, queste le priorità, giustamente ogni maggioranza, ogni Governo, se lo vuole, lo media anche con l'opposizione, altrimenti ha le proprie priorità e sono legittime, ma non venite a dirci che non avevate il tempo materiale di fare una variazione di bilancio da 2,7 milioni, come dice l'Assessore, per maggiori risorse. Probabilmente non avete individuato le priorità o avete voglia di fare un altro tipo di scelta, ma almeno che l'Assessore competente in materia non venga a lamentarsi sulle scelte del passato che ci possono stare, ma che potevano essere ricalibrate con le scelte del presente. Questo noi volevamo dire questa mattina nel nostro intervento.

Detto questo, la progettualità è un'altra fase, noi misureremo la vostra progettualità sulle capacità di reperire le risorse che non saranno date per grazia ricevuta, sono una prerogativa della nostra Regione e quindi saremo molto attenti a vedere, al di là delle amicizie, delle pacche sulle spalle, dei selfie, collega Gerandin, se queste prerogative saranno onorate da ambo le parti, quindi sulla progettualità avremo modo di misurarci e di confrontarci. Il nostro intervento era semplicemente una replica a quello che il collega Restano aveva cercato di dire: "ci hanno lasciato i problemi!". Ripetiamolo, questo va bene qualche settimana, qualche mese, ma oggi, collega Gerandin, lei si deve giustamente occupare dei problemi dell'agricoltura, e ce ne sono tanti! Visto che da questi banchi è molto più facile dire quello che non va e, quando si è lì, sappiamo che molto probabilmente ogni Assessore è intento a cercare collaboratori, a cercare di riorganizzare, non è facile trovare le persone che andranno poi ad affiancare gli amministratori, c'è poi tutta una serie di incombenze, ma queste incombenze si conoscono, non è che le abbiamo create! Le abbiamo gestite per qualche mese, per quanto ci riguarda, abbiamo cercato di dare risposte e, con molta umiltà, abbiamo cercato di immettere risorse, perché un anno fa, per esempio, nel settore agricolo sono state immesse risorse che parzialmente erano carenti e si è cercato di fare qualcosa. In qualche modo quindi lamentiamo in questo dibattito che ci sia un'incapacità di vedere la situazione attuale.

Aggiungiamo che, se aveste contribuito ad avere maggiori risorse, sarebbe già stato un bel gesto di collaborazione, collega Gerandin. Oggi voi chiedete collaborazione per risolvere le questioni, ma noi, quando abbiamo chiesto collaborazione sui 45 milioni aggiuntivi, che abbiamo reperito, non è arrivata. Non solo, avete tentato di non arrivare, minacciando anche responsabilità contabili, a quei 18 voti che oggi vi avrebbero lasciato le casse ancora più vuote, ma molto probabilmente avreste poi detto: "le abbiamo reperite noi queste risorse, quindi siamo bravi". Questo per dire che adesso veramente, se continuiamo a guardare il passato e a non saper uscire dal proprio ego e dalla campagna elettorale finita in una prospettiva che ancora non vediamo nei termini di risoluzione dei problemi, sarà difficile trovare quella collaborazione che voi, o almeno una parte di voi, richiede. In questo senso quindi noi accettiamo qualsiasi tipo di dibattito senza polemica, ma è giusto ricostruire le questioni come sono. Ad oggi questa piccola variazione (la seconda) avrebbe potuto dare piccole risposte, chiaramente parametrate ai grandi numeri del bilancio, che almeno ci avrebbe dato la possibilità di vedere intanto che priorità imminenti avevate, se le avete e le misureremo in altre occasioni. Ci siamo anche permessi, anche se questo ha stizzito il collega Restano, di avanzare delle risoluzioni e delle proposte: è stato fatto sulla mobilità sostenibile da parte dei Cinque Stelle e da parte nostra sull'agricoltura. Credo che le sensibilità siano da mediare, ma per cercare degli impegni politici al di là dei dati tecnici per misurare quale potranno essere delle priorità da mettere in campo per l'Amministrazione. Crediamo quindi che l'ora degli alibi stia terminando o sia terminata e in questo senso chiediamo veramente che da oggi si lavori per fare le cose che si diranno e che si faranno e su queste ci misureremo, ma non su altro.

Presidente - La parola al Presidente della Regione.

Spelgatti (LEGA VDA) - Non voglio intervenire per chiudere questa questione, ma devo farlo su una frase del collega Viérin cui piace molto spesso parlare lungamente, che ha detto testualmente - ed è per quello che ho voluto intervenire -: "dobbiamo ricostruire le questioni come sono". Chiederei anche a lei, come ho fatto ieri con il collega Testolin, soltanto una cortesia: di smetterla nel suo parlare di mettere in bocca a me delle parole che non ho dette, perché oggi, nel suo continuare a dire cose che sono lontane dalla realtà, è riuscito ad asserire che avrei fatto io i complimenti alla Ragioneria dello Stato. Io l'ho vista all'opera, collega - non avevo mai avuto modo di vederla all'opera mentre lavora, quindi adesso cominciamo a conoscerci - e mi sto domandando da quando abbiamo iniziato a lavorare - l'ho vista soprattutto ieri in occasione dell'audizione -: uno, se, di fronte alle cose che accadono, lei sta ascoltando, perché gli interventi poi che fa fanno sì che uno poi si domandi se abbia ascoltato o meno quello che sta succedendo; due, se le risposte che dà, le dà perché evidentemente non ha capito che cosa sta succedendo, non ha capito bene; tre, quello che dice a un certo punto lo sta dicendo evidentemente per mettere soltanto disordine nelle cose. Io in questo momento le sto chiedendo semplicemente di non mettere in bocca a me delle parole che non dico, perché io posso accettare tutto, ma non che venga detto che io avrei detto qualcosa che non ho detto. Siccome questo sta continuamente accadendo, mi innervosisco.

Ieri ho detto, a fronte dell'intervento del collega Baccega, che si ripeteva sulla questione dell'Avvocatura, gli ho spiegato che in commissione ho fatto i complimenti, ma alla nostra Avvocatura! Secondo lei, io, per i ricorsi che sono stati depositati dalla nostra Avvocatura, potrei fare i complimenti alla Ragioneria dello Stato? Abbia pazienza, perché c'è un limite a tutto! Io ho fatto i complimenti per i ricorsi della nostra Avvocatura, perché sono stati fatti correttamente. Stavo rispondendo dicendo da avvocato che i nostri uffici hanno lavorato correttamente, perché hanno depositato dei ricorsi corretti. È evidente, non mi venga a dire adesso che io faccio i complimenti alla Ragioneria dello Stato, perché c'è un limite a tutto! Io sto solo chiedendo la correttezza quando riferite qualcosa che io avrei detto. Visto e considerato che ogni santa volta succede questo, mi innervosisco, per cui, come lei ha chiesto a noi, chiedo a lei di ricostruire le questioni per come sono e, di conseguenza, se deve riferire quello che dico io, almeno sia corretto nel riportare quanto ho detto!

Presidente - La parola al Consigliere Viérin per fatto personale.

Viérin (UVP) - Siamo stupiti da questo intervento. Lei è il Presidente della Regione, forse ogni tanto se ne dimentica, l'abbiamo visto nelle dichiarazioni a Pontida, l'abbiamo visto nelle dichiarazioni di stampa e capiamo anche che lei sia nervosa o innervosita se in quest'aula c'è un dibattito, ma questo ci dispiace perché, collega Spelgatti, lei è venuta a presentarci qui il rinnovamento della centralità del Consiglio e, in una discussione che un suo Assessore ha suscitato e che non ci sarebbe stata se non per un intervento che ha cercato di tirare in ballo cose del passato, lei, innervosita come ieri nel pomeriggio del Casinò dove non abbiamo sentito la sua opinione e ce ne dispiace, perché avremmo avuto piacere di capire che idea ha lei, in tutta questa impossibilità di capire quello che sta facendo e che state facendo, chiediamo solo un po' di rispetto per le idee altrui.

Io ho semplicemente rievocato una frase che lei, e l'ho fatto peraltro stamattina, non questo pomeriggio, quindi probabilmente c'è stato un ritardo nel tempo di reazione... rispetto ad una risposta al collega Baccega sulla sua veste di avvocato invece che Presidente, ma era una parentesi che, se doveva essere chiarita, si poteva fare benissimo questa mattina. Al di là di questo, ci dispiace che lei, come Presidente, sia stizzita, innervosita - e lo si vede dai suoi atteggiamenti e dai suoi interventi - per un dibattito consiliare che è in quest'aula che si produce, è in quest'aula che si deve in qualche modo sviluppare, anche se probabilmente non è quello che lei vorrebbe, anche per indole o per ideologia, e sarebbe più facile tacciare gli altri, non dare la parola agli altri. Noi siamo qui per esprimere le nostre idee che possono piacere, possono essere discutibili, ma ci dispiace che, per un dibattito suscitato da un suo Assessore, che lei guardava anche in modo strano quando si è permesso di intervenire, adesso ci venga a dire che noi parliamo per tanto tempo e diciamo delle cose che magari non le fanno piacere. Esiste un Regolamento, Presidente Fosson, lo ricordi alla collega Spelgatti, che probabilmente non ha ancora avuto modo nello studio che sta facendo di leggerlo tutto, che prevede dei tempi, dei modi e degli interventi. Noi in modo pacato abbiamo detto quello che pensiamo, ci dispiace che questo non sia nel suo modo di interpretare questo Consiglio.

Presidente - Proseguiamo la discussione generale sul disegno di legge. La parola al Consigliere Rollandin.

Rollandin (UV) - Se mi permette, tornerei al tema: quello del consuntivo 2017, tema che è stato in modo encomiabile illustrato, a nome della terna che ha fatto questo importante esame del 2017, illustrando quello che è successo, i vari fatti, la parte economica e strutturale. Tre pagine e quattro righe che sicuramente hanno illustrato in modo corretto quello che è avvenuto nel 2017, che è stato un anno un po' particolare, se mi permette, Presidente. Noi abbiamo avuto una gestione tricefala: abbiamo avuto tre Giunte, abbiamo avuto dei passaggi, delle rotazioni che sicuramente hanno avuto anche delle conseguenze nell'ambito della logica per cui ci sono stati cambiamenti. Tranne le new entry tutti quelli che sono in quest'aula hanno fatto parte della maggioranza, anche chi non ufficialmente poi sosteneva... come Gerandin che faceva il pilastro dicendo: "io non ci sono però difendo" e così ha passato gli anni per arrivare a fare l'Assessore. Questa è la situazione di com'è trascorso il 2017. Ora, tutte queste cose sono registrate, quindi non c'è bisogno di insistere. Se non fosse stato per l'intervento - mi sia concesso - un po' fuori luogo del collega Restano che è intervenuto questa mattina, io francamente pensavo che non sarebbe intervenuto nessuno, si prendeva atto di quello che era successo, i conti erano quelli, tornavano, rendiconto 2017, un anno travagliato che ha portato a determinate conseguenze positive. Voglio ricordare che nei bilanci che erano stati approvati c'erano state delle lunghe discussioni; voglio ricordare che a questo livello, quando si parlava di bilancio, c'erano già gli esperti che non erano Assessori di bilancio e che parlavano con dovizia di particolari su tutta una serie di temi. Lo dico perché oggi con quella scivolata che c'è stata questa mattina di fatto non abbiamo più capito se si parlava del rendiconto, del DEFR, di quello che si immaginava della variazione di bilancio o del futuro bilancio del 2018. Ho visto purtroppo la delusione del collega che non si trovava più con i numeri, parlava da solo su un tema che era un altro, tutti si chiedevano: "dove vuole arrivare?". Vuole arrivare a dirci che qui non c'è ancora niente per il futuro, ma non stiamo parlando del futuro, stiamo parlando di un rendiconto.

Sul futuro bilancio - e qui, visto che è stato introdotto il discorso - io voglio ricordare un aspetto non secondario: siamo passati dal Patto di stabilità all'armonizzazione. Con il Patto di stabilità che ci ha angustiati per tutti questi anni, noi, anche se avevamo dei soldi in più, non potevamo spenderli. Io ricordo il collega Gerandin che tutte le volte ricordava che non si poteva spendere, adesso non è più così, però bisogna giustamente avere i soldi. Nella finanziaria per il 2018 ricordo al collega Gerandin che avevamo messo un articolo lasciando aperta la possibilità dei 140 milioni: non ci è stato impugnato. Dall'altra parte, però, c'è stato il decreto con cui ci è stato intimato di prorogare di un anno quello che non era previsto dalla legge. Non voglio farla più lunga, ma per dire che, se nel momento in cui facciamo un conto consuntivo del 2017, andiamo ad impegolarci su alcuni aspetti del bilancio del 2018, su quello che non c'è stato del DEFR... io ricordo le sollecitazioni sul DEFR da alcuni presenti che dicevano: "non ci fate vedere il DEFR, lì devono venire fuori le idee, quello che voi volete fare!", noi abbiamo solo detto: "non avete presentato nulla".

In conclusione chiedo solo di poter avere giustamente il tempo e la possibilità di fare quelle analisi su cui dite che state lavorando, che ci permettano di capire dove volete andare, perché qui sembra che volete cambiare il mondo, ma oggi non solo non è stato cambiato il mondo, avete scopiazzato alcune leggi, le avete presentate come vostre e sono le nostre; sul resto non c'è nulla. Abbiate anche l'accortezza di non andare oltre, per non usare un altro termine, sennò è oggettivamente indispensabile che ci siano degli interventi come sono stati fatti, sennò mi si deve dire perché giustamente non si sono fatte per tempo delle variazioni di bilancio possibili, questo nessuno può negarlo, però se lo inserite in una discussione come il conto consuntivo, può stare come no. Credo che su questo ci sarà molto da vedere come si potrà impostare il prossimo futuro, tenendo conto di alcune delle sollecitazioni che sono venute, a cui non c'è stata risposta. Quando noi parlavamo di agricoltura, il verbo era: "dobbiamo anticipare, perché sennò queste persone non stanno in piedi, dobbiamo farlo a tutti i costi". Io non ho sentito dire niente sugli anticipi. Questa mattina si è detto che non sono ancora stati pagati 360 milioni, che si fa? Dove sono gli anticipi? Vogliamo trovarli? Tiriamo fuori il cassetto? I 371 milioni non ci sono più, ci sono dei vincoli, non c'erano allora, non ci sono più, ci sono... che si fa? Tanto per dire che oggi fermiamoci alla prima cartina: quella di un consuntivo che ha potuto dire tutto il meno possibile del 2017. Fermiamoci lì, per il 2018 e seguenti aspettiamo le nuove puntate.

Presidente - La parola al Consigliere Cognetta, relatore del progetto.

Cognetta (MOUV') - Ringrazio i colleghi che hanno sottolineato la presentazione di questa legge in maniera estremamente tecnica. Io non ho voluto fare commenti da un punto di vista politico su quanto accaduto nel 2017, pur stando all'opposizione; per amore di verità, le dico, collega Rollandin, che ero all'opposizione e le devo aggiungere che volevo raggiungere un obiettivo politico che sono riuscito a raggiungere nel corso del 2017 pur restando all'opposizione. Non parliamo di bilancio...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

... non completamente, lei ha ragione... quasi al 100 percento... ho fatto almeno l'80, non è poco, sono già soddisfatto. Lei lo sa meglio di me, perché ne abbiamo parlato tante volte che quello che sono riuscito a fare sono riuscito a farlo... per il resto ci sto ancora lavorando. Da un punto di vista strettamente politico, sull'argomento però in effetti si sarebbero potute dire tante cose.

Rispetto a questa discussione che c'è stata fino a questo punto, coglierei il suo invito di terminare qui. Io sottolineo all'attenzione di quest'aula, visto che dobbiamo anche mettere a frutto il tempo che utilizziamo per stare in quest'aula - perché ci è stato rimarcato che forse si perde tempo, ma tanto vale a questo punto utilizzarlo anche ogni tanto per dire le cose come stanno, così magari non lo perdiamo e facciamo un minimo di ragionamenti... -, che forse è stata sbagliata la sequenza. Probabilmente, se fosse stato fatto - questo lo dico come maggioranza - prima l'intervento di Marquis, poi l'intervento dell'Assessore di riferimento, poi l'intervento degli altri Assessori, si sarebbe capito più chiaramente come e che cosa si voleva intendere da come l'avevo intesa io.

Fermo restando che le cose si potevano fare meglio, abbiamo dato una fotografia di quello che è accaduto senza voler calcare troppo sulle mancanze che effettivamente ci sono, poi c'è chi ha difeso il proprio operato, c'è chi invece ha fatto notare che aveva già fatto notare che c'erano dei problemi e che sono rimasti tali e quali e si pone l'accento sul fatto che si sta lavorando per cercare di sistemarli. Tutto qui. Possiamo poi "infiocchettare" per tutte le prossime quattro ore, se vogliamo, qui ci sono esperti, persone che possono parlare per ore, anch'io ogni tanto mi potrei dilettare in questo esercizio, però credo che alla fine questo è accaduto. Non ne farei un dramma; visto che la maggior parte di quest'aula è d'accordo nell'approvare questo rendiconto, credo che potremmo anche fare un piccolo passo avanti e passare presto alla votazione.

Presidente - La parola al Consigliere Ferrero.

Ferrero (MOUV') - Di fronte a tante pontificazioni, diventa quasi imbarazzante intervenire. Sentire da alcuni dire: "ancora niente", "Governo del fare", i francesi dicono: "j'en ai ras le bol", gli italiani lo dicono diversamente ma io non voglio essere tirato per le orecchie dal Presidente del Consiglio, con il quale ho ancora - almeno con questo - degli ottimi rapporti e allora non mi sbilancerò. "Cosa volete fare?", "in che cosa consiste questo famoso cambiamento?"; noi vogliamo fare le cose fatte bene, noi non vogliamo che qualcuno degli Assessori o il Presidente racconti alla Giunta e agli altri Consiglieri di maggioranza una realtà all'interno del Consiglio e delle sedi istituzionali e poi al telefono parli della stessa realtà definendola bollita, dicendo che i soldi che stanno per essere stanziati sono buttati nel... puntini, puntini, noi in questo ci vogliamo differenziare. Per fare questo, è necessario - e io l'ho richiesto anche al Presidente - un lavoro attento di revisione di tutto quello che è stato fatto prima, perché - questa è una mia opinione personale - io non mi fido dei bilanci precedenti, non mi fido di certa contabilità precedente, bisogna attentamente spulciare ogni cosa. In questo per noi è il cambiamento. Basta raccontare balle in una sede istituzionale e poi dopo in un'altra sede fare confidenze al telefono! Noi non siamo questi, noi non siamo voi! Questo dovete capire!

Per quanto riguarda le perdite di tempo, noi non stiamo perdendo tempo: noi stiamo cercando di lavorare seriamente. Se si vuole andare avanti con queste schermaglie, possiamo proseguire, per carità, se è questa la vostra intenzione. Noi riteniamo che le decisioni si adottano, come ha detto l'Assessore Aggravi, quando ci sono bilanci approvati, quando è stata rispettata la legge e quando le condizioni sono chiare, quindi nessuna perdita di tempo. Certo, nell'ottica del sistema che avete mandato avanti per anni, queste sono perdite di tempo e ci vantiamo di perdere del tempo facendo questi accertamenti, queste verifiche e andando a fondo su tutto quanto è stato prima, perché non ci possiamo fidare.

Presidente - La parola al Consigliere Chatrian.

Chatrian (ALPE) - È una discussione un po' a corrente alternata, il documento in discussione è il rendiconto 2017, la sua fotografia. Non pensavo di intervenire in discussione generale, ma dopo qualche anno conosco la tattica di chi ha governato e ha portato fuori strada questa Regione negli ultimi almeno dieci anni: quella di banalizzare, quella di rendere ridicolo il dibattito, sminuire, portarlo fuori dal vero dibattito all'ordine del giorno. "Ma come? Nel 2017 avete governato tutti, tranne gli ultimi che sono entrati in Consiglio regionale". Non è vero! Un po' di storia, pochissima, non vorrei far perdere tempo ai colleghi - collega Mossa, non è una perdita di tempo -, la pubblica amministrazione parla per atti e forse è meglio perdere qualche minuto in più prima di approvare certi atti, a meno che ci sia un'altra volontà: quella di fare un po' di cagnara, "tanto noi non votiamo nessun atto", come abbiamo già visto in questo Consiglio, ma questa è un'altra cosa. La parte che mi fa male, mi preoccupa come valdostano e come ALPE è che tutto è stato ricondotto nelle ultime settimane, nell'ultimo mese, nell'ultimo anno. Se oggi stiamo affrontando il rendiconto 2017 con mille criticità: poche risorse, rapporti con lo Stato difficili, leggi, idee che anche questo Consiglio aveva avuto negli ultimi anni, ma che sono rimaste nei cassetti per mancanza di disponibilità, c'è un percorso e, se siamo arrivati a questo percorso, è perché a monte ci sono degli accordi, ci sono degli atti, ma soprattutto - mi riallaccio al passaggio che faceva il collega Bertin - bisogna fare delle scelte.

L'Amministrazione fa delle scelte e chi è eletto e non nominato fa delle scelte di natura politica. Se oggi siamo a discutere su un rendiconto difficile, critico, senza risorse, con un rapporto con lo Stato tesissimo, difficile, è perché nel 2010 è stato fatto un accordo con lo Stato, un pessimo accordo con lo Stato! La Regione autonoma Valle d'Aosta è il fanalino di coda delle Regioni a Statuto speciale. Questi sono i dati, non è Chatrian, non è ALPE, sono dati a confortare... modificato? No. In questi ultimi nove anni le altre Regioni a Statuto speciale hanno modificato chi due, chi tre volte gli accordi con lo Stato.

Oltre alla questione accordi con lo Stato, ci siamo riposizionati parlando già del 2018, al cui all'interno c'è un passaggio alla nuova legislatura, dall'altra ulteriori criticità con lo Stato e poi la variazione di bilancio. Su questo, collega Aggravi, abbiamo avuto modo di confrontarci in queste settimane: prima bisogna conoscere, bisogna sapere e poi dopo si decide, si fa quella famosa parte che il collega Bertin ci diceva: la famosa scelta, ma prima bisogna avere le disponibilità, altrimenti buttare sul tavolo cinquanta idee nel momento in cui non si sa qual è l'atterraggio: il famoso punto di caduta... siamo capaci tutti a parlare, ma forse è il momento di parlare un po' di meno e, nel momento in cui ci sono le condizioni, fare qualche fatto. Io penso che il collega Aggravi in queste settimane, insieme alla maggioranza, cercherà di predisporre, confezionare una variazione di bilancio che sarà affrontata nel primo Consiglio di settembre. Voi ci direte che è tardi. Prima non si può, ci sono state delle difficoltà a fare questa radiografia così attenta e importante, immagino che il Governo cerchi di reperire più risorse possibili utili a dare quelle risposte immediate, almeno per l'ultimo trimestre. Questo è il primo obiettivo che ci poniamo e che vogliamo raggiungere per il 25 settembre. Oggi non c'erano le condizioni né tecniche, né amministrative, né politiche, altrimenti vi avremmo raccontato delle favole, vi avremmo raccontato delle falsità. Io penso che questo sia un cambiamento di metodo, di approccio. Stanno valutando quante risorse saranno disponibili per il prossimo Consiglio e soprattutto mettendo sul tavolo in modo che ci siano le condizioni per poter dare quelle risposte prioritarie e necessarie alla comunità valdostana.

L'ultima considerazione che vorrei fare è questa. Questi saranno dei tacconi, delle risposte puntuali, ma la sfida più difficile sarà indubbiamente quella di preparare il DEFR, i mesi di agosto e di settembre saranno importantissimi per predisporre e lavorare sul documento economico-finanziario di natura politica, ma parallelamente si deve avere anche il punto di caduta, che è quello economico e finanziario. I due dossier quindi non solo vanno di pari passo, ma sono strettamente legati per poter affrontare nel merito e politicamente le scelte del triennio 2019/2021.

Come dicevo, il rendiconto è una cosa molto asettica, non sarei intervenuto, ma proprio banalizzare e focalizzare su qualche settimana, su qualche mese quando la genesi parte da lontano, nel lontano 2009 quando la Regione autonoma aveva 1.700 milioni di euro a disposizione e oggi ne abbiamo a malapena 1.100... forse c'è un percorso, ci sono delle scelte politiche, delle scelte amministrative, degli accordi fatti con lo Stato, degli accordi sull'IVA di importazione, degli accordi che abbiamo subito come Regione e che, a differenza delle altre Regioni a Statuto speciale, non siamo stati capaci ad accompagnare in maniera diversa. Penso che queste siano le sfide dei prossimi mesi: la variazione di bilancio per dare delle risposte puntuali in tempo utile, che vuol dire assolutamente non oltre il primo Consiglio di settembre (per il 25 settembre); l'evoluzione sui rapporti Stato-Regione e, il più bello e più interessante, se vogliamo provare a passare dalle idee ai fatti, è quello legato al triennio 2019/2021, cioè al DEFR insieme al bilancio del mese di ottobre, novembre e dicembre. Io penso che siano queste le tre sfide principali, con tre momenti separati e con tre punti di caduta troppo importanti per poter mettere in atto delle normative, delle leggi che garantiscono le pari opportunità all'interno di un sistema che in questo momento non le ha ancora.

Presidente - La parola al Consigliere Bianchi.

Bianchi (UV) - Certamente siamo diversi e le spiego anche perché, collega Ferrero. Noi per cinque anni abbiamo cercato di amministrare, cercando di dare delle risposte ai valdostani. Magari qualcuna è arrivata, qualcuna non è arrivata, ma abbiamo cercato di darle, lei in cinque anni molto probabilmente non ha votato neanche una, prendo in prestito le parole dal collega Chatrian: qua l'Amministrazione parla per atti, quindi è lì la differenza, poi possiamo discutere sull'atto, ma lei non ne ha mai votate. Dall'altra, mi permetta una battuta, visto che lei ne ha sempre per tutti: sarebbe anche opportuno capire come mai non abbia potuto candidarsi nei Cinque Stelle, sarebbe opportuno saperlo. Visto che accusa le parti, io non ho problemi a dirlo, lo sanno tutti: sono all'interno di un giudizio non penale, ma della Corte dei Conti, ma le dico tranquillamente che quello che abbiamo fatto in passato - e lo dico qui in Consiglio -... sono convinto che sia stato giusto dare delle risposte ad una società, come per altre, per il bene della Valle d'Aosta, quindi per questo siamo veramente diversi noi da lei.

Presidente - Non ci sono altre richieste di intervento, dichiaro chiusa la discussione generale. Non ci sono repliche da parte del Governo, passiamo alle dichiarazioni di voto. La parola al Consigliere Viérin.

Viérin (UVP) - Ci permettevamo solo di chiedere se il collega Restano poteva essere presente in aula visto che tanta discussione è scaturita anche dalle sue affermazioni.

Presidente - Passiamo all'articolato. Articolo 1. Non ci sono interventi, metto in votazione l'articolo 1. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 7 (Bertin, Minelli, Mossa, Nasso, Pulz, Russo, Vesan)

Il Consiglio approva.

Articolo 2: stesso risultato. Articolo 3: stesso risultato. Articolo 4: stesso risultato. Articolo 5: stesso risultato. Articolo 6: stesso risultato. Articolo 7: stesso risultato. Allegato 1 con relazione: stesso risultato. Allegato 2 con relazione: stesso risultato. Allegato 3: stesso risultato. Allegato 4: stesso risultato. Allegato 5: stesso risultato.

Pongo ora in votazione il rendiconto nella sua interezza. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti: 35

Votanti : 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 7 (Bertin, Minelli, Mossa, Nasso, Pulz, Russo, Vesan)

Il Consiglio approva.