Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 536 del 18 giugno 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 536/XIV - Approvazione del bilancio al 31 dicembre 2013 della Gestione straordinaria in liquidazione per l'esercizio della Casa da gioco di Saint-Vincent, a norma dell'articolo 8 della legge regionale 21 dicembre 1993, n. 88 e successive modificazioni.

Presidente - La parola all'Assessore Ego Perron.

Perron (UV) - Grazie Presidente.

La Casino de la Vallée Gestione straordinaria venne istituita nel 1993 con la legge 88. Brevemente al Consiglio per ricordare che questa scelta all'epoca venne fatta per non concedere ulteriori proroghe nel rinnovo della concessione, al fine di permettere alla Regione di attivarsi per bandire una nuova gara d'appalto per la gestione della Casa da gioco. Quindi, al di là della gara, venne ritenuto opportuno istituire giuridicamente e legalmente una figura che permettesse, qualora ci fosse stato un vuoto nella gestione della Casa da gioco, di evitare in qualche modo una vacanza nella gestione. Si volle, cioè, avere uno strumento che potesse dare alla Regione la possibilità di gestire il Casinò tra lo scadere o l'interruzione di una concessione e il tempo necessario per l'affidamento di una relativa concessione. La legge regionale che ho citato attribuisce quindi alla gestione straordinaria la personalità giuridica di diritto privato. Quindi, la gestione straordinaria può essere inquadrata come una società a tutti gli effetti di diritto regionale. La legge 88 prevede - o prevedeva - che la gestione straordinaria fosse amministrata da un comitato di gestione, mentre l'approvazione del bilancio annuale di esercizio dovesse avvenire da parte del Consiglio regionale. Di fatto, il ruolo del Consiglio regionale al quale siamo chiamati oggi consiste nell'approvazione del bilancio ed è in qualche modo assimilabile - mi sia consentito il paragone - al ruolo svolto nelle società di diritto privato dall'assemblea degli azionisti.

Nel 2001, con la legge 36, si istituì la Casino de la Vallée S.p.A. e si autorizzò la messa in liquidazione di Gestione straordinaria. Quindi la liquidazione è iniziata il 1 gennaio 2003 e con l'avvio della liquidazione il comitato di gestione è stato sostituito dal liquidatore. La funzione e l'oggetto principale della liquidazione (il pagamento dei debiti, l'incasso dei crediti e le sistemazioni contabili) è stato assolto all'inizio della procedura di liquidazione. Ad oggi cosa succede? Ad oggi, di fatto, la procedura di liquidazione continua unicamente e obbligatoriamente per gestire i contenziosi enormi, enormi, che erano nati nell'ottica di difesa dalle pretese finanziarie avanzate da terzi. Questo è un contenzioso - sottolineo: enorme - che nel tempo si è via via ridotto, ma si evidenzia ancora l'abnorme durata della procedura di liquidazione, conseguentemente al comportamento tenuto dal Gruppo Lefebvre che in sede contenziosa si oppone a ogni grado di giudizio alle numerose sentenze, anche contrarie al gruppo, per le quali - lo sottolineo - godendo del fatto che hanno sede in paradisi fiscali, non provvede al pagamento delle spese di giudizio alle quali sono state condannate.

Ormai siamo a questa procedura da tanti esercizi. Può destare in qualche modo sorpresa al Consiglio constatare il fatto che la liquidazione della Gestione straordinaria si stia protraendo ormai da oltre dieci anni. Ribadisco che questo è dovuto a quella che definirei una pervicace azione contenziosa, messa in atto dalle società, che insistono - vorrei che al Consiglio fosse chiaro questo - nelle loro richieste, malgrado numerosi giudizi sfavorevoli da parte dei tribunali; a ogni giudizio, seppur sfavorevole, continuano a ricorrere a un giudizio di grado superiore, non pagando - non pagando! - per il fatto, come ho detto, che le società oggetto di contenzioso hanno sede in paradisi fiscali. Voglio soltanto evidenziare al Consiglio che oggi Gestione straordinaria, a seguito di questi ricorsi, vanta un credito di oltre 2 milioni di euro per contenziosi non pagati. Voglio anche mettere in chiaro al Consiglio che la procedura sta compiendo in qualche modo tutti gli atti necessari e che sono dovuti per il recupero di questi crediti, che sono difficili proprio per il fatto che queste società hanno sede in paesi offshore. Quindi, se da una parte è difficile anche soltanto avere delle informazioni, è quasi impossibile attivare tout court delle procedure.

Non entro nel merito dei contenziosi che trovate nel bilancio, mi permetto soltanto di portare all'attenzione del Consiglio - mi pare un elemento positivo da sottolineare - che recentemente la Corte d'appello di Torino ha respinto i sei ricorsi che sono contenuti nelle cosiddette cause riunite o causa madre - sono chiamate spesso così - con cui le società del Gruppo Lefebvre richiedevano, per vari motivi e a vario titolo, a Gestione straordinaria una condanna pesante. Voglio mettere il Consiglio regionale nella condizione di conoscere che, qualora questa sentenza fosse stata accolta, la richiesta danni del gruppo di Lefebvre per questa causa madre era di 890 milioni di euro. Lascio al Consiglio regionale immaginare le conseguenze se una sentenza di questo genere ci avesse dato un esito negativo. Quindi, semplicemente sottolineo con soddisfazione una sentenza per noi molto importante. Si immagina (desumo questo) che anche per questa sentenza la ricorrente farà ricorso ad un grado di giudizio successivo, ma comunque altro non possiamo fare. Metto in evidenza ancora una cosa: la Corte d'appello, per questa sentenza, ha comunque condannato le società a risarcire a Gestione straordinaria 1 milione e 200 euro, tenuto conto dei due gradi di giudizio che ci hanno dato comunque entrambi ragione.

Molto sinteticamente, il bilancio è formato, come avete visto, da poche poste: non ci sono né immobili né personale dipendente. Per questo motivo, a fine 2012, si modificò la legge e si previde che il Collegio dei revisori dei conti fosse soppresso, quindi in qualche modo non si doveva più dar luogo a quegli adempimenti di revisione contabile che si erano previsti; il bilancio della Gestione straordinaria è semplificato e si sono risparmiati in questo modo i costi per la revisione contabile.

Questo mi pare importante per comprendere il ruolo del Consiglio. Sinteticamente i punti salienti del bilancio: il bilancio della gestione non rileva particolari evoluzioni del contenzioso, salvo quella importante di cui vi ho accennato. Rileviamo con favore che molte sentenze, se non quasi tutte, ci hanno dato ragione. Per lo meno questo certifica, da un punto di vista della procedura e del comportamento, una procedura corretta da parte di Gestione straordinaria e quindi anche indirettamente della Regione. Constatiamo da un punto di vista contabile che, pur avendo avuto ragione in tanti gradi di giudizio, non riusciamo ad essere pagati per le spese, tant'è che - lo sottolineo ancora una volta - il grado di credito che Gestione straordinaria ha nei confronti del Gruppo supera ampiamente i 2 milioni di euro.

Il bilancio della gestione, al 31 dicembre, quindi evidenzia nel conto economico una perdita di 129 mila euro per l'anno 2013, contro una perdita dell'anno precedente di 189 mila. A questo si darà copertura con le riserve già accantonate in passato. Nello specifico (se volete approfondiamo) i crediti netti sono pari a 45 mila euro a cui si aggiungono 19 mila euro di crediti tributari. L'attivo circolante è pari a 64 mila euro, quindi la perdita, come ho detto, viene assorbita dagli utili degli anni precedenti, determinando quindi un patrimonio netto positivo di 114 mila euro.

A cosa è imputabile la perdita? La perdita è generata sostanzialmente da costi per acquisto di beni e servizi, cioè che sono costituiti soltanto e unicamente da spese per consulenza e spese legali. Questi sono importi che incidono negativamente sul risultato economico e sono soltanto, purtroppo, parzialmente compensati da ricavi per 31 mila euro.

Termino dicendo che il documento, quindi, presenta questa perdita. Gli oneri di liquidazione si sono ridotti, per un'autorichiesta del liquidatore a rispetto a esercizi precedenti: questo ha consentito comunque un risparmio.

L'atto che propongo oggi all'esame del Consiglio è passato al vaglio della IV Commissione che ha dato un parere favorevole e oggi, seguendo quindi tutte le norme di legge, viene proposto al Consiglio regionale, al quale chiedo ovviamente l'approvazione. Grazie.

Si dà atto che dalle ore 20,46 assume la presidenza il Vicepresidente Lanièce.

Lanièce (Presidente) - Grazie. Dichiaro aperta la discussione. Vi è qualche collega che intende prendere la parola? Se non vi sono richieste d'intervento posso dichiarare chiusa la discussione generale. Passiamo alla votazione? Dichiaro aperta la votazione, siete invitati a votare.

Tutti quanti avete votato? Dichiaro chiusa la votazione.

Esito della votazione:

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Bertin, Bertschy, Certan, Chatrian, Cognetta, Donzel, Fabbri, Ferrero, Fontana, Gerandin, Grosjean, Guichardaz, Morelli, Nogara, Roscio, Rosset e Viérin Laurent)

Il Consiglio approva.

Con questa votazione sono ultimati i punti all'ordine del giorno dell'odierna adunanza del Consiglio regionale riunito in sessione straordinaria e urgente. Chiudo i lavori e auguro a tutti una buona serata. La seduta è tolta.

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L'adunanza straordinaria termina alle ore 20,47.