Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 535 del 18 giugno 2014 - Resoconto

OGGETTO N. 535/XIV - Rinvio della sostituzione di componenti in seno alle Commissioni consiliari permanenti.

Presidente - Sostituzione dei componenti in seno alle Commissioni consiliari permanenti. Con deliberazione n.15/XIV, in data 8 luglio 2013, il Consiglio regionale ha eletto le cinque Commissioni consiliari permanenti, ai sensi degli articoli 19 e 20 del Regolamento interno, e ha nominato il Consigliere Ego Perron quale componente della I e della IV Commissione consiliare permanente. Il Consigliere Ego Perron nella seduta consiliare del 10 giugno 2014, con provvedimento 513/XIV è stato eletto Assessore al bilancio, finanze e patrimonio ed è pertanto necessario prevedere la sua sostituzione nelle Commissioni I e IV. Ricordo che l'articolo 20 del Regolamento interno prevede che ciascun Consigliere ha diritto di essere assegnato almeno ad una Commissione, inoltre il Presidente del Consiglio, il Presidente della Regione e gli altri membri della Giunta non possano far parte delle Commissioni consiliari permanenti. Le Commissioni sono nominate con votazione palese su proposta del Presidente del Consiglio, sentita la Conferenza dei Capigruppo. Propongo quindi una breve sospensione dei lavori e la convocazione della Conferenza dei Capigruppo per definire la sostituzione.

Si dà atto che la seduta è sospesa dalle ore 20,08 alle ore 20,16.

Viérin M. (Presidente) - Solo per una comunicazione: la Conferenza dei Capigruppo non ha avuto la presenza del quorum strutturale in base all'articolo 18, che prevede i tre quinti dei Consiglieri, quindi non ha potuto svolgere il suo lavoro per fare la sostituzione dei membri o del componente Ego Perron nelle due Commissioni; quindi si rinvia il punto al prossimo Consiglio. Ricordo solo che è un atto grave il fatto di impedire a un Consigliere di svolgere le sue funzioni.

La parola al collega Bertschy.

(interruzioni di alcuni Consiglieri, fuori microfono)

Prego! La parola al Consigliere Bertschy.

Bertschy (UVP) - Sì, Monsieur le Président: finalement! Spero che non fosse rivolto a noi quello che ha appena finito di pronunciare, perché in questo anno abbiamo visto - per esempio, non più tardi di alcuni giorni fa - quale grande possibilità date voi ai Consiglieri di esercitare le proprie funzioni, non avendo partecipato al voto sull'insindacabilità! Quindi facciamo attenzione a dare troppi nomi e cognomi in giro, Presidente: non cominci anche lei male!

Piccolo segnale di oggi: solo per dire che quei numeri che fate finta di continuare a avere e i muscoli che gonfiate sempre, non ce li avete! Soprattutto in certe situazioni, non ce li avete! Oggi noi abbiamo evitato di uscire dall'aula e di rimandare di otto giorni la sua elezione e lei, come tutta risposta, ci dà questo benvenuto. Bene, bene! È un piacere condividere l'inizio di legislatura col Presidente del Consiglio in questi termini.

Per essere molto chiari: non abbiamo nessuna voglia di fare ostruzionismo, però è giusto che vi rendiate conto una volta per tutte che in certi posti non avete i numeri. Dovete cambiare atteggiamento, dovete smetterla di presentarci la pappa pronta. Provate a chiedere appunto ai Presidenti dei vostri movimenti come fare in occasioni come queste. Noi ci saremo tutte le volte che c'è bisogno di dare una risposta veloce ai cittadini. Le Commissioni continuano a funzionare, perché ci sono dei Vicepresidenti. Le Commissioni possono continuare a funzionare, però è un segnale in questo senso: è il primo segnale che le arriva, Signor Presidente, è il primo segnale che le arriva! Vediamo se questo pomeriggio la lezione è stata imparata, se si vuol cambiare registro - una volta per tutte - nei confronti delle minoranze. Ripeto, su qualsiasi atto che avrà valore sui cittadini, noi ci saremo e non faremo perdere neanche un minuto. Su quello che invece voi farete finta di fare per i vostri interessi, invece no.

Sulle Commissioni, il problema è della maggioranza: risolvetelo, se avete i numeri! È un problema della maggioranza la sostituzione: risolvetelo se avete i numeri!

(voci fuori microfono)

E allora non è solo un problema della maggioranza! Perché le nomine nelle Commissioni, probabilmente, anche quelle vanno condivise! Magari ci va bene, Presidente, che discutiate, che proponiate, per carità! Ma non è un problema solo vostro, altrimenti l'avreste risolto come la Presidenza del Consiglio: con i diciassette voti e tre quarti, mezzo, tre mezzi e diciotto alla fine!

Quindi, Presidente, non cominci a dire che noi facciamo ostruzionismo. Si ricordi cos'ha fatto lei, con i suoi colleghi di maggioranza, qualche giorno fa. Nessuno vuole fare ostruzionismo qua dentro. Ripeto, saremo presenti per tutti gli atti ai quali bisogna dare una risposta immediata, ma cerchiamo di capire che i rapporti di forza, se si vogliono gestire in questi termini, non si possono portare avanti. Il Governo che è appena nato ha avuto già un bel segnale qualche minuto fa, il secondo segnale ve lo diamo nella Conferenza dei Capigruppo e, se non cambia l'atteggiamento, ce ne saranno degli altri. Quindi, cercate veramente di aprire questo dialogo in maniera seria, ma apritelo il dialogo! Non decidete e poi aprite il dialogo! Stavolta lo aprite in maniera seria.

Presidente - Collega Bertschy, solo per una precisazione. La comunicazione che io ho rivolto all'aula è quanto mi è stato riferito dagli uffici, in base all'articolo 18. Dovevo anche, per correttezza, esprimere quello che questa situazione comporta; alla fine, ho solo annunciato che il punto viene rinviato al Consiglio che verrà.

(voci fuori microfono)

Scusate! Ho solo ricordato all'aula - se vogliamo dire anche le controvirgole - che il fatto di non poter far parte delle Commissioni è un grave impedimento al ruolo dei Consiglieri; questo lo prevede e lo dice espressamente il Regolamento.

La parola al collega Donzel.

Donzel (PD-SIN.VDA) - Grazie Presidente. Si è presentato formalmente, con un'ampia divagazione in lingua francese: spero che continuerà ad adottare questo codice linguistico che, mai come adesso, va difeso nella nostra Regione. Ma quando è passato all'italiano ha tirato fuori la sua grinta, i suoi denti, con una bacchettata generale all'opposizione. Quindi la sua presentazione è come per dire: qui, chiariamo subito!

Qui nessuno vuol far saltare nessun lavoro, ma semplicemente vogliamo rimarcare che vi siete spartiti anche le presidenze delle Commissioni. C'era fretta, anche lì, di andare all'incasso di una prebenda, certamente molto inferiore alla sua, caro collega, però son sempre dei soldini che avete deciso di incamerare come maggioranza, naturalmente aprendo al dialogo, alla collaborazione di quelli della minoranza. E siccome lei era distratto dai suoi impegni da Assessore, le voglio far notare che i colleghi che lei ha bacchettato sono quelli che più volte hanno dovuto mantenere il numero legale che i colleghi di maggioranza facevano venir meno! Volete il dialogo? Allora vi sedete intorno a un tavolo e discutete anche di presidenze di Commissione, sennò mancherà anche il numero legale nelle Commissioni, caro collega Marco Viérin. Perché, o dialogo è, è vero ed è su tutto... Ma il dialogo non fatecelo solo quando ci sarà qualche grande opera che affannosamente cercherete di portare avanti, e allora direte: eh, vogliamo dialogare, vi facciamo vedere i progetti che abbiam già deliberato. Il dialogo si fa sempre! Avete spartito, dopo la sua poltrona, anche le poltrone dei Presidenti di Commissione? Urge lavorare, urge aumentare lo stipendio di qualche Consigliere regionale di maggioranza?

Parliamo dei contenuti. Si parla di una importantissima Commissione come la I Commissione. Per esempio, noi del Partito Democratico avremmo la norma "anti pareggio" che vorremmo a giorni presentare sulla legge elettorale regionale. Ne vogliamo parlare? Ne vogliamo parlare come movimenti, oppure come solito fate voi: prima incassiamo i posti e poi dopo ne parliamo? È su queste cose che si vede il dialogo tra forze politiche, nell'interesse dei cittadini. Abbiamo detto ai cittadini: basta al pareggio. Bene: noi abbiamo la norma anti pareggio. Ne vogliamo parlare? Ne vogliamo discutere o ci limitiamo a dare bacchettate dal primo giorno, come il maestrino di scuola venuto da Pollein?

Non prendiamo lezioni - l'ho già detto anche ad altri Presidenti del Consiglio - sul funzionamento del Consiglio da persone che avrebbero dall'opposizione, dalla serietà con cui l'opposizione svolge il ruolo nelle Commissioni, molto da imparare. Molti di noi, volontariamente non retribuiti, seguono più Commissioni; seguono l'attività che va al di là di quello che è il dovere istituzionale. Quindi, non ce le prendiamo queste bacchettate davanti ai valdostani che ci seguono, ma piuttosto le rimandiamo al mittente! Se avete qualche giorno libero venite a passarlo con noi in Commissione.

Presidente - Chiedo di prenotarsi. Collega Chatrian, ha la parola.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente.

Abbiamo ascoltato attentamente la sua lettura dell'articolo di riferimento, ma abbiamo ascoltato ancora meglio le sue valutazioni. Per chi ci ascolta, per chi è interessato al lavoro del Consiglio e soprattutto al lavoro delle Commissioni - lo diceva molto bene il collega Donzel - parecchi di noi, se non tutti, seguono diverse Commissioni perché interessati a portare il proprio contributo, perché interessati a modificare gli impianti legislativi, perché interessati a conoscere e sapere non solo quello che succede, ma per poter incidere sul lavoro che sovente viene scaricato - così dall'oggi al domani - da questo Governo regionale.

Presidente Viérin, nuovo Presidente Viérin, vorrei sinceramente, a nome del gruppo di ALPE, rimandare al mittente le sue affermazioni scorrette. Dato che non si affronterà questo punto, ma le Commissioni tutte saranno assolutamente operative! Quindi, la sua affermazione è scorretta, non corretta: nessun lavoro sarà messo da parte e, soprattutto, si darà comunque corso al lavoro delle commissioni tutte; nulla c'entra!

Vi abbiamo chiesto del dialogo oggi, abbiamo chiesto confronto. Bene, il confronto deve partire ad armi pari, non a scatola chiusa con confezione già decisa, con posti già preconfezionati. Se magari per qualche settimana qualche Consigliere di maggioranza non avrà quel carico di retribuzione legato alla funzione in più... Io penso che sia doveroso e necessario che tutti siano a conoscenza; magari decideremo insieme chi potrà presiedere la I Commissione o altre Commissioni. Solo per dire a chi ci ascolta che questa opposizione non fa perdere tempo, non fa ostruzionismo e tutte le Commissioni (dato che all'interno delle Commissioni c'è un Presidente e un Vicepresidente) possono essere convocate e lavorare tutti i giorni: mattino, pomeriggio e anche sera. Noi siamo a disposizione, noi ci saremo sempre e noi affronteremo i dossier nelle sedi opportune.

Se posso darle non un consiglio - perché mi sembra che lei sia da ventun anni in quest'aula, quindi alla quinta legislatura non posso darle certo consigli - ma invece un aiuto, gentilmente: se gentilmente potrà verificare tutti gli articoli 116 che oggi sono fermi e sui quali noi a oggi non abbiamo avuto risposte in merito. Su questo chiederemo sicuramente conto al prossimo Consiglio, ma le chiedo un suo sforzo, una sua presa di posizione da subito, dato che mi sembra - non oggi, perché oggi lei non ha preso la parola prima della votazione - che la scorsa settimana ha parlato di autonomia del Consiglio. Quindi le saremo grati se avremo delle risposte in merito non sulla forma, ma sulla sostanza. Grazie.

Presidente - La parola al collega Ferrero.

Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.

Senza fare tante polemiche: se avete bisogno semplicemente di Consiglieri che dicano "Signor sì!", vi siete sbagliati. Noi non siamo qui a fare le comparse. Di comparse voi ne avete tra i vostri e se vogliono fare le comparse lo fanno loro. Se vogliamo aprire veramente un dialogo, al di là di tutte le buone intenzioni e di tutte le affermazioni, vediamo di aprire il discorso sulla titolarità della Commissione: vediamo chi dev'essere il titolare. Nulla contro il collega Farcoz, ma qui si tratta di dare un segnale di riequilibrio; non si può prima fare un discorso di apertura e poi dopo dire "venite in qua che decidiamo e c'è già il nostro che è pronto", perché questo, dovete mettervelo in testa, non passerà! Se andate avanti in questa direzione, ovviamente noi non ci staremo e quindi non chiedete collaborazione. Iniziate a dare un segnale di apertura che sia concreto! Basta con le promesse, basta con le affermazioni che rimangono poi lettera morta!

Presidente - La parola al Consigliere Fabbri.

Fabbri (UVP) - Grazie Signor Presidente. Beh, devo dire che l'inizio della sua presidenza mi fa rimpiangere ancora di più la non elezione della collega Morelli, la quale avrebbe sicuramente condotto in un modo diverso, da subito, questo inizio di presidenza. Colgo qui l'occasione per ringraziarla pubblicamente, da parte mia personale e del mio gruppo.

Presidente - La parola alla collega Certan.

Certan (ALPE) - Grazie Presidente. Anch'io, a nome del gruppo ALPE, ringrazio la collega Morelli per la sua disponibilità.

Auguriamo anche a lei buon lavoro ma, come ha detto il collega Chatrian, ci permettiamo di chiederle un favore. A parte l'inizio un po' burrascoso con cui è partito adesso, forse è partito con il piede sinistro anche per tutta la tensione precedente, però non dia ragione al Presidente Rollandin che ha detto che in fin dei conti questa carica è solo quella di passacarte. La collaborazione che lei ha richiesto e lo stile con cui si è presentato spero che venga fuori dalla prossima volta, perché sicuramente oggi il messaggio che è stato dato è che tutti contano. Siamo tutti utili e nessuno indispensabile, è vero, ma in certi casi siamo anche tutti indispensabili: la prima volta che ha provato ad andare fuori dal seminato o comunque dalla prassi, ha visto che siamo tutti indispensabili. Questa credo che oggi sia una prima lezione di umiltà e quindi le auguro di non diventare solo un passacarte, ma di poter finalmente essere lei l'artefice dell'apertura al dialogo; perché sennò sicuramente l'inizio non è dei migliori. Anche perché ha detto che noi, con questa azione, abbiamo impedito il lavoro e il lavoro nelle Commissioni di un collega Consigliere. Noi le ricordiamo - noi le ricordiamo! - che andiamo in Commissione quasi tre volte alla settimana; non siamo pagati, quindi anche il Consigliere che voi avreste designato potrà farlo. Grazie.

Presidente - Ringrazio gli intervenuti. Approfitto per dire al collega Chatrian che in questi due giorni vedremo un attimino la situazione dei 116 con gli uffici: ho chiesto ai dirigenti di fare una verifica. Dopo di che, se c'è stata un'incomprensione me ne scuso. Il concetto era solo per dire che dobbiamo poi riunirci, visto che oggi non siamo riusciti a farlo, in base all'articolo del Regolamento. È chiaro che è un'incombenza che dobbiamo fare, perché altrimenti impediamo quello che prevede il Regolamento, sul fatto che ogni Consigliere debba essere presente in una Commissione.

Colgo l'occasione per chiedere all'Ufficio Presidenza di fermarsi poi un attimo per decidere insieme quando trovarci.

Il Consiglio prende atto.

Punto 3 all'ordine del giorno.